Nei tuoi occhi

Castiel guardò Dean dritto negli occhi. Ogni volta che incrociava quel verde, i brividi gli attraversavano la schiena, in una piacevole sensazione di benessere.
Con Dean si era sempre sentito a casa, nonostante la lontananza dal Paradiso e il suo continuo disobbedire.
Ma, in quel momento, ci vide dentro talmente tante cose che per un attimo gli girò la testa.
Non era mai stato semplice capire ciò che provava Dean, perché la maggior parte delle volte tendeva e tenersi tutto dentro e nasconderlo per bene, ma Cass era sempre riuscito, in un modo o nell'altro, a scovare ogni sentimento che provava immergendosi in quegli specchi verdi che erano i suoi occhi.
Il sentimento che Castiel riconobbe per primo fu la rabbia; incredibilmente evidente, tanto da oscurare la luce negli occhi del ragazzo.
Dean era arrabbiato con lui; avrebbe voluto prenderlo a pugni e conciarlo anche peggio di come già era.
Castiel non poté che essere d'accordo con quell'ira, dato che la provava anche lui verso sé stesso. Si era lasciato prendere dal potere, che piano piano l'aveva divorato dentro e fatto marcire fino a tradire i suoi amici. Ancora si chiedeva come avesse potuto fare una cosa tanto meschina.
Poi, Castiel riconobbe la delusione e la cosa lo fece stare anche peggio. Il suo protetto era deluso del suo angelo. In un'altra situazione avrebbe trovato la cosa divertente: di solito erano gli angeli a restare delusi dai loro protetti, perché erano loro le creature imperfette. Invece, in quell'occasione, si era dimostrato lui debole e stupido. Si era comportato esattamente come un umano avido di ricchezza ed esattamente come succedeva in genere, la sua dannata avidità aveva portato alla strada sbagliata. Nel suo caso, le conseguenze di ciò che aveva fatto avevano quasi portato alla fine della razza umana.
Infine, nascosto tra i sentimenti negativi, ce n'era uno più bello: Dean era felice.
Felice che Cass fosse vivo. Felice che il suo angelo fosse tornato quello di sempre. Felice che fossero di nuovo insieme.
Castiel si sentì sollevato e i suoi occhi s'illuminarono nell'apprendere che il suo Dean non lo odiava. L'approvazione di quell'umano era stata alla base del suo tradimento nei confronti degli Arcangeli, se avesse rovinato tutto ne avrebbe sofferto incredibilmente.
Quando, all'improvviso, sentì le anime dentro di lui ribellarsi, l'unica cosa che gli venne in mente fu che ancora non aveva detto al suo protetto – lui l'avrebbe sempre protetto, nonostante tutto – quanto si era pentito delle sue azioni.
«Mi dispiace, Dean!» furono le uniche parole che riuscì a dire prima di essere risucchiato nel buio.
A quel punto, Castiel non sentì più nulla, se non il rimbombo della sua ultima parola: Dean.



SPAZIO ALIS: Partiamo da un presupposto che si deve sapere su di me: adoro Dean & Cass in una maniera quasi vergognosa!
Ora che sapete questo, capirete il perché di questa fic, che nasce nel momento in cui mi sono resa conto che l'ultima parola di Castiel prima di essere risucchiato dai Leviatani - non è morto v.v - è stata Dean!
Come si può capire, la scena narrata è quella della 7x01. Ho pianto come una poppante quanto Cass se n'è andato. Separare Dean ed il suo angelo è un'eresia; non si fa! ç____ç
E niente, questo è tutto.
E' la prima storia che posto su questo fandom - ma non la prima che scrivo! - quindi siate clementi.
Attendo i vostri pareri!
Alis
PS: Odio l'impaginazione delle storie. E' troppo lunga (non so come spiegarla XD)