20 days OTP challenge: Spamano

di Lady White Witch
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #01 Tenendosi per mano ***
Capitolo 2: *** #02 Coccolandosi da qualche parte ***
Capitolo 3: *** #03 Guardando la tv ***
Capitolo 4: *** #04 Ad un appuntamento ***
Capitolo 5: *** #05 Bacio ***
Capitolo 6: *** #06 Indossando i vestiti l’uno dell’altro ***
Capitolo 7: *** #07 Cosplay ***
Capitolo 8: *** #08 Shopping ***
Capitolo 9: *** #09 Passando del tempo con gli amici ***
Capitolo 10: *** #10 Con le orecchie da animale ***
Capitolo 11: *** #11 In Kigurumi ***
Capitolo 12: *** #12 Pominciano ***
Capitolo 13: *** # 13 Mangiando il gelato ***
Capitolo 14: *** #14 Genderswap ***
Capitolo 15: *** #15 Indossando vestiti in uno stile diverso ***
Capitolo 16: *** #16 Durante i loro rituali mattutini ***
Capitolo 17: *** #17 Amoreggiando ***
Capitolo 18: *** #18 Facendo qualcosa insieme ***
Capitolo 19: *** #19 In tenuta formale ***
Capitolo 20: *** #20 Ballando ***



Capitolo 1
*** #01 Tenendosi per mano ***


#01 Tenendosi per mano


Spagna era tornato a casa, dopo due anni nelle Americhe. E il suo re voleva che partisse subito per una nuova spedizione, con più uomini a sua disposizione, per esplorare i nuovi territori e, all’occorrenza, togliere di mezzo la concorrenza. Inglesi, francesi o portoghesi aveva poca importanza: chiunque li avesse ostacolati, andava eliminato.
Anche se ne aveva poca voglia, la Nazione spagnola doveva obbedire al suo sovrano. Di tempo ne aveva poco, ma Belgio sapeva perfettamente come lo doveva impiegare.
‘’ Parlagli ‘’ gli intimò, severa. Quando aveva quello sguardo, era difficile capire chi era il vero Impero.
‘’ Ma, Emma… Romano mi odia! Sono convinto che gli farebbe molto più piacere sapere che me ne sono andato di nuovo via.’’
‘’ Oh, Antonio… si vede che non lo conosci bene quanto me. Ti sta aspettando in cortile. Non sarebbe maleducato farlo aspettare di più?’’
Alla fine, aveva ceduto. Belgio conosceva tutti i suoi punti deboli. Era sempre così quando si trattava dell’italiano. E stare lontano da casa proprio mentre stava crescendo, era la parte più dolorosa. Stava perdendo una parte della sua vita, e lo odiava.
‘’ Lovi… sono tornato…’’
Gli tese la mano, aspettandosi che gliela respingesse. D’altra parte, Romano non si lasciava mai andare ad eclatanti dimostrazioni di affetto. Neppure con suo fratello Feliciano. Grande fu la sua sorpresa, quando il giovane gli strinse con forza la mano, le guance rosse per l’imbarazzo e gli disse:’’ Ora non andrai più via… vero bastardo?’’
‘’ Como?’’
‘’ Non farmelo ripetere! Hai capito quello che ho detto! Vuoi… vuoi andartene via di nuovo? Vuoi lasciarmi di nuovo da solo?’’
Di fronte a quell’espressione così triste Spagna non ebbe il coraggio di rispondergli. Sarebbe stato troppo crudele. Si limitò a stringere la presa e ad avvicinare il viso al suo.
‘’ Lovinito, non importa quanti metri ci separeranno. Io e te saremo sempre legati. Non dimenticartelo mai, querido.’’

(308  parole) 

Avviso ai lettori : Minimo due recensioni per continuare questa raccolta sulla  Spamano. 

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Capitolo 2
*** #02 Coccolandosi da qualche parte ***


#02 Coccolandosi da qualche parte

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Spagna amava andare a trovare Romano. Certo, ogni volta che lo faceva lasciava a casa pile di documenti , ma valeva la pena lasciar da parte il lavoro per poter passare del tempo con il suo ex scagnozzo. Inoltre, se il ragazzo gli aveva dato una copia delle  chiavi del suo appartamento, voleva dire che non gli dispiaceva quando veniva a trovarlo. Era poi un dettaglio trascurabile la frase:‘’ Bastardo, non farti strane idee. Meglio che ti dia le chiavi, piuttosto che qualcuno chiami la polizia e ti sbattano al fresco. ‘’  
A modo suo, Romano voleva fargli capire che ci teneva. Un modo contorto, ma era così tipico di lui che Spagna non poteva fare a meno di amarlo.
‘’ E’ ufficiale: sono pazzo di lui.’’
Appena entrato nel piccolo appartamento, fu accolto da una serie di profumi familiari, salsa e prezzemolo, e dalla voce di Romano. Non capiva una parola, stava parlando in dialetto.
Parlare da solo non era da Lovino, ma sul momento Antonio ci pensò poco. Il suo pensiero principale era voglio stringere forte il mio Lovinito. Fece attenzione a non fare il minimo rumore, togliendosi le scarpe e i calzini. Come un gatto, si diresse in cucina, dove il giovane era affaccendato ai fornelli. Era uno spettacolo  vederlo cucinare. In realtà, Spagna doveva veramente sforzarsi per non considerarlo sempre uno spettacolo. Ma mica era colpa sua se Sud Italia era così bello! Era colpa del sangue di Impero Romano, ecco!
‘’ Fusofusofuso… non si è accorto di niente!’’ pensava, ormai a pochi passi dalla sua preda. Era solo una questione di pochi istanti e…
‘’ CHE CAZZ…’’
‘’ Hola, Lovi!’’  esclamò lo spagnolo, dopo averlo abbracciato da dietro le spalle e avergli baciato il collo.
A seguito del bacio, Romano aveva fatto cadere il piatto che teneva tra le mani.
‘’ Tu cosa cazzo ci fai qui?’’
‘’ Sono venuto a trovarti, mi amor.’’
Aveva voglia di coccolarlo un po’… la pasta poteva aspettare. Peccato che Spagna avesse la stessa soglia di attenzione di America durante i meeting. Altrimenti, si sarebbe accorto che c’era anche qualcun altro in cucina. Qualcuno che non gradiva le attenzioni che lui rivolgeva a Romano.
‘’ Ve… ma che carini…’’
A quella voce, Antonio si sbloccò.
Romano non era da solo: Feliciano era seduto dall’altro capo del tavolo. Certo, sapeva che vivevano insieme, ma ogni volta che Antonio veniva a trovare il suo querido, il minore dei Vargas era fuori con Germania. Chissà perché, per una volta aveva deciso di rimanere a casa. Doveva proprio essere la sua giornata fortunata…
Italia inclinò appena la testa, con uno sguardo che allo spagnolo sembrò più inquietante rispetto alle urla di Romano.
‘’ Ve… fratellone Spagna, non si saluta più? Che peccato…’’

