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Autore: Spuffy93    27/02/2012    6 recensioni
Castle ha un terribile segreto...
Cosa succederà quando non potrà più nasconderlo a Kate?
Genere: Comico, Introspettivo, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Alexis Castle, Kate Beckett, Rick Castle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Quarta stagione, Nel futuro
- Questa storia fa parte della serie 'The Truth about us'
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The truth about me

 

Genere: Sovrannaturale – Introspettivo – Romantico (?)

Personaggi: Castle, Beckett, veloce apparizione di Alexis

Tipo: One shot si spera!

Trama: Castle nasconde un segreto. (leggete e scoprite :P)

 

 

“Mi raccomando Castle... Cosa ti ho detto?” chiese Kate controllando la pistola per assicurarsi che sia carica prima di metterla nella fondina.

“Devo stare buono in macchina, tu andrai a prendere il sospettato e poi andremo al distretto.” mormorò lui mettendo il broncio.

“Bravo...” rispose la donna con un tono che ricordava quello che le mamme tengono con i bambini piccoli.

La donna si allontanò e si diresse verso l'entrata del palazzo dove David Holden, il loro sospettato, abitava, ma poco prima di varcare la porta vide uscire il ragazzo da un uscita secondaria del palazzo. Doveva averla vista arrivare così lo segui, il giovane svoltò dopo pochi passi e lei fece lo stesso solo che una volta fatta la curva si sentì atterrare. La pistola le sfuggì di mano e il ragazzo vi tirò un calcio spedendola lontano.

“Sta ferma!” strillò con una nota di panico nella voce David mentre le puntava contro una seconda pistola e Beckett obbedì. Quell'uomo era il colpevole, Kate lo capì nello stesso momento in cui i loro occhi si incontrarono.

“Non fare niente di affrettato David...” provò a tranquillizzarlo, ma non funzionò. Holden era conosciuto per il suo uso frequente di droghe e Beckett capì immediatamente che era sotto il loro effetto anche in quel momento. Quell'uomo non avrebbe esitato a spararle in quanto non capiva veramente la gravità della situazione.

“Mi dispiace...” sussurrò prima di premere il grilletto. Beckett sapeva che non avrebbe potuto far niente, lei era per terra e lui a soli tre metri di distanza. Chiuse gli occhi e aspettò il dolore ma esso non arrivò mai.

Quando ebbe il coraggio di riaprirli vide Rick, davanti a lei steso a terra, una macchia di sangue sotto di lui. David era scappato.

“Castle!” gridò Kate avvicinandosi all'uomo. Era cosciente e cercò di allontanarla.

“Non è niente...” disse lui respirando un po' faticosamente ma Beckett non volle sentire storie, tolse il braccio di Rick da sopra lo stomacò, scostò i vestiti bucati e macchiati di sangue e ciò che vide la sorprese talmente tanto che per un momento credette di svenire.

“Castle... dov'è la ferita?!” esclamò la donna.

“Era solo un graffio, te l'ho detto.”

“Bugiardo! Vedo il buco, al centro del tuo stomaco! E quella macchia di sangue da qualche parte deve pur venire!” era furiosa e Rick sospirando abbassò lo sguardo.

“Ti prometto che ti spiegherò tutto, ma non ora e non qui.” Castle respirò profondamente. “Aiutami ad alzarmi, dobbiamo togliere il sangue...”

“Non credo che tu debba...”

“Fidati, sto bene, aiutami solo ad alzarmi.” Kate obbedì stavolta e aiutò lo scrittore a cancellare alla meglio quel mezzo litro di sangue che era rimasto sul marciapiede. “Andiamo, accompagnami a casa, chiamerò Espo e gli dirò che il sospetto è scappato.”

“Va bene.” i due tornarono in macchina, ormai Castle riusciva a camminare benissimo da solo e sembrava tornato il solito di sempre.

“Stiamo bene, solo un taglio...” intanto diceva Castle al telefono. “Sì, Holden è scappato.. è pericoloso, l'abbiamo dovuto lasciar andare aveva una pistola e Kate non si era messa il giubbotto.” Rick rimane in ascolto. “Ci vediamo dopo, state attenti, quello non ha remore a sparare.”

