Con il suo programma lavoro-studio, la NYADA al terzo anno incoraggia gli studenti a uscire da New York per smuovere le cose. È proprio quello che pensa di fare Kurt Hummel, ventunenne, solo e senza più amici nella città che non dorme mai, quando compra un biglietto aereo per tornare in Ohio. Arrivato a Lima scopre che Rachel ha deciso di riaprire il Glee Club, così propone alla sua migliore amica di dirigerlo insieme.
Il primo ragazzo che gli tocca reclutare è Blaine Anderson, un giocatore della squadra di football conosciuto da tutti come lo spavaldo gay post-moderno della scuola, che si prende gioco di tutti e che non ha paura di niente. A Kurt ricorda tantissimo un fantasma del passato, ma ricorda anche cosa significa essere un adolescente gay e così si impegna seriamente per guadagnare la sua fiducia. Per dimostrargli che oltre ad un insegnante può essere per lui anche un amico, qualcuno su cui potrebbe sempre contare.
Ma se alla fine di tutto questo, Blaine finisse per prendersi una sbandata per il suo insegnante?
E se, malgrado tutti i suoi principi, Kurt ricambiasse i sentimenti del suo studente?
Spencer Porter!Blaine 
Rivisitazione della sesta stagione

«"Questo è un po' azzardato, amico. Non ci conosciamo nemmeno ma io andrò a questo concerto e sento che dopo che l'episodio sarà andato in onda non saremo più in grado di uscire molto in pubblico. Sarebbe strano... quindi uhm, vuoi venire?"
E che il suo cuore sia benedetto, lui venne con me.»
Chris e Darren si riuniscono insieme al resto del cast per guardare insieme gli ultimi due episodi di Glee e mentre sullo schermo scorrono le ultime scene del telefilm, i due ripercorrono insieme i ricordi del loro primo appuntamento.

"Will era certezza, stabilità.
Darren invece…
Darren era un’altra cosa.
Darren era il ragazzo che lo aveva invitato a cena il primo giorno in cui si erano conosciuti, quello che lo chiamava nel bel mezzo della notte per sentire la sua voce, quello che dopo una lunga pausa dalle riprese arrivava sul set in ritardo e correva ad abbracciarlo, e non importava dove fosse, Darren avrebbe abbracciato Chris anche sul filo di un rasoio.
E poi Will sapeva farlo stare bene, ma Darren lo faceva ridere.
Dopo tutto quello che Chris aveva passato, ridere era diventato qualcosa che faceva veramente di rado. E proprio quando stava quasi per dimenticare come si facesse, Darren era arrivato e lo aveva fatto ridere come mai nessuno era mai stato capace di fare prima."

Alla fine del suo terzo anno scolastico, a Kurt viene chiesto di passare le vacanze estive insieme alla sua famiglia a Wilmington, una cittadina del North Carolina a circa dieci ore di distanza da Lima. L'adolescente è contento di potersi finalmente lasciare alle spalle Lima, la sua scuola, le brutte esperienze e il ricordo di quel primo bacio che avrebbe preferito non ricevere, così accetta la proposta di suo padre senza pensarci due volte.
Kurt ha paura dell'amore e vorrebbe non averci più niente a che fare quando all'inizio di quella vacanza incontra Blaine, uno strano ragazzo solitario che passa gran parte delle sue giornate a fissare pagine bianche sperando di poterle macchiare con l'inchiostro di una canzone.
Blaine non ha mai conosciuto l'amore, ma nel momento esatto in cui il suo sguardo incrocia quello di Kurt, ha come la sensazione di averlo appena incontrato. Il ragazzo si ritroverà a fare l'impossibile per aiutare Kurt a superare le sue paure e per conquistare la sua fiducia, ma cosa accadrà quando l'estate giungerà al termine e l'autunno busserà alle porte chiedendo ai due innamorati di separarsi?

PeterPan!Kurt (ambientata dopo la 5x19)
“Kurt?” bisbigliò tra i suoi capelli. “Stavo pensando… potresti interpretare Peter Pan un’ultima volta, sempre se vuoi. Io potrei addirittura essere il tuo Capitan Uncino.”
Kurt alzò il viso per guardarlo, e nel farlo strofinò il naso nella curva del suo collo. Gli lasciò un piccolo bacio prima di parlare. “Cosa vuoi dire?”
Seguirono diversi istanti di silenzio, riempiti soltanto dal ticchettio dell’orologio e dalle carezze gentili di Blaine sulla sua schiena. Kurt semplicemente si lasciò coccolare un altro po’, pensando che forse Blaine con quella frase non si riferisse a niente in particolare, ma poi le dita che disegnavano un percorso fino al suo fondoschiena lo destarono dai pensieri e Kurt socchiuse gli occhi, aggrappandosi d’istinto con entrambe le mani alle spalle del suo ragazzo. Quando le carezze di Blaine si insinuarono tra le sue cosce si morse un labbro per trattenere un ansito di piacere, che inevitabilmente alla fine gli sfuggì.
“Ti va di giocare?” Blaine sussurrò lascivamente nel suo orecchio.

