Se ne stava seduto in macchina,Johnny affianco a lui e nei sedili posteriori Zack e James.Il flusso incessante dei suoi pensieri venne interrotto da dei regolari schiocchi;fu infastidito dal quel suono nel momento stesso che il suo orecchio lo percepìi.Si voltò di colpo e trovò Zacky e Jimmy limonando sfacciatamente,l'uno in grembo all'altro.

Zack si era parzialmente ripreso dalla telefonata, vuoi per la quantità d'alcol ingerita o vuoi per la musica che gli ronzava prepotente nelle orecchie. Matt non aveva detto nulla sull'accaduto, era rimasto in silenzio lasciandolo parlare e lasciando che si sfogasse nel migliore dei modi, eppure quel silenzio era strano. Solitamente aveva sempre una buona parola di conforto, magari soltanto un "andrà tutto bene" e se non parlava significava soltanto che non sarebbe andato tutto bene. La gelosia, lui lo sapeva bene, era una brutta bestia, era un fantasma che, rantolante, si insinuava in tutti i rapporti, uccidendo anche l'amore più sincero. Era un fantasma duro da esorcizzare, un qualcosa che avrebbe lasciato l'alone per sempre, come quando si scrive sui vetri appannati della macchina, quell'alone non andrà mai del tutto via.
Lo fissava dal divanetto, guardava l'amico agire pronto a fermarlo al momento giusto consapevole che dall'altra parte del mondo non c'era nessuno pronto a fermare Brian dal commettere atti stupidi e privi di senso.
« Sei il suo angelo custode? » aveva chiesto Jim sedendosi al suo fianco e guardando Zack ballare con una ragazza dai capelli corvini.
« Voglio solo che non commetta qualche stupidaggine. »
« Ti potrà sembrare una bugia, ma neanche io voglio che faccia qualcosa di stupido. » aveva sbuffato sorridendogli e continuando a fissare Zack « Brian non mi va a genio, ma non voglio che lui perda anche quest'opportunità di essere felice. Sai, a volte penso a cosa abbia fatto di male. »

Si erano rinchiusi nella loro gabbia dorata: fama, successo, donne e musica. La loro vita era considerata perfetta gli occhi di tutti, ma in realtà nascondeva un'oscurità profonda.
Loro erano diventati i Re di un mondo in rovina, sarebbero riusciti a risollevar le proprie sorti?

Aprì gli occhi.
Tutto ciò che vedeva era uno sfondo azzurro cristallino. Un mondo indistinto che ruotava intorno al suo corpo inerme.
Acqua. Da ogni parte.
Il petto gli scoppiava. Era arrivato al livello massimo di sopportazione, ma voleva farsi cullare ancora un po' da quel silenzio innaturale e paradisiaco.
Perciò, tenendo gli occhi spalancati sott'acqua, trattenne ancora il fiato.
Una dopo l'altra, le bolle d'aria uscivano dalle sue labbra abbandonando i polmoni e allo stesso modo vacillava la forza, la vista, la vita stessa..
[BRATT

Fu una cosa veloce.Graffi,gemiti ed ansimi riempivano il silenzio di quella casa.
Il suo immenso corpo perfetto e muscoloso si prendeva il lusso di abusare del suo piccolo amico.
[MACKY!]

La vita frenetica di ogni giorno lotta per vedere realizzati i propri sogni. Ostacoli e avventure di un gruppo che ha l'intenzione di incidere il proprio ricordo nel fuoco. Essere Zacky (un Venegance in divenire) non era mai stato semplice. Quando si ha sedici anni, una manciata di sogni tra le mani e la testardaggine di sapere che ce la si può fare, tutto è una corsa a ostacoli. Ma se si ha il migliore gruppo di amici niente spaventa. Soprattutto se nel pacchetto è compresa una sorella gemella che sta al tuo fianco pronta a tenderti una mano in caso di necessità. Un percorso fatto di amicizie infinite, di amori complicati e la corsa al successo.

Almeno potevo dire di averci provato. Non che me ne importasse qualcosa, ormai era tutto finito da un bel po'.
BrianxMatt

“Grazie!” gridò prima di andargli incontro. “Grazie davvero, non saprei proprio come avrei fatto, se non l’avessi ritrovato.”
“Di nulla, figurati.” rispose. “E’ un cagnolino simpatico.”
“Sì.” replicò ridendo, prima che il sopracitato cane gli leccasse la guancia. “No Icky, sta buono!”
La sua risata riecheggiò nel parco semivuoto, facendo ridere anche il ragazzo con la felpa nera, contagiandolo.
“Comunque io sono Matt.” si presentò, porgendogli una mano.
“Zacky Baker.” replicò l’altro stringendola. “Piacere di conoscerti.”
“Piacere mio Zacky. Scusa ma ora devo scappare, o farò tardi agli allenamenti. Scusa ancora.”

<>

Confermare la mia dubbia omosessualità non è stato un problema[...]Ecco, vi ricordate quando ho detto che scoprire la mia omosessualità non era stato un problema? Effettivamente non lo è stato, il problema si è presentato quando e come Matt l'ha scoperto.

Se questo è un incubo, per favore svegliatemi. E se non lo è, fate in modo che lo sia.

"Bri..."
"Mmmm?"
"Non vedo l'ora di essere a casa, Zacky e' diventato insopportabile con la sua allegria insensata."
"Ah."
"Ma mi stai ascoltando?"
"Matt aspetta, questo cellulare mi fa sentire un idiota."
"Dovresti dirmi grazie per averti impedito di prendere un Blackberry, sei troppo tonto per la tastiera qwerty."[...]
Give me loneliness.
Flash.
Give me darkness.
Flash.
Give me happiness.
Flash.

Raccolta dedicata alla mia compagna di avventure fra i banchi di scuola
Buona lettura
Oh merda, quella ci resta secca, pensò il leader degli Avenged Sevenfold. Doveva fare qualcosa, di certo non poteva restare a guardare mentre passavano addosso a quella povera ragazza. L’aveva già notata prima lei e la sua amica, una con i capelli blu e neri e l’altra rossi e neri, con delle magliette degli stessi colori, ma inverse dei capelli. In mezzo a tutto quel nero si notavano.

Zacky era in coma da un anno esatto.
SYNACKY!