Cap. 121
Ciao a
tutte!
Allora ragazze il weekend dei nostri ragazzi continua e stavolta
sarà Jasper a subire. Ma non pensiate che se ne
starà con le mani in mano, perchè il ragazzo
passerà subito al contrattacco.
Siamo contente che il regalo a Bella vi sia piaciuto così
tanto. In effetti Edward ha un po' esagerato, vista la spesa che ha
sostenuto, ma non dimenticatevi che loro sono molto ricchi e in ognuno
dei loro fondi fiduciari non ci sono noccioline. Di solito sono molto
oculati e non sprecano il loro denaro in maniera avventata, ma nei
regali non sanno contenersi molto. Basti pensare ai modelli di
automobili che possiedono. Di certo non adatte a ragazzi
così giovani e che oltre a un costo molto elevato hanno un
mantenimento altrettanto dispendioso. Ma il bello della fantasia
è anche questo... beati loro!
Torniamo a noi. Non smetteremo mai di ringraziare tutte voi che ci
seguite con così tanto affetto da moltissimo tempo e coloro
che si sono aggiunte strada facendo. Purtroppo non abbiamo buone
notizie per le nostre storie e quindi vi raccomandiamo di leggere
l'avviso che troverete sotto!
AVVISO!
Ci spiace tantissimo annunciarvi che purtroppo dobbiamo fermarci per
almeno due settimane. Gli impegni di Sara e i miei problemi alla
schiena ci stanno impedendo di dedicare il giusto tempo alla scrittura.
Abbiate pazienza ma lo facciamo anche per avere dei capitoli decenti e
non scritti in fretta e furia, specialmente per Frutto che si sta
avvicinando alla fine. Mancano veramente una manciata di capitoli (5 o
6 al massimo!). Ormai ci conoscete e sapete benissimo che odiamo farvi
leggere cose di cui non siamo pienamente soddisfatte, come è
appunto successo con il capitolo che state per leggere, che a noi non
convince molto. Speriamo con tutto il cuore che ci capirete e
giustificherete e che quando riprenderemo abbiate ancora voglia di
seguirci con lo stesso interesse e affetto di prima! Se ci dovessero
essere ulteriori ritardi ve lo faremo sapere con un avviso, se invece
dovessimo postare puntuali (giovedì 3 novembre) vi faremo
trovare uno spoiler prima del nostro appuntamento. Vi lovviamo tanto
tanto!
BUONA LETTURA
DA MANU E SARA
Pov
Edward
Ero in camera mia e Bella era appena scesa al piano di sotto per dare
una mano a sistemare provviste e vettovaglie varie per la festa.
Avevamo deciso di cenare nella dependance con una sorta di rinfresco
così non avremmo incasinato troppo il resto della casa.
Il campanello dell’ingresso ogni tanto suonava, annunciando
l’arrivo dei pochi ma sinceri amici che avevamo invitato.
Il pomeriggio era trascorso all’insegna
dell’allegria e del
puro divertimento: a turno, avevamo gareggiato con gli acquascooter e
Bella era stata davvero raggiante, al settimo cielo. Si era goduta da
morire il suo regalo e non l’avevo mai vista così
spensierata e felice come quando aveva sfrecciato sicura tra le onde
del mare. Aveva preso subito confidenza con il mezzo, come se ci fosse
nata sopra, ed era anche riuscita a vincere molte delle gare che
avevamo organizzato. La velocità era il suo pane e non
importava
se si trovava sull’asfalto o in acqua… in ogni
caso sulla
moto era un vero asso, come se fosse nata per correre.