 

(460 parole)

 

 

 

 

 

 

Angolo autore
Ormai è una mia personale headcanon la gelosia di Italia. Quel faccino tanto tenero e coccoloso non deve trarre in inganno: l’estrema proiettività è una cosa di famiglia. Romano e Impero Romano ne sono la prova. E volete vedere che proprio Feli sia immune al parental control?
Minimo due recensioni per continuare la storia.

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Capitolo 3
*** #03 Guardando la tv ***


#03 Guardando la tv

 

 

 

 

 

 

 

 

 

‘’ Guarda questo… si è addormentato!’’ biascicò irritato Romano, guardando di sottocchio Spagna, addormentatosi sulla sua spalla. Era un idiota, ecco cos’era. Nessuno sano di mente, dopo una settimana passata tra pile di documenti da leggere e riunioni con il suo capo protrattesi a orari indecenti, avrebbe avuto la forza di assillare una persona, per convincerla a guardare un film insieme. Ma Spagna l’aveva fatto, in barba a qualsiasi buon senso. Ed era stato tanto petulante, che alla fine Romano aveva accettato, pur di non doversi più sorbire tutti i suoi Dai Lovi, sabato siamo entrambi liberi. Ci divertiremo!
Certo, come no… alla fine il bastardo si era addormentato, nel bel mezzo della visione de Vacanze Romane. Per la cronaca, uno dei suoi film preferiti. Come l’altro facesse a saperlo, era un mistero. Con lui, però, aveva smesso di stupirsi già da un pezzo.
‘’ Bah, piuttosto che passare del tempo con me, avresti fatto meglio a farti una bella dormita. Non ne vale la pena, idiota. ‘’ disse, sicuro che l’altro non lo potesse sentire. Se c’era una cosa che aveva imparato, era che lo spagnolo avere il sonno pesante. Persino più pesante del suo, il che era tutto dire.
‘’… vale … sempre…’’
‘’ Che cazzo?’’
‘’ …per me… vale sempre…’’
Subito il suo viso si colorò di rosso, con il cuore che gli andava a mille. Lo aveva sentito… ok, forse non si era svegliato, ma comunque l’aveva sentito. Ed era fottutamente imbarazzante.
‘’ …per il mio Lovi… vale sempre… la pena…’’
‘’ Idiota… ’’ fece a bassa voce l’italiano, abbassando la testa e stringendo i pugni. Non poteva farlo sentire così bene, semplicemente dicendo della frasi sconnesse mentre dormiva. Era assurdo. Senza un briciolo di logica. Però lo sapeva, la logica con Spagna non funzionava mai.

 

 

 

(297 parole)

 

 

 

 

 

 

Nota autore
Headcanon presente in questo capitolo: Romano ama i film di Fellini, De Filippo e Pasolini.
Ogni capitolo della raccolta, presenterà una mia headcanon. Spero che risultino di vostro gradimento.
Minimo due recensioni per continuare.

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Capitolo 4
*** #04 Ad un appuntamento ***


#04 Ad un appuntamento

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Non aveva niente da mettersi. Cazzo. Non c’era niente che gli stesse bene, e che non lo facesse sembrare un nerd o un dongiovanni incallito. Perfetto, grandioso… meno di venti minuti e Spagna sarebbe venuto a prenderlo, e lui era ancora in mutande. Non poteva farsi vedere semi nudo da lui. Certe strategie di conquista poteva andare bene al crucco o a Grecia, ma con lui era tutta un’altra storia. Era esile e magrolino, senza particolari attrattive.
Se il bastardo l’avesse visto così, se ne sarebbe andato via senza tanti complimenti.
Rabbrividì, ma non per il freddo.
‘’ Cazzo, ci sarà qualcosa che non mi faccia sembrare un coglione!’’ si disse, guardando la massa informe sul suo letto.
Aveva riversato lì tutto il suo guardaroba, maledicendo Feliciano per aver preso in prestito la sua camicia preferita, l’unica cosa decente in mezzo a quella paccottiglia.
‘’ Un giorno lo ammazzo – imprecò, buttando in un angolo una maglietta nera – Ammazzo lui e il mangia crauti. Magari non in quest’ordine.’’
Meno quindici minuti. Non era assolutamente pronto. Dio aveva deciso di prendersi gioco di lui, o di vendicarsi del numero sproporzionato di bestemmie che quotidianamente rivolgeva a qualche suo santo. Ok, aveva un caratteraccio… ma doveva davvero essere punito solo per questo? Francia era un pervertito, Russia uno psicopatico. Perché non se la prendeva con loro?
Dannazione, meno dieci minuti. Aveva bisogno di più tempo, aveva bisogno…
‘’ Fratellone! – Seborga spalancò la porta senza badare alla privacy del maggiore – Il tuo fidanzato è qui.’’
E aveva bisogno di avere dei fratelli meno imbarazzati, grazie tante.
‘’ Esci!’’ gli urlò, rosso in viso. Adesso che diavolo doveva fare? Lui era già lì.
‘’ Ma lui è venuto per te, Roma. Anzi…’’
Non gli piaceva quando Seborga non finiva una frase. E non gli piaceva quando taceva. Significava guai in arrivo.
‘’ Hola, Lovi.’’
Ecco, aveva ragione. Da sopra la spalla del fratello si stagliava Spagna, con un mazzo di gigli bianchi in mano.
Francia doveva avergli dato i suoi consigli di stile, i gigli erano il suo marchio di fabbrica. Anche Romano avrebbe voluto chiedere dei consigli a Feliciano o Emma, ma si era vergognato troppo.
‘’ Tu cosa ci fai qui?!’’ gli fece, prendendo una delle magliette sul letto per coprirsi. Voleva morire.
‘’ Abbiamo un appuntamento, no?’’
‘’ Ma sei in anticipo, idiota. E io sono nudo!’’
‘’ E di che ti preoccupi? – intervenne questa volta Seborga – Tanto è chiaro a tutti che Spagna ti preferisce nudo, ansimante e…’’
Romano gli lanciò una scarpa in faccia. Aveva ancora un amor proprio da difendere.

