Cap. 50
Ciao
ragazze!
Siamo contente che lo scorso chappy vi sia piaciuto.
In questo tornerà un po' di allegria e spensieratezza, anche
perchè non se ne può più di liti!
Vorremmo chiedere cortesemente a voi che lasciate un commento, se nella
prossima recensione potete specificare come preferite che vi
rispondiamo. Noi poi ci faremo un elenco di coloro a cui risponderemo
all'inizio capitolo come sempre o con il nuovo metodo.
Per noi è indifferente, quindi non vi fate alcuno scrupolo a
richiedere ciò che preferite. L'unica precisazione, per chi
ancora non fosse tanto pratico, è che, con il nuovo metodo,
avreste la possibilità di avere quasi subito la risposta,
quindi prima della pubblicazione del capitolo.
Ringraziamo come sempre tutte le lettrici e siamo felicissime
perchè le persone che ci hanno inserito tra le
seguite
hanno superato quota 300!!!!!!
Ancora non possiamo crederci! Quando abbiamo iniziato quest'avventura,
proprio non ci aspettavamo un seguito così numeroso, e
questo non può fare altro che inorgoglirci e spingerci a
continuare con la stessa costanza di sempre e a cercare di dare sempre
il meglio!
Dopo questa lunghissima e noiosa premessa, vi lasciamo alle recensioni
e poi al chappy!
BUONA LETTURA DA MANU E
SARA!
Ed4e: ciao!
Hai visto che non siamo state cattive? Non potevamo mica far litigare
tutti! Ora ci sarà già la cena con Charlie, in
cui gli
dovranno rivelare tutto, se si mettono anche a litigare tra loto guai!
Si devono sostenere! Questo capitolo sarà un po'
più
allegrotto, giusto per risollevare un po' gli animi! Bacioni e a presto!
yara89:
ciao
tesoro! Contente che ti sia piaciuto. Abbiamo pensato che, nonostante
la giusta reazione di Alice alle parole di Jasper, qualcuno
però
dovesse farla ragionare, giusto per farle capire che la gelosia fa fare
cavolate. Eh sì, l'indifferenza è anche peggio
dell'odio
e se ne accorgerà anche Jasper! Grazie e un bacio!
P.S.: ma non aggiorni più? Ti prego che ho troppa voglia di
leggere come proseguono entrambe le tue storie, specialmente quella del
disastro aereo!
Nerak:
ciao
tesoruccio nostro! lo sappiamo che spesso prima di parlare bisognerebbe
contare anche fino a cento, se c'è bisogno, ma non sempre ci
si
riesce, specialmente quando si è guidati da certe
sensazioni,
come rabbia e gelosia. Questo chappy sarà un goccino
più
leggero! Un bacione e a presto!
love93: ciao
carissima! Grazie ebn contente che tutti i capitoli siano sempre di tuo
gradimento. Questo capitolo sarà un po' più
allegro,
giusto per stemperare la tensione dei precedenti chappy, anche
perchè dal prossimo inizierà la cena! Comunque
nel
prossimo ci sarà un pov jasper, anche perchè ci
sembrava
giusto farvi sapere come ha preso lui tutte le rivelazioni di Alice e
la sua sfuriata!
ladym15:
ciao
tesoro! Hai ragione... fidati di noi, che siamo due romanticone! Per il
piccante di Edward e Bella dovrai aspettare ancora un pochino
perchè ci sarà altro a cui pensare! Poi lo vedrai
da te!
Un bacione! Grazie e a presto!
vanderbit: ciao
tesoruccio! Non ti preoccupare in questo chappy ci sarà di
nuovo
il tuo Eddy e vedrai che lo irriteranno un po'! Wow, lo sai che sei
l'unica che si è schierata dalla parte di Jazz?
Però in difesa di Alice dobbiamo dirti che Alice
ora
è convinta che Jasper non l'abbia mai amata e che la sua sia
stata semplice attrazione e che abbia reagito così solo per
orgoglio perchè lei lo ha rifiutato. Bella e
Rosalie hanno
cercato di farlr capire che non è così, ma il
dubbio le
rimane comunque! Che vuoi... è de coccio! Grazie e goditi
questo
chappy un po' più allegro.
P.S.: anche il mio albero è due metri e ti
assicuro che non
ha più uno spazietto libero! Sara poi è talmente
fissata
che il primo dicembre non ha più resistito e ha
già fatto
l'albero! Ahahah!
