Hold me close before it’s over

di Soly_D
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Regret of a lifetime ***
Capitolo 2: *** The most difficult choice ***
Capitolo 3: *** Frost in the heart ***
Capitolo 4: *** Promise, promise, promise ***
Capitolo 5: *** Between memories and silence ***
Capitolo 6: *** Maybe it’s (not) a dream ***
Capitolo 7: *** The obstacle and the glue ***



Capitolo 1
*** Regret of a lifetime ***


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Hold me close before it’s over


#01. Regret of a lifetime

«Sai, Sakura-chan, ho solo un rimpianto».
Il sorriso di Naruto era triste, amaro, così diverso da quello luminoso che le rivolgeva un tempo.
«Non sono riuscito a baciarti nemmeno una volta. Un bacio vero, dico, non una respirazione bocca a bocca».
E Sakura lo sentì, sentì forte il desiderio di prendere Naruto per le spalle e schiaffeggiarlo con tutta la forza che aveva in corpo, perché con una ragazza come Hinata al suo fianco non poteva, non doveva pensare ancora a lei.
Poi il suo sguardo ricadde sulle labbra di Naruto, carnose e un po’ screpolate, e Sakura avvertì tutt’altro desiderio.
«Hai avuto tre anni a disposizione dopo la guerra. Perché non ci hai mai provato?».
«Mi avresti menato di sicuro, Sakura-chan».
Sakura si sarebbe messa a ridere se non fosse stato per il groppo in gola.
Allungò una mano verso quella di Naruto e gliela strinse forte, raccogliendo tutto il coraggio di cui disponeva.
«Fallo ora. Giuro che questa volta non ti alzo un dito».
Vide la confusione farsi strada negli occhi di Naruto e l’imbarazzo colorargli le guance. «Sakura-chan, che dici...? Hinata...».
Sakura si sentì un’egoista quando afferrò il viso accaldato di Naruto per baciarlo sulle labbra appena schiuse dallo stupore.
«Ora non hai più rimpianti», gli disse, a un centimetro dalla sua bocca, guardandolo nei grandi occhi azzurri spalancati.
Si morse il labbro inferiore reprimendo la voglia di baciarlo ancora, quando Naruto poggiò una mano sulla sua guancia e fece combaciare le loro fronti. Lo vide abbassare lentamente le palpebre e a Sakura venne spontaneo fare lo stesso, per assaporare fino in fondo quel momento che, lo sapevano entrambi, non avrebbero mai più vissuto insieme.
«Sakura-chan, quello era solo il rimpianto minore».














Note dell'autrice:
df
Non sarà una raccolta molto allegra, come avrete ben capito (anche se una qualche flash fluffosa ispirata a The Last la troverete di sicuro), e non ci sarà un happy ending per la coppia. E' semplicemente il mio personale modo di vedere il finale del manga: accetto che Naruto e Sakura abbiano sposato persone diverse, ma secondo me tra loro ci sarà sempre qualcosa di speciale che non avranno mai il coraggio di ammettere per orgoglio e paura, e cercherò di mostrare quel qualcosa di speciale proprio in questa raccolta.
Chiarimenti sulla flash: Naruto NON sta ancora con Hinata, diciamo che escono insieme in attesa di una futura relazione. Naruto non ha dimenticato Sakura e Sakura si è innamorata di lui. Lo so, è triste, ma rispecchia il mio stato d'animo. Giuro che se improvvisamente Kishi cancella il finale del manga e The last si rivela solo un'illusione, vi scrivo la NaruSaku più allegra e dolce del mio repertorio.
Ho già parlato troppo. Spero che la flash vi piaccia, gradirei un commentino da parte vostra. Grazie a tutti coloro che mi seguono e commentano le mie storie, siete voi che mi mandate avanti ♥ Alla prossima!
Soly Dea


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Capitolo 2
*** The most difficult choice ***


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#02. The most difficult choice

