"Aveva letto un milione di teorie, riguardo la sua scrittura: “un poeta”, lo definivano e Leo davvero non capiva – un poeta di cosa, della sovversione? Della ribellione silenziosa a cui si era condannato?"
| leotsu (e presenza di altre coppie, seppur accennate), soulmate!au |

Nell'intimità di stanze private, senso e sentimento si abbracciano in movimenti perfetti del cuore.
1- KuroShu
Provare quelle sensazioni, per la prima volta nella sua vita tutte assieme e tutte così intensamente, lo destabilizza non di poco.
2- AdoSou
Adonis si chiede, in un silenzio che pare questa singola volta quasi pesante, se possa dirgli che lo trova bello.
3- KeiLeo
Blocca il suo gesto, con questa semplice sillaba. Decisa, inaspettata, forse addirittura fuori contesto. Anche se Leo non ha l'animo così molle e leggero da leggervi un rifiuto netto che copra ogni ambivalenza di quello che stanno condividendo, certo si chiede a cosa sia riferito, per essere tanto netto.
4- MadaAra
Tra le sue braccia, anche un ragazzo come Arashi pare ridotto nelle dimensioni. Non fragile né debole, dacché Madara anche nei momenti più intimi e liberi sempre ricorda l’esatta capacità muscolare di quel ragazzo.
5- ReiKoga
Bocca chiusa, all’altezza dei riccioli scuri che ammorbidiscono il pube: fortunatamente, da quella posizione, Rei non lo può guardare in faccia e ha le labbra troppo impegnate per riuscire anche solo a pronunciarsi in complimenti davvero imbarazzanti.

Esistono persone non pazienti per natura, che hanno la necessità fisiologica di far quadrare tutto secondo aspettative o piani, sostenendo un eventuale e personale diritto alla perfezione solo in merito al duro lavoro svolto e alla presunta ricompensa che il fato dovrebbe elargire loro. Persone che poco tollerano che qualcosa a questo mondo interferisca con la simmetria di karma e destino, o che sfasi i piani studiati ad arte e su misura per un’esigenza tutt’altro che generosa e tranquilla.
Insomma, persone che troverebbero alquanto fastidioso un viso non brillante di contentezza al proprio addio al nubilato – e che hanno persino la presunzione di considerarlo quasi un affronto personale, giacché non riescono a concepire un motivo valido per tale atto di pura ribellione all’equilibrio del mondo.
D’altronde, dopo una settimana pazza a sistemare tutto quello che si doveva sistemare, tra lavoro di routine in sartoria e la preparazione di cerimonia, pranzo, ballo e luna di miele, Shu Itsuki aveva pensato di passare una bella serata in compagnia degli amici di sempre come non si faceva da parecchio tempo. Non chiedeva troppo dalla vita, almeno dal suo punto di vista.

Leo Tsukinaga era l’ombra di ciò ch’era stato. Sogno ed incubo, unione di ciò che aveva più d’ogni altra cosa amato e ch’era arrivato a detestare, caduta d’un regno a cui non era concesso nemmeno il rimirare il passato splendore.
Frammenti. E’ tutto ciò che resta.
{lionheart!inspired | izumi!centric | leo/izumi}

[Ensemble Stars][Ensemble Stars - RitsuMao]
"Che c'è?" chiede, ma Ritsu sa che non è davvero interessato a saperlo - nel senso, in ogni caso farà qualunque cosa lui voglia, perché Mao è fatto così, per cui perché sprecare tempo a fare domande inutili? Batte con la mano il posto vuoto di fronte alla finestra, lì di fianco a lui, e aspetta finché l'altro non si siede, prima di parlare ancora.

