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Autore: LyraB    27/02/2012    3 recensioni
Questa non è una storia che parla di Ash, il Campione di Kanto. Non parla nemmeno di Misty, Vera, Lucinda o di qualcuno dei loro amici.
No, non parla di personaggi famosi. I protagonisti sono dei ragazzini, finiti per un colpo mancino del destino nella stessa scuola. Scuola in cui si conserva un misterioso segreto, un segreto che nessun Allenatore conosce e che potrebbe distruggere il mondo intero.
Forse non è una storia che parla di persone famose e importanti... ma questa storia parla di amicizia, amicizia vera, e di coraggio. Quel coraggio che ti fa andare avanti, ti fa scoprire i misteri e affrontare i duelli di Pokèmon più impegnativi. Quel coraggio che ti fa affrontare le tue paure e i tuoi sentimenti. Quel coraggio che ti permette di non mollare mai.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime, Videogioco
Capitoli:
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Never back down




Autostazione di Celestopoli, ore otto.
Una donna dai capelli ramati e un uomo bruno stavano accompagnando due ragazzi al pullman.
- Allora hai capito, Ayumi? Tieni d'occhio Kaito. - Disse l'uomo
- Certo papà. - Rispose la ragazza.
- Ehi, sono grande, non ho bisogno di una bambinaia! - Esclamò il fratello.
Suo padre lo guardò sorridendo. Era proprio simile a lui alla sua età.
- Ecco Ross! - Esclamò Ayumi, sventolando una mano.
Una coppia stava infatti si stava avvicinando sotto la pensilina assieme al figlio.
Ross si avvicinò a loro, facendo un cenno del capo ad Ayumi come saluto e poi lanciando un'occhiata a Kaito.
- Contento di andartene? -
- Neanche per idea. Sarà una noia mortale. - Disse Kaito, cupo.
- Secondo me invece sarà interessante. Non hai idea di quante cose si possono fare senza i tuoi genitori col fiato sul collo. - Disse Ross con un sorrisino che non prometteva niente di buono.
- Ross! - Sbottò sua madre, con aria minacciosa.
L'autobus per Zafferanopoli, un enorme autostradale giallo e grigio, si delineò all'ingresso dell'autostazione e i genitori si prodigarono nelle ultime raccomandazioni. Poi, in una confusione di baci e abbracci, aiutarono i ragazzi a salire sul bus. Ayumi, Kaito e Ross trovarono i loro posti e si sbracciarono dal finestrino per salutare i genitori, mentre il pullman ripartiva lentamente.
Quando furono usciti dalla loro visuale, Kaito e Ross si sedettero uno accanto all'altro dietro ad Ayumi, che infilò le cuffie dell'Mp3 e chiuse gli occhi, decisa a sonnecchiare ignorando i ragazzi alle sue spalle.
Kaito e Ross, invece, non avevano alcuna intenzione di dormire.