Immerso in quei piacevoli ricordi sorrisi al pensiero di quante volte,
invece, a causa del suo precario equilibrio inciampasse con le sue
splendide gambe. Un sospiro mi uscì involontario dalla gola
al
solo ricordo di come le fosse calzata a pennello la muta che aveva
indossato nel pomeriggio, quasi fosse stata una seconda
pelle…
Dio, le sue curve in risalto l’avevano resa ancora
più
sexy… e non mi erano sfuggiti gli sguardi estasiati della
banda
di La Push, in special modo di quell’allupato di Embry. Quel
ragazzo non ne aveva voluto proprio sapere di arrendersi e aveva fatto
di tutto per tentare di trascorrere un po’ di tempo con lei o
per
avere un contatto, anche solo un abbraccio o una carezza. Fin dal primo
incontro con lui, quella sera al falò di La Push, mi aveva
infastidito il suo atteggiamento da palese innamorato (della mia
ragazza, peraltro!), e le cose tra me e Embry, a distanza ormai di
settimane, non erano affatto migliorate, anzi… se non ci
avesse
dato un taglio una volta per tutte si sarebbe ritrovato molto presto
con qualche pezzo mancante. Bella ovviamente si era accorta delle mie
occhiate assassine nei confronti di quel viscidone e mi aveva ammonito
un paio di volte; secondo lei avrei dovuto mettermi in testa che era
solo un amico. Sì, un amico un paio di palle! Oddio, ero
certo
che per lei fosse così… ma per lui era
un’amica
sì, da scopare! Nonostante continuassi ad essere ultra
convinto
di ciò e la cosa mi mandasse in bestia di brutto, non volevo
di
certo ripetere gli errori commessi; e così avevo cercato di
essere un tantino civile con lui, anche se, ogni volta che li vedevo
parlottare insieme, mi sentivo un poco gentile prurito alle mani. Al
momento della consegna dei regali ai tre festeggiati mi ero veramente
incazzato da morire. Mi ero incavolato perché i ragazzi di
La
Push avevano deciso di fare un regalo a Bella tutti insieme (un casco
nuovo di zecca e serigrafato con il suo nome e quello della sua moto);
ma il signorino Embryno, aveva preferito regalarle qualcosa per conto
proprio… e così le aveva consegnato un paio di
guanti da
moto… “Per tenere al caldo le tue manine piccole e
delicate” le aveva sussurrato mentre glielo consegnava.
Se avessi seguito il mio istinto di possesso avrei marcato il mio
territorio rifilando a quel coglione un bel pugno chiarificatore per
levargli dal muso quel suo sorrisetto del cazzo e magari anche un bel
calcio nei coglioni… Dio, se mi aveva fatto infuriare!
Ma per fortuna, mio fratello, essendosi accorto della bomba ad
orologeria che stava per esplodere, mi aveva trascinato in cucina per
farmi calmare, intimandomi di non commettere ulteriori cazzate con la
mia donna; di recente ne avevo già combinate parecchie, in
effetti.
Comunque lui restava un personaggio da tenere d’occhio, dato
che
non perdeva occasione per farsi notare da lei; per non parlare poi del
fatto che qualche istante prima ci aveva interrotti proprio mentre io e
la mia ragazza ci stavamo baciando appassionatamente, sostenendo che
Rose l’avesse mandato da Bella per dirle di sbrigarsi a
scendere.
Sì, come no…
Iniziava davvero a urtarmi i nervi e sarebbe stato meglio se ci avesse
dato un taglio… c’era il rischio di finire la
serata in
modo sgradevole… Stavo uscendo dalla camera immerso in quei
pensieri, quando la porta di fronte alla mia si spalancò di
botto.
-Ciao, sorellina. Wow! Sei uno schianto!- mi complimentai. Indossava un
tubino nero aderente molto corto con una profonda scollatura dietro che
le lasciava scoperta la schiena.
-Vuoi far girare la testa a tutti di sotto?- le domandai, facendola
arrossire di piacere. Mi sorrise raggiante.
-Grazie, Ed… ma l’unico che mi piace fare
impazzire
è il ragazzo che, in questo momento, è appena
entrato in
doccia. E devo confessarti che sono molto felice che abbiate deciso di
smetterla con quegli stupidi scherzi da bambocci- mi rivelò.
Sorrisi, mentre un’idea diabolica si stava formando nella mia
testa.
-Sì… sai com’è…
ormai siamo un
po’ cresciutelli. E’ stato divertente ieri e
stamattina,
non lo nego… ma ora vogliamo pensare solo alla festa- le
mentii
spudoratamente. Lei mi venne a dare un bacio sulla guancia e mi sorrise
felice.
-Bravissimo! Devo dire che hai proprio messo la testa a posto da quando
stai con Bella. Quella ragazza è stata una manna dal cielo
per
te. Forza, scendiamo!- mi spronò.
-Tu vai pure, io arrivo subito: mi sono dimenticato di spruzzarmi un
po’ di profumo. Farà impazzire Bella- mi
giustificai con
una scrollata di spalle.
-Ok, ci vediamo giù- mi salutò, iniziando a
scendere.
Appena fui certo che non fosse più in ascolto, misi in atto
il
mio perfido piano, un furto degno di Arsenio Lupin: chiusi tutte le
porte delle camere, nascondendo le relative chiavi in camera mia. Come
un fulmine mi fiondai nella loro stanza; dopo essermi accertato che
effettivamente Jazz stesse facendosi la doccia, senza fare il minimo
rumore aprii l’armadio e i cassetti e svuotai tutti gli
indumenti
della coppietta. Intanto l’acqua continuava a scorrere e lo
sentivo canticchiare: che incredibile botta di culo, non si era accorto
di nulla!