«Kagehira.»
Le dita di Mika tremarono, attorno all’asola del bottone. Si rese conto di aver abbassato lo sguardo, però, solo quando fu costretto a rialzarlo per guardarlo negli occhi: lo stava ancora fissando con intensità, capo inclinato e bocca leggermente schiusa.
Shu incatenò il proprio sguardo al suo, con minimo sforzo, e Mika riprese a spogliarsi piano mentre conteneva un leggero tremolio.
Il primo bottone fu liberato, velocemente anche il secondo – al terzo, dovette fare una pausa perché il fiato gli si bloccava in gola, ed era difficile liberarlo con respiri regolari. Shu intrecciò le braccia al petto, senza lasciargli tregua neanche per un solo istante.
[Light BDSM - Impact Play]

-Dovremmo riposare dopo lo spettacolo…
-Voglio fare l’amore con te, stasera. Non sono stanco per nulla. Tu?
Si voltò verso di lui: il fidanzato aveva già le guance rosse e gli occhi languidi, pieni di desiderio. Ricambiò il suo abbracciò e lo baciò con dolcezza, per rassicurarlo.
-Neanche io sono stanco…
Kanata sorrise appena, così felice.
Allora Chiaki non reagì quando lui sciolse il suo accappatoio e poi il proprio, permettendo ai loro corpi di sfiorarsi e di toccarsi, accarezzarsi. Come in una danza, arrivarono uniti al letto e vi si stesero, senza mai separarsi neanche di un centimetro. Kanata gli baciò anche il collo e le spalle, mentre Chiaki gli spettinava i capelli e annusava il suo profumo buonissimo.
[Partecipante alla 14° Edizione del P0rnFest di LandeDiFandom]

Il primo fiocco di neve gli cadde delicato sulla spalla: Shu alzò lo sguardo al cielo della notte, dove lo spicchio di una pallida luna fuoriusciva dalle nubi cariche di gelo. Soffiò il vento che fece danzare i lembi del suo lungo mantello.
Con calma misurata, il custode del cimitero si abbassò verso il terreno. Sfiorò con le dita i petali di un giglio bianco – luminoso quanto una stella – e ne prese due soltanto; si sporse ancora e prese altri da un secondo fiore, continuando così fino a quando non ne ebbe il cesto pieno. Solo a quel punto si alzò e proseguì verso il proprio rifugio.
[Guardian!Kuro, Gravekeeper!Shu]

Un suono acuto, ripetuto a intervalli regolari: una macchina bianca e fredda che dava voce a una vita testarda.
Chiaki si svegliò all’improvviso, prendendo un profondo respiro di ossigeno puro dal respiratore attaccato alla sua bocca. Il suo corpo tremò e la sua testa divenne pesante, il cuore si fece più veloce nel petto.
Richiamati dall’allarme della macchina, accorsero attorno al suo lettino bianco prima un paio di infermieri in camice, poi persino un dottore. Chiaki cercò di muovere le braccia per afferrare qualcosa, in un gesto che gli era rimasto impresso nella memoria – c’era qualcuno da salvare, qualcuno da proteggere, ma non ricordava chi.
Quando l’allarme rientrò e i parametri si ristabilizzarono di un poco, il medico si fece avanti e nel silenzio della stanza si sporse oltre la barriera di ferro del letto e gli sorrise.
-Signor Ryu Red, mi sente?
Partecipante al Contest «I don’t want to lose hope: I’ll be a hero!», indetto su Torre di Carta da Rinalamisteriosa