 

 

(422 parole)

 



 

 

 

 

 

Nota autore
Headcanon presente in questo capitolo: Romano è molto insicuro sul suo aspetto fisico. Si vede troppo magro e poco atletico per attirare l’attenzione di qualcuno. Per fortuna, Spagna non è dello stesso parere.  
Ogni capitolo della raccolta, presenterà una mia headcanon. Spero che risultino di vostro gradimento.
Minimo due recensioni per continuare.

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Capitolo 5
*** #05 Bacio ***


#05 Bacio

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Era così sbagliato. Romano non faceva che ripeterselo: quello che sentiva, quello che era… era  completamente sbagliato. Vaticano aveva impegnato un secolo a imprimerglielo nella testa, indelebile nella memoria: l’amore tra due uomini era un aberrazione. Un peccato mortale contro Dio. E lui, non aveva fatto che ripeterselo. Aveva provato a resistere ai suoi impulsi, aveva cercato di ignorare i suoi sogni… sogni in cui un certo bastardo di sua conoscenza faceva cose, affamato e bisognoso del suo corpo. Cose che lui stesso sembrava gradire molto, ma che nella realtà li avrebbero condannati entrambi all’Inferno. Aveva tentato di allontanarlo, di odiarlo. Ma non ci era riuscito. C’era qualcosa che lo spingeva sempre a tornare da Spagna, qualcosa contro cui non riusciva a combattere.
E, mentre si abbandonava ai baci di Spagna, sconfitto, dopo un’attesa lunga decenni, capì che Dio non poteva veramente condannare qualcosa di potente come l’amore.

 

 

 

( 150  parole)

 

 

 

 

 

 Nota autore
Headcanon presente in questo capitolo: Romano ha avuto un’educazione cattolica che, per molto tempo, l’ha portato a rifiutare i suoi sentimenti per Spagna, ritenendoli impuri e peccaminosi.
E’ un tema delicato questo, e sole 150 parole non sono in grado di certo di affrontarlo al meglio. Ma, nel mio piccolo, spero di aver fatto un buon lavoro.
Minimo due recensioni per continuare  

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Capitolo 6
*** #06 Indossando i vestiti l’uno dell’altro ***


#06 Indossando i vestiti l’uno dell’altro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Romano odiava essere svegliato alle otto. Di domenica mattina, soprattutto. E se a svegliarlo era quella peste ambulante di suo fratello Feliciano, il suo malumore raddoppiava. Perché davvero, Feliciano non aveva idea di quando stare zitto e impicciarsi dei suoi affari.
‘’ Ve… giorno fratellone, già sveglio?’’
‘’ E’ perché mi hai svegliato tu, idiota! – imprecò il maggiore, mentre si preparava il caffè anche per il suo indesiderato ospite – Se non era per te, avrei dormito fino a mezzogiorno!’’
‘’ Ieri sera non mi hai fatto neanche gli auguri! – imbeccò l’altro, ignorando i rimproveri del fratello – Te ne sei andato dalla festa del fratellone Francia a mezza notte, e nessuno ti ha più visto!’’
‘’ Beh, sai che odio le feste di quel maniaco. Potrò pure festeggiare come cazzo mi pare ‘’ ribatté secco Romano, dando malamente la tazza di caffè a suo fratello. Non era dell’umore adatto per discutere di auguri e cazzate varie, si era appena svegliato dopo una lunga notte abbastanza piacevole, e non gli andava, dopo poche ore di sonno, avere alcun tipo di rapporto umano.
‘’ Ve… e tu come festeggi di solito, fratellone?’’
A quella domanda, lui rabbrividì. Feliciano continuava ad avere la sua solita aria idiota,  ma il modo in cui glielo aveva chiesto non faceva presagire niente di buono. Perché, davvero, a volte anche quel demente aveva un lato protettivo da far venire i brividi anche a Russia.
‘’ Non sono cose che ti riguardano.’’
‘’ E perché?’’
‘’ Perché sono affari miei. Non ti chiedo cosa fai tutte le volte che sparisci con quel crucco, e so perfettamente cosa fate, così tu non mi chiedi niente di quello che faccio io. Mi pare equo, Feli.’’
Per un po’, suo fratello non disse niente e lui assaporò il gusto della vittoria. Per una volta, l’aveva avuta vinta lui. Peccato che non ci fosse modo di avere l’ultima parola in una conversazione con Feliciano.
‘’ Ve… spero che tu e il fratellone Spagna ieri sera vi siate divertiti – disse, calcando su divertiti  - A proposito, ma lui sta ancora dormendo?’’
‘’ Chi ti ha detto che sono stato con lui?!’’
‘’ Vuoi dire che non avete passato la notte insieme? Ve… allora non è sua la maglietta che stai indossando?’’
Subito Romano abbassò lo sguardo, e sgranò gli occhi quando si accorse di indossare una vecchia maglietta consunta e decisamente non della sua taglia, con la bandiera spagnola stampata sopra. Cazzo aveva combinato? Dannato fretta, e dannato sonno arretrato. L’avevano fregato.
‘’ Merda!’’

 

 

 

 

 

( 420 parole)

 

 

 

 



 

Note autore

Headcanon di questo capitolo: Romano odia le feste di Francia. Anzi, a dirla tutta odia le feste in generale. E alla prima occasione, se ne va, senza che nessuno, o quasi, se ne accorga.
Italia fratello geloso e protettivo davvero non riesco ad escluderlo dalla mia raccolta. Mi ispira, e trovo divertente che, per una volta, i ruoli tra i due Italia siano invertiti.
Minimo due recensioni per continuare.