Con le braccia ricolme dei loro vestiti, sfrecciai in camera mia e
gettai il tutto sul letto; poi tornai nella loro per far sparire anche
tutta la biancheria intima. Bè, ero magnanimo…
quasi
tutta! Sul letto lasciai al povero Jazz solo un perizoma di pizzo rosa
di mia sorella! Ghignai soddisfatto anche se mi mancava ancora un
particolare: veloce come un razzo entrai nel loro bagno e raccattai
tutti gli asciugamani e gli accappatoi.
-Alice, amore, ma non eri già scesa?- mi chiese Jasper dopo
aver
notato la mia figura attraverso il vetro zigrinato del box doccia;
aveva pensato fossi lei. Senza fiatare uscii di corsa chiudendomi alle
spalle la porta della camera, mentre sentivo il mio cognatino che
continuava a chiamare la fidanzata per poi chiudere l’acqua.
Cazzo, dovevo sbrigarmi!
Gettai il nuovo bottino in camera mia, chiusi a chiave anche quella e
mi fiondai di corsa giù dalle scale raggiungendo gli altri
nella
dependance. Salutai i vari amici che erano arrivati nel frattempo e
andai dalla mia dea: oh Cristo santo, era una bomba con
quell’abitino nero succinto! Povere le mie
coronarie…
Però, manco a dirlo, stava chiacchierando e ridacchiando con
Embry. E che grandissimi cazzi! Non potevo abbassare la guardia neppure
un minuto!
-Amore! Come mai ci hai messo così tanto? Eri quasi pronto
venti
minuti fa…- mi chiese, gettandosi subito tra le mie braccia.
Naturalmente scoccai uno sguardo di trionfo al coglione, ma con quel
gesto il vestitino di Bella si alzò leggermente sulle
cosce… e notai come il suo amichetto stesse facendo
un’accurata radiografia del suo lato B. Che viscido lumacone!
Gli
rifilai un’occhiataccia omicida e con un gesto un
po’
troppo secco afferrai i lembi del vestito e glielo abbassai un
po’.
-Ops, scusa…- si imbarazzò Bella, cercando di
abbassarlo ancora e arrossendo.
-Un po’ più lungo, no?!- le domandai con tono
sarcastico
e, forse, un po’ troppo bruscamente. Lei inarcò un
sopracciglio e poi capì all’istante, rabbuiandosi.
Merda,
allarme rosso! Dovevo darmi una calmata istantanea! Che colpa ne aveva
lei se era così attraente? E poi le avevo consigliato io
quel
vestito, pensando a quando glielo avrei tolto…
-Vi lascio ai vostri litigi- esclamò compiaciuto Embry,
allontanandosi. Strinsi forte i pugni dalla furia: che stronzo! Poteva
sogghignare finché voleva, ma io e Bella non avremmo
litigato a
causa sua!
-Ehi, amore… guardami…- mi richiamò
dolcemente la
mia stupenda ragazza; la abbracciai felice che la tempesta fosse
già passata e me la tenni stretta per un po’:
tié,
cagnaccio! Poi riportai il mio sguardo sui suoi magnifici occhi
cioccolatosi.
-Scusami… avevi ragione tu… Embry non si
è ancora
tolto dalla testa l’idea che io e lui magari
potremmo…-
tentò di spiegarmi, ma la interruppi subito.
-Che cosa?!- ringhiai incazzato nero, pensando al fatto che per esserne
così sicura dopo che poche ore prima mi aveva rassicurato
del
contrario, lui doveva averci provato in modo spudorato o averle detto
qualcosa per farglielo capire.
-Sshh, calmati… gli ho parlato molto chiaramente poco fa.
Gli ho
spiegato che se vuole continuare a essere mio amico deve cambiare
atteggiamento perché io ti amo e non smetterò mai
di
farlo! Gli ho detto, con parole chiare e concise, che anche se io e te
non stessimo insieme lui non avrebbe comunque speranze. L’ho
anche avvertito che se con me non riesce a comportarsi solamente come
un amico, preferirei che d’ora in poi mi stesse lontano.
Poverino… era mortificato e si è scusato,
assicurandomi
che non mi metterà mai più in imbarazzo e che si
metterà il cuore in pace- mi rassicurò Bella.
