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Autore: CBradbury    28/02/2012    7 recensioni
Si sedevano al loro tavolo preferito, proprio quello accanto alla finestra, per chiacchierare mente i passanti facevano le loro azioni buffe, a volte ripetitive, strabilianti, veloci, degne della stessa New York. E Kurt e Blaine si divertivano così tanto a commentare ogni cosa succedesse al di fuori di quella finestra… quando un giorno, inaspettatamente, Blaine interruppe le loro conversazioni pomeridiane, perchè doveva dirgli quella cosa. Stava aspettando da troppo tempo.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Blaine/Kurt
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ogni giorno Kurt e Blaine entravano in quella caffetteria di New York con le mani intrecciate, un sorriso colmo d’amore e mentre si recavano alla cassa, dalla loro cara amica Grace, - conosciuta lì circa due anni prima - la salutavano con un “gay five” che solo loro sapevano fare così bene.

Si sedevano al loro tavolo preferito, proprio quello accanto alla finestra, per chiacchierare mente i passanti facevano le loro azioni buffe, a volte ripetitive, strabilianti, veloci, degne della stessa New York. E Kurt e Blaine si divertivano così tanto a commentare ogni cosa succedesse al di fuori di quella finestra… quando un giorno, inaspettatamente, Blaine interruppe le loro conversazioni pomeridiane.

Kurt aveva notato che da un po’ di tempo a quella parte Blaine si stava comportando in modo strano. Non capiva se qualcosa non andava, se aveva bisogno del suo appoggio o semplicemente era un periodo un po’… diverso.

Il ricciolino lasciò scivolare la sua mano dolcemente sul tavolo, accanto a quella di Kurt, afferrandogliela con decisione. Era così tanto sudata e… fredda. Kurt avrebbe soltanto voluto urlare, perché non capiva cos’avesse, e il pensiero che in quello stesso momento l’avrebbe potuto lasciare lo fece quasi sobbalzare sulla sedia. La bocca si fece più impastata, molto più impastata di quanto dovrebbe essere solitamente, e mentre cercava di calmare il suo cuore, che inspiegabilmente temeva il peggio, Blaine parlò. Parlò dopo quelli che parvero secoli.

“Kurt” disse in un sussurro quasi impercettibile.

Il soprano fissò le loro mani intrecciate, e prima che Blaine potesse dire qualcosa, lo fermò, stringendo ancora di più la presa ed alzando lo sguardo, incrociandolo a quello del suo ragazzo. Pensò che quelle due palline, tonde, caramellate, sublimi… fossero la cosa migliore del mondo. Migliore di un musical di Brodway, migliori di un pomeriggio a fare shopping a Time Square, migliore di urlare dalla cima dell’Empire State Building. E perdersi in quei due occhi, che occhi umani non erano, ma bensì qualcosa di divino, era la cosa a cui non avrebbe mai potuto rinunciare.

“Blaine,” iniziò lentamente, “Io- io so che a volte litighiamo, lo so che- che sono insopportabile quando magari non trovo il mio profumo preferito! So che alle volte ti sveglio nel mezzo della notte perché ho bisogno di un tuo bacio e tu magari- magari sei stanchissimo e- e io sono così fastidioso! Oppure, quando ti trascino al cinema a vedere un film senza chiedertelo, e tu forse- forse non lo gradisci. Magari non ti piace, ed hai semplicemente voglia di startene a casa, per una partita di football. E quando ti nascondo il gel, perché ho voglia di aggrapparmi ai tuoi ricci mentre facciamo l’amore? Sono un disastro, mi dispiace” concluse tutto d’un fiato, lasciando Blaine a bocca aperta. Era decisamente confuso.

Si guardarono semplicemente negli occhi, mentre il biondo, affannato, avrebbe solo voluto sentirgli dire qualcosa. Blaine si sentì divertito, quanto felice. Sì, in quel momento era tutt’altro che agitato perché Kurt credeva che lo volesse lasciare. ‘L’ultima cosa che farò nella mia vita sarà lasciarti,’  pensò ‘e quando avverrà, sarà solo per via della morte’.

