Ci stava mettendo davvero tutta se stessa,si stava veramente spremendo le meningi ma non riusciva davvero a capire come si facessero quelle funzioni e sapere che il giorno dopo ci sarebbe stato il compito di matematica non l’aiutava di certo. Possibile che dopo tutti quei nemici che aveva affrontato non riuscisse nemmeno a ricordare una definizione?
Era andata al pensionato perché a Elena mancava la scuola e sarebbe stata più che felice di darle una mano. Metà pomeriggio era passato mentre cercava di venirne a capo,ma poi Elena aveva gettato la spugna ringraziando il cielo di non dover andare più a scuola,anche perché sarebbe stata bocciata di certo. Così se ne era uscita con Stefan per andare a fare due compre in un paesino dove nessuno la conosceva.
“Belli amici che mi ritrovo”pensò Bonnie un po’ irritata. Voleva chiamare Meredith,ma Alaric era appena ritornato e non voleva disturbarli. Così ora si ritrovava da sola su quel tavolino della cucina cercando di venirne a capo,ma proprio non ci riusciva.
<< La matematica,brutta cosa >>disse una voce alle sue spalle facendola sussultare per la sorpresa.
<< Da..Damon che ci fai qui? >>chiese.
<< Ero venuto qui sperando di trovare il mio fratellino,non avevo niente di meglio da fare e ormai è diventata un’abitudine passare il tempo noioso a deriderlo >>disse come la cosa più ovvia del mondo.
<< Invece tu che ci fai qui? Non sapevo che questa topaia ispirasse la matematica >>
<< Non dipende dal posto,sono io che proprio non la capisco questa materia >>confessò sconsolata Bonnie.
E Damon non riuscì proprio a resistere a quegli occhi da cane bastonato.
<< Dai qui >>afferrò il libro,diede una veloce occhiata e poi disse<< Semplice devi fare questo maggiore o uguale di zero >>
<< Tu conosci la matematica? >>chiese sbalordita Bonnie.
<< Streghetta io c’ero quando queste cose sono state create ,forza prendi carta e penna,non mi piace ripetermi >>disse prendendo una sedia e mettendosi seduto vicino a lei.
Bonnie non poteva crederci,mai era stata così vicina a lui e doveva ammetterlo che la voglia di levargli quel libro dalle mani e saltargli addosso era tanta. E se ne vergognava,tremendamente. Il desiderio sessuale,la vedeva come una cosa negativa,ma non poteva fare a meno di fantasticare su di lei e lui,in situazioni per niente caste.
“Ma ormai ho 18 anni è normale no? “si diceva per convincersi,ma il suo animo per natura puro e ingenuo non riusciva proprio a convincersi.
Dopo due ore di orologio Bonnie era riuscita miracolosamente a capire almeno le basi e una B era sicura,quindi si sentiva più che soddisfatta.
<< Grazie mille Damon >>disse sorridendogli.
<< Sai Uccellino non sono solo bravo in matematica io >>disse in tono malizioso,facendo arrossire la ragazza.
<< Invece tu hai così tanto da imparare,potrei aiutarti volentieri >> continuò accorciando pericolosamente le distanze tanto che ormai i loro nasi si toccavano.
Bonnie non riusciva a muoversi,era come incatenata da quello sguardo,inoltre non era un suo grande desiderio avere quell’uomo?Che male c’era? Inoltre era quasi sicura,anzì era certa di provare qualcosa di più della semplice attrazione. Era giusto farlo con una persona amata,vero?
Ma subito si ridestò dai suoi pensieri quando sentì due dita sfiorarla la guancia per poi scendere delicatamente per il collo,casualmente gli occhi di Bonnie caddero sulle labbra del vampiro e usò tutte la forza che aveva per spostare lo sguardo. Questo non sfuggì a Damon però che sogghignò divertito per la reazione della piccola strega.
<< Se vuoi le puoi assaggiare >>disse con voce sensuale.
Bonnie lo guardava sconvolta.
“Ma quant’è sfacciato? Non si vergogna quando dice queste cose? Io sverrei al solo pensiero…cosa che mi succederà fra poco in effetti..”pensò cercando di non accettare quell’invito così allettante.
<< Bè io voglio assaggiare le tue,posso? >>chiese sfrontatamente Damon.
Ormai Bonnie non riusciva nemmeno più a pensare,la sua mente era completamente vuota.
<< Chi tace acconsente >>disse semplicemente il vampiro prima di appoggiare le sue labbra su quelle della strega. Quest’ultima prima rimase immobile,poi sentendo la lingua di Damon che cercava di entrare nella sua bocca,decise di dischiudere le labbra e di rispondere a quel bacio.
Da lì in poi ci fu solo follia,pura follia.
Le piccole mani di Bonnie stringevano i capelli di Damon,cosa che al vampiro piaceva molto,aveva un che di eccitante a detta sua.
Lui faceva scorrere le sue mani su e giù per la schiena della streghetta che non poteva far a meno di rabbrividire a ogni tocco del vampiro. Si baciarono con tale trasporto e passione che ormai nessuno dei due aveva la forza di trattenersi.