Sì,
come no! E io ero la Bella Addormentata nel Bosco! Come riusciva
credere a una panzana del genere?!
Ma invece di sbottare, la strinsi di più al mio petto e
affondai
il viso nel suo collo così profumato e invitante. In fondo
l’amavo anche per quel suo carattere aperto e fiducioso verso
gli
altri… e lei amava me!
-Grazie, amore… lo sai che di te mi fido,
però…
cazzo, sei così fantastica e sexy che ogni volta che Embry
posa
gli occhi su di te, mi ribolle il sangue! Fidati, sono un maschio e so
cosa gli piacerebbe! Dio… quando chiunque ti sbava dietro a
quel
modo vorrei rinchiuderti dentro una camera blindata!- le confessai,
facendola scoppiare a ridere.
-Dio, Edward! Lo sai che sei tremendamente eccitante quando sei geloso
e possessivo?! Bè, naturalmente senza esagerare…-
mi
rivelò, ammonendomi allo stesso tempo.
-Sei tu che mi fai uscire fuori di testa e ti amo così tanto
che
mi sembra di scoppiare. E poi l’idea che sei mia…
tutta
mia… mi fa salire il testosterone a livelli
stratosferici…- dichiarai, facendo scendere le mani ad
accarezzare le sue natiche sode e rotonde e spingendo i nostri bacini
uno contro l’altro.
-Lo senti quello che mi fai, gattina?- soffiai al suo orecchio; dopo
l’incazzatura, l’amico ai piani bassi si stava
già
svegliando di brutto!
-Edward… Dio, se tu fai così mi mandi gli ormoni
a mille!
Certo che però non perdi occasione per arpionarmi il sedere-
sghignazzò Bella. L’aveva notato? In effetti era
il mio
punto debole! Insieme al seno, al collo, al viso, alle
gambe…
Cristo che pervertito!
-Non l’hai ancora capito che hai un culetto da paura e che mi
fa
impazzire? Sprigiona una carica erotica pazzesca!- mormorai,
stringendoglielo tra le mie mani.
-Ehi polipo! Se hai finito di palpeggiare la tua donna, riponi i
tentacoli: io dovrei parlare proprio ora con la mia cantante!- ci
interruppe Jacob, facendo nascere una smorfia sul viso di Bella.
-Non ci credo! Sei riuscito a convincerla?!- mi meravigliai. Il cruccio
della mia ragazza si accentuò.
-Ehi! Con chi credi di avere a che fare?! Dopo il regalo che le ho
fatto non poteva mica dirmi di no!- si vantò il suo migliore
amico.
-Ah ecco! L’hai ricattata con Roxy!- esclamai, intuendo
all’istante. Jake, per il compleanno, aveva riverniciato la
moto
di Bella del colore che le piaceva, nera e fucsia; e le aveva inoltre
cambiato le gomme e aumentato un po’ di potenza al motore.
Naturalmente la mia piccola era stata stra felice: lo desiderava da
tanto.
-Sì, amore! Mi ha minacciata! Stasera devo cantare almeno un
paio di canzoni, altrimenti la mia Roxy ritornerà
esattamente
come prima!- si lamentò, imbronciandosi.
-Sei un grande, amico!- mi voltai verso Jake e schiacciandogli
l’occhiolino gli diedi un cinque poderoso.
-Ma… Edward!- esclamò Bella indignata; -Tu mi
dovresti
difendere, non elogiare i vili ricattatori come lui!- mi
accusò.
Le sorrisi e la strinsi un po’ a me; volevo sentirla sul mio
petto, annullare le distanze e incollarla al mio corpo.
-Chi credi che abbia suggerito l’idea a Jake?- ammiccai;
-Vorrei
tanto risentire la tua splendida voce… sai, mi piaci da
morire
sul palco- le confessai, ripensando al giorno del matrimonio e
all’emozione che avevo provato. Lei lasciò perdere
subito
quel delizioso musetto arrabbiato e si aprì in un radioso
sorriso.
-In tal caso la prima canzone la dedicherò unicamente a te-
dichiarò raggiante.
Ad un tratto uno scoppio generale di risate rimbombò per
l’enorme stanza; ci voltammo tutti verso
l’ingresso. Io
sapevo bene cosa aspettarmi, e non volevo perdermi lo spettacolo!
Un Jasper a dir poco furibondo, nudo e con in mano la chitarra
elettrica (regalatagli da Bella proprio quel pomeriggio) a coprire le
parti intime, era appena entrato e mi stava chiaramente cercando.
