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Autore: IsaMarie    02/12/2010    16 recensioni
Bella e Jasper sono i gemelli Swan che vivono con il padre Charlie e la cugina Rosalie a Forks. Le loro vite si intrecceranno con i ragazzi Cullen: Edward, Alice e Emmett.
(Scritta con sara_cullen)
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Un po' tutti | Coppie: Alice/Jasper, Bella/Edward, Emmett/Rosalie, Jacob/Leah
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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Cap. 50
Ciao ragazze!
Siamo contente che lo scorso chappy vi sia piaciuto.
In questo tornerà un po' di allegria e spensieratezza, anche perchè non se ne può più di liti!
Vorremmo chiedere cortesemente a voi che lasciate un commento, se nella prossima recensione potete specificare come preferite che vi rispondiamo. Noi poi ci faremo un elenco di coloro a cui risponderemo all'inizio capitolo come sempre o con il nuovo metodo.
Per noi è indifferente, quindi non vi fate alcuno scrupolo a richiedere ciò che preferite. L'unica precisazione, per chi ancora non fosse tanto pratico, è che, con il nuovo metodo, avreste la possibilità di avere quasi subito la risposta, quindi prima della pubblicazione del capitolo.
Ringraziamo come sempre tutte le lettrici e siamo felicissime perchè le persone che ci hanno inserito tra le seguite hanno superato quota 300!!!!!!
Ancora non possiamo crederci! Quando abbiamo iniziato quest'avventura, proprio non ci aspettavamo un seguito così numeroso, e questo non può fare altro che inorgoglirci e spingerci a continuare con la stessa costanza di sempre e a cercare di dare sempre il meglio!
Dopo questa lunghissima e noiosa premessa, vi lasciamo alle recensioni e poi al chappy!
BUONA LETTURA DA MANU E SARA!


Ed4e: ciao! Hai visto che non siamo state cattive? Non potevamo mica far litigare tutti! Ora ci sarà già la cena con Charlie, in cui gli dovranno rivelare tutto, se si mettono anche a litigare tra loto guai! Si devono sostenere! Questo capitolo sarà un po' più allegrotto, giusto per risollevare un po' gli animi! Bacioni e a presto!

yara89: ciao tesoro! Contente che ti sia piaciuto. Abbiamo pensato che, nonostante la giusta reazione di Alice alle parole di Jasper, qualcuno però dovesse farla ragionare, giusto per farle capire che la gelosia fa fare cavolate. Eh sì, l'indifferenza è anche peggio dell'odio e se ne accorgerà anche Jasper! Grazie e un bacio!
P.S.: ma non aggiorni più? Ti prego che ho troppa voglia di leggere come proseguono entrambe le tue storie, specialmente quella del disastro aereo!

Nerak: ciao tesoruccio nostro! lo sappiamo che spesso prima di parlare bisognerebbe contare anche fino a cento, se c'è bisogno, ma non sempre ci si riesce, specialmente quando si è guidati da certe sensazioni, come rabbia e gelosia. Questo chappy sarà un goccino più leggero! Un bacione e a presto!

 love93: ciao carissima! Grazie ebn contente che tutti i capitoli siano sempre di tuo gradimento. Questo capitolo sarà un po' più allegro, giusto per stemperare la tensione dei precedenti chappy, anche perchè dal prossimo inizierà la cena! Comunque nel prossimo ci sarà un pov jasper, anche perchè ci sembrava giusto farvi sapere come ha preso lui tutte le rivelazioni di Alice e la sua sfuriata!

ladym15: ciao tesoro! Hai ragione... fidati di noi, che siamo due romanticone! Per il piccante di Edward e Bella dovrai aspettare ancora un pochino perchè ci sarà altro a cui pensare! Poi lo vedrai da te! Un bacione! Grazie e a presto!

vanderbit: ciao tesoruccio! Non ti preoccupare in questo chappy ci sarà di nuovo il tuo Eddy e vedrai che lo irriteranno un po'! Wow, lo sai che sei l'unica che si è schierata dalla parte di Jazz?  Però in difesa di Alice dobbiamo dirti che Alice ora è convinta che Jasper non l'abbia mai amata e che la sua sia stata semplice attrazione e che abbia reagito così solo per orgoglio perchè lei lo ha  rifiutato. Bella e Rosalie hanno cercato di farlr capire che non è così, ma il dubbio le rimane comunque! Che vuoi... è de coccio! Grazie e goditi questo chappy un po' più allegro.
P.S.: anche il mio albero è due metri e ti assicuro che non ha più uno spazietto libero! Sara poi è talmente fissata che il primo dicembre non ha più resistito e ha già fatto l'albero! Ahahah!