Ginna3:
ciao!
Dai siamo state brave! Abbiamo subito fatto capire a quella testona che
stava sbagliando! Questo capitolo sarà un po' più
allegro, giusto per stemperare il malumore e la tensione degli scorsi.
Nel prossimo poi iniziarà la cena, ma prima ci
sarà il
pov Jasper, giusto per farvi sapere come lui ha preso la sfuriata e le
nuove informazioni su Alice!
Lalayasha:
ciao
Ross! Sì Rose è stata veramente furba e subito
pronta a
cogliere la palla al balzo! Purtroppo anche se Alice vorrebbe crederle
con tutto il cuore, purtroppo ha sofferto tanto e ora la paura di
illudersi nuovamente è più forte della speranza.
più avanti vedremo se cambierà qualcosa! Hihihi!
Bacioni
e grazie infinite!
Moni68:
ciao
Moni! Allora, questa è l'ultima volta che ti rispondiamo a
inizio capitolo, d'ora in poi useremo il nuovo metodo. Speriamo
vivamente di farti piacere. Hai ragione per quanto riguarda il fatto
che di solito Bella ed Edward sono gli ultimi a mettersi insieme. Ma
siccome noi li adoriamo troppo, non ce la facevamo a tenerli ancora
separati e così li abbiamo fatti mettere insieme per primi.
In
effetti la storia tra Alice e Jasper non era stata programmata affatto
così, ma poi man mano che scrivevamo, il nostro Jasper ci
piaceva sempre di più e abbiamo cercato di rendere la loro
situazione il più interessante possibile, proprio per fare
appassionare anche altre lettrici che non lo hanno mai tenuto in grande
considerazione. E dobbiamo dire che ci siamo riuscite e di questo siamo
felici. Poi, comunque di solito per movimentare le storie, nascono
litigi e incomprensioni, però dato che a noi, non piace
molto
far litigare i nostri piccioncini preferiti (perlomeno non tanto
spesso), abbiamo dovuto concentrarci su altri! In questo chappy, non ti
preoccupare che ci sono i tuoi preferiti... in questo e nei prossimi,
che narreranno della famosa cena! Ti diciamo solo che se ne vedranno
delle belle! Te lo abbiamo mai detto che adoriamo i tuoi commenti?
Ebbene sì, soprattutto perchè ci poni spesso
domande e
quesiti, o come in questo caso, fai delle constatazioni che ci
permettono di spiegarti sempre qualcosa in più che dalla
narrazione non traspare. Speriamo di non annoiarti con le nostre
spiegazioni, perchè ci fa molto piacere renderti partecipe.
Un
bacione scusa tanto il monologo. Grazie!
giova71:
ciao
ragazza! Eh sì, Alice ha deciso di non considerarlo
più!
Si vedrà cosa succederà. In questo chappy,
invece, torna
un po' di sano divertimento e di allegria. Non se ne poteva
più
di liti e musi lunghi! Un bacio e a presto!
marilenacappucci:
ciao
tesoro! Grazie mille di voler continuare a seguirci! Non potevi
renderci più felici con le tue parole! Hai ragione... Jasper
non
si sta comportando da persona matura, ma vedrai che si
rifarà!
Te lo promettiamo! Ora ti lasciamo a questo chappy! Speriamo di
riuscire a divertirti un po? Un bacio grande e a presto!
Giada
is owned by Edward: ciao
tesoruccio! Hai proprio ragione su Jazz e Alice: dovrebbero mettere da
parte l'orgoglio e chiarirsi! Comunque siamo contente che ti sia
piaciuta la complicità tra le ragazze! Vedrai che tra tutti
riusciranno prima o poi a sistemare le cose! Per la prima volta tra
Edward e bella, purtroppo c'è ancora tempo! Ma vedrai che
Edward
inizierà a pensarci già da questo chappy! Ora
rillassati
e leggi il nuovo chappy, che speriamo ti diverta un po! Baci e a
presto! Grazieeee!!!
KatyCullen:
ciao
carissima! Siamo felici che tu sia riuscita a leggere il chappy prima
dei trasbordi! Che palle i traslochi! Io ne ho fatti due e spero di non
doverne fare più in vita mia! Per quanto riguarda Alice hai
proprio ragione! Ora si è arrabbiata, ma soprattutto
è
delusa e la farà scontare al nostro Jazz! Baci e a
risentirci
presto, speriamo! Più che altro per te, perchè
vorrebbe
dire che hai finito col trasloco!