Cazzo! Non avevo pensato a far sparire anche quella!
Però… ingegnoso il ragazzo! Gliene dovevo dare
atto!
-Cullen! Dove cazzo sono tutti i miei vestiti?!- urlò,
mentre tutti continuavano a ghignare.
Sorrisi e mi avvicinai al mio avversario con perfetta nonchalance.
-E perché io dovrei saperlo?- chiesi con tono innocente.
-Forse perché prima sei entrato in camera mia e hai fatto
sparire ogni cosa lasciandomi solo questo minuscolo cosino sul letto?!-
ringhiò, tenendo in mano il perizoma strappato di Alice.
A quella vista ci fu un altro boato. Ghignai anch’io:
evidentemente aveva provato a infilarselo ma non era proprio della sua
taglia!
-Edward!- gridarono all’unisono Alice e Bella con un chiaro
tono di rimprovero.
-Che palle, ragazze! Statene fuori: è una questione tra
uomini!- le avvertii. Donne!
-Tra bambini, vorrai dire! Non eravate in tregua?!- replicò
Bella, cercando di non far scorrere lo sguardo sul fratello per non
scoppiargli a ridere in faccia. Effettivamente, nudo come mamma
l’aveva fatto e coperto solo da una misera chitarra, era
veramente ridicolo… anche se a giudicare dagli sguardi
ammirati
di alcune ragazze non tutti la pensavano come me.
-Non avevi appena finito di dirmi che siete adulti?! E poi se la vostra
faida comprende il rompere preziosi capi della mia biancheria intima,
allora questo è affar mio eccome!- mi inveì
contro mia
sorella, furibonda e chiaramente gelosa per alcuni apprezzamenti
entusiastici del pubblico femminile sul suo uomo.
-Dove.Cazzo.Sono.I.Miei.Vestiti!- sibilò ancora Jazz
fulminandomi, mentre i ragazzi (con mio fratello in testa) avevano
cominciato a rivolgergli sonori fischi d’apprezzamento.
-Uhh… belle chiappe, Swan!- ridacchiò Emm.
-Wow, wow… Swan…- commentarono gli altri.
-Allora, Cullen?!- sbraitò.
-In camera mia- gli rivelai. Estrassi la chiave della mia camera dai
pantaloni e gliela lanciai forse un po’ troppo in
alto…
lui, d’istinto, mollò una mano dalla chitarra per
afferrare la sua salvezza, col risultato che lo strumento, retto solo
da una parte, si inclinò verso il basso proprio mentre Jazz
si
allungava verso l’alto, rivelando così i gioielli
di
famiglia.
Un ennesimo boato di grida e fischi rimbombò per la stanza
mentre mio cognato arrossiva e mia sorella si parava di fronte a lui
per coprirlo… con poco successo, tra l’altro,
vista
l’enorme differenza tra la stazza del suo fidanzato e il
minuscolo corpo di lei…
Jasper arretrò con in mano la chiave e risalì per
andare a vestirsi.
-Divertito, amore?- chiese una dolce voce soave. Mi voltai per
abbracciare la mia bellissima fidanzata che stava ancora cercando di
trattenersi dal ridere sguaiatamente.
-Abbastanza… ma proprio oggi dovevi regalargli quella
chitarra?
Mi sarebbe piaciuto vederlo con il perizoma!- sogghignai, gongolante
per lo scherzo comunque ottimamente riuscito.
Bella mi schiaffeggiò il petto, ridendo.
-Sei tremendo! Poverino… gli hai fatto fare una figuraccia-
mi rimproverò poco convinta anche lei.
-A parte il fatto che non mi sembra che abbia sfigurato,
anzi… e
poi sei ingiusta! Stamattina non hai fatto tutte ‘ste scene
per
trattenerti. Per lui hai sempre un occhio di riguardo!- mi lamentai con
un broncio degno di un bambino. Tanto ci stavamo già
comportando
come tali, tanto valeva dare fondo a tutto il repertorio.
-Che ci vuoi fare? Lui è il mio gemello, abbiamo condiviso
per
nove mesi lo stesso spazio e sono certa che anche nella pancia Jazz si
toglieva il mangiare di bocca perché ne potessi avere di
più io! Pensa che io sono nata tre etti in più di
lui!-
mi raccontò; -Ehhh il richiamo del sangue è
più
forte di qualsiasi cosa!- sentenziò la mia dea.
-Ah sì?! Più forte anche del richiamo del mio
Super Cullen?!- la provocai spudoratamente.
Sgranò gli occhi di colpo.
