L’E-Research Facility, una base di sperimentazione per la creazione di supersoldati dotati d’innesti cibernetici e nanomacchine capaci di potenziarli. Sakura Haruno credeva in quella sperimentazione, credeva nella possibilità di donare all’Uomo una vita migliore; poi, Sakura ha conosciuto la morte, la guerra e i viaggi tra le stelle.
Ha combattuto, per ritrovare quella vita accanto a chi, come lei, aveva perso tutto.
Sasuke viaggerà a sua volta, per trovare l'uomo conosciuto come Adam. E da lì... cambiare per sempre la propria vita.
[Cyberpunk!AU e Atompunk!AU | MadaSaku, SasuNaru, SuiKa, ShiIta]
Questa fanfiction partecipa alla challenge Lettere a Babbo Natale, indetta dal gruppo Facebook SASUNARU FanFiction Italia, ed è una gift-fiction per Elisa Euphemia Morrigan

Il mondo è stato avvolto da ghiaccio e neve perenne in una catastrofe che ha portato i pochi umani sopravvissuti a vivere in città alimentate da una gigantesca caldaia centrale, dalla quale il calore viene diramato in maniera radiale negli edifici che la circondano.
In questo mondo Eren, un esploratore insensibile al dolore, viaggia di città in città congelate per recuperare beni di prima necessità, mentre Levi gestisce parte della fucina, al di là delle cicatrici e della paura intima di non vedere più Eren tornare a Raylight dove, come tanti prima di loro, cercano di sopravvivere.
“Perché non dopo, perché domani?” domandò Eren lasciando la mano sul ventre dell’altro, sfiorando la peluria del pube e, poco oltre, l’erezione.
“Perché oggi voglio che tu sia solo mio. Non dei ricordi, non dei morti, non di nessuno al di fuori di questa casa. Ti basta come risposta, Jaeger?”
È perché oggi, almeno oggi, voglio pensare alla vita.
Questi gli baciò il collo e avvicinò le labbra al suo orecchio quando gli rispose in un sussurro:
“Domani andrà bene.”
[Frostpunk!AU | Ereri/Riren]

1651 d.C. - Giappone del Periodo Edo.
Una raccolta in cui si intrecciano le storie di vari personaggi sullo sfondo di un Giappone feudale. Quella di Shisui, un ronin che protegge un villaggio di pescatori, di Itachi, un onnagata - un attore che interpreta ruoli di donna - nel teatro kabuki; ma anche di Sakura, una kunoichi addestrata da Madara, ninja al servizio del Daimyō servito dall'onorevole samurai Hashirama.
Accenni nostalgici, malinconici, di guerra e d'amore.
- Diverse misure d'amore Shisui e Itachi [ShiIta] one-shot; “Tu non sai quanto io ti ami, Itachi.”

Greenock è la città sede dell'Inquisizione, organismo legato al Culto di Watt e del vapore, incaricata di sterminare gli Abomini nati da un uso eccessivo della magia. Sasuke è uno degli Inquisitori, così come sua figlia Sarada che, nonostante il divieto di scambiarsi pegni d'amore a San Valentino, crede in quell'amore, così come ci crede Boruto.
Finché, dopo essere stato creduto morto, anni dopo Orochimaru fa la sua comparsa, con il folle, terribile, intento di far scomparire per sempre l'Inquisizione, sterminando chiunque ne faccia parte.
“Valentino è morto – disse Sasuke, fissando il suo collega e maestro – sono stati i Figli di Enoch, con le loro manipolazioni, a ucciderlo. E il Culto di Watt, con le sue parole di paura. Ma questo è il mio lavoro e lo faccio per mia figlia. Il mio cuore è suo, lo è da quando è nata.”
Quello che non sapeva era che in realtà Orochimaru... lo comprendeva, più di quanto potesse immaginare.
[Accenni BoruSara | Fanfiction classificata seconda al contest San Valentino di Sangue del gruppo SasuNaru Fanfiction Italia]