«Hinata mi piace».
Sakura, seduta sulla panchina, strinse con le dita il bordo del cappotto, continuando a guardarsi le scarpe.
«E molto», aggiunse Naruto, ma ciò non servì a riavere su di sé gli occhi della ragazza. «Però, prima di iniziare qualcosa con lei, ho bisogno di sapere se tu... ecco...». Si portò una mano dietro la testa, imbarazzato, e prese un respiro profondo.
«Insomma, la guerra ci ha cambiati tutti. Ha cambiato noi, ma non quello che c’è tra di noi».
Sakura capì che quel discorso se l’era preparato a casa e rialzò il viso.
«Naruto, per favore, non girarci intorno. Arriva al dunque».
«Non provi ancora nulla per me, Sakura-chan?».
Quelle parole furono accompagnate da una folata di vento che fece frusciare le foglie degli alberi.
Gli occhi del ragazzo brillavano di un azzurro cielo, le labbra piegate in un sorriso speranzoso.
Sakura pensò a quello dolce di Hinata, a quanto avesse aspettato per ottenere le attenzioni di Naruto, a quanto lo meritasse.
Non poteva essere così egoista e meschina da intromettersi tra di loro proprio in quel momento.
«Naruto, tu sei importante... per me. Ma io, ecco...».
«Non c’è bisogno di alcuna spiegazione, Sakura-chan. Mi basta un sì o un no».
Sakura avrebbe potuto dirgli di e lasciarsi baciare, ma non voleva rovinargli la vita con i suoi continui sbalzi d’umore, con le sue paure e paranoie, con l’ossessione insensata per Sasuke-kun. O avrebbe potuto dirgli di no e indurlo tra le braccia di Hinata che gli avrebbero assicurato un futuro migliore – tranquillità, dolcezza, totale devozione. Sakura, semplicemente, non ce la fece. Rimase in silenzio, abbassando di nuovo gli occhi.
«Ho capito, Sakura-chan, va bene così. In fondo lo sapevo».
Bugiardo. Ci aveva sperato fino alla fine, invece, e Sakura lo sapeva fin troppo bene.
Naruto si alzò sfiorandole la testa in una lieve carezza e a lei non restò altro da fare se non guardarlo allontanarsi con le mani in tasca.
Aveva fatto solo pochi passi quando la sua voce le giunse di nuovo alle orecchie. Trafiggendole il cuore.
«Se per caso − e sottolineo, per caso − dovessi innamorarti di me, in futuro, non venirmelo a dire, Sakura-chan. Farebbe troppo male ed io rovinerei tutto». Sakura si strinse nel cappotto, avvertendo di già il rimpianto farsi strada negli occhi sotto forma di lacrime.















Note dell'autrice:
fg
Collocherei questa flashfic dopo il bacio di Naruto e Hinata in The last. Secondo me le cose sono andate così: Sakura provava qualcosa per Naruto, ma era ancora troppo legata a Sasuke, e voleva che Naruto fosse realmente felice. E l'unica in grado di renderlo tale sarebbe stata Hinata, per cui Sakura si è voluta sacrificare almeno una volta per ripagarlo di tutto ciò che lui ha fatto per lei. Scelta sbagliatissima, ma comunque....
Ringrazio infinitamente tutti coloro che hanno messo nelle seguite/preferite/ricordate questa raccolta già dal primo capitolo, mi sento un po' meglio a condividere con voi il mio dolore per il finale di Naruto. Apprezzo volentieri qualsiasi parere! Alla prossima.
Soly Dea


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Capitolo 3
*** Frost in the heart ***


