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Autore: Gondolin    15/03/2012    8 recensioni
Girare per la National Gallery con una collega fangirl ha pesanti effetti collaterali. Soprattutto per colpa degli angeli con le tuniche e le ali rosa e verdine e i loro boccoli biondi. Amo l'arte a tema religioso, davvero.
- Hai di nuovo preso il mio arricciacapelli senza chiedere il permesso. - lo accusò Gabriel - Io ho un'Annunciazione da fare oggi e nessuno collabora. Devo scendere sulla Terra in queste condizioni? - si indicò i capelli, che al piccolo Castiel sembravano perfettamente a posto, ma non si poteva mai dire, con Gabriel.
Genere: Commedia, Demenziale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Castiel, Dean Winchester, Gabriel, Lucifero
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima dell'inizio
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[Supernatural] On Cloud Number Nine  
Personaggi: Gabriel, Castiel, Michael, Lucifer, Balthazar, Dean
Warning: crack crack crackiiiisssimo, possibile slash se ce lo volete vedere
Rating: G
Wordcount: 995
Note: La National Gallery è piena di angeli gay e il mio sport preferito è andare a prenderli in giro insieme a [info]sepherim_ml. Sanità mentale? Non è un problema nostro. Ah, e Lucy a questo punto non dovrebbe essere ancora in Paradiso, ma facciamo finta di niente, 'kay? Tanto non ha senso comunque XD

Gabriel sbuffò, esasperato. - Castiel! Castiel!
- Cosa c'è, fratello?
- Dov'è? L'hai visto?
Castiel inclinò il capo e lo fissò senza capire.
- Il mio arricciacapelli! - sbottò Gabriel - Dov'è finito? - lanciò un'occhiata critica allo spettinatissimo fratello minore e sbuffò nuovamente - In effetti, di certo non l'hai preso tu...
In quel momento passò Michael, nella sua armatura splendente, le grandi ali rosa lucide e scintillanti e i boccoli biondi perfettamente acconciati.
- Tu! Sei stato tu!
Michael lo guardò dall'alto in basso, come suo solito. - Non so di cosa tu stia parlando.
- Hai di nuovo preso il mio arricciacapelli senza chiedere il permesso. - lo accusò Gabriel - Io ho un'Annunciazione da fare oggi e nessuno collabora. Devo scendere sulla Terra in queste condizioni? - si indicò i capelli, che al piccolo Castiel sembravano perfettamente a posto, ma non si poteva mai dire, con Gabriel.
- Sarà stato Lucifer. - rispose Michael scrollando le spalle.
- Non è vero, - protestò Gabriel, scuotendo nervosamente le ali dorate - lui si piastra, non si fa i boccoli. Tu fai tanto il cocco di papà, ma sei solo un gran bugiardo!
- Come ti permetti? - sbraitò Michael, tirando fuori la sua miglior voce da fratello maggiore e spalancando minacciosamente le ali.
Prima che la cosa degenerasse, però, Gabriel si sentì tirare una piuma da Castiel.
- Sì?
Castiel gli indicò Balthazar, che stava volando sopra di loro in quel momento... e aveva una nuova acconciatura.
- Balthazar! - lo chiamarono all'unisono Michael e Gabriel.
L'altro atterrò graziosamente sulla nuvola accanto a loro, facendo finta di niente. - Sì, fratelli?
Gabriel si mise le mani sui fianchi e lo scrutò, in attesa, ma se c'era una cosa che Balthazar aveva imparato bene (e l'aveva imparato dal migliore, cioè da Gabriel stesso), era mantenere una faccia di bronzo in qualsiasi circostanza.
- Hai preso tu il mio arricciacapelli? - gli domandò allora l'arcangelo, cercando di mantenere un tono calmo e pacato.
Balthazar scosse il capo, facendo ondeggiare i ricci biondi, ma uno scatto nervoso delle sue ali verde brillante lo tradì.
- Lo sapevo! Sei stato tu!
- Vedi - stava dicendo Michael intanto - che non sono stato io. Io ho il mio arricciacapelli, che, giusto perché tu lo sappia, è molto più bello del tuo. E adesso scusami, ma ho dei draghi da annientare oggi e sono già in ritardo.
Una voce però lo bloccò prima che potesse spiccare il volo. - Non serve più. - Lucifer atterrò accanto a lui. Si levò un minuscolo granello di polvere da una delle ali nere e sorrise ai fratelli - Ci ho già pensato io. - diede un paio di colpetti affettuosi all'impugnatura della sua spada, decorata di perle e rubini.
Michael lo guardò malissimo, ma si lasciò prendere sotto braccio da Lucifer e condurre via.
Castiel, Balthazar e Gabriel rimasero da soli.
- Sono disposto a dimenticare questo piccolo incidente... - esordì Gabriel - se tu mi presti la tua tunica rosa, quella con lo scollo a v. Ci tengo a fare una buona impressione sulla futura madre di Papà. Del figlio di Papà. Oh, insomma, odio la teologia!
Balthazar, più che soddisfatto di cavarsela così, cedette immediatamente.