Ginna3: ciao! Dai siamo state brave! Abbiamo subito fatto capire a quella testona che stava sbagliando! Questo capitolo sarà un po' più allegro, giusto per stemperare il malumore e la tensione degli scorsi. Nel prossimo poi iniziarà la cena, ma prima ci sarà il pov Jasper, giusto per farvi sapere come lui ha preso la sfuriata e le nuove informazioni su Alice!

Lalayasha: ciao Ross! Sì Rose è stata veramente furba e subito pronta a cogliere la palla al balzo! Purtroppo anche se Alice vorrebbe crederle con tutto il cuore, purtroppo ha sofferto tanto e ora la paura di illudersi nuovamente è più forte della speranza. più avanti vedremo se cambierà qualcosa! Hihihi! Bacioni e grazie infinite!

Moni68: ciao Moni! Allora, questa è l'ultima volta che ti rispondiamo a inizio capitolo, d'ora in poi useremo il nuovo metodo. Speriamo vivamente di farti piacere. Hai ragione per quanto riguarda il fatto che di solito Bella ed Edward sono gli ultimi a mettersi insieme. Ma siccome noi li adoriamo troppo, non ce la facevamo a tenerli ancora separati e così li abbiamo fatti mettere insieme per primi. In effetti la storia tra Alice e Jasper non era stata programmata affatto così, ma poi man mano che scrivevamo, il nostro Jasper ci piaceva sempre di più e abbiamo cercato di rendere la loro situazione il più interessante possibile, proprio per fare appassionare anche altre lettrici che non lo hanno mai tenuto in grande considerazione. E dobbiamo dire che ci siamo riuscite e di questo siamo felici. Poi, comunque di solito per movimentare le storie, nascono litigi e incomprensioni, però dato che a noi, non piace molto far litigare i nostri piccioncini preferiti (perlomeno non tanto spesso), abbiamo dovuto concentrarci su altri! In questo chappy, non ti preoccupare che ci sono i tuoi preferiti... in questo e nei prossimi, che narreranno della famosa cena! Ti diciamo solo che se ne vedranno delle belle! Te lo abbiamo mai detto che adoriamo i tuoi commenti? Ebbene sì, soprattutto perchè ci poni spesso domande e quesiti, o come in questo caso, fai delle constatazioni che ci permettono di spiegarti sempre qualcosa in più che dalla narrazione non traspare. Speriamo di non annoiarti con le nostre spiegazioni, perchè ci fa molto piacere renderti partecipe. Un bacione scusa tanto il monologo. Grazie!

giova71: ciao ragazza! Eh sì, Alice ha deciso di non considerarlo più! Si vedrà cosa succederà. In questo chappy, invece, torna un po' di sano divertimento e di allegria. Non se ne poteva più di liti e musi lunghi! Un bacio e a presto!

marilenacappucci: ciao tesoro! Grazie mille di voler continuare a seguirci! Non potevi renderci più felici con le tue parole! Hai ragione... Jasper non si sta comportando da persona matura, ma vedrai che si rifarà! Te lo promettiamo! Ora ti lasciamo a questo chappy! Speriamo di riuscire a divertirti un po? Un bacio grande e a presto!

Giada is owned by Edward: ciao tesoruccio! Hai proprio ragione su Jazz e Alice: dovrebbero mettere da parte l'orgoglio e chiarirsi! Comunque siamo contente che ti sia piaciuta la complicità tra le ragazze! Vedrai che tra tutti riusciranno prima o poi a sistemare le cose! Per la prima volta tra Edward e bella, purtroppo c'è ancora tempo! Ma vedrai che Edward inizierà a pensarci già da questo chappy! Ora rillassati e leggi il nuovo chappy, che speriamo ti diverta un po! Baci e a presto! Grazieeee!!!