-Lo odiavi così tanto, quest’uomo?
Davanti alla luce della fiammella, Kaoru fissò gli occhi spenti del signor Kunugi. Non comunicavano più nulla ormai, neppure in punto di morte sembrava avesse provato dolore, e la cosa lo infastidì un po’.
-Ho incontrato di peggio. Questo posto è pieno di gente come lui, arroganti e ipocriti.
Chiuse gli occhi, ricordandolo vivo in immagini nitide che erano impresse nella sua memoria. Quella brutta faccenda con Narukami, di qualche mese prima, doveva essere messa a tacere in qualche modo – altrimenti la reputazione di Arashi, una tra le sue ragazze migliori, sarebbe stata inghiottita da uno scandalo assolutamente intollerabile.
Rei rise, riportandolo alla realtà.
-Il sapore del peccato è più delizioso di quello dell’innocenza.
-Mi domando allora quale sarebbe il mio sapore.
-Oh, Kaoru-kun! Io non ti mangerò! Sei troppo prezioso! Mi dai una copertura, e tutto questo buon cibo… sei davvero troppo, troppo prezioso.
Rei fece un sorriso da demone e i suoi occhi rossi rivelarono un numero, qualcosa di cui Kaoru non aveva mai davvero chiesto ragione – non gliene serviva.
[FanFic partecipante alla decima edizione del BigBang Italia!]

Il primo dei loro abbracci fu decisamente bagnato.
In riva a un mare benigno e maligno allo stesso tempo, Chiaki aveva dato il primo vero contatto umano a Kanata, quel qualcosa che gli aveva rivelato la dimensione dei propri stessi sensi.
Era stato un poco doloroso: il ragazzo aveva provato la sensazione di un calore capace di sciogliere quella barriera che si era creato attorno – o che qualcuno lo aveva indotto a creare.
Non era stata sgradevole, aveva detto, ed era stato vero.
Chiaki era sempre stato così, capace di fare le più grandi cose spontaneamente, meraviglie che solo un uomo come lui avrebbe potuto compiere. E Kanata lo ha amato, lo ama per questo motivo.
Quel loro primo abbraccio aveva sancito l’inizio di ogni cosa. Per loro come persone, per loro come compagni, per loro come amanti.
[FanFic partecipante alla decima edizione del BigBang Italia!]

Si sveglia cogliendo un rumore, con la guancia e il profilo del viso ancora schiacciati contro il petto di lui – forse ha sentito il cuore di Chiaki battere più velocemente, forse era soltanto un sogno.
La televisione è ancora accesa e manda segnali senza importanza; Kanata allunga le gambe sul divano e alza il viso, proprio quando l’altro uomo tenta di asciugarsi velocemente gli occhi con la mano libera. Imbarazzato, sta guardando nella direzione della porta d’ingresso, senza un reale perché.
Le braccia di Kanata sono alla sua vita, perché prima di appisolarsi era già addossato a lui, così gli è facile stringerlo nuovamente e chiamarlo con voce soffice.

-C’è bisogno di una disinfestazione demoniaca!
-Sei sicuro di-
-Su, prendi le ciabatte e andiamo!
Leo saltò giù dal proprio materasso e mancò poco che lo trascinasse via a piedi nudi, sul pavimento freddo.
Fecero così tanto baccano che persino Tetora, davanti allo specchio del piccolo bagno personale della loro camera, si girò nella direzione dell’entrata con un’espressione infastidita.
-Cosa stanno facendo ora, quei due?
Arashi fece un gesto con la mano, socchiudendo la porta dietro di sé.
-Oh, lasciali perdere! Avranno trovato una nuova superficie da imbrattare in corridoio!
-Hanno il permesso di farlo?
-Non credo, ma pensi che lo considerino un problema?
[NaruTeto per il compleanno di Tetora! Con la partecipazione sentita di Leo e Natsume!]

Si volta quando sente il rumore di qualcuno che si avvicina da dietro – nella sua testa, c’è l’eco di una risata innocente e chiarissima, leggera, che si mescola e si scioglie assieme allo scrosciare delle gocce che cadono sul pavimento della doccia.
-Posso entrare, Oshi-san?
[Ambientata in Enstars !! - leggeri spoiler]

In un mondo in cui i volti sono coperti da maschere per la prima parte della propria vita, Leo ha scelto di indossarne una per sempre.
Questo, fino ad un incontro fatale.
| Leokasa week, day 5: sun & moon / masquerade; soulmate au, fantasy setting |