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#03. Frost in the heart

Quella sera faceva particolarmente freddo per essere solo ad inizio autunno, ma nonostante ciò Sakura era uscita in strada, non riuscendo a sopportare gli sguardi innamorati di Naruto e Hinata. Eppure Naruto, in quel momento, era vicino a lei, non alla sua ragazza.
«Sakura-chan, ti manca Sasuke, vero?».
A Naruto non era passata inosservata la tristezza che da un po’ di tempo, e specialmente quella sera, aleggiava negli occhi verdi di Sakura.
Aveva notato come voltasse lo sguardo ogni qualvolta lui e Hinata fossero particolarmente vicini e aveva intuito che avrebbe voluto vivere la stessa situazione con il suo grande amore.
«Sì», mormorò Sakura, raccogliendosi in se stessa. Mentire era diventato fin troppo facile.
«Vedrai che tornerà presto», la rassicurò Naruto, poggiandole una mano sulla spalla.
Era calda, eppure a Sakura parve di sentire ancora più freddo. Provò a sfregarsi le braccia con le mani nel tentativo di riscaldarsi, ma non funzionò. Le sembrava di avercelo dentro, quel gelo, come se provenisse dal cuore e si espandesse gradualmente in tutto il corpo.
Naruto pensò che se avesse avuto con sé la sua giacca, gliel’avrebbe data.
Poi gli venne in mente la sua sciarpa rossa e non ci pensò due volte a sfilarsela dal collo per porgerla a Sakura.
«Puoi metterla se vuoi, ti terrebbe un po’ più caldo». Sakura deglutì a vuoto, fissando la sciarpa.
Al solo pensiero di sentirsi addosso il profumo delicato di Hinata misto a quello speziato di Naruto avvertiva una morsa dolorosa allo stomaco.
«Cosa direbbe Hinata se mi vedesse con la sciarpa che lei ha confezionato per te?».
Naruto abbassò lo sguardo e se la riavvolse intorno al collo. Sakura aveva ragione.
Il fatto era che quella sciarpa gli era diventata così familiare da dimenticare chi era stato a cucirla.
Però Sakura-chan stava gelando e lui non poteva lasciarla così. «Potrei...», tentò.
Sakura attese, fissandolo, e allora Naruto pensò che sarebbe stato inutile chiederle il permesso.
La tirò a sé con un braccio, cingendole la vita, e la fece voltare in modo che potesse poggiare la testa contro il suo petto.
«Tornerà», ripetè, accarezzandole dolcemente i capelli. «Ce l’ha promesso».
Sakura strinse in una mano la felpa di Naruto e chiuse gli occhi, lasciandosi cullare dal battito cardiaco del ragazzo.
Non aveva capito nulla, quel baka, ma in quel momento a Sakura non importava: pian piano avvertì il gelo scivolare via dalle sue membra [dal suo cuore], sostituito dal calore di Naruto, immenso, avvolgente, e non pensò nemmeno per un secondo di chiedergli cosa avrebbe detto Hinata se li avesse trovati così.















Note dell'autrice:
vNo, dico, vi immaginate la faccia di Hinata se vedesse Naruto e Sakura abbracciati stretti stretti nella sua bella sciarpa rossa? Ahahahahah povera... :'D spero che dopo due flashfics drammatiche abbiate apprezzato questo capitoletto a finale dolce-amaro. Per me sarà sempre così: per quanto Naruto ami Hinata ma dove? , lui ci sarà seeempre per Sakura-chan, anche per cose stupide come tenerle caldo. Sottolineo, però, che l'abbraccio di Naruto ha anche lo scopo di consolarla per la mancanza di Sasuke ma quale mancanza? GRAZIE a tutti coloro che hanno messo la storia nelle seguite / preferite / ricordate: per essere solo una raccolta di flashfics, e per di più senza happy ending, siete veramente in tanti!