KatyCullen: ciao carissima! Siamo felici che tu sia riuscita a leggere il chappy prima dei trasbordi! Che palle i traslochi! Io ne ho fatti due e spero di non doverne fare più in vita mia! Per quanto riguarda Alice hai proprio ragione! Ora si è arrabbiata, ma soprattutto è delusa e la farà scontare al nostro Jazz! Baci e a risentirci presto, speriamo! Più che altro per te, perchè vorrebbe dire che hai finito col trasloco!




CAPITOLO 50

L'unione fa la forza!

Pov Edward

Io, Jake e mio fratello, dopo aver asciugato e risistemato la cucina dal disastro d’acqua creato da Alice, ci eravamo messi in salone; la proposta di Emm era stata quella di metterci a giocare con la Wii mentre le ragazze erano andate a parlare in camera di mia sorella.
Tutti noi eravamo dispiaciuti per i casini sempre più complicati tra Alice e Jazz… accidenti a loro, che cocciuti! Come poteva andare sempre peggio tra di loro?
Avevo visto l’intensa sofferenza unita ad una furia disperata che avevano stravolto il viso di mia sorella, e in qualche modo ero sollevato dal fatto che Bella e Rose avessero seguito Alice per starle vicino in quel momento.
Era abbastanza positivo anche il fatto che Jasper fosse finalmente venuto a conoscenza del doloroso passato di Alice… avevo notato il suo strazio aumentare man mano che mia sorella si addentrava nel suo terribile racconto…
-Basta! Dobbiamo fare qualcosa…- bofonchiò Jacob, distraendomi dai miei mesti pensieri; aveva lo sguardo perso nel vuoto e il telecomando della Wii tenuto con una posa svogliata. Eravamo seduti sul divano, tutti e tre con i telecomandi in mano, ma con poca voglia di giocare.
-Sono d’accordo!- annuì Emm, con uno strano cipiglio serioso che gli incupiva il volto. -Stanno soffrendo tutti e due come cani, dobbiamo aiutarli!- affermò con decisione, battendo sonoramente un pugno sul tavolino del salotto.
Io e Jake lo guardammo incuriositi, sobbalzando per il suo gesto improvviso.
-Credo che entrambi siano arrivati al limite… non è umanamente possibile sopportare ancora a lungo un dolore così straziante… non è possibile!- continuò con voce commossa, chinando il capo, rivelandoci il suo pensiero.
Jake lo osservò allibito, meravigliandosi per le sue parole profonde. Io invece non ero troppo stupito dall’atteggiamento così sensibile e maturo del mio fratellone: in realtà tutti conoscevano benissimo il suo lato scherzoso e giocherellone… ma sotto sotto Emmett, nei momenti veramente importanti della vita, sapeva trasformarsi in una persona dolcissima, estremamente protettiva con chi amava e solida e affidabile come una roccia. E io ammiravo moltissimo questo suo lato, che lo rendeva ai miei occhi molto più uomo e meno ragazzo.
Certo che… avremmo potuto fare qualcosa di concreto per loro… tutti noi, insieme…
-Bè, ragazzi… l’unione fa la forza…- mormorai meditabondo, interrompendo il pesante silenzio calato su di noi.
-Che intendi?- mi chiesero in coro.
-Ecco… non so se Bella mi ha contagiato con la sua ‘cupidite’… ma… pensavo che noi siamo un bel gruppo affiatato… e dopo aver lasciato sbollire la rabbia alla mia sorellina, tutti insieme potremmo cercare di escogitare qualcosa per aiutare quei due testoni… sì insomma… potremmo organizzare un piano per farli parlare senza sbranarsi, in modo civile…- proposi.
