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Autore: FragileGuerriera    10/03/2012    7 recensioni
Trent'anni dopo la battaglia con Galaxia Haruka e Michiru non sopportano la presenza l'una dell'altra, al punto da mettere in crisi il sogno della loro pricnipessa Usagi: tornare felicemente tutti quanti al Silver Millenium. Ma come può un amore, più volte sopravvissuto alla morte stessa, cessare da un giorno all'altro? Ma soprattutto è davvero finito l'amore che ha legato le due guerriere dai tempi del liceo per tanti anni?
AVVISO: se dovesse capitare di vedere questa storia tra le aggiornate o nuove, in realtà sto solo correggendo alcuni errori di battitura o carattere.
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Yuri | Personaggi: Haruka/Heles, Michiru/Milena, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna serie, Dopo la fine
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Salve, dopo varie tribolazioni sono riuscita a postare la mia prima Fanfiction, della serie "Sembrava impossibile, ma ce l'abbiamo fatta". Questo è un regalo di compleanno per maxiex5453 (che spero non mi uccida nel caso non fosse come se l'aspettava XD).

Ringrazio in anticipo la mia mentore sopra citata e sharpey18 per l'appoggio durante la pubblicazione di questo primo capitolo

*** *** ***

-Grazie per avermi chiamata!

-Figurati, lo sai che appena posso mi fa piacere chiamarti

-Buona notte!

-Notte... Ah, mamma, mamma! - urlò nel telefono per evitare che mettese giù il telefono

-Dimmi

-Mi son scordata di dirti che Usagi vorrebbe che ci riunissimo tutte per decidere se restare ancora qui sulla Terra oppure no...

-Ah, quindi c'è una specie di riunione?

-Sì...

-Ci sarà anche lei?

-Non so...

-Beh, fra quanto vorrebbero riunirsi?

-Fra due o tre mesi, appena ci si può vedere tutte quante

-Uhm, giusto! Vedremo dai. Adesso vado a dormire

-Mamma...

-Sì?

-Il papà deve essere ancora importante come quando stavate insieme se ti preoccupa tanto l'idea di rivederla

-No, che dici? E' meglio che ci lasciamo, sennò vai di là che ha già iniziato e finito di vedere il film! Buona notte! - tagliò corto

-Notte

"Il papà... Ormai lo dice senza nemmeno accorgersene. Tutta colpa mia e delle mie illusioni adolescenziali... Credevo sarebbe stato per sempre..."

La sua mente dispettosa ancora una volta aprì rapidamente il cassetto della memoria in cui era conservato quel ricordo, remoto ormai.

Una telefonata amara dall'appartamento in cui alloggiava in quel periodo.

Una pena quel pianto trattenuto.

Infine quelle parole pronunciate con tono freddo: - Mi dispiace... Credimi... Mi spiace, ma ora c'è lei..."

Quando mise giù il telefono le scesero alcune lacrime lungo il viso. D'altronde come si poteva scordare improvvisamente una persona con cui si cresce insieme per quattordici anni? E gli anni vissuti al fianco di Haruka erano i più importanti della sua vita.

Ogni tanto ci pensava ancora sebbene fossero passati tanti anni da allora.

-Amore, ti ho lasciato del colluttorio in bagni per gli sciaqui

-Grazie- rispose Michiru sorridendo mestamente.

In diciotto anni aveva avuto solo tre relazioni. La storia più lunga era di sei anni. Non era neanche la metà del tempo con cui era stata con Haruka. Le sue storie più importanti furono la prima e l'ultima, eppure in nessuno dei due casi ebbe un rapporto così profondo da poterlo chiamare "legame matrimoniale". Con Haruka invece dopo un anno che stavano insieme già si consideravano sposate e l'arrivo di Hotaru nella loro vita era il simbolo di quella unione profonda. Lei l'aveva fin scambiato per un segno di redenzione da parte di Dio... "Che nostalgia..."

Andò a letto, le diede la buona notte e si girò dall'altra parte.

*** *** ***

A Tokyo, il giorno seguente, Haruka si stava preparando il caffè mattutino

-Buongiorno, father!- esordì entrando in cucina Hotaru

-Buongiorno... Tomoe- le rispose di rimando

-Uffa, lo sai che non voglio essere chiamata per cognome!

-E tu sai che l'hai già un padre e che non sono io!

-Ma sì dai, è in senso affettivo

- Allora chiamami Haruka

- Spero non fosse una vera battuta, altrimenti il tuo voto all'umorismo è zero, pa-pà

-Bene, allora io continuo a chiamarti Tomoe

-Lo vado a trovare oggi- cambiò in parte il discorso

-Ah... Va bene...

- Gelosa?

- Ahahah

"Questa sarebbe la sua risposta?" si domandò perplessa Hotaru -Grazie, per avermi tenuta a casa con te. Ciao, Haruka

- E'stato un piacere passare la serata con te come ai vecchi tempi! - sorrise. - Fai attenzione in macchina,eh!-

- Haruka, proprio tu sei qui a raccomandarmi di andare piano?

- Sai, io sono stata un pilota, ho più esperienza di... Ma sì, credo che tu abbia ragione!

Si sorrisero complici e poi Hotaru uscì di casa. "Ormai Hotaru è grande e ha la sua vita, mentre io ancora non me la sento di chiedere a Mizuki di venire a vivere qui. E' da una vita che lo desidera ed io non rimarrei più sola, però non me la sento... ogni volta che la vedrei mi verrebbe in mente lei..." Da quando si lasciarono non ebbe più alcuna convivenza. Inizialmente diceva che era per Hotaru che soffriva già abbastanza per la separazione tra lei e Michiru e il doverla vedere insieme alla sua nuova compagna.

Ma era veramente quello il motivo? 

  
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