SCHIANTO
La solita routine.
Sveglia alle sette.
Doccia.
Colazione.
Un filo di trucco e corsa verso il solito lavoro.
Le giornate si susseguivano identiche, nessuna novità a rallegrarla, nessuna persona che la interessasse veramente. Erano tutti poco pazienti per ascoltare quello che aveva da dire, poco curiosi di capire i suoi pensieri e le sue emozioni; per quello non aveva stretto amicizia con nessuno.
Denise entrò in fretta in macchina, spinse l’acceleratore più forte del solito. Era in ritardo e il suo datore di lavoro non ammetteva ritardi.
Mancava veramente poco alla destinazione quando, superata una curva dovette frenare bruscamente per non finire nell’automobile ferma di fronte a lei. Spazientita cominciò a suonare il clacson ripetutamente. Attese più di cinque minuti ma niente cambiò. La strada era bloccata.
Aprì il finestrino e cercò di sbirciare quale fosse la causa. Quella zona di Los Angeles non era mai trafficata, l’aveva scelta appositamente per viverci e anche perché era meno costosa. In lontananza vedeva delle persone, parecchie persone ad essere sincera. Sbuffò e rientrò nell’abitacolo arrendendosi all’ipotesi di lasciare lì la macchina e farsi una corsa. Sarebbe arrivata comunque in ritardo rischiando il licenziamento, quindi si tirò su le maniche, ingranò la retromarcia, si spinse di nuovo avanti e accelerando passò con metà automobile sul marciapiede. Chi se ne frega se la rompo! E’ un catorcio! Presa dall’enfasi e dalla rabbia non ascoltò i clacson delle altre persone ferme in fila e dei vigili che le fischiavano intimandola di fermarsi. Pensava solo ad arrivare a destinazione.
Avrebbe dovuto dar retta al suo istinto quella mattina ed andare a piedi.
Avrebbe dovuto mettere la sveglia prima.
Sarebbe dovuta andare a letto prima la notte precedente.
Ma con i se e con i ma non si va da nessuna parte soprattutto se gli eventi si mettono in moto e la rabbia ti offusca il cervello. Probabilmente nulla le avrebbe impedito di investire un uomo e nell’impatto brusco sbattere forte la testa contro il vetro.