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Autore: telesette    21/03/2012    1 recensioni
Gli occhi di Goldar brillarono minacciosamente. Dopo aver bloccato il piede di Jason con il palmo della mano aperta, Goldar lo afferrò per la caviglia e lo scaraventò a terra. Jason allungo istintivamente le mani, nel tentativo di rimettersi in piedi, e fu in quel momento che le sue dita si chiusero attorno al suo Power Morphin...
Genere: Azione, Generale, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Power Rangers ( Mighty Morphin Power Rangers ) è una serie televisiva d'azione per ragazzi in tre stagioni, che ha iniziato la franchise Power Rangers, prodotta dalla Saban Entertainment dal 1993 al 1996. Quando la strega Rita Repulsa ( Bandora, nel giapponese Kyōryū sentai Zyuranger ) e i suoi scagnozzi si liberano da una prigionia durata dieci millenni con l'intento di conquistare la Terra, Zordon, un grande saggio intrappolato millenni prima da Rita tra due dimensioni, aiutato dal fedele robot Alfa 5, raduna cinque giovani studenti ( Jason, Kimberly, Zack, Billy e Trini ) dell'immaginaria città di Angel Grove per contrastare i piani della donna. Zordon fa dei giovani una squadra di combattenti dotati di armi e di "zord" ( robot da combattimento giganteschi ), chiamati "Dinozord" e ispirati ai dinosauri. I cinque Dinozord uniti formano il potente Megazord, un titanico robot antropomorfo con cui ingaggiare lo scontro con i mostri nemici( ingigantiti dai poteri di Rita o Lord Zedd ).

MIGHTY MORPHIN POWER RANGERS: SIGLA ITALIANA DI MARCO DESTRO

All'ultimo istante

Guardandosi attorno con occhi sgranati dallo stupore, a Jason bastò un attimo per rendersi conto che non si trovava più nella scuola di Angel Grow. Ad una prima occhiata, quell'ambiente ristretto e pieno di fumo sembrava piuttosto una specie di cella.
La domanda però era "come aveva fatto ad arrivare lì" ?
L'ultima cosa che ricordava era che stava parlando con quello strano ragazzo, Tommy Oliver, e subito dopo averlo salutato... Un forte senso di scuotimento, come un'improvvisa assenza di peso, e il duro impatto con il pavimento fumoso di quella stranissima stanza circolare.
Per quanto l'ipotesi fosse incredibile, Jason non riusciva a darsi un'altra spiegazione: Tommy doveva averlo teletrasportato là dentro, e l'unico motivo per cui poteva avere interesse a fare una cosa del genere era che proprio lui fosse il famigerato Green Ranger ( il Ranger al servizio di Rita Repulsa ).
Subito Jason cercò di mettersi in contatto con Zordon e la base, attraverso il suo trasmettitore da polso, ma per qualche motivo il congegno di Billy sembrava non funzionare.

- Zordon, Alpha - esclamò, accostandosi il trasmettitore alle labbra. - Mi sentite? Passo...
- Risparmia il fiato, moccioso - esclamò una forte voce alle sue spalle. - Nessuno può sentirti, adesso!

Jason si voltò di scatto e, non appena incrociò gli orribili occhi rossastri di Goldar, non ebbe più dubbi circa la trappola in cui era caduto. Ormai era certo che Tommy fosse dalla parte del nemico, la sola presenza di Goldar ne era la prova, tuttavia non era certo il tempo di mettersi a fare congetture.
D'istinto Jason portò la mano dietro la schiena e... Quando le sue dita non trovarono ciò che cercava, in quel momento si sentì perduto.

- Hai forse perduto qualcosa? - esclamò Goldar beffardo, mostrando chiaramente a Jason l'oggetto che stringeva nelle proprie grinfie.

***

Nel frattempo, gli altri Rangers erano stati tutti convocati alla base da Zordon e, dal momento che Jason era l'unico che mancava, nessuno di loro riuscì a nascondere la propria preoccupazione. Sia Billy che il robottino Alpha stavano cercando di mettersi in contatto con lui da alcuni minuti, tuttavia il segnale dell'amico era come scomparso.