“Kiba.”
Gli tolse la mano dalla testa. L’uomo rimase ancora lì, chinato sul tavolo. Sasuke si rimise in piedi, l’orecchio ferito dal colpo di pistola continuava a sanguinare, ma non smisero di fissarsi.
“Il mio nome?”
“Il tuo nome.”
Gli uomini non sono cani, sono bestie: per questo ti eleverai rispetto a loro se li punirai, equilibrando il timore e la rabbia che avranno nei tuoi confronti. Più entrambi i sentimenti saranno grandi, bilanciandoli senza trasformarli in rancore, più a lungo vivrai:
è questo, Sasuke, il Senso dell’Odio.
[SasuKibaSasu | attenzione: presenza scene violente, futuri accenni petplay, personaggi un po' instabili mentalmente]

Itachi cerca di essere una persona posata e più o meno normale. Nonostante suo padre, credendo di non essere visto, indossi il chiodo dei bei tempi andati in cui era un metallaro o sua madre, sempre credendo di non essere vista, canti a squarciagola gli AC/DC.
Poi, però, c'è Shisui. Shisui che, a insaputa di tutti, ha un kink più che particolare: i collant da donna. E se un giorno, per una serie di circostanze non proprio favorevoli, Itachi si ritrovasse a indossarli?
Racconto p0rn con picchi d'ironia senza precedenti; stiamo parlando pur sempre di quei simpaticoni degli Uchiha, no?
[pantyhose kink | ShiIta]

1863, Missouri.
Il Mucchio Selvaggio, una pericolosa banda di tre criminali, assalta un treno in corsa. Alla Contea di Clay, nel frattempo, la vita scorre normalmente; almeno, così credeva lo Sceriffo Nara prima di vedere entrare dalle porte del Saloon un uomo interamente vestito di nero che sembrava cercare qualcosa o, meglio, qualcuno: il Mucchio Selvaggio.
Possibilmente vivi. Forse perché avrebbe voluto ammazzarli con la sua pistola.
[Western!Au | Accenni SasuSakuNaru; JiraTsu, SuiKa]

Ci fu un tempo in cui Levi Ackerman era stato soprannominato il Soldato più Forte dell’Umanità. Dopo tutti quegli anni, però, non era rimasto più nulla: né dell’umanità, né del soldato.
Tredici anni. Sì, quel giorno era l’858.
L’orologio di Eren Jaeger stava perdendo colpi, ticchettando sempre più lento. Ed Eren era stanco, invecchiato, perché il potere del titano consumava fin dentro le ossa, affaticando il cuore.
Eren e Levi, assieme, quando tutto sarà finito.
[LeviEren | MANGA SPOILER]

Iwo Jima - 19 febbraio 1945
Loro erano la prima ondata. I primi, appunto, a sbarcare sulle coste, a saggiare il terreno dopo i bombardamenti serrati dei mesi precedenti e a dover correre avanti, senza fermarsi, ripetendo nella propria testa:
FachenonsiaioFachenonsiaioFachenonsiaio.
Chiunque, ma non io.
[WWII!AU - Vaghi accenni SasuNaru]

Famelico di sensazioni, Eren guardò le mani grandi, avvolgenti, di Erwin toccare il corpo, le curve, le nervature di Levi e sentì l’accarezzarsi delle pelli: pensò di poter percepire i loro profumi, persino quello del kimono caduto a terra come un mare d’inchiostro.
Vide i nodi prendere forma, notò le ombre create dalle corde strette attorno alle carni, la maniera in cui tagliavano le natiche, come se potessero stringerle e farle proprie con possessività avvolgente.
Eren, allora, ritenne Levi, il suo corpo sospeso in quel luogo surreale, lo spettacolo più meraviglioso ed erotico che avesse mai potuto contemplare.
Si morse un labbro, mentre la sua testa immaginava. Immaginava che le mani di Erwin intente a toccare Levi fossero le proprie e di poter, un giorno, essere quella terra, per ammirare Levi disteso sopra di sé.
[Ereri; accenni Eruri | Victorian!AU | Accenni tematiche BDSM: bondage, EducatoreAllievo]