-Ma sei scemo?! Guarda che dopo ieri sera devi ancora fare ammenda!
Quindi vedi di non tirare troppo la corda, Cullen!- mi
minacciò.
-Oh porco… Bella! Finiscila di chiamarmi per cognome se non
vuoi
che ti salti addosso seduta stante e ti scopi selvaggiamente qui
davanti a tutti! Mi provochi un’erezione ogni volta ed
è
maledettamente sexy sentirti pronunciarlo!- sbottai, premendo il mio
bacino sul suo. Che ci potevo fare? Era una droga, un potente
afrodisiaco il mio cognome sulle sue labbra…
-E poi per cosa dovrei farmi perdonare? Per averti fatta godere?
Mmm… mi sa che non mi scuserò e che
anzi… stanotte
ripeterò l’esperienza- le promisi inarcando il
sopracciglio ed esibendo il mio sorriso sghembo. Lei sorprendendomi
posò una mano sul mio cavallo, che come un purosangue
scalpitò, e lo strinse leggermente facendomi gettare la
testa
all’indietro dal piacere.
-Allora mi sa che stasera ti chiamerò solo
Cullen…
così sarò certa che manterrai la tua promessa,
stallone!-
dichiarò stupendomi. Dio! Non vedevo l’ora!
L’avrei
fatta mia in mille modi diversi!
Pov
Jasper
Con indosso jeans e camicia ero in camera mia a risistemare i miei
indumenti nell’armadio dopo essermene riappropriato. Quelli
di
Alice erano invece buttati tutti alla rinfusa sul nostro letto.
Ghignai, guardandoli. Non appena Alice fosse salita in camera e avesse
visto lo scempio che il suo adorato fratellone aveva fatto ai suoi
preziosi capi d’alta moda, ne avrebbe fatto polpette di lui e
ancora una volta lo scherzetto che mi aveva fatto gli si sarebbe
ritorto contro. Ma non avevo nessuna intenzione di accontentarmi solo
di quello… con il caro Cullen era guerra aperta!
-Ehi, amico! Di cosa hai bisogno?- esclamò Jake entrando in
camera mia. Prima di salire gli avevo fatto cenno di raggiungermi.
-Mi devi dare una mano a cercare un oggetto. Sono certo che
deve
essere in una scatola di vecchi giochi in garage- gli spiegai,
richiudendo l’armadio e uscendo dalla camera.
-Serve per qualche scherzetto a Edward?- mi chiese curioso, mentre
scendevamo, dirigendoci in garage. Annuii.
-Certo che però ti sei scelto un bell’avversario
per questa guerra!- ghignò.
-Già… non mi divertivo così da non so
quanto! Quel
Cullen ha le palle quadrate! Solo che dobbiamo stare attenti a non
esagerare perché Alice e Bella mi sembrano parecchio
incazzate.
Loro non capiscono lo spirito competitivo di noi uomini… le
tattiche, le strategie, le tempistiche per sferrare gli
attacchi…- mi entusiasmai.
-Lo spirito goliardico, vorrai dire…- ribatté lui.
-Vabbè… ma ci stiamo divertendo da matti, no?-.
-Tu di certo! Ma quel piccolo folletto di Alice avrebbe volentieri
tagliato la gola a Sandy, la ragazza che si è portato dietro
Paul. Subito dopo aver mostrato le tue grazie, la tettona si
è
lasciata scappare ad alta voce un apprezzamento sul tuo bel gioiellone
ed Alice l’ha sentita… ti giuro che per poco non
le cavava
gli occhi! Per fortuna Paul l’ha trascinata
dall’altra
parte della piscina prima che la tua ragazza mettesse in pratica i suoi
propositi- mi raccontò. Sorrisi compiaciuto della sua
reazione:
adoravo quando diventava gelosa e possessiva.
-Eh già! La mia tigrotta ha le unghie affilate. E
sarà
meglio invece che tu stia attento a non farti scappare un altro
commento del genere su Sandy e le sue tette, perché Leah
sarebbe
capace di castrarti!- lo ammonii, conoscendo il poco docile caratterino
della sua fidanzata. Jake si portò le mani al cavallo per
ripararsi quella parte delicata e deglutì sonoramente con
sguardo terrorizzato.
-Sì, hai ragione. Devo stare attento alla mia linguaccia!
Ora
diamoci una mossa altrimenti, se Edward o Emmett si accorgono della
nostra contemporanea assenza, intuiranno subito che stiamo macchinando
qualche altro scherzetto- mi spronò. Entrammo in garage e
salimmo sul soppalco dove tenevamo tutti gli oggetti a cui erano legati
i nostri ricordi: proprio per quel motivo non avevamo mai voluto
disfarcene.
