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Autore: Aya Lawliet ___backupFGI    08/03/2012    6 recensioni
Eppure può toccarla. È bello pensare – magari anche solamente illudersi – di poter essere qualcuno per qualcuno.
{Leroy/Astrid ♥ triple drabble}
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Astrid/Nova, Leroy/Brontolo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Punto di tangenza tra due rette parallele ~

prompt: #053, balance/yin-yang

 

 

 

{ falling footsteps weighing heavy on me }

 

 

La mantella nera svolazza nel vento con lei, che corre leggera sul molo come una ragazzina con indosso il vestito sbagliato. La sua risata echeggia nel porto, mescolandosi al silenzio salmastro del mare, fino alla barca sfasciata che, da tempi immemori, aspetta – colmando quell’abisso che è la distanza tra una piccola suora impacciata e un ubriacone disgraziato. È un suono che parla di posti lontani, da sogno, da favola, come nessuna vela e nessuna brezza faranno mai.

«Leroy! Ti ho portato un’altra torta!»

Non è così lontana da impedirgli di vedere il suo sorriso radioso, incorniciato da riccioli sfuggiti al fermaglio. Leroy si sorprende a pensare ancora a quel concetto: sbagliato. Ma non può non ricambiarla mentre scende dalla sua misera bagnarola per andarle incontro.

«Non dovevi, sorella.»

«Oh, non brontolare! Sei stato meraviglioso con me; e, beh, cucinare è l’unica cosa che so fare bene, perciò...»

«Non hai capito...»

Astrid mette un piede in fallo, lancia uno strillo e per un attimo rischia di cadere. Un attimo solo. La mano di Leroy è già stretta attorno alla sua, l’avvolge completamente, e la riporta al sicuro.

Sbagliato... Eppure può toccarla. È bello pensare – magari anche solamente illudersi – di poter essere qualcuno per qualcuno.

Lei alza gli occhi, sorpresa solo dalle sue parole. «Uh?»

«Non dovevi perché non ho ancora assaggiato la prima. L’ho conservata... per mangiarla insieme.»

Sorride di nuovo, entusiasta. Gli stampa un bacio sulla guancia. La sua mano, minuscola tra le sue dita ruvide, è come il porto dei suoi sogni: quello più sicuro, quello più lontano. Sbagliato... e impossibile. Eppure sono lì, la suora e l’ubriacone, a sorridersi e a tenersi per mano nel momento in cui la distanza tra il giorno e la notte si annulla – là dove cielo e mare, due mondi paralleli, si toccano.

 

 

{ the shortest distance between two points is the line from me to you }

 

 

[ 300 parole ]

 

 

 

 

 

 

Nota: Lyric tratte da Between two points, The Glitch Mob feat. Swan. La tangente di due rette parallele non esiste, così come non dovrebbe esistere nulla tra Brontolo e Nova / Leroy e Astrid: questa è la chiara dimostrazione di come il ‘non dovere’ sia relativo, in certi casi. Adoro questa coppia

   
 
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