CAPITOLO 50
L'unione
fa la forza!
Pov Edward
Io,
Jake e mio fratello, dopo aver asciugato e risistemato la cucina dal
disastro d’acqua creato da Alice, ci eravamo messi in salone;
la
proposta di Emm era stata quella di metterci a giocare con la Wii
mentre le ragazze erano andate a parlare in camera di mia sorella.
Tutti noi eravamo
dispiaciuti
per i casini sempre più complicati tra Alice e
Jazz…
accidenti a loro, che cocciuti! Come poteva andare sempre peggio tra di
loro?
Avevo visto
l’intensa
sofferenza unita ad una furia disperata che avevano stravolto il viso
di mia sorella, e in qualche modo ero sollevato dal fatto che Bella e
Rose avessero seguito Alice per starle vicino in quel momento.
Era abbastanza
positivo anche il
fatto che Jasper fosse finalmente venuto a conoscenza del doloroso
passato di Alice… avevo notato il suo strazio aumentare man
mano
che mia sorella si addentrava nel suo terribile racconto…
-Basta! Dobbiamo
fare
qualcosa…- bofonchiò Jacob, distraendomi dai miei
mesti
pensieri; aveva lo sguardo perso nel vuoto e il telecomando della Wii
tenuto con una posa svogliata. Eravamo seduti sul divano, tutti e tre
con i telecomandi in mano, ma con poca voglia di giocare.
-Sono
d’accordo!-
annuì Emm, con uno strano cipiglio serioso che gli incupiva
il
volto. -Stanno soffrendo tutti e due come cani, dobbiamo aiutarli!-
affermò con decisione, battendo sonoramente un pugno sul
tavolino del salotto.
Io e Jake lo
guardammo incuriositi, sobbalzando per il suo gesto improvviso.
-Credo che entrambi
siano
arrivati al limite… non è umanamente possibile
sopportare
ancora a lungo un dolore così straziante… non
è
possibile!- continuò con voce commossa, chinando il capo,
rivelandoci il suo pensiero.
Jake lo
osservò allibito,
meravigliandosi per le sue parole profonde. Io invece non ero troppo
stupito dall’atteggiamento così sensibile e maturo
del mio
fratellone: in realtà tutti conoscevano benissimo il suo
lato
scherzoso e giocherellone… ma sotto sotto Emmett, nei
momenti
veramente importanti della vita, sapeva trasformarsi in una persona
dolcissima, estremamente protettiva con chi amava e solida e affidabile
come una roccia. E io ammiravo moltissimo questo suo lato, che lo
rendeva ai miei occhi molto più uomo e meno ragazzo.
Certo
che… avremmo potuto fare qualcosa di concreto per
loro… tutti noi, insieme…
-Bè,
ragazzi…
l’unione fa la forza…- mormorai meditabondo,
interrompendo
il pesante silenzio calato su di noi.
-Che intendi?- mi
chiesero in coro.
-Ecco…
non so se Bella mi
ha contagiato con la sua ‘cupidite’…
ma…
pensavo che noi siamo un bel gruppo affiatato… e dopo aver
lasciato sbollire la rabbia alla mia sorellina, tutti insieme potremmo
cercare di escogitare qualcosa per aiutare quei due testoni…
sì insomma… potremmo organizzare un piano per
farli
parlare senza sbranarsi, in modo civile…- proposi.
-Sì,
almeno potremmo
provarci… ne parlerò anche a Leah…
chissà… potrebbe funzionare davvero!-
approvò
Jake, interessato.
-Grande Edward!
Dammi il cinque,
fratellino!- Emm, travolgente come un ciclone, si alzò dal
divano e si avvicinò a me con la mano aperta, per darmi la
sua
fisica approvazione.
-Hai già
qualche idea?- chiese Jake.
-Mmm…
nulla di
definito… ma credo che dovremmo usare un metodo
coercitivo… con le buone o le cattive, dovranno chiarirsi
prima
o poi…- riflettei ad alta voce.
-E bravo il nostro
Ed! Ti
funziona il cervellino, eh? Si vede che la castità e
l’astinenza ti fanno bene! Ah ah!- in un lampo era tornato il
solito Emmett; rise della sua battuta e mi circondò con un
abbraccio stritolatore, degno di un boa.