-Dobbiamo cercare uno scatolone contrassegnato con la scritta
‘giochi Jazz’- gli spiegai. Lo trovammo quasi
subito e dopo
pochi minuti scovai ciò che mi serviva. Perfetto!
-Nooo! L’ho odiato con tutto il cuore questo aggeggio! Ti
ricordi
quando me l’hai nascosto in camera una notte e non sono
riuscito
a chiudere occhio per cercare di capire che cazzo fosse?! Dio, quanto
mi sono incazzato!- si rammentò Jake ridendo. Inarcai le
sopracciglia facendogli capire le mie intenzioni.
-Merda, Jazz! Lo sai che tua sorella ti ammazzerà?! Non
riusciranno nemmeno a pomiciare! A meno che Bells non se lo ricordi e
capisca immediatamente il tuo piano- mi avvertì.
-Ma dai! Sono passati talmente tanti anni che non le verrà
di
certo in mente! E, anche fosse, usciranno di testa comunque per
trovarlo, perché è decisamente impossibile
ignorare
questo piccolo insetto quando è acceso! Mi spiace per la mia
sorellina, ma non le farà di certo male trascorrere una
notte
tranquilla, anzi... e la mia vendetta per essere andato in bianco ieri
sera sarà completa. L’unico problema è
verificare
se funziona ancora- dichiarai. Infilai le pile nuove alla piccolissima
cavalletta e l’accesi. Che botta di culo: iniziò
all’istante a produrre un ronzio fastidioso e poi si
zittì. Dopo qualche minuto di silenzio spiccò un
balzo
spostandosi di qualche centimetro. La lasciammo ripetere
l’operazione un paio di volte per assicurarci che funzionasse
per
bene. Perfetta! Zompettava ancora benissimo e ogni volta che incontrava
un ostacolo che gli impediva il salto, avanzava di lato
finchè
non trovava la strada libera. La spegnemmo ed uscimmo dal garage.
-Bene, mentre tu vai in camera loro a sistemarla, io e i ragazzi
cominceremo a suonare, così nessuno si accorgerà
che non
sei ancora tornato- mi propose Jake. Ci dividemmo e dopo aver messo in
pratica il mio piano, tornai alla festa.
Appena misi piede nella dependance mi ritrovai col cuore in gola per
l’emozione. La mia sorellina stava già cantando
con la
band. Ero incantato a guardarla e felicissimo di poter di nuovo sentire
la sua dolce voce. Una mano minuta e fresca si intrecciò
alla
mia e mi accorsi che la mia bambolina mi stava fissando sorridente.
-E’ davvero brava, Jay! E’ una gioia sentirla
cantare… sembra nata per quello. Guarda mio fratello:
è
in estasi- mormorò al mio orecchio. Mi voltai e fissai il
mio
sguardo su Edward e sul suo viso riconobbi lo stesso sentimento che vi
avevo letto al matrimonio dei nostri, quando avevo capito che era
veramente innamorato di Bella. Mi dispiaceva quasi rovinargli la serata
che avrebbero potuto concludere in modo perfetto nella loro
privacy… ma poi mi vennero alla mente immagini di Bella in
certi
atteggiamenti e il senso di colpa se ne andò
all’istante.
No! Non mi dispiaceva affatto! E poi a quanto pare la sera precedente
ci avevano già dato abbastanza dentro per almeno un mese per
i
miei gusti e quindi…
-Sì, la mia sorellina è veramente portata. Jake
ha
cercato di convincerla un sacco di volte in questo mese a fare qualche
serata con loro ma lei la considera una cosa tanto intima che non se la
sente. Dice che quando canta si lascia trasportare completamente, come
se mettesse a nudo la propria anima… e in effetti se tu la
guardi bene è come se le sue emozioni si espandessero- le
spiegai; -Ma ora basta sentimentalismi… e pensiamo a noi
due- le
dissi.
-Wow, Jazz! Ti sta tutto a pennello! Sei uno schianto-
esclamò
Leah. Avevo indossato il completo (un jeans nero che fasciava alla
perfezione le mie cosce e una camicia grigio antracite) che mi avevano
regalato tutti insieme per il compleanno. Alice mi sorrise soddisfatta.
Sapevo che dietro a quel gusto impeccabile c’era il suo
zampino;
anche se lei mi aveva regalato un bellissimo giaccone di pelle, ero
certo che avesse avuto un ruolo centrale in quella scelta.