-Sì, almeno potremmo provarci… ne parlerò anche a Leah… chissà… potrebbe funzionare davvero!- approvò Jake, interessato.
-Grande Edward! Dammi il cinque, fratellino!- Emm, travolgente come un ciclone, si alzò dal divano e si avvicinò a me con la mano aperta, per darmi la sua fisica approvazione.
-Hai già qualche idea?- chiese Jake.
-Mmm… nulla di definito… ma credo che dovremmo usare un metodo coercitivo… con le buone o le cattive, dovranno chiarirsi prima o poi…- riflettei ad alta voce.
-E bravo il nostro Ed! Ti funziona il cervellino, eh? Si vede che la castità e l’astinenza ti fanno bene! Ah ah!- in un lampo era tornato il solito Emmett; rise della sua battuta e mi circondò con un abbraccio stritolatore, degno di un boa.
-Coff… coff… smettila… mi… soffo… chi…- mi lamentai, facendolo sghignazzare.
-Considerami pronto per la missione… soldato Emm agli ordini, mio capitano!- terminò quel ragazzone troppo cresciuto di mio fratello, portandosi una mano sull’attenti e liberandomi dalle sue possenti braccia.
-Piano, piano, Emm… prima di agire da soli bisogna coinvolgere le ragazze…- affermò Jake con mezzo sorriso, mentre io cercavo di riprendermi dallo strangolante affetto dell’orso Cullen.
-Povera Rose! Sei talmente delicato, tu! Spero che quella povera ragazza non rischi serie contusioni quando sei travolto dalla passione!- ghignai, prendendomi gioco di lui.
-Ehi, ehi… non scherzare! Guarda che la mia Rosalie è la cosa più importante e preziosa di questo mondo per me! Non sarò tanto delicato con te, tesoruccio, ma ti assicuro che con lei sono la tenerezza in persona!- precisò con il broncio, incrociando le braccia al petto.
-Tu piuttosto, virgineo fiorellino… raccontaci: a che punto siete arrivati tu e Bella?- domandò alzando un sopracciglio, con tono inquisitorio. Cavoli, mai provocare quella montagna di Emm sul sesso… ti rendeva sempre pan per focaccia!
-Ehi, smettetela subito voi due! Non voglio sentire nessuna sconcezza sulla mia ‘sorellina’!- gridò Jacob, fingendosi schifato dall’argomento; ma in realtà aveva lo sguardo attento. Sapevo che lui e Bella avevano toccato da poco quello scottante argomento… non potevo lasciarmi sfuggire quella ghiotta occasione per dargli una tirata d’orecchi!
-Stai facendo il bravo con lei, vero Edward?- continuò lui, perforandomi con lo sguardo; altro che smetterla! Evidentemente era molto interessato all’andamento della faccenda!
-Certo, certo, Jake… anzi… dovrei chiamarla ‘professor Black’! Proprio per questa sua ritrosia nell’affrontare l’argomento mi auguro che abbia terminato le sue particolari lezioni con l’allieva Swan…- bofonchiai a mo’ di rimprovero.
-Ehi, stoppati subito, amico! Io… io non le ho detto proprio nulla! E’ vero, lei ha cercato di… ehm… estorcermi qualche dritta sull’argomento, ma ti giuro… non le detto niente di che, davvero! Solo che il sesso è una cosa naturale e giusta tra due persone che si amano… e che non deve temere di essere inadeguata… ma deve cercare di essere sempre se stessa! D’altronde è anche per questo che ti sei innamorato di lei, vero?- ammiccò, in un cinico tentativo di indorarmi la pillola.
Certo che era così! Ero rimasto incantato da Bella: una creatura colma di spontaneità, dolcissima e solare… incredibilmente bella e sensuale… una dea!
-Ok, Jake… ti credo!- lo rassicurai con mezzo sorriso; non che temessi da lui chissà quali rivelazioni, ma comunque mi rilassai dopo aver ascoltato la sua spiegazione.