-Coff…
coff… smettila… mi… soffo…
chi…- mi lamentai, facendolo sghignazzare.
-Considerami pronto
per la
missione… soldato Emm agli ordini, mio capitano!-
terminò
quel ragazzone troppo cresciuto di mio fratello, portandosi una mano
sull’attenti e liberandomi dalle sue possenti braccia.
-Piano, piano,
Emm… prima
di agire da soli bisogna coinvolgere le ragazze…-
affermò
Jake con mezzo sorriso, mentre io cercavo di riprendermi dallo
strangolante affetto dell’orso Cullen.
-Povera Rose! Sei
talmente
delicato, tu! Spero che quella povera ragazza non rischi serie
contusioni quando sei travolto dalla passione!- ghignai, prendendomi
gioco di lui.
-Ehi,
ehi… non scherzare!
Guarda che la mia Rosalie è la cosa più
importante e
preziosa di questo mondo per me! Non sarò tanto delicato con
te,
tesoruccio, ma ti assicuro che con lei sono la tenerezza in persona!-
precisò con il broncio, incrociando le braccia al petto.
-Tu piuttosto,
virgineo
fiorellino… raccontaci: a che punto siete arrivati tu e
Bella?-
domandò alzando un sopracciglio, con tono inquisitorio.
Cavoli,
mai provocare quella montagna di Emm sul sesso… ti rendeva
sempre pan per focaccia!
-Ehi, smettetela
subito voi due!
Non voglio sentire nessuna sconcezza sulla mia
‘sorellina’!- gridò Jacob, fingendosi
schifato
dall’argomento; ma in realtà aveva lo sguardo
attento.
Sapevo che lui e Bella avevano toccato da poco quello scottante
argomento… non potevo lasciarmi sfuggire quella ghiotta
occasione per dargli una tirata d’orecchi!
-Stai facendo il
bravo con lei,
vero Edward?- continuò lui, perforandomi con lo sguardo;
altro
che smetterla! Evidentemente era molto interessato
all’andamento
della faccenda!
-Certo, certo,
Jake…
anzi… dovrei chiamarla ‘professor
Black’! Proprio
per questa sua ritrosia nell’affrontare l’argomento
mi
auguro che abbia terminato le sue particolari lezioni con
l’allieva Swan…- bofonchiai a mo’ di
rimprovero.
-Ehi, stoppati
subito, amico!
Io… io non le ho detto proprio nulla! E’ vero, lei
ha
cercato di… ehm… estorcermi qualche dritta
sull’argomento, ma ti giuro… non le detto niente
di che,
davvero! Solo che il sesso è una cosa naturale e giusta tra
due
persone che si amano… e che non deve temere di essere
inadeguata… ma deve cercare di essere sempre se stessa!
D’altronde è anche per questo che ti sei
innamorato di
lei, vero?- ammiccò, in un cinico tentativo di indorarmi la
pillola.
Certo che era
così! Ero
rimasto incantato da Bella: una creatura colma di
spontaneità,
dolcissima e solare… incredibilmente bella e
sensuale…
una dea!
-Ok,
Jake… ti credo!- lo
rassicurai con mezzo sorriso; non che temessi da lui chissà
quali rivelazioni, ma comunque mi rilassai dopo aver ascoltato la sua
spiegazione.
-Eh, eh, eh! Allora
è
stata brava, eh Ed? Si applica l’allieva?-
s’intromise quel
demente decerebrato di Emmett. Ma poteva essere più
deficiente?!
-Emmett!!
Finiscila!- ringhiai,
fortemente irritato dalla sua coglionaggine. Altro che
maturità!
L’aveva esaurita per quella giornata!
-D’accordo,
d’accordo… come sei suscettibile, però!
Comunque,
caro Jake, secondo me il nostro Edduccio bello non fa esattamente il
bravo bambino… ehi! A proposito di pargoletti,
fratellino… lo sai che dovete stare attenti, eh? Mi
piacerebbe
un sacco diventare lo zietto Emm, ma tra qualche anno…
adesso
sono troppo giovane!- intervenne con un sorriso sornione, facendo
sogghignare anche Jake.
Dio, che
rompipalle!
-Ah. Ah. Ah. Pensa
per te,
invece! A me andrebbe bene diventare lo zietto Edward, anche
subito… basta che la creatura prenda tutto da
Rose…-
sghignazzai.