“Guarda nel tuo bicchiere, amore” mormorò piano Blaine, mentre un luccichio meraviglioso si faceva spazio nei suoi occhi e Kurt, oh Kurt non sapeva cosa aspettarsi, ed era questa la parte buffa.

Ci volle un secondo solo, uno soltanto, per far scendere una lacrima sul volto di Kurt. Sembrava assurdo, completamente folle, eppure stava accadendo, proprio lì, ora.

“Marry me” c’era scritto nel bicchiere, ancora un po’ sporco di caffè. Le mani del soprano iniziarono a tremare così velocemente, che crebbe di perdere il tazzone dalle proprie mani in quel preciso istante.

Questione di secondi e Kurt era già tra le braccia del suo ragazzo, con l’intenzione di baciarlo fino allo sfinimento, perché tutto il mondo doveva sapere che amava Blaine Anderson, e che non se ne vergognava affatto. Il ricciolino stava sorridendo così tanto, che quel bacio divenne un miscuglio di denti, lingue e di qualche sospiro dolce sulle labbra.

“Ti amo Kurt Hummel… Anderson” e con un gesto svelto, dalla sua tasca, Blaine tirò fuoriuna piccola scatoletta rossa. Kurt si portò la mani alla bocca e ancora ancora ancora, lacrime gli solcarono il viso. Era il giorno più bello della sua vita, quello più speciale, con la persona più speciale di tutte.

“Anche se te l’ho già chiesto in un modo tutto nostro, speciale come lo siamo noi… Kurt Hummel,” si bloccò per un secondo, perchè crebbe che il suo cuore sarebbe scoppiato da un momento all’altro “vuoi- vuoi sposarmi?”

“Sì, Blaine Anderson, sarei onorato di essere tuo marito! Sì, sì, sì!”

Kurt semplicemente non ci pensò su due volte e corse al centro del locale, lo stesso locale in cui erano conosciuti da molti anni. Trascinò dietro di sé anche Blaine, che strinse la mano più forte di qualunque altra volta, come se la sua vita dipendesse da lui. Quel posto, quelle persone, erano la loro … casa. Ed era così magnifico poterlo dire ad alta voce: “Io e Blaine ci sposiamo!” urlò il soprano, mentre Blaine, gli si fiondò sulle labbra, e le persone, gli amici e i conoscenti si alzavano dalle loro sedie felici, sorpresi, ed applaudivano con gran foga.

Grace stava quasi per strozzarsi con il suo muffin, quando si scaraventò da Kurt e Blaine che ora stavano ringraziando tutti con delle bellissime parole.

“Oh, ho aspettato questo momento da una vita!” (*) squittì la ragazza tra un saltello e l’altro.
“Credo di aver già sentito questa frase …” scherzò Kurt, mentre schioccava l’ennesimo bacio sulla guancia del suo rag- futuro marito.

“Anche io, sì, mi pare famigliare!” lo assecondò il ricciolino, mentre si porgeva verso di lui e sfregava il suo naso assieme a quello di Kurt.

Grace nel mentre li guardava estasiata e gesticolando in modo buffò sbraitò: “Lucy, hey, penso di avere il diabete! Chiama l’ambulanza!” e dalla cucina arrivò una risatina, probabilmente dell’amica.

“Oh, quante cose ho da organizzare! I biglietti per gli invitati, i vestiti, le decorazioni, la torta! Devo chiamare Mercedes, Rachel, Finn! E dobbiamo informare assolutamente Sebastian e Dave!” disse allegramente Kurt, mentre Blaine gli posava un dito sulle labbra.

“Ora il mio futuro marito si rilassa, mi accompagna al nostro appartamento e io e lui facciamo l’amore come se fosse l’ultimo giorno della nostra vita… lui che ne dice?” Blaine gli sorrise, mentre salutava tutti con qualche cenno di testa.