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Capitolo 7
*** #07 Cosplay ***


#07 Cosplay

 

 

 

 

 

 

 

 

 

‘’ E chi cazzo saresti?’’ domandò accigliato Romano, quando Spagna gli aprì la porta della stanza che il giovane gli aveva gentilmente offerto. E no, non voleva certo che dormisse nella sua! Che diavolo, certo che no!
‘’ Beh, sono Cupido.’’
‘’ Questo non è Cupido, coglione.’’
‘’ Leggi La casa di Ade, Lovi. Cupido è proprio vestito così.’’
Spagna indossava una semplice giacca bianca e un paio di jeans, dietro le spalle erano ben visibili un paio di ali bianche incredibilmente realistiche, e sulle spalle portava arco e faretra. Romano non negava che stesse… beh, bene. Ma non sarebbe andato a Napoli con lo spagnolo conciato come un modello di Gucci.
‘’ Levati questa roba!’’
‘’ Lovi, ci ho messo tanto per farmi cucire le ali da Francia!’’
‘’ Non me ne fotte un cazzo! – ribatté secco lui - Al Comicon di Napoli, con te conciato in quel modo, non ci vengo!’’
‘’ Ma pensavo che ti avrebbe fatto piacere! Insomma, tuo nonno…’’
‘’ Mio nonno non era un blasfemo! E tu hai passato troppo tempo a casa di America, coglione!’’
Spagna lo fissò, per poi chiedergli:’’ Non sarai mica geloso, Lovi?’’
Il meridionale arrossì fino alla punta dei capelli, e si affrettò a dire:’’ No, coglione. Per me puoi fare quel che cazzo di pare. Non sono mica la tua balia. ‘’
‘’ Ma non capisco perché non ti piace il mio costume!’’
‘’ Non è che non mi piace…’’
‘’ In realtà – pensò – Mi piace fin troppo. E non so se riuscirei a nasconderlo per molto.’’
Aveva una sua reputazione da difendere, e non poteva certo sbavare come una scolaretta guardando solo un po’ di pelle scoperta… anche se era un bel po’ di pelle scoperta. Il  bastardo non poteva vestirsi da Cupido e pensare che lui potesse restare indifferente.
‘’ Ti piace, vero? Ti piace ma non vuoi ammetterlo.’’
‘’ Cos… No! Che idiozia!’’
Spagna sorrise, e accidenti, di fronte a quel sorriso Romano non riusciva a insultarlo come avrebbe voluto.
‘’ Sai, ho un costume anche per te e…’’
‘’ Ma vaffanculo!’’

 

 

(340 parole)

 

 

 

 

 

Nota autore

                                                                                                                                   Headcanon presente: Spagna è un fan della saga di Percy Jackson, dopo che, per caso, lesse il primo libro durante un meeting particolarmente noioso a casa di America.
Che dirvi, la descrizione del cosplay di Spagna è ripresa fedelmente dal libro ‘’Eroi dell’Olimpo: La casa di Ade’’ che mi hanno regalato questo Natale.
Minimo una recensione per continuare.

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Capitolo 8
*** #08 Shopping ***


There

#08 Shopping

 

 

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La nave era pronta a salpare, ma Spagna non era ancora pronto per imbarcarsi. Al mercato di Marsiglia aveva preso delle pipe per Olanda, dei vestiti per Belgio, delle armi per Portogallo... ma niente per il suo Lovinito. Ora, Spagna non si era dimenticato di Romano. Come avrebbe potuto? Ma fargli un regalo era un impresa titanica: nonostante il parere di Austria, Romano non era un bambino capriccioso.
Pigro sì, ma non capriccioso.
Non voleva animali nè giocattoli nè cibi esotici. Fatta eccezione per i pomodori, non aveva mostrato alcun interesse per le merci che portava dal Nuovo Mondo. Era troppo piccolo per una spada o per un arcimburgo, e di certo non era così stupido da fargli fumare la robaccia di cui Abel andava matto.
Non gli rimanevano molte possibilità, e l'idea di tornare a mani vuote non lo allettava neanche un po'.
Rischiava di non ripartire più, pur di trovare il regalo perfetto per il ragazzino. Era testardo, ancor più di tutti gli uomini del suo equipaggio. Qualità fondamentale, se si voleva intraprendere la vita di mare.
Chissà, forse un giorno porterà anche Romano in uno dei suoi viaggi...
Era passato da poco il vespro, i commercianti stavano cominciando ad andarsene, ma finalmente, quando persino lui cominciava a scoraggiarsi, Antonio trovò il regalo perfetto: una croce d'argento, simile a quella che aveva anche lui. Croce che Romano guardava sempre con gli occhi sgranati, e che aveva provato a rubare più volte da quando era venuto a vivere da lui. 
Sembrava quasi un segno del destino. 
'' Dios... grazie!''

 

 

(255 parole)

 

 

 

 

 

Nota autore

                                                                                                                                   Headcanon presente: Prima di ritornare a casa dopo un lungo periodo passato nelle Americhe, Spagna aveva l'abitudine di comprare dei regali per i suoi amici. Purtroppo, non sapeva mai cosa regalere a Romano.
Minimo una recensione per continuare.

PS
Un’ultima cosa:
 un grazie enorme a chi ha letto e commentato la  mia fic Percy Jackson Au Collection

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Capitolo 9
*** #09 Passando del tempo con gli amici ***


There

#09 Passando del tempo con gli amici 


 

 

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'' Emma, per favore  - la pregò Romano, vedendo lo stato in cui era ridotto il suo salone  - Devo solo portare al bastardo dei documenti da parte del mio capo, non devo mica andare a una sfilata a Milano!''
''  Solo dei documenti, eh? - gli chiese la belga con un sorriso malizioso, mentre portava in casa un altra busta della sua giornata di shopping. Ah, se il suo fratellone l'avesse saputo, le avrebbe tolto la carta di credito per cent'anni.  -  Allora perchè non ci va Feli?''
'' Perchè quel coglione di mio fratello ha la febbre!'' esclamò l'altro, esasperato. Lo avrà ripetuto almeno una dozzina di volte, da quando l'amica si era auto invitata a casa sua perchè, parole sue, Non permetterò che ti presenta da Spagna vestito come un barbone.
Cavolo, quel coglione non faceva mai caso alle cose che indossava. Non sapeva distinguere un Armani da un Dolce&Gabbana, figuriamoci se notava se lui era poco curato o meno. 
E Cristo, per una questione di principio lui non si sarebbe mai presentato in certe condizioni da Spagna, mai! Purtroppo, Belgio non sembrava essere dello stesso parere.
'' Ma a te non fa certo dispiace. Andare da Tonio, dico.'' 
'' Perchè dovrebbe farmi piacere? E' una seccatura.''
'' Una seccatura abbronzata, col fisico asciutto e muscoloso e con un culo scolpito da Michelangelo. Certo, è davvero seccante dover andare da lui solo per lavoro. ''
'' Io devo...''
'' Ssh... non dire altro. Non ti giudico. ''
'' Emma, io e il bastardo non stiamo insieme!''
'' Oh, dunque vorresti dirmi che se lui ti dicesse Lovi, voglio diventare una sola cosa con te , tu rifiuteresti?''
Il silenzio di Romano  fu una risposta più che esauriente. Lei annuì, soddisfatta. Ah, gli uomini. Com'erano prevedibili.
'' Lo immaginavo - disse, prendendo la spazzola - Ora vediamo di dare una sistemata a questi capelli. E non ti preoccupare, mi terrò ben lontana dal tuo ricciolo. Tonio non me lo perdonerebbe mai.'' 