-Grazie, Leah! Dai andiamo a scatenarci un po’!- proposi,
trascinando la mia bambolina in pista.
Ballammo per un bel po’, e misi a dura prova il mio
autocontrollo, vedendo dimenarsi in quel modo il corpo della mia
ragazza. Da quando avevo messo piede in casa avevamo già
fatto
l’amore due volte, ma lei aveva una sensualità
talmente
pazzesca che la mia voglia di lei, di possederla, di perdermi nei
meandri del suo corpo non si placava mai, facendosi ogni minuto
più travolgente. Così, dopo un po’,
decisi di
fermarmi per riprendere fiato. Feci cenno agli altri che sarei andato a
prendere qualcosa da bere e dopo essermi servito, mi andai ad
accomodare ad un tavolino abbastanza appartato, da dove potevo
osservare la mia Alice con tutta tranquillità.
Bè,
più o meno… JJ era più che sveglio e
tutt’altro che tranquillo! Notai Alice uscire dalla calca in
pista e venire verso di me. Di slancio mi si sedette in braccio ed io,
incapace di trattenermi, iniziai a baciarle il collo, facendola
mugolare. A quel suono inebriante un brivido di piacere mi pervase la
spina dorsale. Lei se ne accorse e un sorriso malizioso le si dipinse
sul volto.
-Lo sa, signor Swan, che lei è veramente insaziabile? E la
cosa
non mi dispiace proprio per niente!- esclamò, strusciando il
suo
delizioso culetto sulla mia erezione.
-Cazzo, Ally! Piantala di provocarmi o ti scopo negli spogliatoi
subito, senza aspettare di arrivare in camera e senza tante cerimonie!
Stai di nuovo giocando col fuoco, piccola… e mi sembra che
l’ultima volta tu ti sia scottata!- ringhiai, infilando una
mano
sotto la gonna di quel corto abitino e stringendole una coscia morbida
e calda. Dio mi faceva impazzire vestita così, era una vera
bomba!
-Non tentarmi…- mugolò, mordicchiandomi
l’orecchio,
incurante dell’aumentare del mio desiderio così
intenso.
-Alice…- la ammonii di nuovo, salendo ancora con la mano e
trovando le sue mutandine già bollenti e umide. Ok, era
troppo!
Non avrei resistito un secondo di più! Mi alzai di scatto,
facendola quasi cadere e la trascinai negli spogliatoi, incurante di
tutto e tutti.
-Jazz! Non possiamo… ci avranno visti! Qualcuno potrebbe
venire
qui a cercarci!- si preoccupò, cercando di frenare la mia
trionfale marcia.
-Troppo tardi, tesoro! Non ho nessuna intenzione di aspettare che tutti
si tolgano dalle palle. Ti voglio… e subito anche!- tuonai,
perentorio, facendole sgranare gli occhi. Vedevo il desiderio e
l’eccitazione brillare nel suo sguardo. A Alice piaceva
moltissimo quando ero più irruento e lei aveva la
capacità di farmi veramente perdere la ragione.
-Ma Jay… ci sentiranno!- si lamentò debolmente.
-Vorrà dire che ti terrò quella boccuccia
occupata!- la
rassicurai con tono malizioso. Ci avviammo verso le docce, ma purtroppo
qualcuno ci aveva già preceduto: udimmo ansiti e gemiti di
indubbia origine. Oh, cazzo! Chi poteva essere?
-Oh, Paul… così, sì! Più
forte, più
forte!- sentimmo urlare. Cristo santo! Era Paul con la tipa che si era
portato dietro…
-Quella brutta zoccola! Che stronza! Per poco non la tolgo dal mondo.
Avessi sentito come elogiava il mio JJ… e ora è
lì
a farsi scopare da Paul- sibilò Alice, calcando
sull’aggettivo possessivo.
Sorrisi, baciandola con passione sconfinata.
-Hai detto giusto! Tuo e solo tuo! E sappi che quando sei gelosa mi fai
impazzire! Per ora ti sei salvata, ma sappi che in camera
prenderò quel che voglio e con gli interessi!- la avvertii.
-Non vedo l’ora- mi provocò ancora. La presi per
mano e
tornammo alla festa, ributtandoci in pista. In qualche modo dovevo
calmare i bollenti spiriti!
Vi
ricordiamo l'altra nostra fiction Segreti e Inganni
la nostra OS Ritrovarsi
Alcune fiction ancora in corso che meritano di essere seguite!
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