Sentì i muscoli della schiena dolere. Si allontanò dal fascio di luce della lampada sul tavolo, così da avvicinarsi alla grande finestra che poco prima stava ammirando Mika, godendo dei colori della notte.
Si appoggiò al legno dello stipite con una spalla, incrociando le braccia al petto.
Che bella luna. Che belle stelle.
Tracciò le linee di un tatuaggio straordinario tra le costellazioni senza nome, profili di qualcosa che nessun uomo aveva inventato. Magari, nel loro futuro, potevano essere utili.
Fu in quel modo che vide i primi bagliori – gli sembrò fossero delle stelle cadenti. Una, due, tre, dieci, cento.
La prima cadde a terra e colpì una casa. Prima il buio, subito dopo un’esplosione di fulmini incontrollata.
Shu rimase immobile, inorridito ed esterrefatto, finché anche da quella distanza non si riuscirono a sentire le urla agonizzanti dei suoi stessi concittadini.
Quella fu chiamata, da chi sopravvisse, la prima delle Notti della Pioggia di Potere.
E segnò l’inizio di un nuovo mondo per tutti i cittadini di Yumenosaki.
[LeoxShu principalmente; Fantasy/Steampunk/Tatoo!Au; multicapitolo]

I capelli rosso scuro spiccavano nella classe non solo per il colore vibrante o per la lunghezza (persino da quel flebile spiraglio, Leo riusciva a vedere che erano raccolti, in qualche modo) ma anche perché Tsukasa Suou era improvvisamente un po' troppo alto, rispetto ai suoi ricordi. Sedeva composto, al banco, immerso in chissà quale lettura, il volto più spigoloso di come lo ricordava. Si lasciò sfuggire una risatina sommessa, quasi non fossero effettivamente passati due anni dal suo diploma, ma stesse solo sbirciando nel futuro.
| leokasa, future fic, prompt: what if?, mutual pining, dork kings |
Questa storia partecipa all'iniziativa Writober2019 di Fanwriter.it

Il tono di Ritsu è caldo, suadente e sembra pungere la sua pelle alla stregua di aghi. È familiare e al tempo stesso estraneo, nuovo, spaventosamente sconosciuto, come se finalmente avesse rivelato la sua reale natura di vampiro.
| ritsumao, estabilished relationship, prompt: biting |
Questa storia partecipa all'iniziativa Writober 2019 di Fanwriter.it

«Nah, andiamo a piedi!»
«A piedi? Guarda che non è dietro l'angolo--»
«Voglio vedere la città!»
| izuleo, fluff, post repayment fes, prompt: missing moment |
Questa storia partecipa all'iniziativa al Writober 2019 di Fanwriter.it.

4. Breath Play: Una bolla dai bordi tremolanti e trasparenti scivola sulla superficie dell’acqua e, poco prima di andare a sbattere contro la parete della grande vasca da bagno, scoppia in un piccolo “pop” delicato, liberando il profumo fruttato del bagnoschiuma.
5. Prosthetic: Borbotta e barcolla su trampoli di metallo oliati male e saldati peggio, raccattati probabilmente nell’angolo più remoto del Mercato Nero di un qualsiasi pianeta ai confini dell’Universo esplorato.
6. Dirty talk: In quel preciso momento, Shu non sente certo i soliti rumori di macchina da cucire nella tranquilla, e isolatissima, atmosfera della stanza del club di artigianato.
7. Webcam: “Ti aspetto per le otto”.
Shu pensa e ripensa a quel messaggio più volte, controllando con una certa ansia il piccolo orologio in basso a destra del desktop del computer.
8. Biting: Apre le palpebre piano quando viene solleticato da una lieve brezza profumata, che porta il sentore della presenza di qualcuno di conosciuto.
[Raccolta per l'iniziativa di FanWriter.it "Writober" - lista VM18]
31 prompt per 31 - circa - ship con Shu Itsuki --- avvertimenti, generi e altro variano a seconda del capitolo e