-Eh, eh, eh! Allora è stata brava, eh Ed? Si applica l’allieva?- s’intromise quel demente decerebrato di Emmett. Ma poteva essere più deficiente?!
-Emmett!! Finiscila!- ringhiai, fortemente irritato dalla sua coglionaggine. Altro che maturità! L’aveva esaurita per quella giornata!
-D’accordo, d’accordo… come sei suscettibile, però! Comunque, caro Jake, secondo me il nostro Edduccio bello non fa esattamente il bravo bambino… ehi! A proposito di pargoletti, fratellino… lo sai che dovete stare attenti, eh? Mi piacerebbe un sacco diventare lo zietto Emm, ma tra qualche anno… adesso sono troppo giovane!- intervenne con un sorriso sornione, facendo sogghignare anche Jake.
Dio, che rompipalle!
-Ah. Ah. Ah. Pensa per te, invece! A me andrebbe bene diventare lo zietto Edward, anche subito… basta che la creatura prenda tutto da Rose…- sghignazzai.
-Ah ah! Tranquillo, fratello! Quello lo spero anch’io! Ma noi siamo molto prudenti… praticamente siamo in una botte di ferro! E voi due?-.
-Non. Sono. Cazzi. Tuoi…- affermai tranquillo, allungando le braccia sullo schienale del divano, mostrandomi indifferente alle sue sfacciate provocazioni. In realtà mi giravano parecchio.
-E dai, Edward! Sappiamo che forse non l’avete ancora fatto… mica vogliamo i particolari sconci! Solo sapere fino a dove siete arrivati… dai, diccelo!- si lamentò Emmett. Uffa, che noiosi!
-Ribadisco: che cazzo ve ne frega?- sibilai irritato. Non avrei mai detto una parola a quei due idioti, nemmeno sotto tortura! Quei momenti magnifici dovevano appartenere solamente a me e alla mia stupenda dea!
-Almeno confermaci che non l’avete ancora fatto…- insistette quel delicatissimo elefante di mio fratello. Altro che tenerezza in persona! Era un caterpillar!
-No, ancora no… ma non vi dirò una parola di più!- mormorai a denti stretti.
-Cosa hai in mente di fare per la vostra prima volta, Edward? Organizzi qualcosa, vero? La porti da qualche parte?- mi chiese Jake. Annuii.
-Decisamente sì…- risposi.
-Bè… io e Leah… insomma… la nostra prima volta… è stata al tramonto, sulla spiaggia… a La Push… davvero indimenticabile!- mi rivelò Jacob con un gran sorriso.
-Figo!- esclamò Emmett. -Bè… voi lo sapete… io e Rose… nella casa al mare… inaspettato, ma travolgente!-.
-Sì, sì… lo sappiamo tutti, campione! L’avete fatto quasi in diretta!- scherzò il nostro amico, facendoci scoppiare dalle risate.
-Ah, ah! Che matti, eh? E da quella volta non riusciamo più a smettere!- precisò l’orso, tutto trionfante. Già, quello si era capito!
-Sei un grande, Emm! E lo fate ogni giorno, eh?- volle sapere Jake.
-Puoi dirlo forte! E tu, amico?-. E che era tutto quello scambio di confidenze?! Sbuffai, infastidito.
-Chiedimi piuttosto quante volte al giorno!- gli rispose.
-Sei un dio, giuro!- ghignò mio fratello.
Sospirai, estraniandomi dai loro discorsi da maniaci.
Era da un po’ che ci pensavo, ma ancora non avevo deciso nulla in particolare… sapevo solo che la nostra prima volta avrebbe dovuto essere romantica, speciale, perfetta…
Avrei fatto di tutto per la mia stellina… anche creare dal nulla un paradiso apposta per noi…
Sì, solamente il paradiso avrebbe potuto essere l’unico luogo degno del mio angelo!
-Ehilà, verginello! A che giochiamo? Ti va un giro a ping-pong?- domandò Emmett.
-Ok, ci sto! Preparatevi a morire!- esclamai.