“Naruto… attivati.”
Ci fu più luce, in quel momento. Fuori era buio e continuava a piovere, mentre i neon della Cittadella rilucevano per le strade.
Poi, ci fu Naruto. E Sasuke seppe dare una risposta ai suoi perché.
Quella sera dei primi del 181, Naruto prese più a fondo coscienza di sé, della sua identità, e per la prima volta vide il suo Creatore.
[AU mini-long in un universo fantascientifico, omaggi ad Asimov e a Blade Runner, ma anche alla cultura della fantascienza in generale (Mass Effect, Star Trek, Star Wars) | SasuNaruSasu ]
Questa fanfiction partecipa alla challenge Lettere a Babbo Natale, indetta dal gruppo Facebook SASUNARU FanFiction Italia, ed è una gift-fiction per Blair Behemoth

Naruto è un futuro psicologo, Sasuke la sua… “tesi di laurea” ed è invischiato assieme al fratello Itachi negli affari illegali di Madara. Yahiko, assieme a Nagato e Konan, è in cerca di vendetta e da la caccia a entrambi.
Una rapina, una fuga e un viaggio. Li seguirete?
Naruto, in fondo, voleva proteggere Sasuke. Era anche per quello che l'aveva portato lì. E voleva stare con lui, seguirlo, fino alla fine.
“L'ho fatto per te. Puoi avercela con me, lo capisco, e me ne farò una ragione.”
[Accenni ItaSasu; SasuNaru - dramedy poliziesco]

Poi, all’improvviso, il bicchiere si mosse.
Fu uno scatto millimetrico, ma lo avvertì distintamente.
“Mamma?”
Domandò alla fine con voce incerta, scoprendo di non avere sufficiente aria da espellere per stimolare le corde vocali.
No.
Due lettere, chiare, inequivocabili.
“Non è tua madre, Sarada. Non stiamo parlando con lei.”
“Io devo proteggere Sarada, Naruto. Devo combattere qualsiasi cosa sia entrata nella mia casa e l’abbia resa sua.”
“E’ per questo che sono qui. Per aiutarti a proteggere Sarada ma… anche te stesso. Andiamo a cercare le risposte che ci servono e a chiudere per sempre questa faccenda. Assieme.”
Esistevano orrori che l’Uomo non poteva vedere, né percepire, anche se a volte quel Nulla, l’Inafferrabile per mente umana, scavava in profondità, fin nelle viscere e dentro la testa.
[Storia di tensione, horror e sovrannaturale, presenza di citazioni per omaggiare il maestro H.P. Lovecraft]
"Questa ff partecipa all'Hallowchallenge indetta dal gruppo facebook SasuNaru FanFiction Italia"

Madara Uchiha e Hashirama Senju: uomini, amanti, colleghi di lavoro. Travolti da un satellite che andava a fuoco e morti forse in seguito all’esplosione.
Dalla presa di coscienza della propria morte, cominciava anche la vita di altre due persone: Sasuke e Naruto.
Madara, quella volta, non poté fare a meno di sgranare gli occhi.
“Mi vedete?"
“Certo che ti vediamo.” Replicò asciutto Sasuke.
Ah, i dialoghi pieni di emozioni di due Uchiha.
[SasuNaru; MadaHashi – humor anticonvenzionale AU]

E' l'ultimo anno delle superiori. Akashi sa che presto lui e gli altri ragazzi della Generazione dei Miracoli dovranno scegliere l'università e, forse, contemplare la possibilità di ritrovarsi di nuovo assieme. Quindi perché non cominciare a fortificare i legami giocando online? E infine... il mare, assieme. Prima degli esami, prima di decidere delle loro rispettive vite.
[AoKuro; shonen-ai fluff e nostalgico]