- Allora tu sei contento di stare in collegio. - Sentenziò Kaito.
- Non è un collegio e credo che impareremo un sacco di cose. Innanzitutto è una delle più prestigiose Accademie Pokémon che esistano, quindi almeno sotto questo aspetto sei a posto anche tu. E poi ci sono campi per tutti gli sport, club di lettura, di disegno... -
- Ti sei informato per bene, vedo. -
Ross si strinse nelle spalle.
- Tanto ci dovevo andare per forza. Tanto valeva andarci sapendo cosa mi aspettava. -
Kaito fissò la città sfilare di corsa fuori dal finestrino, pensieroso.
Non sopportava l'idea di dover stare chiuso in un collegio per chissà quanto tempo, tutto per colpa di quello stupidissimo incontro della Lega Internazionale a cui suo padre era stato invitato... e sua madre con lui. Come potevano i suoi genitori, Campione di Pokèmon e Maestra di Pokèmon Acqua, rinunciare a quell'incontro per continuare la loro monotona vita familiare?
Che cosa poi dovessero fare, per così tanto tempo, alla Lega, lo sapevano solo loro.
Grazie al cielo alla riunione erano stati invitati anche i genitori di Ross, dato che erano i migliori allenatori impegnati sul fronte Gare, e almeno avrebbero loro due avrebbero passato insieme quel tempo.
Kaito e Ross erano molto amici.
Quando i genitori di Ross si erano trasferiti a Smeraldopoli, appena sposati, erano quasi ogni giorno ospiti a casa dei genitori di Kaito. E quando sua madre aveva messo al mondo lui, la madre di Ross non era stata da meno e aveva dato anche lei alla luce uno splendido bambino.
Lui e Ross erano nati lo stesso giorno e da allora erano letteralmente cresciuti assieme. Si prendevano in giro per la maggior parte del tempo, ma sapevano di poter contare l'uno sull'altro e condividevano un sacco di passioni, per prima quella dei Pokémon. Ross e Shinx avevano lottato spessissimo contro Kaito e Dratini, ma a fare bene i conti le vittorie e le sconfitte si equiparavano, così avevano smesso di far lottare i loro primi Pokémon, dandosi alla cattura di nuovi esemplari. E ora si chiedevano cosa quell'Accademia dal nome importante riservava loro.
Il viaggio fino a Zafferanopoli non era durato molto, ma l'Accademia era fuori dalla città, in un a grande villa vecchio stile circondata da campi, palestre e aree attrezzate per incontri di Pokémon di ogni genere. Quando il pullman si fermò, Kaito, Ross e Ayumi scesero assieme ad altri tre ragazzi e suonarono il campanello accanto al gigantesco portone di ferro battuto.
Al di là del cancello la grande villa ocra e bianca dava il meglio di sé contro il cielo azzurro intenso di quel pomeriggio d'autunno. Una voce metallica disse che stavano arrivando per accoglierli e subito una figura femminile aprì il portone della villa e si affrettò lungo il vialetto, tra le aiuole ben tenute. Si avvicinò al cancello, lo aprì e sorrise loro con aria materna.
Era una donna sulla trentina dal portamento elegante, con i capelli molto chiari e gli occhi azzurri.
- Benvenuti all'Accademia. - Disse con calore. - Spero vi troverete bene qui. Io sono la signorina Veronica, potete seguirmi, vi mostrerò la vostra stanza -
Kaito, Ross, Ayumi e tutti gli altri si lasciarono guidare lungo il vialetto, negli enormi corridoi della villa e su per le scale fino ad arrivare ad un corridoio in cui si aprivano molte porte tutte uguali.
Veronica guardò nel plico di fogli che stringeva tra le mani e sorrise benevola ai ragazzi disorientati attorno a lei.
- Bene. Dunque... Kaito e Ross? -
- Siamo qui. - Disse Kaito.
- Ottimo, questa è la vostra stanza. - Disse Veronica, indicando loro una porta sulla destra. Entrate pure e mettetevi a vostro agio. Una campanella vi avvertirà che è pronta la cena... sui letti troverete tutto quello che vi serve. -
Kaito e Ross entrarono nella stanza con aria afflitta.
Era una piccola camera quadrata, con due letti vicini, una gigantesca scrivania con due sedie proprio sotto la grande finestra che dava sul giardino e una porticina che doveva portare al bagno.
Accanto ad ogni letto c'era un cassettone, un comodino e sopra di esso una grossa scatola bianca.
Ross, curioso, fece cadere il borsone sulla spessa moquette blu e aprì la scatola.
Dentro c'era un'agenda rilegata in pelle blu e un involto in carta velina bianca. Mentre lo apriva, sul volto del ragazzo si dipinse una intensa espressione di disappunto.
- Ehi, Ross, che hai trovato? - Disse Kaito, riemergendo dalla sua esplorazione del bagno.
Ross si girò e mostrò a Kaito una divisa scolastica: pantaloni verde scuro e camicia bianca, con annessa giacca verde cupo. Nella scatola c'era poi una divisa sportiva, sempre verde e bianca.
Kaito rise divertito all'espressione sul volto dell'amico.
- Ti mancava questa cosa della divisa, eh Ross? -
- Dannazione! - Esclamò il ragazzo, sbattendo la divisa sul letto.
- Dai, non ti preoccupare... il tuo aspetto non ne risentirà. - Disse ridacchiando. Sapeva bene quanto Ross fosse attento a quello che indossava e tutti i suoi abiti gli stavano dannatamente bene... tutto il contrario di Kaito, che si sentiva a suo agio solo in pantaloncini e maglietta.
Nel frattempo, nel corridoio Veronica aveva guidato tutti i ragazzi alle loro stanze.
- Ayumi? - Domandò infine.
Ayumi alzò la mano. Era rimasta solo lei del gruppetto che arrivava da Celestopoli e si sentiva un po' a disagio.
- D'accordo signorina Ayumi... la sua stanza è questa. Deve avere pazienza, per ora non è arrivata la sua compagna di stanza. -
- Ah... va bene. -
- Buona sistemazione signorina, la aspetto a cena! -
Veronica chiuse la porta della stanza di Ayumi, che rimase sola in quella camera sconosciuta. E mentre si vestiva con la divisa della scuola, sentì una morsa di malinconia stringerle il cuore.
La cena era servita in un ampio salone dalle tende di lino. Sulle pareti, oltre alle grandi finestre, c'erano quadri, targhe e trofei. Su una c'era addirittura un enorme camino spento, mentre dalla parte opposta l'enorme portone di legno che conduceva all'atrio della scuola.
Ayumi si guardò intorno.
Almeno una dozzina di ragazze erano già sedute. I maschi più o meno in ugual numero, erano al loro posto di fronte a loro. Fece qualche passo, mentre le ballerine bianche scivolavano silenziose sul pavimento di pietra e la gonna verde cupo della divisa ondeggiava sotto al grembiule candido stretto da un grosso fiocco in vita. Si avvicinò a una ragazza con i capelli castano chiaro, all'estremità del tavolo e le indicò il posto vicino a lei.
- Posso sedermi qui? -
La ragazza annuì con la testa, tentando un sorriso incoraggiante.
- Come ti chiami? - Domandò Ayumi, cercando di stringere amicizia.
- Angel. - Disse la ragazzina con un filo di voce.
Mentre cercava qualcosa da dire, Ayumi si rese conto che davanti a lei si stava sedendo Ross.
Pensò che finalmente vedeva una faccia conosciuta.
- Sei nuova? - Domandò una voce alla sua destra, dove c'era un posto vuoto fino ad un attimo prima. Ayumi si voltò e vide una ragazza con una coda di cavallo dagli intensi riflessi blu.
- Sì, sono arrivata oggi. -
- Piacere, Nicole. - Disse la ragazza con un sorriso aperto, tendendole la mano.
- Io sono Ayumi. -
Ross e Kaito, seduti davanti a lei, seguivano la scena imbronciati.
Ross trovava che il verde della divisa fosse una tonalità alquanto raccapricciante, soprattutto accanto al marrone delle scarpe, mentre Kaito aveva dato un'occhiata agli altri ragazzi seduti vicino a loro e non gli davano l'idea di tipi in gamba. Sembravano una manica di secchioni dall'aria mogia. E per di più, era invidioso del fatto che sua sorella parlasse così allegramente con una tipa appena conosciuta.
- Ehi, Ross. Che stai guardando? - Disse, quando vide che Ross era molto intento a fissare qualcuno sulla porta.
Si voltò anche lui e vide una ragazza. Doveva avere circa la loro età e era incredibilmente bella.
Non aveva mai visto una ragazza tanto carina nei suoi sedici anni di vita.
Aveva i riccioli color ambra che le scivolavano sulle spalle, un portamento elegante, grandi occhi con lunghissime ciglia e la divisa della scuola sembrava quasi un abito da sera addosso a lei.
Si avvicinò leggera al tavolo e si sedette accanto a Nicole, sorridendo timidamente alle persone che la fissavano. Nicole si voltò verso di lei e le sorrise allegramente.
- Un'altra nuova recluta, a quanto pare. Piacere, io sono Nicole. - Disse tendendole la mano come aveva fatto pochi minuti prima con Ayumi.
- Piacere mio. Mi chiamo Melody! - Disse.
E la sua voce era una vera melodia, come il suo nome. Sorrise e lanciò un lungo sguardo su Kaito e Ross, con i suoi occhi argentati sotto l'ombra delle sue lunghe ciglia.
Kaito scosse la testa, snebbiando i pensieri, mentre dalla cucina arrivavano due ragazze e due ragazzi con la divisa della scuola, portando il primo.
Veronica, seduta a capotavola, ingraziò i ragazzi e invitò tutti a mangiare a volontà.
Kaito, affamatissimo come sempre, non se lo fece dire due volte e per il resto della cena rimase in silenzio, occupato ad assaporare le prelibatezze dell'accademia, scambiando solo qualche parola con Ross e Ayumi, ignorando categoricamente la bellissima Melody, seduta poco lontano, che parlava con Nicole dispensando allegre risate e gentili sorrisi a tutti quelli che le rivolgevano la parola.