Il resto del viaggio passò in silenzio, entrammo in casa di Rick e Alexis ci venne incontro ma quando vide suo padre il suo sguardo si incupì.

“E' arrivata l'ora?” domando lei. Castle annuì. “Vi lascio soli.” aggiunse avvicinandosi per abbracciarmi prima di uscire.

“Come mai non era turbata?” chiese lei appena Alexis si allontanò. Rick non rispose semplicemente sparì per alcuni minuti al piano di sopra e quando tornò al piano di sotto era di nuovo pulito e Beckett ne fu grata.

“Allora vuoi dirmi che succede?”

“Non è molto semplice... nemmeno so da dove iniziare.”

“Beh, l'inizio è sempre un buon punto no? Come mai non sei... beh, morto?” chiese Kate. “Non che non mi faccia piacere sia chiaro.” aggiunse sorridendo cercando di alleggerire la tensione.

“Io, Alexis, e anche mia madre non siamo proprio uguali a te o a Espo o tutti gli altri. Siamo... speciali?” iniziò lui titubante. “Non è facile da spiegare a una che non crede nella magia, nel sovrannaturale.” aggiunse lui come di spiegazione.

“Cosa sei allora... un elfo? Un troll?” chiese lei scherzando.

“Non esistono creature del genere.” era serio e questo la spaventò. “Sono, beh, quello che normalmente chiamate vampiro...” Beckett rimase in silenzio e Rick ne approfittò per continuare. “Ma non devi pensare che siamo come ci descrivete. Non siamo assolutamente dei mostri, nemmeno beviamo sangue dagli umani visto che quello animale è uguale. Non beviamo nemmeno così spesso, anzi pochissimo.” Rick si interruppe e Kate si alzò, voleva andarsene ma lui la fermò. “Kate, non devi aver paura... non ti ho mai fatto male e mai te ne farei. Guardami e dimmi se sto mentendo.” lei lo fece e vide la verità.

“Non mi farai del male...” non era una domanda.

“Mai.” le disse comunque lui come a volerla rassicurare ulteriormente. “Sai, se vuoi puoi fare domande...” aggiunse dopo alcuni istanti.

“Cosa succederà ora?” domandò lei insicura.

“Niente, solo ti prego di mantenere il segreto. Se il mondo sapesse della nostra esistenza verremmo cacciati ma non abbiamo fatto nessun male. Sì, lo ammetto ogni tanto spunta qualche pazzo con manie di grandezza che pensa che sia figo uccidere gli umani per divertimento ma ce ne occupiamo sempre. Solitamente siamo innocui.”

“Tutta quella roba di Hollywood?”

“La maggior parte cretinate. Siamo delle persone normalissime solo che non è così facile ucciderci e siamo immortali. Il nostro corpo ha una capacita di rigenerazione cellulare trenta volte superiore al normale che ci permette di guarire più in fretta.”

“Perchè bevete sangue?”

“Perchè senza perdiamo la possibilità di guarire e oltretutto se smettessimo completamente di berlo moriremmo.”

“Ma io ti ho visto invecchiare... non troppo eh, però gli anni passano e Alexis cresce.”

“E' un trucchetto che usiamo per non destare sospetti, se beviamo poco sangue continuiamo a crescere o nel mio caso invecchiare. Appena riprendiamo a nutrirci per bene torniamo ad assumere l'età in cui siamo stati trasformati o nel caso di mia figlia di quando ha raggiunto la maturità.”

“Tu quanti anni hai?”

“Esattamente quanti ne dimostro, mia madre è un vampiro e mio padre pure, sono nato così, esattamente come Alexis.”

“Quindi Meredith è un vampiro?”

“Sì, l'ho trasformata io quando credevo di amarla. Ero giovane e stupido e lei accettò la proposta di scambiare il nostro sangue per guadagnare l'eterna giovinezza. Avrei dovuto capirlo prima.” spiegò Rick e Kate non poté dispiacersi per lui.

“Ma quindi sai chi è tuo padre?”