Con la velocità da vampiro Damon portò in braccio la streghetta nella sua stanza,facendola distendere poi sul letto.
In quel momento,dopo anni e anni,non era il desiderio del sangue il suo primo pensiero,bensì un desiderio molto più umano. Voleva fare sua quella fanciulla pura,perché…perché non poteva sopportare che qualcun altro potesse macchiare la purezza di quella ragazzina.
 Certo forse lui era l’ultima persona su questo pianeta ad avere questo diritto,ma sapeva benissimo che la streghetta provava qualcosa per lui,quindi prima che facesse qualche errore con qualche stupido umano,doveva provare il paradiso e si può provare solo quando si fa con una persona amata.
Questa era la scusa ufficiale che Damon aveva creato per spiegare perché da molto tempo ormai quando vedeva quella ragazzina con dei capelli rosso-fuoco sentisse il desiderio di abbracciarla,di baciarla,di farla sua.
Fu semplice e naturale disfarsi dei vestiti,ma Damon volle prolungare il momento perché vedere la streghetta rabbrividire sotto ogni suo tocco era semplicemente fantastico.
Da canto suo Bonnie cercava di imprimere bene nella mente ogni gesto,ogni sensazione,ogni emozione perché si trovava un attimo in paradiso e voleva mantenere quel ricordo per sempre. Sfiorava con delicatezza ogni muscolo del petto di Damon per poi salire con le punta delle dita la sua schiena muscolosa fino a che non lasciò che sue mani cadessero sfinite sui lenzuoli.
Damon sapeva davvero come stancare una donna,stancarla in modo piacevole.
Lasciò una scia di baci infuocati dal collo fino ad arrivare un po’ più sotto dell’ombelico di lei,mentre con una mano esperta le torturava un seno. Bonnie voleva urlare di piacere,ma se ne vergognava e di questo le conseguenze ne doveva subire il suo labbro inferiore che mordeva convulsamente pur di trattenere i gemiti di piacere. Ma di questo Damon se ne accorse,così dopo aver ripercorso con la punta del naso da sotto l’ombelico fino alla collo,le sussurrò in un orecchio:<< Sei pronta mio pettirosso? >>
 Ma la povera Bonnie non ci riusciva proprio a dire di sì,che non vedeva l’ora,ma almeno riuscì a lasciare in pace il suo labbro.
Però Damon era deciso a non far niente finchè Bonnie non si decidesse a parlare.
<< Bonnie >>disse in tono languido appoggiando una mano nel suo interno coscia.
<< Sì..sì Damon >>riuscì infine a biascicare quelle parole.
E quella fu la prima volta di Bonnie e scoprì anche quanto potesse essere dolce Damon. Si muoveva con gesti esperti ma senza farle male,e anche se all’inizio ne provò dopo ci fu solo piacere.
Lei però voleva ringraziarlo e conosceva solo un modo. Quando fu tutto finito espose la gola come chiaro invito.
<< No,questo no uccellino,sei troppo pura >>si rifiutò il vampiro.
<< Nonostante quello che è successo cinque minuti fa,mi consideri ancora pura? >>rispose lei sarcasticamente.
<< Certo per me lo sarai sempre,tu lo sei nell’animo,nella mente e nel cuore >>spiegò lui.
<< Allora se lo sarò sempre non c’è nessun problema se ne prendi un po’ >>
<< Touchè >>rispose il vampiro sorridendo per poi darle un leggero bacio sul punto che poco dopo morse.
Se avessero chiesto a Bonnie quale delle due cose le fosse piaciuto di più,davvero non saprebbe come avrebbe risposto. Anche quel morso era stato magnifico e poi si era sentita tutt’uno con Damon,le loro menti si erano come fuse ed entrambe urlavano il nome dell’altro.
Serena Bonnie si stava per addormentare sul petto del suo vampiro stretta fra le sue braccia,ma prima doveva sapere una cosa.
<< Sai anche il mese prossimo ho un compito di matematica >>disse semplicemente.
<< Oh streghetta allora dobbiamo incominciare il prima possibile a ripetere >>disse sorridendo il vampiro baciandola teneramente.
“Eh sì dopotutto la matematica non è così brutta come materia,basta solamente trovare un buon modo e un buon professore per impararla.”pensò Bonnie continuando a baciare il suo amato,mentre su entrambi spuntò un sorriso per quel pensiero.




Salve a tutti voi audaci lettori che siete riusciti a leggere questo mio schifo u.u Potevo fare di meglio,ma spero che vi sia piaciuto lo stesso ^^ Voglio specificare che non idea quando siano state inventate le funzioni(odio profondo verso di loro!)...credo prima della nascita di Damon...ma vabbè l'importante che alla fine Bonnie le abbia capite e aggiungerei anche un "beata lei!".                
Come vorrei avere anch'io un Damon che mi aiuta in matematica ç__ç                                                                                                                                                                    
Vabbè dopo questo mio piccolo delirio vi ringrazio per avere letto questa mia piccola shot,ovviamente ringrazio anche coloro che hanno letto le mie altre storie e vi saluto!Alla prossima! 
Ps:scusatemi per il titolo,lo so che è orrendo ^^'