22/03/2012
2 recensioniFinalmente. Finalmente ero di nuovo tra le sue braccia.
Potevo rivederlo ancora, forse per l’ultima volta.
Potevo rivedere i suoi meravigliosi occhi, i capelli neri che si alzavano in una cresta e le labbra. Le labbra che molto spesso venivano coperte dai denti, amavo quando si mordeva il labbro.
Mi mancava abbracciarlo, stare nelle sue braccia. Mi faceva sentire bene.
Cominciò tutto a scuola, quando ricevetti la notizia che un ragazzo doveva venire nella mia stessa scuola. Quando arrivò mi ritrovai davanti un bambino dai capelli neri e dalla pelle castano chiaro.
Già non mi piaceva. Non so perché, ma non mi piaceva. Forse era la pelle, forse.
“Io m-mi chiamo Z-Zayn” mi disse timidamente, quel giorno. Non so perché, ma tremava.
“Io mi chiamo Beth. Cioè Elisabeth”
Avevo solo 9 anni, non ero una esperta nel parlare con i ragazzini.
Zayn aveva un anno in più di me.
Da quel giorno iniziò a fare le cose più ridicole perché io lo notassi.
In fondo non era poi così brutto, la pelle era solo un difetto.
Con il passare degli anni ci conoscemmo un po’ di più.
Alle medie passavo la tutta la ricreazione con lui e non con le mie amiche.
Anche perché non ne avevo.
Ci vedevamo all’uscita della scuola, passavamo quasi tutto il pomeriggio insieme.
Praticamente tutti i giorni, anche la Domenica.
Insomma, ci potevamo definire migliori amici.
Ma un giorno accadde la cosa più terrificante che mi potesse mai succedere.
Avevo 16 anni.
Stavo aspettando Zayn su una panchina, alla fermata della corriera.
Lo vedo attraversare, non guarda la strada, mi fissa e ride.
All’improvviso una macchina a tutta velocità lo investe e Zayn è.. a terra.
Tutte le macchine si fermarono, la folla ormai si era creata intorno a lui, ma io ero l’unica che stava accovacciata sopra di lui a piangere come una disperata.
Chiamai subito il 118. Arrivò 5, o 10 minuti dopo.
Ma non potevo sperare in niente, ormai Zayn non aveva più speranze.
I dottori cercavano di rianimarlo, ma senza successo.
Ormai Zayn.. non c’è più.
Avrei voluto dirgli quanto gli volevo bene, quanto mi piaceva passare del tempo con lui.
Quanto lo amavo.
E ora non posso.
Non potrà nemmeno crescere suo figlio, nostro figlio.
E ora mi ritrovo di nuovo nelle sue braccia.
Peccato che è solo un sogno, un magnifico sogno.
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Salve!
Bene, questa One Shot mi è venuta in mente mentre ascoltavo Born To Die di Lana del Rey.
Con questa storia non volevo assolutamente far capire che volevo Zayn morto, anzi lo voglio come marito. Bene, spero vi sia piaciuta.
Recensite.
Bacioni, Ale ♥
Con questa storia non volevo assolutamente far capire che volevo Zayn morto, anzi lo voglio come marito. Bene, spero vi sia piaciuta.
Recensite.
Bacioni, Ale ♥