-Ah ah! Tranquillo,
fratello!
Quello lo spero anch’io! Ma noi siamo molto
prudenti…
praticamente siamo in una botte di ferro! E voi due?-.
-Non. Sono. Cazzi.
Tuoi…-
affermai tranquillo, allungando le braccia sullo schienale del divano,
mostrandomi indifferente alle sue sfacciate provocazioni. In
realtà mi giravano parecchio.
-E dai, Edward!
Sappiamo che
forse non l’avete ancora fatto… mica vogliamo i
particolari sconci! Solo sapere fino a dove siete arrivati…
dai,
diccelo!- si lamentò Emmett. Uffa, che noiosi!
-Ribadisco: che
cazzo ve ne
frega?- sibilai irritato. Non avrei mai detto una parola a quei due
idioti, nemmeno sotto tortura! Quei momenti magnifici dovevano
appartenere solamente a me e alla mia stupenda dea!
-Almeno confermaci
che non
l’avete ancora fatto…- insistette quel
delicatissimo
elefante di mio fratello. Altro che tenerezza in persona! Era un
caterpillar!
-No, ancora
no… ma non vi dirò una parola di più!-
mormorai a denti stretti.
-Cosa hai in mente
di fare per
la vostra prima volta, Edward? Organizzi qualcosa, vero? La porti da
qualche parte?- mi chiese Jake. Annuii.
-Decisamente
sì…- risposi.
-Bè…
io e
Leah… insomma… la nostra prima volta…
è
stata al tramonto, sulla spiaggia… a La Push…
davvero
indimenticabile!- mi rivelò Jacob con un gran sorriso.
-Figo!-
esclamò Emmett.
-Bè… voi lo sapete… io e
Rose… nella casa
al mare… inaspettato, ma travolgente!-.
-Sì,
sì… lo
sappiamo tutti, campione! L’avete fatto quasi in diretta!-
scherzò il nostro amico, facendoci scoppiare dalle risate.
-Ah, ah! Che matti,
eh? E da
quella volta non riusciamo più a smettere!-
precisò
l’orso, tutto trionfante. Già, quello si era
capito!
-Sei un grande,
Emm! E lo fate ogni giorno, eh?- volle sapere Jake.
-Puoi dirlo forte!
E tu, amico?-. E che era tutto quello scambio di confidenze?! Sbuffai,
infastidito.
-Chiedimi piuttosto
quante volte al giorno!- gli rispose.
-Sei un dio,
giuro!- ghignò mio fratello.
Sospirai,
estraniandomi dai loro discorsi da maniaci.
Era da un
po’ che ci
pensavo, ma ancora non avevo deciso nulla in particolare…
sapevo
solo che la nostra prima volta avrebbe dovuto essere romantica,
speciale, perfetta…
Avrei fatto di
tutto per la mia stellina… anche creare dal nulla un
paradiso apposta per noi…
Sì,
solamente il paradiso avrebbe potuto essere l’unico luogo
degno del mio angelo!
-Ehilà,
verginello! A che giochiamo? Ti va un giro a ping-pong?-
domandò Emmett.
-Ok, ci sto!
Preparatevi a morire!- esclamai.
Pov Bella
Io e Rose stavamo
scendendo al
pianterreno, come ci aveva richiesto Alice, rispettando il suo momento
di personale riflessione; immediatamente fummo investite dalle grida
goliardiche dei ragazzi che stavano giocando nel salone.
Ci scambiammo
un’occhiata complice, scuotendo il capo: che bambinoni, i
maschi!
In fondo alla
scalinata mi
voltai verso di loro e gli smeraldi vividi di Edward mi incatenarono in
un gioco di sguardi di una brillante intensità. Ero
incantata,
rapita… com’era possibile che
quell’angelo perfetto
mi dimostrasse un’ammirazione così totalizzante da
rasentare la devozione?
Con un paio di
rapide falcate
colmò la distanza che ci separava e mi circondò
con il
suo forte e caldo abbraccio. Mmm… come sapeva di buono il
suo
profumo!
-La mia
stella… mi sei
mancata…- mormorò al mio orecchio, regalandomi
una
scarica di brividi che da quel punto si propagarono lungo tutta la
schiena; poi, tutto ad un tratto, sentii il mio viso sollevarsi e
percepii la sua sensuale bocca sulla mia.
