Dopo l'ultimo scontro con Naruto, Sasuke decide di lasciare Konoha e di viaggiare per cercare redenzione, per comprendersi e guardarsi nel profondo. Ma non è facile scorgersi dentro, non quando i fantasmi, il sangue, la colpa e la sofferenza inglobano la tua anima. In una notte di pioggia, i sentimenti straripano e scivolano insieme all'acqua che ferisce. In una notte di pioggia, Sasuke torna di nascosto nell'unico luogo che può chiamare casa. Dall'unica persona che questa sofferenza la comprende, la condivide e ne porta il peso. Ed insieme alla pioggia che ferisce, fluisce ogni cosa.

Era conscio di avergli posto una domanda che avrebbe potuto risparmiarsi, perché conosceva fin troppo bene il moro e sapeva che non fosse tipo da tirarsi indietro, dopo aver preso una decisione.
E quella volta, di sicuro, non avrebbe fatto eccezione.
Ecco come penso sarebbero dovute andare davvero le cose, al termine del capitolo 699 del manga di Naruto...
NaruSasu | Spoiler!Fine Manga | What if? Capitolo 699

-Sai, quand’ero piccolo, una volta, provai a portare a casa un gatto selvatico. Lo volevo tenere con me.
Sta delirando per la febbre. Pensò Naruto, seriamente preoccupato.
-Itachi sapeva che mio padre si sarebbe arrabbiato molto. Non era un uomo molto comprensivo, non spesso almeno – e un lieve sorriso gli increspò il viso – allora mi convinse con la ragione a riportarlo indietro. Quel gatto era stato troppo tempo da solo, ormai era impossibile addomesticarlo. Così solo, che non voleva più nemmeno incontrare qualcuno. Io ho pensato spesso, di essere diventato come lui.
Naruto gli tenne il viso per farlo bere, ma alcune gocce d’acqua gli scivolarono ai lati delle labbra.
-Però non mi ero reso conto, che qualcuno mi aveva già addomesticato e che ormai, senza neppure sapere come, si era creato un legame.

Un senso di colpa lacerante, un enorme vuoto da colmare. Un dolore grande e intenso, tangibile. Vedere realizzate le proprie paure più grandi e la consapevolezza di non sapere come combatterle.

-Stai con me… Non mi lasciare mai…- sussurra il Senju, posizionandosi sopra l’Uchiha, costellando di baci il suo collo candido. Questo sbuffa, fintamente scocciato, gettando la testa indietro e rispondendo con un tono svogliato che non vorrebbe avere:
-Come vuoi…-ma Hashirama ha capito che quelle dure parole equivalgono ad un “si” urlato forte nelle orecchie.

La guerra è finita, Sasuke è tornato a Konoha e tutti sono felici e contenti... o forse no? E se Sasuke non riuscisse a gestire il suo nuovo futuro? E se non se la sentisse di rimanere? Come reagirebbe Naruto?
Un viaggio tra ricordi dell rapporto tra questi due ragazzi il cui legame sembra essere allentato con il passare del tempo e che paiono essere sconosciuti. Rimane solo una domanda: Ti ricordi quella volta che?
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Prima classificata  "What if?! I could write my own ending?" indetto da Alexiel Mihawk sul forum di Efp
I fatti narratti rimangono fedeli fino a metà del capitolo 699 con alcune variazione segnalate nelle note finali.

Madara Uchiha è il tuo nome. E’ per quello che combattevi. Adesso non più. Hai perso tutto, Madara. Nome, patria, significato… Hai perso troppo. Hai visto morire Izuna, vittima di una guerra di cui non aveva colpa, vittima della furia omicida di un momento tragico e, forse, della sua stessa rabbia. [...] . Una vita spenta, andata. Ma non hai perso solo lui… Adesso non hai davvero più nulla. Se prima avevi un amico, adesso non hai più neanche quello. [...] Nel tuo sogno ci sarete solo te, Hashirama e Izuna. Nessun’altro.

E' giunto il momento. Naruto è riverso a terra e Sasuke sta per colpirlo. Sembra tutto finito. Eppure...
Uno scontro che attendevo da tempo, l'epilogo di una battaglia tra due anime da sempre in conflitto, ma eternamente legate. Lo yin e lo yang. Naruto e Sasuke. Ma ogni luce ha le sue ombre. E non si odia se non si ha mai amato.

Stasera AllynChannel trasmette una Oneshot, Naruto e Sasuke sono i protagonisti, REDENZIONE è il titolo, che credo sveli già molto della trama della storia.
Il ritorno di chi non sa perdonarsi, l'accoglienza di chi ha sempre amato...il dolore, la follia, il desiderio di morte, di vita, di calore, quello di due corpi che si incontrano che si completano.
***
Lui aveva sempre avuto la pelle chiara, delicata, bellissima.
Ricordo che quando eravamo ragazzini mi incantavo a guardarlo di nascosto, indugiavo sul nero dei suoi capelli, il contrasto forte che avevano con la nuca pallida, il collo elegante.
Sasuke era sempre stato perfetto e invadente, nei miei pensieri, nel cuore, nei pantaloni.
Avevo solo tredici anni, quando mi resi conto che lo desideravo, più di ogni altra persona al mondo.
Avevo costruito i miei pensieri, i miei sogni, con i lineamenti sottili del suo viso.