1 Maggio 1431.
«A te dedico, ma Jeanne, la prima rosa di Maggio.»
30 Maggio 1431.
«A te dedico, ma Jeanne, l'ultima rosa di maggio.»

Tutto quello che voglio è stare al fianco dei miei amici. Al fianco di Eren. Come posso farlo se lui è sempre un passo avanti a me? Arriverà il giorno dove non riuscirò più a stargli dietro e lo perderò di vista... E rimarrò da solo.

Ebbene si. Anche Hanji Zoe, a volte, piange, come un qualunque altro essere umano si rassegna a fare quando soffre. Può sembrare difficile da immaginare, ma per qualcuno è qualcosa di più: è assolutamente intollerabile. Persone come lei non sono fatte per piangere, per questo non può semplicemente restare a guardare.
Attenzione: spoilers dalle scans del manga.

Il veloce e pesante rumore dei passi rimbombava per tutti i corridoi vuoti del dormitorio, risuonando sicuramente anche in altre stanze oltre la sua.
Borbottò un rimprovero che nessuno ancora poteva ascoltare, mentre affondava il viso nel cuscino, cercò di isolarsi dal resto del mondo per potersi concentrare meglio sul caldo delle coperte e su quelle maledette fitte, che ogni mese sperava di riuscire a placare solo immergendosi nel silenzio della camera. Come se fosse possibile avere un minuto di pace in quella scuola.
[Fem!Sousuke/Fem!Momotarou]

Kise riflette su quanto ancora a lungo lui e Aomine potranno parlarsi, continuare ad essere amici.
Non è nemmeno sicuro lo siano mai stati veramente.
[Teiko Arc, AoKise]

|SEQUEL DI "He Woul Free State"|
Chiuse gli occhi cercando di ricordare cos'era successo, delle immagini si fecero nitide nella sua mente.
Pugnale. Sangue. Buio.

«Ti interessa?»
«Mh?»
«Quel moretto. Lo hai guardato fino a poco fa.» Gli fece notare la donna, un sorriso divertito sul viso, mentre gli lanciava un’occhiata piuttosto allusiva. Erwin la guardò per qualche attimo. «Diciamo di sì. Ha qualcosa…»
«Tipo il culo?»
[Modern!AU - Erwin/Rivaille]

Inevitabilmente pensa a quando si sono baciati la prima volta, schiacciati senza nessuna grazia contro un muro della doccia negli spogliatoi dell’Iwatobi, alle labbra di Rin, ai suoi morsi che facevano un male cane, perché non li dosava mai, era un po’ come un cucciolo, mordeva, mordeva, mordeva e non si accorgeva di farlo sempre più forte, ma a Makoto piaceva e non si lamentava, nemmeno quando rischiava di ritrovarsi i segni.

Future Fic! (Per Funny_Love)
Rei Ryugazaki era sempre stato fermamente convinto che l'amore non era una cosa adatta a lui.

Sousuke/Rin/Gou - L'estate in cui siamo diventati grandi.
- Non cambierà niente - continuava a ripetere mio fratello - Sarò sempre accanto a te, lo sai, no? -
Non riusciva a guardarmi negli occhi e, a pensarci oggi, mi rendo conto che non riusciva a guardare nemmeno Sousuke; Rin teneva lo sguardo in avanti, fisso verso un futuro che riusciva a vedere solo lui, tra vasche di cloro e piscine olimpioniche.

One shot leggera e senza pretese, prendetela per quel che è.
" Rin sorrise e si compiacque nel vedere l’altro, in fin dei conti, felice e non poté fare a meno di poggiare distrattamente lo sguardo sul suo sedere saltellante, così piccolo e sodo.
Risalì con gli occhi le linee curve dei fianchi e della schiena, le spalle, il collo, mordendosi il labbro senza nemmeno accorgersene, mangiandolo con gli occhi. "

[RinAi]
"Aiichirou provava a prestare attenzione al libro che stava leggendo, ma non riusciva proprio a concentrarsi sui simboli stampati sulle pagine candide. Sentiva lo sguardo di Rin su di sé, constante ed immobile. Il rosso lo scrutava da quando era entrato nella stanza che divideva con Momotarou e si era seduto sul letto che un anno prima era stato suo. Da quel momento i suoi occhi non si erano spostati dalla figura del kohai, intento nella lettura di un qualche autore straniero."

[RinAi (?)]
[Ai centric]
Nitori, dopo due anni trascorsi col senpai, era certo di poterlo affermarlo:
Rin-senpai è come il mare.
Forse se ne era reso maggiormente conto in quegli ultimi giorni, poiché il club di nuoto della Samezuka si era concesso una piccola vacanza in spiaggia.

[Future fic!]
Dal testo:
È brutto quando il tuo desiderio più grande è quello di morire velocemente, senza che nessuno se ne accorga, senza provare altro dolore.
È davvero molto brutto.
E questo Ai lo sa bene.