Intermezzo tra il bianco
l’imprevedibile inverno
e le margherite nel verde prato.
Ognuno conduce per mano la primavera
lei avanza, scende dai monti
esce dal bosco con tutti i suoi doni
per noi piccolissimi Dei sconosciuti
intenti ad arrampicarci sui vetri.
Suoni di cornamuse lontane
fisarmoniche che ci inducono a danzare
melodie astratte, intercalate
da eventi atmosferici primordiali
ampliati dalla inadeguatezza umana.
Dalle fonti sgorghi la saggezza
ad indicarci la strada
sulla giusta via.