Un paio di millenni dopo, quando fu il momento per Castiel di scendere sulla Terra, molte cose erano cambiate, in Paradiso. In primo luogo, Michael era più insopportabile del solito, da quando aveva dovuto cacciare Lucifer, e Gabriel era scappato di casa.
Molte cose, però, erano rimaste le stesse. Una era Balthazar che lo riempiva di buoni consigli che Castiel avrebbe rigorosamente ignorato.
- Non rovinarti il vessel nuovo appena lo metti, mi raccomando. E ricordati...
- ...gli umani sono facilmente impressionabili.
Balthazar gli fece l'occhiolino. - Fa' vedere loro chi comanda appena arrivi, o non ti porteranno il dovuto rispetto.
- Sì, fratello. - sbuffò Castiel. Non era più un angioletto di mezzo millennio, accidenti, quando si sarebbero decisi a capirlo? Aveva già visto l'Inferno e salvato l'anima dell'Uomo Giusto, e non si poteva dire lo stesso di molti dei suoi fratelli maggiori. E aveva anche fatto le sue ricerche. Certo, non sapeva ancora esattamente cosa aspettarsi, ma di una cosa era certo: apparire con lo stesso aspetto che usavano i suoi fratelli negli scorsi millenni avrebbe solo fatto ridere dei cacciatori. Il suo tramite, tal Jimmy Novak, era un tipo a posto. Non particolarmente minaccioso, ma poteva andare. Restava una questione...
- E se non mi credono?
- Cosa? - Balthazar aggrottò la fronte.
- Hanno incontrato molte creature potenti, questi cacciatori. Se non credono che io sia un angelo?
- Mostragli le ali. Ha sempre funzionato. E... - aggiunse, dandogli una gomitata - le ragazze lo adorano.
- Dean Winchester non è una ragazza. - gli fece notare candidamente Castiel.
Balthazar sogghignò e non gli rispose.
- Inoltre - insistette Castiel, ignorandolo - non penso che le mie ali... insomma...
- Cosa? Solo perché non ne hai quattro paia come un arcangelo non credo abbiano il diritto di essere meno intimiditi, sai?
- No, intendevo... - sospirò e ammise: - Il colore.
- Ah. - Balthazar incrociò le braccia sul petto e assunse un'aria meditativa - In effetti la scelta di assegnare a noi guerrieri il rosa e il verde smeraldo è... datata, per usare un eufemismo.
- Ma di certo Papà doveva aver previsto...
- Castiel, è adorabile come tu conti sempre su Papà, davvero, ma ho la soluzione a tutti i tuoi problemi. Se credi che il rosa non sia di gradimento di Dean - sogghignò ancora - e, credimi, conosco una certa Rhonda che potrebbe dirti il contrario... ma sì, capisco che possa non apparire minaccioso a sufficienza. Basta che tu non mostri le tue ali, non del tutto almeno: bastano le ombre. Gli esseri umani hanno ancora più paura di quello che non possono vedere, quindi prenderesti due piccioni con una fava. Di', sono un fratellone fantastico, vero?

 

 

  
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