Pov Bella

Io e Rose stavamo scendendo al pianterreno, come ci aveva richiesto Alice, rispettando il suo momento di personale riflessione; immediatamente fummo investite dalle grida goliardiche dei ragazzi che stavano giocando nel salone.
Ci scambiammo un’occhiata complice, scuotendo il capo: che bambinoni, i maschi!
In fondo alla scalinata mi voltai verso di loro e gli smeraldi vividi di Edward mi incatenarono in un gioco di sguardi di una brillante intensità. Ero incantata, rapita… com’era possibile che quell’angelo perfetto mi dimostrasse un’ammirazione così totalizzante da rasentare la devozione?
Con un paio di rapide falcate colmò la distanza che ci separava e mi circondò con il suo forte e caldo abbraccio. Mmm… come sapeva di buono il suo profumo!
-La mia stella… mi sei mancata…- mormorò al mio orecchio, regalandomi una scarica di brividi che da quel punto si propagarono lungo tutta la schiena; poi, tutto ad un tratto, sentii il mio viso sollevarsi e percepii la sua sensuale bocca sulla mia.
Con delicatezza iniziò a mordicchiarmi il labbro inferiore, una eccitante richiesta di approfondire il bacio. La mia razionalità mi rendeva evidente che a pochi passi da noi, in cucina, c’era sua madre che si apprestava a preparare la cena; ma il mio corpo sminuì ogni segnale di allerta e si lasciò trasportare da quella bocca così peccaminosa…
-Ehm… ehm… ragazzi…- tossicchiò Emmett; subito puntai le mani sul largo e muscoloso petto di Edward per staccarmi da lui, riportata alla brusca realtà dal vocione di Emm.
-Mmm… zitto!- mugugnò il mio angelo, continuando ad occuparsi della mia bocca e intensificando la sua presa su di me; quel gesto mi donò ulteriori scariche di pura elettricità… adoravo provocargli quelle travolgenti reazioni!
-Guarda che chiamo Charlie in centrale per denunciare il reato di atti osceni nel suo salotto!- rise lui. Le sue parole mi fecero spaventare e mi irrigidii di colpo. Edward, consapevole del mio repentino cambio d’umore, con riluttanza si staccò dalle mie labbra.
-Siamo stati imprudenti… c’è tua madre di là, tesoro…- mormorai con il respiro ancora affannato per il bacio mozzafiato.
-Tranquilla, amore… l’ho appena sentita andare in lavanderia, non è ancora rientrata- mi spiegò con un sorriso rassicurante e una gentile carezza sulla guancia. Subito dopo sentimmo la porta della cucina aprirsi con un tonfo e ci allontanammo di scatto.
-Ragazzi, vi va un arrosto per cena?- ci chiese Esme con un gran sorriso, apparendo in salone con un grazioso completo color panna che le metteva in risalto la delicata carnagione.
-Certo ma’! Però ci fai anche le patate al forno, vero?- domandò con gli occhioni da cucciolo affamato il mio ragazzo.
-Mmm, sembra buono! Ti do una mano, Esme- affermai andandole incontro. Io mi ero immediatamente impegnata con lei in cucina… mi piaceva da morire questa nostra femminile complicità tra i fornelli, nel preparare i pasti per tutta la famiglia! Perciò spesso, ogni volta che potevo, la aiutavo molto volentieri.
Rosalie, invece, si era dileguata da qualche parte con Emmett… chissà a fare cosa… quei due avrebbero dovuto stare un po’ più attenti! Altrimenti temevo che si sarebbero fatti scoprire presto, focosi ed imprudenti com’erano…
Edward e Jacob continuarono a giocare a ping-pong con la Wii e li sentivo litigare come due bambinetti. Scossi la testa, sorridendo all’ennesimo “Ho vinto io!” cantilenato di Edward… peggio di due bambini piccoli!
Mi faceva piacere ascoltare i finti battibecchi e gli sfottò tra quei due, erano molto divertenti; ma pensare che a quelle allegre e spensierate voci mancava quella del mio fratellone, mi provocò un’ondata di triste amarezza.
Ripensai allo sfogo di Alice di poco prima… e la cosa che più mi preoccupava era che non l’avevo vista versare neanche una lacrima…