Con delicatezza
iniziò a
mordicchiarmi il labbro inferiore, una eccitante richiesta di
approfondire il bacio. La mia razionalità mi rendeva
evidente
che a pochi passi da noi, in cucina, c’era sua madre che si
apprestava a preparare la cena; ma il mio corpo sminuì ogni
segnale di allerta e si lasciò trasportare da quella bocca
così peccaminosa…
-Ehm…
ehm…
ragazzi…- tossicchiò Emmett; subito puntai le
mani sul
largo e muscoloso petto di Edward per staccarmi da lui, riportata alla
brusca realtà dal vocione di Emm.
-Mmm…
zitto!-
mugugnò il mio angelo, continuando ad occuparsi della mia
bocca
e intensificando la sua presa su di me; quel gesto mi donò
ulteriori scariche di pura elettricità… adoravo
provocargli quelle travolgenti reazioni!
-Guarda che chiamo
Charlie in
centrale per denunciare il reato di atti osceni nel suo salotto!- rise
lui. Le sue parole mi fecero spaventare e mi irrigidii di colpo.
Edward, consapevole del mio repentino cambio d’umore, con
riluttanza si staccò dalle mie labbra.
-Siamo stati
imprudenti…
c’è tua madre di là,
tesoro…- mormorai con
il respiro ancora affannato per il bacio mozzafiato.
-Tranquilla,
amore…
l’ho appena sentita andare in lavanderia, non è
ancora
rientrata- mi spiegò con un sorriso rassicurante e una
gentile
carezza sulla guancia. Subito dopo sentimmo la porta della cucina
aprirsi con un tonfo e ci allontanammo di scatto.
-Ragazzi, vi va un
arrosto per
cena?- ci chiese Esme con un gran sorriso, apparendo in salone con un
grazioso completo color panna che le metteva in risalto la delicata
carnagione.
-Certo
ma’! Però ci
fai anche le patate al forno, vero?- domandò con gli
occhioni da
cucciolo affamato il mio ragazzo.
-Mmm, sembra buono!
Ti do una
mano, Esme- affermai andandole incontro. Io mi ero immediatamente
impegnata con lei in cucina… mi piaceva da morire questa
nostra
femminile complicità tra i fornelli, nel preparare i pasti
per
tutta la famiglia! Perciò spesso, ogni volta che potevo, la
aiutavo molto volentieri.
Rosalie, invece, si
era
dileguata da qualche parte con Emmett… chissà a
fare
cosa… quei due avrebbero dovuto stare un po’
più
attenti! Altrimenti temevo che si sarebbero fatti scoprire presto,
focosi ed imprudenti com’erano…
Edward e Jacob
continuarono a
giocare a ping-pong con la Wii e li sentivo litigare come due
bambinetti. Scossi la testa, sorridendo all’ennesimo
“Ho
vinto io!” cantilenato di Edward… peggio di due
bambini
piccoli!
Mi faceva piacere
ascoltare i
finti battibecchi e gli sfottò tra quei due, erano molto
divertenti; ma pensare che a quelle allegre e spensierate voci mancava
quella del mio fratellone, mi provocò un’ondata di
triste
amarezza.
Ripensai allo sfogo
di Alice di
poco prima… e la cosa che più mi preoccupava era
che non
l’avevo vista versare neanche una lacrima…
E purtroppo questo
particolare
in Alice, non era per niente positivo… poteva benissimo
voler
dire che il dolore stava lasciando il posto
all’odio… per
carità, è anche possibile che odio e amore siano
sentimenti legati inscindibilmente… due diverse facce della
stessa medaglia… ma dopo le dure parole di mio fratello e la
reazione di Alice, avevo seri dubbi che le cose tra loro si sarebbero
potute sistemare, perlomeno in tempi brevi! Sarebbe stato molto
difficile anche solo convivere con loro sotto lo stesso tetto,
figuriamoci cercare una riconciliazione.
Esme si accorse
subito del mio
umore cupo, ma le fui grata del fatto, che, a parte farmelo notare con
un tono dispiaciuto, non mi chiese niente, rispettando la mia privacy.