 

 

(330 parole)

 

 

 

 

 

Nota autore

                                                                                                                                   Headcanon presente: Belgio ha mantenuto un ottimo rapporto con Romano. E anche se ha avuto una storia con Spagna, durante la guerra dei Trent'anni, non esita a dare consigli più o meno richiesti ad entrambi.
Minimo una recensione per continuare.

PS
Un’ultima cosa:
 un grazie enorme a chi ha letto e commentato la  mia fic Percy Jackson Au Collection 

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Capitolo 10
*** #10 Con le orecchie da animale ***


There

#10 Con le orecchie da animale


 

 

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'' Non me l'hai ancora spiegato...'' fece annoiato Romano, sdraiato placidamente sul divano dello spagnolo.
'' Cosa?'' gli chiese Spagna, mentre portava in cucina i piatti da lavare. Ah, quando il suo ex braccio destro veniva a trovarlo, si ritrovava sempre con una pila di piatti pati al monte Everest! Certo che, per essere uno che mangiava tanto, non aveva un filo di grasso. 
'' Perchè cazzo non ti sei ancora tolto quelle stupide orecchie da coniglio.''
'' Ah, quelle... Lovi, è una lunga storia.''
Era passato un mese da quando Prussia aveva avuto la balzana idea di riunire tutti per scattare una foto ridicola per celebrare il 1 Aprile. A Spagna l'idea era piaciuta un sacco, specie perché aveva potuto scattare delle foto imbarazzanti di Inghilterra che aveva condiviso con Cina e India.
Purtroppo, in qualche modo il britannico lo era venuto a sapere. E gli aveva lanciato una maledizione (o, più probabilmente, aveva usato un qualche tipo di colla), e lui non era più riuscito a levarsi le orecchie finte da coniglio che gli aveva presto Francia per il suo costume. Pazienza, non gli davano fastidio.
Solo, non capiva perchè Romano fosse tanto in imbarazzo quando le vedeva.Ora che ci pensava, era un vero peccato che lui non avesse voluto partecipare alla foto. Forse potrà ritentare tra un anno. Mhm... e magari dovrà chiedere a Belgio un modo efficace per convincerlo. 
'' Lunga storia o no, toglitele. Sono disturbanti.''
'' Purtroppo non posso - ammise l'ispanico -  Però, credevo che ti piacessero.''
'' Cazzo, no! Come ti è venuto in mente?''
'' Ad Aprile non smettevi più di fissarmi...''
'' Non era per quel motivo, imbecille! Era...''
L'italiano si morse il labbro, capendo troppo tardi che stava per ammettere che no, non erano le orecchie ad aver attirato la sua attenzione. Come potevano, quando c'era un corpo da paura abbronzato che... che... era incredibilmente appetibile? Dio, si vergognava di far quel genere di pensieri sul suo ex tutore. 
'' Era?''
'' Niente, stronzo. Ora muovi il culo e siediti qui con me. Mi sto annoiando.'' 
'' E' il tuo modo per dirmi che vuoi toccarmi le orecchie?''
'' NO, CAZZO!''  


 

 

(353 parole)

 

 

 

 

 

Nota autore

                                                                                                                                   Headcanons presente: L'idea della foto per il 1 aprile era di Prussia. Spagna, Cina e India sono tra le Nazioni che odiano di piu Inghilterra.
Minimo una recensione per continuare.

PS
Un’ultima cosa:
 un grazie enorme a chi ha letto e commentato la  mia fic Percy Jackson Au Collection 

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Capitolo 11
*** #11 In Kigurumi ***


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#11 In Kigurumi


 

 

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'' Romano in kigocoso?  - fece sorpreso Gilbert, sgranando gli occhi di fronte a una particolare foto scattata da lui stesso durante la riunione, ritraente l'italiano, seduto vicino a suo fratello e in evidente imbarazzo, vestito da gatto - Impossibile! Mica America ci ha fatto finire in qualche strana dimensione alternativa, vero? Magari una in cui io sono meno figo e quel damerino di Austria è virile? Argh! Solo pensarlo mi fa venire i brividi!''
'' Kigurumi, Gil. Si chiama kigurumi. E no, non siamo finiti in nessun universo parallelo. Romano si è veramente vestito da gatto: a quanto pare ha preso troppo sul serio la tua sfida di due giorni fa -  gli disse Francia, sorridendo trionfante mentre sorseggiava un bicchiere di vino - E' più orgoglioso di me e te, il che è tutto dire.''
'' Ma quanto ero ubriaco per proporgli una cosa del genere?'' chiese l'albino, grattandosi la testa. Cazzo, non ricordava veramente nulla. Zero. Vuoto assoluto. Se non fosse venuto suo fratello a prenderlo, probabilmente si sarebbe portato a letto persino quell'armadio a due ante di Russia.
'' Parecchio, mon ami. Non che lui fosse in condizioni migliori... anche se, a differenza tua, ricordava benissimo tutto quello che gli avevi detto.''
'' Certo che su questo è identico a suo nonno - asserì sicuro il prussiano - Il vecchio Roma prendeva tutto sul personale, per l'onore e cazzate del genere. Probabilmente anche lui si sarebbe vestito in questo modo per dimostrare... boh, che so... che riesce ad essere figo anche vestito da animale. Seriamente, ma cosa gli ho detto?''
'' Non ne ho idea. Io cercavo di evitare che Angleterre ballasse nudo sul bancone. Ma comunque... sai che a qualcuno il suo nuovo abbigliamento non è dispiaciuto poi così tanto?''
'' Mhm? Di chi parli, Franny?''
'' Ti dò un piccolo indizio: secondo te, in questo momento il nostro Tonio dove si trova?''
A quella domanda, il ghigno di Gilbert si allargò. 
'' Kesekesekesekese.... lui sì che ha concluso la serata in bellezza!'' 
'' Sembrerebbe di sì... e noi non saremo da meno! Io vado dal mio teppistello, tu da Ungheria!''
'' Ottima idea!''
Prima di alzarsi e pagare il conto, Prussia disse:'' Certo che tutti e tre ci siamo scelti proprio dei tipi delicati e fini, eh?''
'' Sai come si dice,non? L'amour è cieco.''
'' Cieco sì, ma a menare mena benissimo!''