E purtroppo questo particolare in Alice, non era per niente positivo… poteva benissimo voler dire che il dolore stava lasciando il posto all’odio… per carità, è anche possibile che odio e amore siano sentimenti legati inscindibilmente… due diverse facce della stessa medaglia… ma dopo le dure parole di mio fratello e la reazione di Alice, avevo seri dubbi che le cose tra loro si sarebbero potute sistemare, perlomeno in tempi brevi! Sarebbe stato molto difficile anche solo convivere con loro sotto lo stesso tetto, figuriamoci cercare una riconciliazione.
Esme si accorse subito del mio umore cupo, ma le fui grata del fatto, che, a parte farmelo notare con un tono dispiaciuto, non mi chiese niente, rispettando la mia privacy. Di nuovo la voglia di confidarmi con lei si fece prepotente… ma non potevo assolutamente… non potevo raccontarle i sentimenti più intimi di Alice e Jasper quando io ed Edward eravamo i primi a nascondere la nostra relazione…
Accidenti! Questa situazione stava veramente iniziando a farmi soffrire: odiavo nascondere le cose, raccontare bugie, usare continuamente subdoli sotterfugi… non era nella mia natura e mi faceva sentire terribilmente in colpa, soprattutto verso mio padre…
-Buonasera alle mie splendide donne!- sentimmo esclamare dalla voce stanca ma felice di mio padre, che si avvicinò a baciare Esme e poi me. Gli sorrisi e continuai a preparare l’insalata come se niente fosse, anche se il mio cuore prese a martellarmi furioso nel petto, per la paura di quello che gli avremmo raccontato di lì a poco…
-Ciao, caro- ricambiò il saluto Esme. -Hai una faccia contenta, è successo qualcosa di bello?- gli chiese curiosa. Mi voltai anch’io ed effettivamente la sua espressione era quasi gongolante. Chissà perché…
-Niente di che… ve ne parlerò a cena… ora vado a farmi una doccia calda: oggi il tempo è stato proprio inclemente e mi sento l’umidità fin dentro le ossa- si lamentò.
-Papà… non è il tempo, è la vecchiaia!- lo derisi. Mi piaceva prenderlo in giro, faceva sempre delle facce buffissime. Infatti strabuzzò gli occhi, fintamente irritato.
-Ehi tu, signorinella! Io non sono vecchio! Sono ancora nel pieno delle forze e la signora Swan qui presente te lo può confermare, vero amore?- domandò, abbracciandola da dietro e baciandole il collo,  riferendosi chiaramente alla loro attività sessuale. Un risolino divertito uscì dalla bocca di Esme.
-Per favore! Ci sono ancora dei minorenni!- sbottai indicando me stessa. -Io vado di là, tanto qui ho finito e pensare a voi due in certe… vabbè lasciamo perdere che mi passa la voglia di mangiare!- esclamai, fingendo un conato di vomito;  Esme scoppiò a ridere, mentre mio padre rimase attonito; ma, mentre mi dirigevo in salone, si riprese e  mi urlò dietro: -Guarda che siamo ancora troppo giovani per guardarci solo  negli occhi e tenerci per mano!- e lo sentii ridere forte.
Entrai in salone scuotendo la testa, ridendo.
-Che c’è di così divertente?- chiesero curiosi in coro, Edward e Jacob. Li guardai basita… sì, sì proprio gemelli siamesi!
-Niente… è che di là i coniugi Swan sono ancora in luna di miele e io stavo sfottendo un po’ mio padre, rendendogli noto che a una certa età intrattenersi in determinate attività non è salutare!- affermai; Jacob scoppiò a ridere, mentre Edward sbiancò.
-Ma che schifo! Quella è mia madre! E le mamme non fanno certe cose!- esclamò; nauseato dalle immagini che probabilmente vorticavano nella sua testa.
-Guarda che ti ho sentito, sai! E sei veramente bigotto per avere solo diciott’anni, lasciatelo dire, ragazzo mio!- gli urlò Esme dalla cucina.
-Infatti, concordo…- si intromise mio padre che stava attraversando il salone per andare al piano superiore. -…e se le mamme certe cose non le fanno… mi spieghi come fate a nascere voi figli?- e alzò le sopracciglia ridendo.
-Lasciamo perdere che è meglio… vi dico solo: limitatevi! Almeno in nostra presenza!- lo redarguì Edward, con un cipiglio strano, ma ancora concentrato sulla partita.
-Oh Jacob ci sei anche tu? Come mai?- chiese, subito sospettoso mio padre. Effettivamente in settimana quando l’officina era aperta, difficilmente lo si vedeva per casa a quest’ora.
Deglutii, di nuovo nervosa al pensiero della cena.