Quarterback!Blaine - Cheerio!Kurt
Blaine ha una vita perfetta - popolarità, bellezza e talento - fino a quando all'ultimo anno non arriva un nuovo ragazzo al McKinley, bello da togliere il fiato nella sua uniforme di cheerleader troppo stretta, che gli fa mettere in dubbio tutte le sicurezze che pensava di avere.

Nella 5x16 abbiamo visto tutti Blaine Anderson fare colazione e godersi lo spettacolo del suo ragazzo steso a terra a fare gli esercizi per addominali soltanto in boxer, ma invece come ha reagito Darren Criss quando sul set si è ritrovato il suo di ragazzo mezzo nudo davanti, dopo una lunga settimana di astinenza dal sesso?
Dal testo:
“Oh gesù santissimo-”, imprecò con gli occhi spalancati, e metà delle persone sul set scoppiarono a ridere per la sua imbranataggine. Certo. Mica sapevano che la sua imbranataggine aveva il viso di un angelo e il corpo innocente quanto quello di un diavolo, semplicemente rivestito da un misero pezzo di stoffa blu e nient’altro. Cosa ne volevano sapere?
Tentò di distogliere lo sguardo da quel miracolo celestiale e abbassarsi per recuperare il copione, quando questo si avvicinò e lo fece al suo posto, dandogli una perfetta visuale della sua schiena liscia come seta e del suo sedere su cui avrebbe dovuto far tatuare “proprietà di Darren Criss, non toccare”.

Pensavate di esservi liberati di me, vero?
Raccolta dei missing moment della storia No Physical Contact! I CrissColfer come non li avete mai visti prima c:

"Non ero solo. Non lo ero affatto.
Aveva ancora il braccio sopra alla mia vita e la mano arenata sul lembo di pelle scoperto dalla maglia. Mi stava accarezzando il fianco dolcemente mentre i brividi si cospargevano rapidamente su tutto il mio corpo. Amavo le sue carezze e la sensazione che provavo quando sentivo la punta delle sue dita toccare la mia pelle. Mi faceva impazzire e allo stesso tempo mi faceva sentire in pace col mondo, perché in fondo per quanto svampito e fuori di testa cercasse di sembrare, non avrei mai potuto chiedere un amico migliore di Darren Criss. E con quelle sue carezze non voleva fare altro che rassicurarmi, che cercare di farmi capire che non ero solo e che andava tutto bene.
Mi crogiolai nei miei pensieri ancora un po’ e contro qualsiasi pronostico, riuscii ad addormentarmi.
Mi addormentai con Darren che respirava contro il mio collo mentre con le carezze continuava a ricordarmi costantemente di esserci."

In occasione dell'anniversario dei quattro anni dalla 2x06, one shot basata su questa puntata e sulle informazioni che ci hanno soltanto accennato durante l'episodio e che, purtroppo, abbiamo potuto soltanto immaginare.
Cosa è successo dopo che Blaine ha cantato Teenage Dream alla Dalton guardando Kurt negli occhi per quasi tutto il tempo? Cosa è successo dopo che hanno preso quel cappuccino insieme? Kurt e Blaine si sono inviati degli sms nel corso della puntata: quando si sono scambiati i numeri? E come e quando Kurt ha parlato a Blaine del suo bacio con Karofsky? E ancora, alla fine, cosa succede al pranzo che Blaine decide di offrire a Kurt dopo aver affrontato insieme Karofsky sulle scale del McKinley?

"E grazie perché ci sarai ancora, Finn. Io lo so che ci sarai quando percorrerò quella navata e prometterò a Blaine di trascorrere il resto della mia vita con lui. Lo so che ci sarai quando adotteremo due bambini, a uno dei quali daremo il tuo nome, e parlerò loro di quello zio un po’ strambo e impacciato che è stato un guerriero per tutta la vita, che è diventato un eroe e che se fosse stato ancora qui li avrebbe portati al parco, avrebbe comprato loro un gelato e dopo riportati a casa, con i vestiti macchiati di cioccolato e le ginocchia sbucciate per la lunga ed estenuante partita di football avvenuta sull’erba umida di un campo.
Io mi sarei sicuramente incazzato, ti avrei urlato contro e alla fine ti avrei perdonato, perché non sarei mai riuscito a tenerti il broncio troppo a lungo. Era impossibile arrabbiarsi sul serio con una persona come te."