Tuo marit- futuro marito farebbe l’amore anche qui, ora, ma visto che non  si può perché è poco igienico e molto molto imbarazzante dice che va bene, ma vuole fare veloce, perché non crede che resisterà ancora molto”  finì sussurrandogli nell’orecchio e l’ex-warbler lo trascinò fuori dal negozio impaziente.

 

*

“Come… come ti senti?” domandò quella pigra mattina d’estate Blaine, a suo marito. Finalmente.

“Con un cognome in più e la persona più perfetta… al mio fianco” sospirò sentendosi dannatamente leggero.

“Sì, anche io” concordò il ricciolo, portando la sua mano alle labbra di suo marito, e sfiorandogliele lentamente. Kurt si beò di quella sensazione unica, che soltanto Blaine Anderson-Hummel poteva regalargli, e nessun altro. Perchè ogni suo piccolo gesto era il paradiso.

Un’altra volta i loro occhi si legarono assieme, mescolandosi, fondendosi in una cosa sola. Come avrebbero mai potuto averne abbastanza?

“Sai, Blaine, è da quando mi hai chiesto di sposarti che mi sono chiesto dove avresti voluto andare in luna di miele. Ci ho pensato a lungo, non volevo chiedertelo perché volevo farti una sorpresa e… ho prenotato un volo per Lima” confessò Kurt, mentre gli occhi di Blaine si allargavano e l’altro abbassava il volto.

“Forse non volevi, perché il passato è passato, e noi ora siamo cresciuti, e siamo felici, finalment-“

“Sono felicissimo di tornare a Lima” disse semplicemente “…grazie”

“Non- non ti secca?”

Blaine scosse la testa, “Per niente, ho così tanta voglia di tornare al McKinley e vedere se quel posto è ancora come una volta. Voglio anche andare a Westernville e magari ripercorrere quei meravigliosi corridoi e poi… poi voglio rivedere il posto dove ci siamo dati il nostro primo bacio”

“Terzo, ma i primi due non sono mai contati per me, lo sai”

“Giusto, terzo” gli fece eco Blaine, ridacchiando, “… ed ora, Mr Hummel-Anderson, venga con me, che la porterò nel posto più bello del mondo”

“Ma Blaine, il posto più bello del mondo l’ho già visto!”

“Ah si?”

“Sì, per me il posto più bello è dove ci sei tu”

*

Salve, siamo Blaine Anderson e Kurt Hummel, o come amiamo noi, semplicemente Blaine e Kurt. Ogni sera raccontiamo ai nostri figli una storia un po’ speciale, parla di due principi che hanno dovuto affrontare il mondo a denti stretti, ma che alla fine ce l’hanno fatta ed ora vivono felici e contenti.

Purtroppo la storia non è ancora finita, ma dateci tempo, la penna scorrerà sulla carta ancora per molto.

*



 

(*) Okay, è una nota inutile, ma io amo le note,quindi l’ho fatta (?). Si riferisce ovviamente alla frase “Oh, there you are, I’ve been looking for you forever” che era obbligatoria almeno in questa shot!
 
Angolinoinoino!

Sì, sono ancora qui, con una nuova shot. *palla di fieno e grilli*
L’idea mi è venuta grazie a questa foto - https://fbcdn-sphotos-a.akamaihd.net/hphotos-ak-ash4/396534_359511714070331_100000345178430_1227189_1042114643_n.jpg - che la mia amica Liz ( <3 ) ha postato su Facebook. Mi è sembrata una foto bellissima – una foto molto Klaine – e nessuno mi ha potuta fermare dallo scrivere questa cosa. 
Spero davvero che vi piaccia, e se vi va, potete lasciarmi una recensione di qualunque tipo :)
Un bacione enorme, alla prossima! :)
 
 
 

 
  
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