Fatemi sapere cosa ne pensate di questa flash! ♥ Alla prossima!
Soly Dea


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Capitolo 4
*** Promise, promise, promise ***


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#04. Promise, promise, promise

«Io e Hinata ci sposiamo».
«Sono tanto... tanto felice per... te».
Sakura si era slanciata verso di lui con una tale irruenza da farlo quasi cadere all’indietro.
Si era aggrappata al suo collo, stringendolo forte, e aveva poggiato il mento sulla sua spalla.
Naruto sgranò impercettibilmente gli occhi, le braccia rigide lungo i fianchi.
Possibile che Sakura fosse davvero così felice?
Possibile che non avesse paura, come lui, dell’inevitabile distacco che quel matrimonio avrebbe comportato tra loro due?
«Promettimi solo che non ti dimenticherai mai del team 7».
A quella richiesta il ragazzo sorrise sollevato, accarezzandole piano la schiena.
«Sakura-chan, come potrei dimenticarmi di voi? Siete stati... siete la mia famiglia».
«E promettimi che tra dieci anni ci ritroveremo ancora tutti e tre insieme seduti all’Ichiraku».
Naruto poggiò le mani sui fianchi di Sakura, sentendo nient’altro che ossa sotto le dita [era sempre stata così esile?].
«Ma certo, ‘tebayo... Io continuerò a divorare ciotole e ciotole di ramen, tu a picchiarmi per la mia maleducazione a tavola e Sasuke a guardarci con commiserazione». La sentì ridere sulla propria spalla [da quanto tempo non sentiva la sua risata?], ma poi quel suono cristallino scemò in un... singhiozzo.
«Promettimi che quando i tuoi figli ti chiederanno del tuo primo amore, gli dirai di me».
Naruto chiuse gli occhi, stringendola forte a sé, e pensò a quanto avesse sofferto, lottato, sperato per l’amore di Sakura-chan.
A quanto ci avesse creduto fino alla fine. A quanto fosse rimasto deluso dalla triste realtà.
«Te lo prometto», disse, inspirando il profumo dei suoi capelli. «È con quell’amore che sono cresciuto, che sono diventato l’uomo che sono oggi».
Naruto avvertì la pelle del collo bagnarsi, bruciare sotto le lacrime di Sakura che ora tremava tra le sue braccia.
«Promettimi che mi amerai sempre un po’».
Naruto trattenne il respiro. Come poteva chiedergli una cosa del genere?
«Ora pretendi un po’ troppo, Sakura-chan».
«Promettimelo», ripetè lei, stringendo la sua maglia tra le mani.
Naruto si scostò la compagna di dosso e, continuando a stringerla per le spalle, la guardò negli occhi gonfi di lacrime, di nuovo.
Le aveva dato tante, troppe possibilità, ma lei non le aveva colte. Non in tempo.
E lui si era stancato di aspettare, divorato dalla paura di rimanere da solo, ancora, ma questa volta per tutta la vita.
Sorrise amaramente: nonostante Hinata fosse la ragazza perfetta, di una cosa era certo.
«Non mi dimenticherei di te nemmeno se lo volessi, Sakura-chan».
















