5 Hugs
Ad Harriet e Juu, che quando chiedo
loro di betare le storie, al posto di betarle awwwwwwizzano adorabilmente.
E anche a Martina e Serena, che fangirlano giornalmente – l’una su twittah e l’altra
a scuola – con me sul Dottore.
E anche a Clà che me l’ha consigliato e che è una TARDIS bellissima e a Ilaria
che ama Rose quanto me.
E alla Crim che favva tutti i miei post su DW e sono sempre convinta che
sghignazzi.
1. Father’s Day (“Just tell me
you’re sorry.” – “I am. I’m sorry.”)
In novecento anni di viaggi, il Dottore aveva osservato infinite razze,
infiniti pregi ed infiniti difetti; e se c’era un difetto in quel prodigio che
era la specie umana, be’, era la loro suprema abilità nel ripetere gli stessi
sbagli per secoli: guerre, omicidi, stermini compiuti nel nome di nulla.
Senza mai capire, senza mai pentirsi.
E poi c’era lei, lei che aveva ridotto il mondo sull’orlo della distruzione – e
fuori dalla chiesa le grida agghiaccianti di quei mostri rimbombavano, come per
ricordarglielo, impietose - per un solo atto d’amore.
Ma la strinse tra le braccia, sorridendole, quando vide nei suoi occhi tutto il
senso di colpa che non aveva trovato in milioni di anni.
(115 parole)
2. "Raxacoricofallapatorius! I did
it!"
Rose saltò tra le braccia del Dottore, in un impeto di irrefrenabile gioia -
gioia che, si rendevano conto sempre di più, per loro era quella e quella
soltanto: ripetere correttamente il nome di un pianeta impronunciabile, essere
istantaneamente, straordinariamente sopraffatti dal desiderio di visitarlo,
attivare con frenesia i comandi della TARDIS, essere puntualmente sbalzati
dall'impeto del viaggio, cadere a terra ridendo e ridendo ancora, rialzarsi
all'arrivo, uscire all'aria aperta con le lacrime agli occhi e il respiro
mozzato e tornare infine l'uno nelle braccia dell'altra, stringendo con sè la
continua meraviglia di essere lì, di essere insieme, di essere a casa.
(102 parole)
3. Parting Of The Ways
Il Dottore tenne delicatamente il suo corpo incosciente tra le braccia per
qualche istante.
Rose Tyler, creatrice di sè stessa, salvezza dell'universo, giaceva fragile
come una bambola e lui era lì, ad osservarla per l'ultima volta con quegli
occhi, a sentire per l'ultima volta il suo peso su quelle braccia. Chissà come
sarebbe stato, si chiese con un sospiro, dopo la rigenerazione.
Quando la riportò nella TARDIS, la strinse a sè come fosse un abbraccio -
l'ultimo, l'unico che lei non avrebbe ricordato; lui, però, l'avrebbe ricordata
così: Rose Tyler, tornata indietro per lui e da lui sorretta, per sempre.
(100 parole)
4. The Idiot's Lantern
Con tutti i pericoli presenti nell'universo, non avrebbero mai pensato di venir
separati da una televisione. Rose, cercando il suo volto familiare nella folla,
pensò che avrebbe dovuto davvero raccontare quell'avventura a Jackie; forse
l'avrebbe persino convinta a sistemare la sua vecchia tv. Poi si voltò di nuovo, con nervosismo crescente, ed
infine lo vide: camminava verso di lei, con quel taglio di capelli ridicolo e
con il sorriso di chi sta osservando qualche favolosa meraviglia dell’universo.
Inevitabilmente, gli sorrise in risposta e lo strinse con forza non appena
giunse di fronte a lei, quasi come se non dovesse lasciarlo mai più.
(102 parole)
5. Doomsday ("Can I t-" -
"I'm still an image. No
touch.")
L'abbraccio a Bad Wolf Bay, l'unico che non avvenne mai, fu il più doloroso di
tutti.
Da qualche parte, solo per loro, un intero sole stava bruciando e non potevano
non pensare a quanti soli identici a quello avessero sorpassato, a quante
stelle avessero visto cadere, a quanti astri li avessero visti scambiarsi un
bacio.
Ma quel giorno ad unirli non erano i loro corpi - solo la consapevolezza che
non ci sarebbero mai più state le stelle cadenti ad attenderli, nè i pianeti
con tre soli, nè gli abbracci sull'orlo della Via Lattea.
Sulla Bad Wolf Bay, di due figure unite rimase solo l'ombra.
(105 parole)