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Autore: AnyWill    18/03/2012    1 recensioni
Ecchime qua con un'altra Fan Fiction su 5 carote che vivono tranquillamente la loro vita a Loandra. E su Any e suo fratello, Marco, che andranno a Londra per il lavoro di lui. Che altro dire... LEGGETE E RECENSITE! v.v #MuchLove
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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POV. ANY

Chi è quel disgraziato che ha inventato le sveglie? Lo farò ribaltare nella tomba! Tirai una botta a quell’aggeggio assordante che mi stava martellando le orecchie facendolo zittire. Sentii la porta aprirsi e poi un peso pesante (?) sopra di me.
-Buongiorno principessa!- Mio fratello. E chi poteva essere se no alle 4:30 del mattino?
-Marco ho sonno!- Mi lamentai.
-Anche io, ma dobbiamo andare all’aeroporto! Dai che fra poco saremo a Londra!- Ecco la parolina magica che mi diede la forza di alzarmi di scatto e buttarlo per terra. Sorrisi a trentadue denti mentre lui si toccava l’anca che aveva battuto.
-Ahi! Hai una delicatezza che sconvolge sorella!- Brontolò.
-Dai vecchietto! Alza il culo e vammi a preparare la colazione da bravo fratellone, che io mi vado a preparare!-
-Come mai sei così sveglia adesso?-
-Marco andiamo a Londra, mica in Burundi!- Gli risposi come se fosse una cosa ovvia. Corsi in bagno a lavarmi e poi tornai in camera per mettermi i miei adorati jeans chiari e stretti, strappati sulle ginocchia, con sopra la mi magliona larga marroncina. Infilai le Adidas colorate e via in cucina a bere il caffè  e a mangiare il cornetto alla crema.
-Sei pronta mangiona?- Urlò quell’idiota dalla sala. Buttai giù l’ultimo sorso di caffè quasi strozzandomi e corsi di là guardandolo male.
-Che c’è?- Chiese lui fissandomi
-Prima o poi ritornerai figlio unico!-
Già, non vi ho ancora detto nulla di come ho conosciuto quella scimmia che mi ritrovo come fratello! Vi direte voi “Siete fratelli, quindi… Alla nascita?” E sarebbe dovuta andare così! Ma i nostri genitori non mi poterono tenere, perché ebbero problemi finanziari in quel periodo e mia madre rimase incinta senza volerlo. Poi un giorno di cinque anni fa arrivò Marco Mengoni davanti alla mia porta. Io rimasi a squadrarlo per almeno mezz’ora, appoggiata alla porta. Lo seguivo da quando era a X-Factor e lo adoravo! Continuai a seguirlo e quando me lo trovai davanti stavo per andare in coma! Tutto d’un fiato mi disse “Io sono tuo fratello”. Ecco, in quel momento svenni. Beh voi cosa avreste fatto se uno dei tuoi cantanti preferiti ti arriva a casa e ti dice questo? Comunque, fino a quando non finii le superiori, cioè fino a un anno fa, ci vedevamo solo nei week-end e nelle vacanze. Ci vogliamo un gran bene e quando lo vedevo stavo benissimo. Non volevo lasciare la famiglia che mi aveva cresciuta e ancora oggi li chiamo “Mamma” e “Babbo”, anche se mi risulta difficile chiamare così i miei veri genitori. Ma ritornando a ora. Ormai era un anno che stavo a Roma, con lui, e che lo seguivo da per tutto. Ero la sua seconda manager.
-Dai sorellina, ti voglio bene, lo sai!- Mi fece una faccia da cucciolo.
-Strozzati Marco!- Dissi aprendo la porta di casa e smanettando al telefono con una mano, mentre con l’altra tiravo un trolley. Salimmo nella macchina che ci stava aspettando e andammo all’aeroporto. Ad aspettarci c’era Alessandro (non so come si chiama il suo vero manager xD).
-Hola chicos!- Ci salutò lui. Gli diedi un bacio sulla guancia.
-Ti prego aiutami! Questo bradipo- indicai Marco –Mi sta tartassando!-
-Non è vero vostro onore! Non ho sfiorato neanche con un capello la qui presente signorina Mengoni!-
-Ma fammi il piacere! E stamattina chi è che mi si è buttato addosso? Mago Merlino?- Ale se la stava ridendo alla grande.
-Ok, dai Marco, lascia stare tua sorella e andiamo che è tardi!- Annui acconsentendo e andammo a fare tutti i controlli. Salimmo sull’aereo. Ecco lo sapevo io! Il mio posto era accanto a quello di mio fratello! Perché?!
-Dio aiutami tu!- Pregai mettendomi a sedere.