- E' inutile - mormorò Billy sottovoce. - Non riesco a localizzarlo!
- Andiamo, prova ancora - fece Zack. - Com'è possibile che non risponda ad una chiamata di emergenza?
- Lo so, sembra incredibile, eppure...

Billy sollevò le braccia rassegnato. Per quanto potesse armeggiare con tutta la strumentazione della base, senza la comparsa del segnale sul monitor, era impossibile mettersi in contatto con Jason.

- Dev'essergli successo qualcosa - osservò Trini preoccupata.
- Non dire così - intervenne dunque Kimberly. - Jason è in gamba!

Trini sospirò fortemente, passandosi una mano sul volto. Conosceva troppo bene Jason per non capire che poteva trovarsi in qualche guaio e, nonostante le parole di Kimberly, non poteva fare a meno di essere in ansia per lui.

- Al diavolo, Billy - sbottò dunque Zack, incapace di trattenersi. - Possibile che tu non riesca a far funzionare quel dannato aggeggio ?!?
- Billy non ne ha colpa - esclamò l'interfaccia di Zordon, cercando di calmare il comprensibile scatto di nervi del giovane. - Il problema è nella mancanza del segnale da parte di Jason; senza di quello, è impossibile riuscire a contattarlo!

Zack strinse il pugno fremente di rabbia e soffocò a stento un'imprecazione. Davanti a certe situazioni di incertezza, si sentiva maggiormente frustrato e incapace di attendere pazientemente lo sviluppo degli eventi. Billy lo guardò tristemente, attraverso le spesse lenti degli occhiali, ma non poté fare altro che chinare il capo con costernazione.
Nessuno di loro poteva ovviamente immaginare in che razza di pasticcio si trovasse lo sfortunato Red Ranger...

***

- Il mio Power Morphin - esclamò Jason sgomento. - Ridammelo, Goldar!
- Sei patetico - ribatté il mostro con una risata. - Senza di questo, non puoi nulla contro di me... Sei solo un inutile moccioso!

Jason inghiottì l'insulto in silenzio, conscio suo malgrado del fatto che costui avesse ragione. Senza i poteri del Red Ranger, non aveva alcuna speranza di battere l'alieno a mani nude: Goldar era un mostro dotato di enorme forza ed esperienza; un combattimento contro di lui, in quelle condizioni, era praticamente perso in partenza...
I due nemici si guardarono negli occhi per qualche istante, dopodiché Jason provò ad allungare la mano per afferrare il Morphin dalle grinfie dell'altro. Purtroppo però, anticipando le sue intenzioni, Goldar si spostò di lato e afferrò il ragazzo alla gola, costringendolo violentemente contro il muro.

- Chiedimi pietà, adesso - grugnì il mostro, avvicinando minacciosamente il volto a quello di Jason.
- Mai - rispose l'altro coraggiosamente.
- Implorami in ginocchio, e forse ti risparmierò la vita!

Jason fissò Goldar con rabbia crescente ma, per quanto provasse a liberarsi della sua stretta, le dita artigliate del mostro gli stavano togliendo il respiro. Per alcuni secondi interminabili, Jason sentì la forte pressione al cervello e la vista che cominciava ad annebbiarsi. Tuttavia, vedendolo così determinato, Goldar decise che sarebbe stato più divertente farlo soffrire ancora un po'...
Come il mostro mollò la presa, Jason ricadde sul pavimento fumoso della cella, tossendo e ansimando nel tentativo di riprendere fiato.

- Che ne dici di un combattimento, moccioso? - propose Goldar, con una smorfia. - Se vinci tu, riavrai il tuo Morphin e la libertà, altrimenti...

Jason era ancora a terra, mentre Goldar torreggiava sopra di lui, tuttavia non aveva scelta. Se proprio doveva morire, preferiva farlo lottando fino all'ultimo per la propria vita.

- D'accordo, Goldar - rispose. - Combatterò contro di te!
- Benissimo, allora - tagliò corto il mostro, posando a terra il Mighty Morphin ed impugnando la spada.
- Sei sleale, Goldar - urlò Jason, sbarrando gli occhi davanti al filo tagliente della grossa lama.
- E chi ha parlato di un combattimento leale? - replicò il mostro, con occhi rossi di sangue. - Ho solo detto che ti concedo di affrontarmi... Sempre ammesso che tu ci riesca !!!