Note dell'autrice:
bNon so bene cosa dire questa volta... il mio dolore per il finale di Naruto è quasi del tutto scemato per un doujinshi NaruSaku visto di recente e mi sono ripromessa che dopo questa raccolta non scriverò più "stilettate al cuore", come qualcuno me le ha definite :'D intanto vi indirizzo alla mia nuova raccolta NaruSaku The Bridge between Heaven and Earth, che spero vi piaccia.
Ringrazio infinitamente chi continua a seguire questa raccolta nonostante l'angst dilagante, senza di voi non andrei mai avanti ♥ Vi sarei grata se mi lasciaste un commentino anche a questo capitolo.
Ormai non manca molto alla fine... altri 2 o 3 capitoli. Alla prossima!
Soly Dea

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Capitolo 5
*** Between memories and silence ***


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#05. Between memories and silence

«Ti ricordi, Naruto?».
Sakura aveva pronunciato quella frase talmente tante volte che ormai sembrava un disco inceppato da ore sulla stessa malinconica canzone.
«Sì, Sakura-chan, mi ricordo», rispondeva ogni volta Naruto, bevendo un altro sorso di quel liquido capace di rievocare ricordi lontani, apparentemente sepolti nei meandri della memoria. Eppure erano ancora lì, straordinariamente indelebili, stampati nella mente [nel cuore]. Momenti così vividi e reali che sembravano passati solo pochi giorni e non anni da quando li avevano vissuti insieme.
«E tu ricordi, Sakura-chan, quando ogni occasione era buona per picchiarmi?».
Sakura rise, sollevando le gambe sul divano e poggiandosi stancamente al corpo caldo di Naruto seduto al suo fianco.
«E tu ricordi quando cercavi di strapparmi continuamente appuntamenti?».
Naruto annuì passando un braccio intorno alle spalle di Sakura per stringerla a sé.
C’era odore di alcol nell’aria, ma si sentiva abbastanza lucido da capire che quel discorso non avrebbe dovuto prendere quella piega inaspettata.
«Sì, Sakura-chan, ho smesso solo quando mi hai spinto tra le braccia di Hinata».
A Sakura non sfuggì il tono serio con cui Naruto aveva pronunciato quelle ultime parole.
«Lo dici come se ti avessi costretto io a stare con lei».
«Non ho detto questo». Naruto bevve in un unico sorso il fondo del bicchiere, sentendo la gola bruciare piacevolmente. «È solo che...».
Sakura attese, socchiudendo gli occhi, il braccio di Naruto che ora le cingeva mollemente la vita. Ma non arrivò alcuna risposta.
Sollevò lo sguardo, fissando il volto assorto del ragazzo che guardava un punto imprecisato davanti a sé.
«Cosa, Naruto?», lo incitò.
«Lo sai». C’era nostalgia nella sua voce. Non rabbia, solo rassegnazione. «Mi sarebbe bastato un gesto qualunque, una parola, anche un semplice sguardo, e non ci avrei pensato due volte a mollare tutto e tornare da te... all’istante».
Sakura sentì gli occhi farsi lucidi. Avrebbe potuto dare la colpa all’alcol, alla stanchezza, ai vecchi ricordi, ma sapeva che quelle lacrime erano dovute a ben altro. Intanto era calato il silenzio. Non era opprimente, ma nemmeno piacevole. Era solo silenzio, quel silenzio fatto di parole non dette e di pensieri malcelati. Infine giunse la domanda più scontata, più banale, la cui risposta era la più ovvia.
«Ti ricordi, Naruto, quando tu mi amavi ed io avevo occhi solo per Sasuke-kun?».
Erano passati solo pochi anni, eppure quel tempo le sembrava così lontano, quasi... estraneo.
«Sì», rispose Naruto. Come avrebbe potuto dimenticarselo? Ci era cresciuto con quell’amore non ricambiato. «E tu, Sakura-chan? Te lo ricordi?».
Sakura si rese conto di avere le guance bagnate solo quando Naruto sollevò una mano e gliele asciugò in un gesto che sapeva più d’abitudine che d’altro. Lo guardò negli occhi un tempo luminosi e ora opachi, vedendovi riflesso il suo stesso rimpianto, e mosse appena le labbra in un flebile sussurro: «Io non me lo ricordo più».
Poi di nuovo silenzio.

