-Antipatica!- Bofonchiò lui mettendosi a sedere a sua volta. Scossi la testa e mi infilai le cuffiette dell’I-Pad nelle orecchie.
Dopo un po’ di tempo, che a me sembrarono 5 minuti, sentii qualcuno scrollarmi delicatamente. Alzai il capo e guardai Marco che mi sorrideva dolcemente.
-Che c’è fratè?
-Siamo arrivati!- Sorrisi anche io.
-Ok, quando mi dai queste notizie ti amo immensamente!- Lo abbracciai forte forte quasi a strozzarlo.
-Stronza!- Disse lui ridendo.
-Ho preso dal migliore!- Gli feci l’occhiolino staccandomi da lui. Presi il mio bagaglio a mano e scendemmo le scalette per andare a prendere le nostre valigie.
-Ragazzi, ecco a voi, la vostra dimora per queste due settimane! Io starò qui vicino. Ci si sente dopo! Ciaoo- Squittì Ale lasciandoci davanti a una villa immensa bianca dopo un breve tragitto in macchina.
-Chi arriva primo alla porta si prende la stanza più grande!- Urlai iniziando a correre. Salii i tre scalini che mi separavano dalla porta rossa fuoco e l’aprii. –Fuck yeah! Ho vinto! Visto che fa bene andare a correre la mattina?- Mi girai a guardare Marco con le mani sulle ginocchia che mi guardava respirando lentamente.
-Sto invecchiando!- Ansimò
-Oh cavolo, un capello bianco!- Lo presi in giro per poi girarmi e andare a fare un giro per la casa. Molto grande, spaziosa e luminosa. La mia casa ideale. La camera che avevo vinto aveva le pareti di un verde chiaro, con due finestre contornate di bianco. C’era un letto matrimoniale sulla parete di fronte alla porta con due comodini ai lati del letto, una scrivania enorme sulla destra e un armadio a specchi a sinistra. Lasciai la valigia vicino alla porta bianca e mi buttai sul letto.
-Bella camera!- Constatò Marco sdraiandosi vicino a me.
-Davvero! È bellissima questa casa!- Risposi voltandomi verso di lui che annuiva.
-Stasera pizza?-
-Certo capo! Ma che ore sono?-
-Otto e venti sorella!-
-Ok, vado a correre.- Dissi alzandomi.
-Ma dove la trovi la forza?-
-Marchino bello, tu sei solo pigro come un bradipo, se no verresti anche tu!- Sorrisi e presi dal trolley i pantaloncini neri, una maglia bianca e una felpa grigia con il cappuccio. Andai in bagno (immenso anche quello) e mi cambiai. Tornai in camera, misi le scarpe da ginnastica, feci una coda alta davanti agli specchi dell’armadio e, dopo aver preso I-Pad e I-Phone, salutai mio fratello e uscii di casa. Attraversai il vialetto che poco tempo prima avevo fatto a corsa. Arrivata sul marciapiede mi guardai a destra e  a sinistra. Non sapevo dove andare! Volevo trovare un parco, ma dove era? Destra o sinistra? Questo è il dilemma! (?) Presi il cellulare e cercai con il navigatore. Dopo qualche minuto trovai la strada per il parco più vicino. Misi le cuffie e iniziai a correre, seguendo la strada che mi diceva il telefono. Arrivata davanti ai cancelli aperti, sorrisi. Era molto bello da fuori. Mi piaceva correre in mezzo alla natura. Continuai a correre. Dopo una mezz’oretta mi fermai e mi misi a sedere sul bordo di una fontana. Ripresi fiato e feci un po’ di stretching. Stavo per ripartire quando sentii il telefono vibrarmi nella tasca della felpa. Lo presi e lessi il messaggio di mio fratello “Vado a fare la spesa. Le chiavi le ho lasciate sotto al tappettino” Gli scrissi un “Ok” mentre riniziavo a correre e mentre rinfilavo il telefono al suo posto che mi scontrai con qualcuno.
-Sorry!- Dissi voltandomi sorridendo leggermente.
-Nothing- Mi sorrise quel Dio greco con gli occhi color cioccolato e la pelle ambrata. Manca poco che svenivo un’altra volta davanti a uno famoso!
-Oh mio Dio…- Riuscii a sussurrare con gli occhi sbarrati. Ringrazio il cielo che non sussurrai pianissimo, infatti lui mi sentì e mi chiese –Italiana?- Io annui semplicemente. –Io amo l’Italia!- Esclamò lui. Era da quando avevo 13 anni che seguivo quelle 5 carote londinesi e ora che ho 20 anni, Zayn Malik mi sta parlando in un italiano abbastanza decente. “And I love you” Pensai. Sorrisi a quel pensiero e gli porsi la mano.