Così dicendo, Goldar sferrò subito un violento fendente a due mani. Jason fu costretto a buttarsi a terra, e a rotolare su sé stesso per evitarlo, ma Goldar gli fu presto addosso e cominciò ad incalzarlo con una serie di colpi micidiali.
Lo scontro tra loro era appena iniziato...

***

- Un momento - esclamò ad un tratto Billy, come colto da un'idea improvvisa. - Se aumentiamo il raggio del teletrasporto, forse possiamo riuscire a richiamarlo!
- Giusto - fece eco Zack. - Anche se non abbiamo la sua esatta posizione, l'intensificatore dimensionale può arrivare comunque al suo Power Morphin... Ottima idea!
- D'accordo, allora - tagliò corto il Blu Ranger, rimettendosi al lavoro. - Datemi solo un minuto...

***

Con gli occhi fissi sul Power Morphin al centro della stanza, Jason cercava istintivamente di evitare i colpi di Goldar e di nascondersi il più possibile in mezzo al fumo che si sollevava dal pavimento. Goldar cominciò a ruggire di rabbia, una volta persa di vista la preda, e cominciò a sbraitare in modo impressionante.

- Vieni fuori - urlò. - Tanto non hai speranze contro di me, ti conviene tirare fuori la testa e porrò fine alle tue sofferenze in un attimo!

Improvvisamente Jason sentì crescere la forza e il desiderio di lottare. Non era un umano qualunque, era un Power Ranger ( un difensore della Terra ), non poteva lasciarsi sopraffare senza nemmeno reagire.
Una volta Zordon gli disse che, insieme ai suoi amici, era stato "scelto" fra tanti per la sua abilità e il suo coraggio; perciò questo doveva per forza renderlo diverso dagli altri, ancora prima di essere un Ranger... Nessun potere può sostituire la fiducia in sé stessi e la propria determinazione, perché queste due cose possono fare in ogni caso la differenza tra la vittoria e la sconfitta.

- Sono qui, Goldar!

Il mostro armato di spada ebbe appena il tempo di voltarsi, che Jason gli si avventò addosso con tutta la forza che aveva in corpo. La velocità dell'attacco colse Goldar completamente alla sprovvista, tanto che i pugni e i calci di Jason riuscirono addirittura ad intontirlo per qualche istante. Urlando di rabbia, Jason continuò ad attaccare Goldar con tutte le mosse che conosceva. Non era più impressionato, né dalla sua spada o dalla sua forza fisica, ora anzi era fermamente intenzionato a sconfiggerlo.

- Ho vinto - dichiarò Jason, caricando tutto il corpo nel colpo decisivo.

Gli occhi di Goldar brillarono minacciosamente. Dopo aver bloccato il piede di Jason con il palmo della mano aperta, Goldar lo afferrò per la caviglia e lo scaraventò a terra. Jason allungo istintivamente le mani, nel tentativo di rimettersi in piedi, e fu in quel momento che le sue dita si chiusero attorno al suo Power Morphin...
Purtroppo non ebbe neanche il tempo di sollevarlo, che Goldar gli serrò il braccio al suolo con il piede e lo guardò dritto negli occhi con una smorfia di soddisfazione dipinta sul volto.

- Il gioco è finito - esclamò il mostro, sollevando la spada sopra la testa. - Saluta il mondo, bimbo!

Mentre la lama stava ormai calando su di lui, Jason credette di essere spacciato.
Goldar concentrò tutte le proprie forze in quel colpo ma, giusto un istante prima di ucciderlo, il corpo di Jason si trasformò in un fascio luminoso di colore rosso e la punta della spada si conficcò al suolo senza stillàre una sola goccia di sangue.

- Nooo - urlò il mostro con rabbia.

Proprio all'ultimo istante infatti, Billy era riuscito ad attivare il segnale sul Power Morphin di Jason e a richiamare quest'ultimo alla base, salvandogli la vita per un soffio.

FINE

   
 
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