05/03/2012
4 recensioniMy heart has stopped beating with yours
Apro gli occhi, così, all’improvviso. Tolgo il braccio che quella stupida terrestre ha osato mettermi sul petto con malagrazia. Non è possibile. Mi alzo di scatto, e vado sul balcone. Si, sta per accadere. Lo sento nell’aria, nel vento che mi solletica i pettorali nudi, nella consistenza che sta precipitosamente cambiando. Lo sento sulla pelle, non provo più il leggero pizzicare che avevo sempre quando trovavo la sua aura potente, né un leggero brivido mi scende per la spina dorsale. Lo sento nel cuore, si sta sgretolando, sta perdendo tutta la vitalità che gli rimaneva, l’unico spiraglio di luce è stato brutalmente sostituito dalla tenebra nera, lo so. Lo sento nella testa, la sua aura si sta spegnendo inevitabilmente, ma non voglio davvero crederci. Spicco il volo, mi dirigo verso la sua dimora. No, non può farmi questo. Quel bastardo non può farmi questo. Gli ordino di non morire. Sono il suo principe, il principe dei sayan. Non può disobbedirmi. Mi fermo alla finestra della sua camera, guardo dentro. La luna è l’unica fonte di luce, e gli rischiara il volto. È sudato, il volto solitamente così allegro è deturpato da una smorfia di dolore, mentre si contorce, sempre con meno forza. Apro la finestra ed entro dentro. Un moto di rabbia mi assale. Avrei dovuto ucciderlo io! Lui sa che avrei dovuto ucciderlo io, eppure si sta facendo sopraffare da una stupida malattia. Mi avvicino al suo letto a grandi passi, mi fermo accanto a lui. “Ti ordino di non morire” sussurro, cercando di riacquistare il tono imperioso di un principe, ma ne esce fuori solo una brutta caricatura. Lui sussulta, molto probabilmente mi ha sentito. “V-Vege…” rantola, ma una fitta dolorosa gli impedisce di continuare. “Ti ordino di non lasciarmi solo” mormoro, abbassando lo sguardo. Goku si concentra, stringendo i denti e le lenzuola, per cercare di parlare. Mi avvicino di più al suo letto, sedendomi su un angolo. “Stupido idiota non parlare, conserva le forze” sussurro, ben sapendo che non sarebbe servito a nulla. Stava morendo, e non potevo fare niente. Mi sentivo tremendamente impotente. Una specie di sorriso gli increspa le labbra, e con un ringhio alza il braccio, facendolo cadere a peso morto sulle mie mani. Ha il fiatone, e improvvisamente il suo volto si rilassa, come le sue membra. Con le sue ultime forze, stringe leggermente la presa sulla mia mano. “Kakaroth non puoi lasciarmi solo… non ce la posso fare” dico con un tono di voce impercettibile, rendendomi conto che è davvero finito tutto. Le lotte che terminavano sempre con i nostri corpi intrecciati in una morsa passionale, le promesse di morte e la tua risata di risposta, i nostri baci sempre rinnegati da me, ma che ho sempre desiderato e voluto come l'ossigeno. Gli stringo la mano, e non sento più il battito del suo cuore. Neanche del mio.
IL MIO ANGOLINO
Ehm… Ciao a tutti! Questo è… un qualcosa… che… ehm… è una storia…. No… è un delirio da febbre… uhm…
Ok, non so che cos’è! Sono malata e ho tutti i sintomi del mondo, per cui sono abbastanza in vena di depressione, perciò è uscita questa cosa qui. Per favore, non lanciatemi i pomodori!! So che non è un argomento per niente nuovo, ma volevo proporre una mia versione dei fatti. Ditemi cosa ne pensate, quanti errori ho fatto e se la devo cancellare, perché come al solito non mi convince per niente!
Bacioni
ShadowMoonLady