Di nuovo la voglia di confidarmi con lei si fece prepotente…
ma
non potevo assolutamente… non potevo raccontarle i
sentimenti
più intimi di Alice e Jasper quando io ed Edward eravamo i
primi
a nascondere la nostra relazione…
Accidenti! Questa
situazione
stava veramente iniziando a farmi soffrire: odiavo nascondere le cose,
raccontare bugie, usare continuamente subdoli sotterfugi…
non
era nella mia natura e mi faceva sentire terribilmente in colpa,
soprattutto verso mio padre…
-Buonasera alle mie
splendide
donne!- sentimmo esclamare dalla voce stanca ma felice di mio padre,
che si avvicinò a baciare Esme e poi me. Gli sorrisi e
continuai
a preparare l’insalata come se niente fosse, anche se il mio
cuore prese a martellarmi furioso nel petto, per la paura di quello che
gli avremmo raccontato di lì a poco…
-Ciao, caro-
ricambiò il
saluto Esme. -Hai una faccia contenta, è successo qualcosa
di
bello?- gli chiese curiosa. Mi voltai anch’io ed
effettivamente
la sua espressione era quasi gongolante. Chissà
perché…
-Niente di
che… ve ne
parlerò a cena… ora vado a farmi una doccia
calda: oggi
il tempo è stato proprio inclemente e mi sento
l’umidità fin dentro le ossa- si
lamentò.
-Papà…
non
è il tempo, è la vecchiaia!- lo derisi. Mi
piaceva
prenderlo in giro, faceva sempre delle facce buffissime. Infatti
strabuzzò gli occhi, fintamente irritato.
-Ehi tu,
signorinella! Io non
sono vecchio! Sono ancora nel pieno delle forze e la signora Swan qui
presente te lo può confermare, vero amore?-
domandò,
abbracciandola da dietro e baciandole il collo, riferendosi
chiaramente alla loro attività sessuale. Un risolino
divertito
uscì dalla bocca di Esme.
-Per favore! Ci
sono ancora dei
minorenni!- sbottai indicando me stessa. -Io vado di là,
tanto
qui ho finito e pensare a voi due in certe… vabbè
lasciamo perdere che mi passa la voglia di mangiare!- esclamai,
fingendo un conato di vomito; Esme scoppiò a
ridere,
mentre mio padre rimase attonito; ma, mentre mi dirigevo in salone, si
riprese e mi urlò dietro: -Guarda che siamo ancora
troppo
giovani per guardarci solo negli occhi e tenerci per mano!- e
lo
sentii ridere forte.
Entrai in salone
scuotendo la testa, ridendo.
-Che
c’è di
così divertente?- chiesero curiosi in coro, Edward e Jacob.
Li
guardai basita… sì, sì proprio gemelli
siamesi!
-Niente…
è che di
là i coniugi Swan sono ancora in luna di miele e io stavo
sfottendo un po’ mio padre, rendendogli noto che a una certa
età intrattenersi in determinate attività non
è
salutare!- affermai; Jacob scoppiò a ridere, mentre Edward
sbiancò.
-Ma che schifo!
Quella è
mia madre! E le mamme non fanno certe cose!- esclamò;
nauseato
dalle immagini che probabilmente vorticavano nella sua testa.
-Guarda che ti ho
sentito, sai!
E sei veramente bigotto per avere solo diciott’anni,
lasciatelo
dire, ragazzo mio!- gli urlò Esme dalla cucina.
-Infatti,
concordo…- si
intromise mio padre che stava attraversando il salone per andare al
piano superiore. -…e se le mamme certe cose non le
fanno…
mi spieghi come fate a nascere voi figli?- e alzò le
sopracciglia ridendo.
-Lasciamo perdere
che è
meglio… vi dico solo: limitatevi! Almeno in nostra
presenza!- lo
redarguì Edward, con un cipiglio strano, ma ancora
concentrato
sulla partita.
-Oh Jacob ci sei
anche tu? Come
mai?- chiese, subito sospettoso mio padre. Effettivamente in settimana
quando l’officina era aperta, difficilmente lo si vedeva per
casa
a quest’ora.
Deglutii, di nuovo
nervosa al pensiero della cena.
-Avevo poco lavoro,
così
con questo tempaccio ho chiuso prima e sono venuto a fare una partita
con i ragazzi; poi mi hanno chiesto di restare a cena e visto che
continuano a tessere le lodi della cucina di Esme, ho deciso di
provarla…- spiegò con studiata
tranquillità il mio
amico. Sorrisi, per la sicurezza e l’indifferenza con cui
aveva
trovato quella scusa. Certo che tra il mio migliore amico e il mio
ragazzo, non avrei saputo a chi assegnare l’Oscar!