 

 

(391  parole)

 

 

 

 

 

Nota autore

                                                                                                                                   Headcanon presente: Italia ogni volta che ritorna da una vacanza a casa di Giappone porta dei souvenir particolari, come cibi o vestiti. Non è il solo ad apprezzarli, anche se Romano preferirebbe morire piuttosto che ammetterlo.

PS
Un’ultima cosa:
 un grazie enorme a chi ha letto e commentato la  mia fic Percy Jackson Au Collection 

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Capitolo 12
*** #12 Pominciano ***


There

#12 Pominciano


 

 

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Pensava che Romano fosse troppo arrabbiato con lui per rivolgergli la parola. E, anche se a malincuore, aveva accettato di passare tutta la giornata senza aver alcun contatto con lui, anche se avevano finalmente un'occasione per stare insieme.
Ma mai si sarebbe aspettato che l'italiano, durante la pausa pranzo, lo avrebbe preso per il braccio e trascinato nel guardaroba, senza dargli modo di dire qualcosa.
'' Lovi...''
'' Non dire una parola, bastardo.''
'' Ma Germania...'' provò a ribattere Spagna, ma il suo fidanzato fu più veloce.
'' Fanculo il crucco! - esclamò Romano, baciandolo. Poi aggiunse -  E' da un cazzo di mese che non ti fai vedere, stronzo. Ora devi ridarmi tutto il tempo perduto. E con gli interessi!''
Se fosse stato più lucido, probabilmente non si sarebbe infilato con Romano nel guardaroba. Erano ad una riunione dell'UE, e chiunque sarebbe potuto entrare e scoprirli. 
Ma Romano aveva ragione, un mese senza potersi vedere a causa degli impegni nel loro paese era stato lungo e difficile,  e ora aveva bisogno di lui. Lo desiderava con un'intensità tale da far male. E, a giudicare dall'erezione dell'altro, il desiderio era reciproco.
'' Te quiero, mi amor... ''
'' Fa poco lo smielato, idiota. Abbiamo solo venti minuti.''
Una strana luce illuminò lo sguardo dell'ispanico. 
'' Venti minuti, mi amor? - chiese, baciandogli il collo -  Oh, ce li faremo bastare.''



 

 

(225  parole)

 

 

 

 

 

Nota autore

                                                                                                                                   Headcanon presente: A causa dei loro boss, Spagna e Romano non possono comportarsi come una normale coppia, e non possono vedersi ogni qualvolta lo vogliano.
Perdonatemi per l'Ooc di Spagna.Minimo una recensione per continuare.

PS
Un’ultima cosa:
 un grazie enorme a chi ha letto e commentato la  mia fic And they lived happily ever after and happy 

 

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Capitolo 13
*** # 13 Mangiando il gelato ***


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#13 Mangiando il gelato


 

 

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'' Siviglia è proprio bella in primavera, vero?''
'' Mhm... passabile - commentò Romano, mentre mangiava il suo gelato  - Napoli è molto meglio. Quand'è stata l'ultima volta che è hai visto Mergellina?''
'' Troppo tempo, mi amor. Che dici, per le vacanze di Pasqua ci andiamo?''
L'italiano scrollò le spalle e rispose:'' Basta che non dici niente a quegli idoti dei tuoi amici, e per me va bene.''

Romano era sempre molto esigente, per quanto riguardava un appuntamento. Cinquecento anni passati a fantasticare sulla sua futura vita sentimentale, fantasie influenzate dai discorsi che sentiva per caso da Belgio e le altre donne di Villa Carriedo, l'avevano fatto diventare molto esigente in materia.  
Mai avrebbe immaginato che, un giorno, il bast...Spagna sarebbe diventato il suo fidanzato, e neppure che le loro uscite spesso e volentieri fossero tutto, fuorché romantiche.
Non era colpa di Antonio, che si sforzava, e anche tanto, per essere all'altezza delle aspettative del suo querido (e non era neanche difficile immaginare che Belgio gli avesse rivelato nei minimi particolari tutte le sue fantasie infantili): parenti e amici erano sempre in agguato.
Trovare un po' di pace e di tempo per sé era diventata un'impresa titanica. Ma Spagna era testardo e, costi quel che costi, avrebbe avuto col suo Lovinito un appuntamento degno di quel nome.
Mangiare un gelato insieme, senza doversi preoccupare che qualcuno li interrompesse o facesse commenti a doppio senso su ricompense per la sera... beh, era una bella sensazione, per entrambi.

 

 

(244  parole)

 

 

 

 

 

Nota autore

                                                                                                                                   Headcanon presente: Gli appuntamenti di Spagna e Romano, spesso e volentieri, sono dei completi disastri. La colpa? Di Francia e Prussia, che si divertono a fare la cronaca della serata del loro migliore amico, e a volte anche Italia, che con Germania vuole solo accertarsi che il suo fratellone sia felice. Rivelandosi spesso inopportuno per tutte le sue preoccupazioni.