Note dell'autrice:
vvHo amato scrivere questa flashfic e sono davvero soddisfatta del risultato... era proprio come volevo che venisse quindi spero possa piacere anche a voi ♥ un GRAZIE quanto una casa va a coloro che seguono questa fanfiction (come ho già detto siete davvero in tanti per una raccoltina angst): ogni volta che pubblico un capitolo nuovo aumentate di numero e ciò non potrebbe rendermi più felice. Per non parlare delle recensioni... quando mi dite che vi siete commossi, mi rendete felicissima *___*
Il mio periodo angst, però, è finito e non mi resta che pubblicare le due/tre flashfics che avevo già scritto. Intanto, per chi non ne fosse a conoscenza, qui trovate il TERZO capitolo della raccolta NaruSaku: The Bridge between Heaven and Earth, decisamente più allegra e più complessa di questa. Grazie ancora a tutti e alla prossima!
Soly Dea

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Capitolo 6
*** Maybe it’s (not) a dream ***


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#06. Maybe it’s (not) a dream

Seduto sull’altalena del parco, Naruto non si era mai sentito tanto egoista in vita sua.
Da quando era finita la guerra, da quando Sasuke era partito per il suo viaggio di redenzione, Sakura gli era rimasta accanto per tutto il tempo.
Cenavano più spesso all’Ichiraku, a volte si concedevano lunghe passeggiate per le vie di Konoha, altre volte si incontravano semplicemente a casa per guardare un film. Perfino quando lui aveva cominciato ad uscire con Hinata, Sakura non aveva smesso di cercarlo.
Ma ora Sasuke era tornato e Naruto era certo che lei non avrebbe avuto occhi che per lui. Di nuovo, com’era sempre stato.
Mentre rimuginava, si accorse che l’altalena aveva cominciato a muoversi senza che si fosse spinto con i piedi.
Si voltò indietro di scatto: le iridi verdi di Sakura illuminavano la notte.
«Sakura-chan, cosa ci fai qui?!».
La ragazza sorrise, piegando la testa di lato. «Potrei farti la stessa domanda».
Si era allontanata dalla festa perché aveva visto la zazzera bionda di Naruto perdersi tra gli invitati e sparire nel nulla.
Preoccupata, era uscita a cercarlo: non era da lui abbandonare così una festa, per di più organizzata in onore del suo migliore amico.
La risposta ai suoi dubbi non tardò ad arrivare, anche se le parve tremendamente falsa.
«Avevo bisogno di aria, devo aver mangiato troppo. Ma tu dovresti essere lì, con Sasuke! La sua festa di bentornato non è ancora finita!».
Sakura raggiunse l’altra altalena e si sedette, cominciando a dondolarsi. «Non credo che Sasuke-kun si accorgerà della mia assenza».
Sentì Naruto sospirare. «Sakura-chan, non gli sei mai stata indifferente. Era solo troppo coinvolto nella sua vendetta. Ma ora...».
Non ci fu bisogno di altre parole. Sakura se n’era già accorta: Sasuke era appena tornato e già la guardava con una luce nuova negli occhi, come non l’aveva mai guardata, come aveva sempre desiderato che la guardasse. Il solo pensiero la faceva sorridere e... e... e...
Dov’era la felicità che avrebbe dovuto sconvolgerle i sensi? E il batticuore? E il rossore sulle guance?
«Allora è così che finirà, vero? Io con Sasuke-kun e tu con Hinata».
Naruto voltò la testa per guardarla, visibilmente confuso.
«Speravi in un finale diverso, Sakura-chan?».
«È tutto ciò che ho sempre desiderato. Solo che non mi sembra... reale. Mi capisci, Naruto?».
Oh, la capiva eccome. Aveva l’impressione che il loro futuro fosse stata già scritto, quasi imposto, come se loro non avessero avuto voce in capitolo.
Si staccò dall’altalena e raggiunse Sakura, la quale smise di dondolarsi, attendendo.
«E se cambiassimo le regole di questo... sogno, Sakura-chan?».
Sakura pensò che sarebbe stato bello lasciarsi andare, assaggiare un po’ di quella felicità che avrebbe provato se avesse scelto Naruto.
«E se decidessimo di... svegliarci insieme?», continuò lui, chinandosi sul suo viso.
Naruto, ora, le era così vicino che Sakura riusciva a cogliere tutte le sfumature dei suoi occhi azzurri. Brillavano speranzosi e non smettevano di guardarla con amore. Uno sguardo che lei non meritava.
Cosa ne sarebbe stato di Hinata? E Sasuke? Sakura sapeva che lui l’avrebbe scelta per ridar vita al suo clan.
Si sollevò in piedi e poggiò la fronte sul petto di Naruto, stringendo due lembi della felpa tra le mani.
Capì che la vera felicità era lì, tra le sue braccia che sempre l’avevano protetta, rialzata, sostenuta.
La mano di Naruto le aveva appena sfiorato la schiena quando Sakura si staccò, voltandosi per andare via.
Naruto guardò la sua figura rimpicciolirsi nel buio fino a diventare un puntino in lontananza.
Nell’aria vibravano ancora le parole che lei gli aveva soffiato sulle labbra un attimo prima di staccarsi.
«Questo non è un sogno, è la realtà. E non si può più tornare indietro».















Note dell'autrice:
jkCredo di aver sforato il limite della flashfic di un centinaio di parole, ma non ho voluto togliere nulla... ci tenevo ad ogni particolare. Ultimamente ho riflettuto su una cosa... Sicuramente alla fine della guerra Sakura amava ancora Sasuke, ma negli anni successivi sono sicurissima che avrebbe potuto innamorarsi di Naruto. Perchè, allora, Naruto e Sakura non sono finiti insieme? Secondo me, perchè non avrebbero saputo cosa fare di Sasuke e Hinata. O meglio, solo di Hinata. Sasuke ci sta benissimo come viaggiatore alla ricerca del proprio io, ma Hinata? Che fine avrebbe fatto lei? A me sarebbe piaciuto vederla con Kiba, ma il suo amore per Naruto era visibilmente troppo forte per notare il compagno di squadra. In sostanza, a Naruto e Sakura è stato IMPOSTO di stare con altre persone e in questo capitolo ho voluto sottolineare che in qualche modo questa imposizione è sentita anche da loro. Non prendetemi per pazza, io li amo troppo ♥ Grazie a tutti coloro che continuano a seguirmi, ormai manca poco alla fine della raccolta!
Intanto vi lascio il link di una mia shot NaruSaku: Arigatou, Naruto. Alla prossima!
Soly Dea

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Capitolo 7
*** The obstacle and the glue ***


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#07.  The obstacle and the glue