-Mmm…
sarà…
ma di solito ti chiamano quando devi calmarmi… e visto che
qualcuno mi deve spiegare cosa ha combinato oggi a scuola, mi sa che
sento puzza di bruciato!- ci rivelò mio padre, lasciandoci
tutti
attoniti. Poi scoppiò a ridere.
-Ragazzi sono
ispettore capo e
sono in polizia praticamente da quando sono nato… credete
veramente di fregarmi? Ah ah ah! Poveri pivelli illusi!- e detto
questo, ci lasciò come tre cretini con la bocca spalancata e
andò di sopra.
-Tuo padre, quando
vuole, sa
essere veramente inquietante…- mormorò Jacob,
quasi
impaurito che anche dal piano superiore potesse sentirci.
-Forza dai, che
tocca a me
giocare! Spostatevi e guardate il maestro in azione!-
esclamò
Emmett, spuntando da chissà dove. Dopo qualche minuto
ricomparve
anche Rosalie.
-Ma dove vi eravate
cacciati?- le sussurrai.
-Eravamo nella
jeep…- mi rispose, maliziosa. La guardai meravigliata.
-Ma…
guarda che papà è appena arrivato! E se vi avesse
beccati?- domandai, nervosa.
-Ma quando
mai lo zio
lascia l’auto in garage?- chiese, sicura che papà
avesse
posteggiato anche quella sera, come sempre, nel vialetto.
-Questo
è vero, ma quando
piove così forte è sempre entrato dal garage, per
poi
spogliarsi in lavanderia così da non sporcare il
salone…
o forse i baci di Emmett ti hanno rimbambito del tutto e non ricordi
neanche le cose più ovvie? Guarda che è arrivato
dalla
lavanderia, quindi è per forza passato di lì!- le
spiegai, vedendola arrossire.
-Non ci siamo
neanche accorti
che si era aperta la porta e poi… eravamo sdraiati, quindi
non
ci ha visti… altrimenti figurati se non sarebbe
intervenuto!-
esclamò, cercando di convincere più se stessa che
me.
-Sarete anche stati
sdraiati, ma
se facevate tutto il rumore di sabato, non penso che ci sia neanche la
più piccola possibilità che non si sia accorto di
voi!-
le rivelai, sicura. Arrossì ancora di più.
-Vabbè
dai, avrai ragione
tu… vi avrebbe senz’altro detto qualcosa, quindi
probabilmente non si è accorto di nulla- cercai di
rassicurarla.
Raggiungemmo Esme
in cucina e,
dopo qualche frivola chiacchiera, ci chiese se per favore
potevamo andare a chiamare Alice e Jasper, perché
era
pronta la cena.
Decisi di salire
io, e mi
diressi prima verso la camera di mio fratello: ero nervosa…
non
volevo accusarlo per il comportamento di prima e poi senza dubbio con
tutto l’odio che gli aveva riversato addosso Alice, doveva
essere
già abbastanza sofferente per i cavoli suoi, senza che
rincarassi io la dose.
Tesa come una corda
di violino,
aspettai un po’ in silenzio di fronte alla sua camera per
tentare
di allentare l’ansia; infine, con un sospiro, bussai alla
porta.
ANTEPRIMA CAPITOLO 51
-Ah, questa poi! Io non devo preoccuparmi Bells?! La mia bambina
è stata quasi violentata e io non dovrei preoccuparmi?! E di
grazia mi vorresti cortesemente spiegare come sarebbe andata a finire,
se non fossero intervenuti Edward e Jake a salvarti?! Mi hai proprio
deluso Bells! Da te non me lo sarei mai aspettato!- sbottò
mio
padre, lasciandomi allibita. Gli occhi mi si riempirono immediatamente
di lacrime.
Perché era stato così duro con me?
-Charlie, non puoi pensare che sia stata colpa sua! Cerca di
ragionare… lei non voleva appartarsi con lui…
è
quel verme che l’aveva trascinata in quel luogo e lei non ha
avuto la forza per ribellarsi… come puoi pensare che se la
sia
andata a cercare?- esclamò furioso Jacob. Io avevo la testa
china e acqua salata continuava a scendere senza sosta sul mio viso.
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