PS
Un’ultima cosa:
 un grazie enorme a chi ha letto e commentato la  mia fic Percy Jackson Au Collection 

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Capitolo 14
*** #14 Genderswap ***


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#14 Genderswap


 

 

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'' Voglio morire.''
'' Su, Lavinia...- tentò di risollevarla Spagna -  Vuoi un po' di cioccolata?''
La ragazza scoccò un'occhiataccia allo spagnolo, un'occhiataccia che neppure durante il suo periodo da pirata Spagna sarebbe stato capace di imitare. Sud Italia era particolarmente irritabile già normalmente... ma quando arrivava quel periodo, passava da momenti di apatia ad altri di irritazione.
Era un giro sulle montagne russe durante quei cinque giorni, e Antonio faceva di tutto per prendersi cura della sua querida senza finire ucciso. A modo suo, Lavinia gli era grata. Era troppo imbarazzante chiedere a suo fratello di aiutarla, e chiedere una mano ad Olanda  era decisamente fuori questione. Belgio era una valida alternativa, ma l'ultima volta la fece piangere per un commento più acido del solito, e non voleva rischiare di farlo una seconda volta. 
Rimaneva solo lui... E Lavinia ancora si chiedeva come avesse fatto a non lasciarla, dopo aver visto la vera parte peggiore di lei.
'' Prova a rinominarla, e giuro che mando a quel paese te e la cioccolata. Ora lasciami, voglio dormire. Non rompermi le scatole, non fare rumore, non ti avvicinare alla cucina fino a quando non te lo dico io.''
'' Chiaro '' le disse lui, e Lavinia credette che ne avrebbe approfittato per andare in salone e guardare la partita in televisione. Anche lei, al posto suo, l'avrebbe fatto.
Invece, lo spagnolo si infilò nel letto e prese posto accanto a lei. L'abbracciò, e le diede un bacio sulla testa.
'' Se starai male, sai già dove trovarmi mi amor. Non ti lascio, Lovinita.''
La Nazione arrossì. Seriamente, cosa aveva fatto per meritare un ragazzo del genere?

 

 

(270  parole)

 

 

 

 

 

Nota autore

                                                                                                                                   Headcanon presente: Le Nazioni donne sentono i dolori del ciclo con una maggiore intensità rispetto alle donne mortali e devono rimanere a letto per tutta la durata delle mestruazioni.

PS
Un’ultima cosa:
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Capitolo 15
*** #15 Indossando vestiti in uno stile diverso ***


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#15 Indossando vestiti in uno stile diverso


 

 

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'' Lovi... la mia faccia è qua.''
'' Il tuo culo sa ascoltare meglio, idiota.''


 

Spagna aveva la corrida nel sangue. Anche se Francia lo trovava un passatempo da barbari  e Belgio sveniva alla vista del sangue, la sua passione non veniva meno. Sangue, sudore, sabbia... 
Era come tornare ai tempi d'oro dei Conquistadores, tempi perduti di oro e di gloria. Amava gli applausi, il tripudio della folla, le voci che inneggiavano a lui...Si sentiva incredibilmente vivo, lì nell'arena. 
Dios, quanto amava la corrida.
C'era solo una cosa che Spagna amava più della corrida, ed era Romano. Il quale, forte della sua eredità dovuta alla dominazione spagnola,  era l'unico che veniva ad assistere quando era Antonio a scendere nell'arena senza svenire a causa del sangue o dell'eccessiva violenza.
Inoltre, lo spagnolo aveva scoperto che, della corrida, la cosa che il suo querido amava di più era la divisa dei toreri. Specie se la indossava lui. Ma guai a farglielo notare: avrebbe negato fino alla morte.




 

 

(165  parole)

 

 

 

 

 

Nota autore

                                                                                                                                   Headcanon presente: Poche persone lo sanno, ma Spagna ama la corrida perchè gli ricorda i tempi in cui era un guerriero. Ora, dati i tempi moderni, è pacifico, ma gli piace sentire le sensazioni causate da  un combattimento.

PS
Un’ultima cosa:
 un grazie  a chi ha letto e commentato la  mia fan fiction Eternal Lovers

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Capitolo 16
*** #16 Durante i loro rituali mattutini ***


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#16 Durante i loro rituali mattutini


 

 

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'' Buongiorno, mi amor. Dormito bene?'' domandò Spagna, vedendo il suo compagno entrare in cucina. Romano era bellissimo, anche appena sveglio. Bellissimo, e sopratutto suo
'' Una schifezza, bastardo '' rispose schietto l'italiano, sedendosi a tavola.
'' Oh, e come mai?''
'' Perchè avevo un cuscino scomodo.''
'' Ma non ti sei appoggiato a me?''
'' APPUNTO.''
Tipicamente, le giornate della coppie iniziavano così: Spagna si svegliava per primo (incredibile ma vero, era un tipo mattiniero), preparava la colazione per Romano e lo aspettava, rispondendo alle chiamate del suo Boss e a quelle di Germania, che lo convocava per questo o quel meeting. Una vera noia!
Invece  Romano  si svegliava verso le nove, con calma, chiamava suo fratello e poi si andava in cucina. Non lo ammetterà mai, ma essere un po' viziato non gli dispiaceva più di tanto.
'' Ohi...''
'' Si, Lovi?''
Il giovane abbassò la testa, e in un sussurro chiese:'' Bastardo, per oggi potremmo rimanere a casa... a letto... noi due... insomma...''
Spagna lo capì al volo, e lasciò perdere i documenti su cui doveva lavorare per ordine del suo capo, e prese il fidanzato in braccio, in stile sposina.
'' Non chiedevo di meglio, mi amor!''
'' Ma che fai? Lasciami idiota... BRUTTO SCEMO FAMMI ALMENO FINIRE DI MANGIARE!''







 

 

(204 parole)

 

 

 

 

 

Nota autore

                                                                                                                                   Headcanon presente: Ogni tanto, Romano e Spagna rimangono a casa e si defilano dai meeting, e Antonio approfitta per ''divertirsi'' col suo ragazzo. Ah, Francia sarebbe così fiero di lui.