-Anastasia, ma chiamami Any, grandissima fan dei One Direction. Li conosci?-Chiesi scherzando.
-Zayn, piacere. E si… Di vista…- Rispose lui tenendomi il gioco e stringendomi la mano. Ridemmo insieme.
-È stato un piacere conoscerti, ma ora devo andare se non voglio perdere mio fratello! È peggio dei bambini.- Dissi scuotendo la testa e sbuffando. Lui ridacchiò. Gli sorrisi e mi girai. Ripresi a correre, ma mi dovetti fermare, perché mi richiamò.
-Non mi dai nemmeno il tuo numero, italiana?-
-Naah! È più divertente incontrarti per caso! Ciao Malik!- Sorrisi e corsi via lasciandolo lì a bocca spalancata.
Arrivai a casa dopo quaranta minuti, più o meno. Presi le chiavi sotto al tappettino e aprii. Mi chiusi la porta alle spalle e corsi di sopra. Spensi l’I-Pad e lo buttai insieme al telefono e alla felpa sul letto. Presi il ricambio dalla valigia e andai in bagno a fare la doccia. Mentre l’acqua mi cadeva sul corpo rilassando tutti i muscoli, ripensai a quei pochi minuti che avevo passato con lui. Non l’avevo mai visto dal vivo e devo ammettere che era tutt’altra cosa che vederlo nelle 231545135 foto che avevo nel computer. Spensi la doccia e mi asciugai. Infilai l’intimo e mi guardai allo specchio.
-Sei una bomba sorè!- Sussurrò Marco al mio orecchio stringendomi da dietro. Guardai i nostri riflessi sullo specchio cercando i suoi occhi.
-Grazie fratè!- Gli diedi un bacio sulla guancia e mi girai verso di lui circondandogli il collo con le braccia.
-Non crederai mai con chi mi sono scontrata al parco!- Sorrisi sornione.
-Chi ti ha colpito sorellina?- Chiese lui.
-Zayn Malik! Ti rendi conto?!- Esclamai io, euforica come una ragazzina di 12 anni con gli ormoni a mille.
-OMG! Ora rinizia con sti cinque!- Alzò gli occhi al cielo.
-Sti cinque sono i miei cantanti preferiti, quindi non rompere!- Sbottai io, dandogli uno schiaffo sul braccio.
-Come come? E io non valgo più niente?!- Mi chiese lui deluso guardandomi negli occhi. Io sorrisi.
-Sei duro fratello. Tu sei il mio IDOLO, è diversa la cosa! E poi, appunto, mio fratello. Vali solo per questo più di loro.- Gli diedi un bacio sul naso per poi abbracciarlo.
-Mi hai fatto prendere un colpo!- Mi diede un bacio sulla guancia stringendomi e poi si allontanò. –Però sto Zayn deve tenè le mani ar su posto!- Stavolta fui io ad alzare gli occhi al cielo. Gli diedi una spinta e me ne andai in camera. Lui iniziò a ridere. Presi la valigia e la misi sul letto. Misi una cannottiera gialla e un paio di shorts bianchi con le mie adorate Adidas colorate e sistemai i vestiti nell’armadio. Misi il telefono in una tasca dei pantaloni e scesi giù in cucina, dove Marco stava mangiando un panino.
-Tranquillo, non ti preoccupare per me!- Dissi aprendo il frigo.
-Hai 20 anni, sei grande e vaccinata!- Rispose lui dopo aver ingoiato un morso.
-Oggi per punizione andiamo a fare un giro in città! Non ci sono mai stata!-
-Che? No no, non ce la faccio. Poi io da fare…-
-Ah no! Hai il pomeriggio libero! Sono la tua seconda Manager, lo so se hai degli impegni! Quindi oggi tu- gli puntai un dito sul petto –vieni con me in città!-
-Sissignora capitana!- Disse lui facendo un saluto militare.
-Ecco, ora si ragiona. Risposo soldato!- Si rilassò sullo sgabello e io finii di farmi il panino per poi andarlo a mangiare tranquillamente sul divano in salotto.

 

BUONSALVE GENTE! :D
Questa è la seconda Fan Fiction che scrivo sui One Direction.
Se magari passaste dalla prima che ho scritto (e che sto scrivendo)
non mi dispiacerebbe per niente! :)
Vi lascio il link sotto.

ORA PARLIAMO DI QUESTA! v.v
Allora, sta idea di diventare sorella di Marco Mengoni non mi dispiace per niente! XD
Mi piace un sacco e me ne infischio della gente che dice che è gay,
anche perchè non ci credo,
ma anche se fosse vero, 
non mi interesserebbe!
Anyway, spero che la leggerete in tanti
e recensitela, magari! 
Dai che non vi costa niente! :')

Any xx

[Link prima fan fiction: 
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=964752&i=1 ]
 

  
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