-Avevo poco lavoro, così con questo tempaccio ho chiuso prima e sono venuto a fare una partita con i ragazzi; poi mi hanno chiesto di restare a cena e visto che continuano a tessere le lodi della cucina di Esme, ho deciso di provarla…- spiegò con studiata tranquillità il mio amico. Sorrisi, per la sicurezza e l’indifferenza con cui aveva trovato quella scusa. Certo che tra il mio migliore amico e il mio ragazzo, non avrei saputo a chi assegnare l’Oscar!
-Mmm… sarà… ma di solito ti chiamano quando devi calmarmi… e visto che qualcuno mi deve spiegare cosa ha combinato oggi a scuola, mi sa che sento puzza di bruciato!- ci rivelò mio padre, lasciandoci tutti attoniti. Poi scoppiò a ridere.
-Ragazzi sono ispettore capo e sono in polizia praticamente da quando sono nato… credete veramente di fregarmi? Ah ah ah! Poveri pivelli illusi!- e detto questo, ci lasciò come tre cretini con la bocca spalancata e andò di sopra.
-Tuo padre, quando vuole, sa essere veramente inquietante…- mormorò Jacob, quasi impaurito che anche dal piano superiore potesse sentirci.
-Forza dai, che tocca a me giocare! Spostatevi e guardate il maestro in azione!- esclamò Emmett, spuntando da chissà dove. Dopo qualche minuto ricomparve anche Rosalie.
-Ma dove vi eravate cacciati?- le sussurrai.
-Eravamo nella jeep…- mi rispose, maliziosa. La guardai meravigliata.
-Ma… guarda che papà è appena arrivato! E se vi avesse beccati?- domandai, nervosa.
-Ma quando mai  lo zio lascia l’auto in garage?- chiese, sicura che papà avesse posteggiato anche quella sera, come sempre, nel vialetto.
-Questo è vero, ma quando piove così forte è sempre entrato dal garage, per poi spogliarsi in lavanderia così da non sporcare il salone… o forse i baci di Emmett ti hanno rimbambito del tutto e non ricordi neanche le cose più ovvie? Guarda che è arrivato dalla lavanderia, quindi è per forza passato di lì!- le spiegai, vedendola arrossire.
-Non ci siamo neanche accorti che si era aperta la porta e poi… eravamo sdraiati, quindi non ci ha visti… altrimenti figurati se non sarebbe intervenuto!- esclamò, cercando di convincere più se stessa che me.
-Sarete anche stati sdraiati, ma se facevate tutto il rumore di sabato, non penso che ci sia neanche la più piccola possibilità che non si sia accorto di voi!- le rivelai, sicura. Arrossì ancora di più.
-Vabbè dai, avrai ragione tu… vi avrebbe senz’altro detto qualcosa, quindi probabilmente non si è accorto di nulla- cercai di rassicurarla.
Raggiungemmo Esme in cucina e, dopo qualche frivola chiacchiera, ci chiese se per favore potevamo  andare a chiamare Alice e Jasper, perché era pronta la cena.
Decisi di salire io, e mi diressi prima verso la camera di mio fratello: ero nervosa… non volevo accusarlo per il comportamento di prima e poi senza dubbio con tutto l’odio che gli aveva riversato addosso Alice, doveva essere già abbastanza sofferente per i cavoli suoi, senza che rincarassi io la dose.
Tesa come una corda di violino, aspettai un po’ in silenzio di fronte alla sua camera per tentare di allentare l’ansia; infine, con un sospiro, bussai alla porta.


ANTEPRIMA CAPITOLO 51


-Ah, questa poi! Io non devo preoccuparmi Bells?! La mia bambina è stata quasi violentata e io non dovrei preoccuparmi?! E di grazia mi vorresti cortesemente spiegare come sarebbe andata a finire, se non fossero intervenuti Edward e Jake a salvarti?! Mi hai proprio deluso Bells! Da te non me lo sarei mai aspettato!- sbottò mio padre, lasciandomi allibita. Gli occhi mi si riempirono immediatamente di lacrime.
Perché era stato così duro con me?
-Charlie, non puoi pensare che sia stata colpa sua! Cerca di ragionare… lei non voleva appartarsi con lui… è quel verme che l’aveva trascinata in quel luogo e lei non ha avuto la forza per ribellarsi… come puoi pensare che se la sia andata a cercare?- esclamò furioso Jacob. Io avevo la testa china e acqua salata continuava a scendere senza sosta sul mio viso.
   
 
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