“No, fu lui a trasformare mia madre ma dopo sparì. Sai, prima che io venissi al college qui non vivevamo nemmeno a New York.”

“E dove stavi?”

“Mi madre si era unita a un circo, si era innamorata del proprietario. Lo trasformò e quando avevo circa quattro anni mi regalò una sorellina e un fratellino, io me ne andai, volevo studiare e così a 14 anni venni qui. Mia sorella raggiunti i diciotto anni lasciò il circo insieme a quello che divenne suo marito e mio fratello si è messo in brutti giri, è un truffatore. Non che il marito di mia sorella fosse meglio. Mia madre è rimasta in California con il mio patrigno finché Angela, la mia sorellastra e sua figlia non sono morte per colpa di un terribile assassino.”

“Ma quindi è possibile uccidervi?” per rispondere Rick le prese la mano e se la portò sul cuore.

“Senti? Il mio cuore batte, devo respirare. Se David mi avesse sparato un altro paio di volte mi avrebbe ucciso perché non avrei avuto più le forze di guarirmi e allora mi sarei dissanguato a morte. Non è facile ma è possibile.”

“Quindi avevi una nipotina?”

“Sì, ed era bellissima. Aveva preso gli occhi dalla nostra parte della famiglia. Da quando lei e Angy non ci sono più abbiamo un po' perso i contanti con mio cognato. Poverino, lui si sente in colpa per quello che è successo ma, anche se il suo comportamento non ha aiutato, non è stato lui ad ammazzarle.” concluse Rick.

“Rick?”

“Sì...”

“Perchè non me l'hai detto prima?”

“Avevo paura che tu mi guardassi diversamente.” ammise lui abbassando lo sguardo. “Insomma, ci sono un sacco di pregiudizi su di noi.”

“Hai intenzione di mordermi?” chiese lei improvvisamente tornando dura.

“No. Mai...”

“Allora non avremo problemi Castle. Siamo amici.” disse sorridendo dolcemente. Kate continuò a fare domande a Rick scoprendo sempre più cose su di lui, sulla sua famiglia e sui vampiri in generale e a fine serata si riscoprì a proprio agio di nuovo.

“Papà, Kate è scappata urlando?” domandò rientrando Alexis.

“Sono ancora qui.” rispose lei sorridendo.

“Lo sapevo che eri tosta, mica come Gina che abbiamo dovuto farle scordare tutto...” aggiunse roteando gli occhi. Alzai un sopracciglio e mandai una delle mie brevettate occhiate verso Rick.

“Feci un piccolo errore, invece di dirle la verità e poi chiederle di sposarla feci il contrario solo che passarono troppi giorni tra la proposta e il giorno in cui svuotai il sacco. Lei non prese bene la notizia e scappò via. Ho dovuto morderla, la nostra saliva ha degli enzimi che cancellano le ultime ore come dopo una sbornia.” ammise lui.

“E perché l'hai sposata allora?”

“Perché lei non si ricordava di aver paura di me e ormai le avevo fatto la proposta. Amava quel Rick Castle e mi dispiaceva lasciarla.”

“E' stupido, ma almeno aveva delle buone intenzioni.” aggiunse Alexis.

“Okay, continuate ad insultarmi...” mormorò mettendo il broncio lui mentre le due donne scoppiarono a ridere.

“Ti va di rimanere a cena Kate? Nonna ne sarà felicissima, ama raccontare storie di quando papà era piccolo senza doversi censurare.” chiese la giovane Castle con un sorriso malvagio sulle labbra.

“Con vero piacere Alexis.” rispose la detective. Alexis la prese per il braccio e la trascinò nella camera accanto per iniziare il lavoro della nonna mentre Rick, rimasto solo nella stanza accanto si chiedeva se sarebbe riuscito a sopportare la vergogna.

 

 

The end (or maybe not?)

 

Spaziettino tutto mio:
Vediamo in quante di voi hanno notato i riferimenti non così blandi a certe cosette XD.... Inoltre grazie a Marta e Carola che hanno letto in anteprima e giudicato
Coooooomunque se la cosa piace ho già intenzione di darle seguito.. XD Fatemi sapere XD
A noi! #OFD

   
 
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