PS
Un’ultima cosa:
 un grazie  a chi ha letto e commentato il nuovo capitolo di The Guardians

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Capitolo 17
*** #17 Amoreggiando ***


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#17 Amoreggiando


 

 

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'' Via libera?''
'' Si, idiota.''
'' Grazie al cielo... temo di non piacere a Feli come tuo... come tuo fidanzato.''
Stava aspettando da troppo, e Italia sembrava non volersene più andare. Spagna aveva persino temuto che decidesse di rimanere a cena con Germania! Era sempre così, quando il minore veniva a trovarli. Li teneva sotto controllo, quasi come se lo spagnolo fosse un animale raro da tenere in osservazione.
'' Che dici bastardo! Feli ti ha accettato in famiglia. ''
'' Meno male, non oso immaginare cosa farebbe se non gli piacessi!''
'' Ma sta zitto e baciami!''
Sembravano due ragazzini, coglievano sempre l'occasione giusta per defilarsi e andarsi a chiudere da qualche parte per passare del tempo da soli. 
Le prime volte, i loro baci erano stati timidi, un po' timorosi: Romano aveva paura di essere troppo rude e Spagna aveva paura di fargli male. Poi, con l'esperienza, i loro baci erano diventati più famelici, più sensuali.
Il tempo si fermava, trascorreva secondo le loro regole. Poco importava se arrivassero in ritardo ai meeting o quando ormai erano già finiti: ciò che più contava era il tempo che trascorrevano insieme.
'' Te amo mi amor...''  sospirò lo spagnolo, a pochi centimetri dalle labbra del suo compagno.
'' Attento bastardo che mi diventi troppo sdolcinato'' 








 

 

(209 parole)

 

 

 

 

 

Nota autore

                                                                                                                                   Headcanon presente:  Italia è molto protettivo con suo fratello. Spagna gli piace, ma se ferirà suo fratello  dovrà prepararsi a una seconda Lepanto.

PS
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Capitolo 18
*** #18 Facendo qualcosa insieme ***


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#18 Facendo qualcosa insieme


 

 

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‘’ Spagna, brutto bastardo!’’
‘’ E ora che ho fatto? ’’
‘’ Come se non lo sapessi! – esclamò risentito Romano, mentre evitava di calpestare uno dei partecipanti caduto a terra – Per colpa tua, rischio di farmi incornare!’’
‘’ E perché sarebbe colpa mia? Ti ho solo chiesto se volevi fare qualcosa insieme a me quest’estate! Ebbene,  la festa di san Firminio è in estate! Da piccolo volevi tanto partecipare!’’
Se non fosse stato tanto concentrato nella corsa, l’italiano lo avrebbe picchiato. Ma era veramente così tonto o faceva solo finta? Ora che stavano insieme, potevano fare anche le cose che di solito facevano le coppie normali. Cose troppo sdolcinate da chiedere. Spagna doveva capire da solo cosa intendeva dire con possiamo passare del tempo insieme.
‘’ Imbecille! Quando una persona ti chiede di passare l’estate insieme, pensi a… ad altro!’’
‘’ Altro?’’
‘’ Non farmelo dire… altrimenti finisce che ti spacco la faccia  prima io dei tori.’’
‘’ Ma Lovi… io davvero non ho capito di cosa stavi parlando!’’
‘’ Arrivaci da solo!’’
Spagna ci parve riflettere su (come ci riuscisse con una mandria di tori infuriati alle calcagna, era un mistero), prima di illuminarsi e dire:’’ Tu parlavi di sesso, vero?!’’
‘’ NO!’’
‘’ Allora nada… ‘’










 

 

(200 parole)

 

 

 

 

 

Nota autore

                                                                                                                                   Headcanon presente:  Spagna partecipa sempre a tutte le feste nazionali del suo paese, e più di una volta tenta di coinvolgere anche Romano nei festeggiamenti, spesso con risultati dolorosi per le sue regioni vitali. 

PS
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Capitolo 19
*** #19 In tenuta formale ***


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#19 In tenuta formale 


 

 

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Un po' di nervosismo era normale, dopotutto era il primo incontro ufficiale che aveva con Spagna dopo la sua indipendenza. Non un semplice Ciao, bastardo. Ti trovo in forma. Ma un fottuto Siamo onorati di ricevere la sua visita Reino de España. Speriamo vivamente che dalla nostra collaborazione... e altre stronzate simili.
Cristo
, lui non sapeva neppure da che parte cominciare. Doveva stringergli la mano? Sorridergli, forse? Gli doveva dire che gli era mancato tanto da fargli male?  
Si passò una mano tra i capelli, tentato di mandare al diavolo tutto. Poi che importanza aveva, la sua presenza? Dopotutto, di Italia ce n'erano due...
Si diede uno schiaffo mentale. Che cretino che era...  lui doveva esserci.
Doveva dimostrare a quel bastardo spagnolo che non aveva perso tempo con lui, che era cresciuto bene. Non per merito suo certo... ma aveva contribuito a renderlo l'uomo che era ora.
Doveva...no, voleva che fosse fiero di lui. 










 

 

(153 parole)

 

 

 

 

 

Nota autore

                                                                                                                                   Headcanon presente: Le Nazioni odiano le visite diplomatiche. Spesso, si rivelano infruttuose o, come nella maggior parte dei casi, controproducenti. 

PS
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Capitolo 20
*** #20 Ballando ***


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#20 Ballando


 

 

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La tarantella è caotica, sanguigna, sensuale.
Non ha regole, è un groviglio di membra che si muovono compulsivamente, è ribellione, è vita.
Lo stesso Spagna aveva contribuito alla sua creazione, quando cercava un modo per guarire il suo querido dal Ballo di San Vitale, ma la sua evoluzione era stata tutto merito di  Romano e la sua gente. 
Ma era difficile, ora che l'italiano era adulto, guardarlo danzare senza avere un'erezione - dolorosamente evidente e impossibile da nascondere -  durante festa di Piedigrotta.
Quel ragazzo era un demone tentatore con l'innocenza di un angelo, malizioso e pudico, sensuale e casto. Ma non era ingenuo, era consapevole di cosa  stesse facendo a Spagna, e sembrava quasi che con lo sguardo lo invitasse ad unirsi a lui. 
E Antonio lo fece. Non resistette più alla sua magia e salì sul palco con lui e per lui.
Era una creatura meravigliosa, e l'amava. E mai come in quel momento, pensò che forse le leggende erano vere, e che Romano potrebbe avere veramente sangue di sirena nelle vene.












 

 

(168 parole)

 

 

 

 

 

Nota autore

                                                                                                                                  La sirena di cui si parla nel brano, è Partenope. Secondo le leggende sulla fondazione di Napoli, il suo cadavere costituì il nucleo della colonia fondata dai gregi. 

L
a Festa di Piedigrotta era una festa popolare che ricorreva l'8 settembre a Napoli.
Per ulteriori informazioni, andate qui.

Headcanon presente: Romano non ama molto i balli tradizionali spagnoli. Al contrario, Spagna stravede per la tarantella.

PS
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