«Ti amo».
C’era una tale sicurezza in quelle parole, in quegli occhi, che Naruto non pensò nemmeno per un momento di dubitarne. Strinse tra le mani il viso di Sakura, accarezzando le guance con i pollici, e poggiò la fronte contro la sua. Il suo respiro accelerato gli solleticava le labbra. La vide arrossire e sorrise di cuore, sorrise come non faceva da tempo, perché tutto ciò che aveva sempre desiderato era lì, davanti ai suoi occhi.
E per la prima volta era dannatamente reale.
«Mi ami», ripeté. «Mi ami, Sakura-chan, tu mi ami... ami me».
Sakura avrebbe voluto abbracciarlo e baciarlo, baciarlo fino a non avere più fiato, ma c’era quel qualcosa, quel qualcuno, che non smetteva di essere l’ostacolo e la colla del loro rapporto. «Ma noi amiamo anche Sasuke-kun».
Naruto sentì crollare tutti i castelli che si era costruito. Come aveva potuto dimenticarsi di lui?
«Il clan è la sua vita», gli ricordò Sakura. «E ha bisogno di me per farlo rinascere. Me l’ha chiesto, capisci?».
Naruto capiva, capiva fin troppo bene, ma il solo pensiero di Sasuke e Sakura uniti, ora che lei non lo amava più come un tempo, ora che lei amava lui, Naruto, gli faceva contorcere le viscere. «Io ho bisogno di te, Sakura-chan».
«Ed io di te, ma non possiamo fargli questo. Non si merita di soffrire ancora».
«E noi ce lo meritiamo?», continuò Naruto, imperterrito.
Sakura lo guardò intensamente negli occhi. «Potremmo mai essere felici se abbandonassimo Sasuke-kun al suo destino?».
Naruto abbassò lo sguardo. Quelle parole facevano dannatamente male, ma erano vere.
Sasuke sarebbe sempre stato più importante.
Rimasero in silenzio per interminabili minuti fino a quando Sakura non si voltò per andare via, ma Naruto la afferrò per un polso un attimo prima che potesse allontanarsi. «Non farmi rimanere con questo rimpianto per tutta la vita. Permettimi solo di...». Abbassò gli occhi e accarezzò con le dita il dorso della mano di Sakura per poi risalire lungo il braccio, percorrendo la spalla, giungendo sul collo e infine sulla guancia. «Solo una volta».
«Solo una», ripeté Sakura, poggiando a sua volta la mano su quella di Naruto e strofinando la guancia contro il palmo, godendo del calore [dell’amore] che infondeva. Naruto non indugiò oltre: si chinò su di lei e la baciò, cogliendola alla sprovvista.
Sakura sentì le gambe cedere, ma Naruto la teneva per le braccia, impedendole di lasciarsi andare.
Non fu dolce, non fu romantico, non fu passionale come l’avevano desiderato. C’era tristezza in quel bacio, rassegnazione, un po’ di rabbia.
«Rimani con me stanotte».
«Ma io... Sasuke-kun...».
«Voglio solo averti al mio fianco, Sakura-chan».
Sakura non riuscì a dirgli di no. Le braccia si mossero automaticamente verso le spalle di Naruto per cingergli il collo, mentre lui riprendeva a baciarla trascinandola con sé sul letto. Le loro mani si cercarono, le dita si intrecciarono smaniose.
«Per Sasuke», avrebbe detto Sakura il mattino dopo, mentre si allontanava per sempre sotto lo sguardo addolorato di Naruto.
«Per Sasuke», avrebbe ripetuto lui con lo scopo di convincersi, ma le sue labbra avrebbero mimato un “Ti amo” ricevendo in risposta un sospirato “Anch’io” e da quel momento si sarebbero amati in silenzio, chiedendosi ogni giorno come sarebbe stato se avessero scelto di comportarsi da egoisti.
















Note dell'autrice:
yMi rendo conto che questo capitolo è un po' What if, perché è come se Hinata e Karin non esistessero, ma mi andava proprio di scriverla e spero che vi piaccia almeno un po' :D
Ho notato una riduzione nel numero di recensioni rispetto all'inizio della raccolta e sono sicura che vi siete stancati quanto me di tutto questo angst :') La raccolta si chiude qui: avevo in mente un ottavo capitolo, ma è venuto troppo lungo e probabilmente lo pubblicherò a parte. Ringrazio infinitamente tutti coloro che hanno seguito e recensito la raccolta, mi sono sentita molto meglio condividendo con voi il mio dolore per il finale del manga ed ora mi sento ancora più pronta a scrivere NaruSaku fluffose e comiche, perché questa coppia non è angst, ma dolcezza e comicità allo stato puro. Vi invito quindi a passare dalla mia raccolta The Bridge between Heaven and Earth a cui tengo tantissimo e rinnovo il mio appello, già colto e diffuso dalle mie care colleghe: dipingiamo il fandom di ROSA, perchè il mondo ha bisogno di più NaruSaku!
Grazie ancora a tutti, alla prossima puntata ;)
Soly Dea

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