Ed eccomi qui!
Per chi mi conosce, lieta di rivedervi! Chi invece non mi ha mai "letto" prima... benvenuti!
Spero che apprezzerete questo tentativo di long-fiction Pokèmonosa.

So che a molti l'idea di avere una "nuova generazione" come protagonista non fa fare salti di gioia,
ma sarebbe stato banale e scontato tirare fuori i vecchi personaggi.
Fare le coppie normali avrebbe fatto venir fuori una storia ovvia,
scombinarle avrebbe significato ritrovarsi linciata (o totalmente ignorata) dalla maggior parte dei fan delle coppie più o meno canon dell'anime.

Così ho deciso di lanciarmi in un nuovo tentativo.
Non mancheranno misteri, combattimenti, litigi e bisticci e ovviamente un tantino di amore!

Grazie per aver letto fino a qui, grazie ancora di più a chi recensirà - le critiche sono sempre bene accette! - e un grazie ancora più grande a chi deciderà di stare a guardare almeno per un po' che succederà a Ross, Kaito, Ayumi e agli altri protagonisti della storia!
Grazie di cuore a tutti, davvero! (:
Bacibaci!

Flora


Nel prossimo capitolo:
nuovi personaggi, una "battaglia" piuttosto inusuale e confidenze tra compagni di camera
   
 
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