20 days OTP challenge: Spamano di Lady White Witch (/viewuser.php?uid=168967)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** #01 Tenendosi per mano ***
Capitolo 2: *** #02 Coccolandosi da qualche parte ***
Capitolo 3: *** #03 Guardando la tv ***
Capitolo 4: *** #04 Ad un appuntamento ***
Capitolo 5: *** #05 Bacio ***
Capitolo 6: *** #06 Indossando i vestiti l’uno dell’altro ***
Capitolo 7: *** #07 Cosplay ***
Capitolo 8: *** #08 Shopping ***
Capitolo 9: *** #09 Passando del tempo con gli amici ***
Capitolo 10: *** #10 Con le orecchie da animale ***
Capitolo 11: *** #11 In Kigurumi ***
Capitolo 12: *** #12 Pominciano ***
Capitolo 13: *** # 13 Mangiando il gelato ***
Capitolo 14: *** #14 Genderswap ***
Capitolo 15: *** #15 Indossando vestiti in uno stile diverso ***
Capitolo 16: *** #16 Durante i loro rituali mattutini ***
Capitolo 17: *** #17 Amoreggiando ***
Capitolo 18: *** #18 Facendo qualcosa insieme ***
Capitolo 19: *** #19 In tenuta formale ***
Capitolo 20: *** #20 Ballando ***
Capitolo 1 *** #01 Tenendosi per mano ***
Spagna
era tornato a casa, dopo
due anni nelle Americhe. E il suo re voleva che partisse subito per una
nuova
spedizione, con più uomini a sua disposizione, per esplorare
i nuovi territori
e, all’occorrenza, togliere di mezzo la concorrenza. Inglesi,
francesi o portoghesi aveva poca importanza: chiunque li avesse ostacolati, andava eliminato.
Anche se ne aveva poca voglia, la Nazione spagnola doveva obbedire al
suo
sovrano. Di tempo ne aveva poco, ma Belgio sapeva perfettamente come lo
doveva
impiegare.
‘’ Parlagli ‘’ gli
intimò, severa. Quando aveva quello sguardo, era difficile
capire chi era il vero Impero.
‘’ Ma, Emma… Romano mi odia! Sono
convinto che gli farebbe molto più piacere
sapere che me ne sono andato di nuovo via.’’
‘’ Oh, Antonio… si vede che non lo
conosci bene quanto me. Ti sta aspettando in
cortile. Non sarebbe maleducato farlo aspettare di
più?’’
Alla fine, aveva ceduto. Belgio conosceva tutti i suoi punti deboli.
Era sempre
così quando si trattava dell’italiano. E stare
lontano da casa proprio mentre
stava crescendo, era la parte più dolorosa. Stava perdendo
una parte della sua
vita, e lo odiava.
‘’ Lovi… sono
tornato…’’
Gli tese la mano, aspettandosi che gliela respingesse.
D’altra parte, Romano
non si lasciava mai andare ad eclatanti dimostrazioni di affetto.
Neppure con
suo fratello Feliciano. Grande fu la sua sorpresa, quando il giovane
gli
strinse con forza la mano, le guance rosse per l’imbarazzo e
gli disse:’’ Ora
non andrai più via… vero
bastardo?’’
‘’ Como?’’
‘’ Non farmelo ripetere! Hai capito quello che ho
detto! Vuoi… vuoi andartene
via di nuovo? Vuoi lasciarmi di nuovo da solo?’’
Di fronte a quell’espressione così triste
Spagna non ebbe il coraggio di
rispondergli. Sarebbe stato troppo crudele. Si limitò a
stringere la presa e ad
avvicinare il viso al suo.
‘’ Lovinito, non importa quanti
metri ci separeranno. Io e te saremo
sempre legati. Non dimenticartelo mai, querido.’’
(308
parole)
Avviso ai
lettori : Minimo due recensioni per
continuare questa raccolta sulla Spamano.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** #02 Coccolandosi da qualche parte ***
#02
Coccolandosi da qualche parte
Spagna
amava
andare a trovare Romano. Certo, ogni volta che lo faceva lasciava a
casa pile
di documenti , ma valeva la pena lasciar da parte il lavoro per poter
passare
del tempo con il suo ex scagnozzo. Inoltre, se il ragazzo gli aveva
dato una
copia delle chiavi
del suo appartamento,
voleva dire che non gli dispiaceva quando veniva a trovarlo. Era poi un
dettaglio
trascurabile la frase:‘’
Bastardo, non
farti strane idee. Meglio che ti dia le chiavi, piuttosto che qualcuno
chiami
la polizia e ti sbattano al fresco. ‘’
A modo suo, Romano voleva fargli capire che ci teneva. Un modo
contorto, ma era
così tipico di lui che Spagna non poteva fare a meno di
amarlo.
‘’ E’ ufficiale:
sono pazzo di lui.’’
Appena entrato nel piccolo appartamento, fu accolto da una serie di
profumi familiari,
salsa e prezzemolo, e dalla voce di Romano. Non capiva una parola,
stava
parlando in dialetto.
Parlare da solo non era da Lovino, ma sul momento Antonio ci
pensò poco. Il suo
pensiero principale era voglio stringere
forte il mio Lovinito. Fece attenzione a non fare il minimo
rumore,
togliendosi le scarpe e i calzini. Come un gatto, si diresse in cucina,
dove il
giovane era affaccendato ai fornelli. Era uno spettacolo vederlo cucinare. In
realtà, Spagna doveva
veramente sforzarsi per non considerarlo sempre uno spettacolo. Ma mica
era
colpa sua se Sud Italia era così bello! Era colpa del sangue
di Impero Romano,
ecco!
‘’
Fusofusofuso… non si è accorto di
niente!’’ pensava, ormai a pochi passi
dalla sua preda. Era solo una
questione di pochi istanti e…
‘’ CHE CAZZ…’’
‘’ Hola,
Lovi!’’ esclamò
lo spagnolo, dopo averlo abbracciato
da dietro le spalle e avergli baciato il collo.
A seguito del bacio, Romano aveva fatto cadere il piatto che teneva tra
le
mani.
‘’ Tu cosa cazzo ci fai qui?’’
‘’ Sono venuto a trovarti, mi
amor.’’
Aveva voglia di coccolarlo un po’… la
pasta poteva aspettare. Peccato che
Spagna avesse la stessa soglia di attenzione di America durante i
meeting. Altrimenti,
si sarebbe accorto che c’era anche qualcun altro in cucina.
Qualcuno che non
gradiva le attenzioni che lui rivolgeva a Romano.
‘’ Ve… ma
che carini…’’
A quella voce, Antonio si sbloccò.
Romano non era da solo: Feliciano era seduto dall’altro capo
del tavolo. Certo,
sapeva che vivevano insieme, ma ogni volta che Antonio veniva a trovare
il suo querido, il minore dei
Vargas era fuori con
Germania. Chissà perché, per una volta aveva
deciso di rimanere a casa. Doveva
proprio essere la sua giornata fortunata…
Italia inclinò appena la testa, con uno sguardo che allo
spagnolo sembrò più
inquietante rispetto alle urla di Romano.
‘’ Ve… fratellone
Spagna, non si
saluta più? Che peccato…’’
(460
parole)
Angolo
autore
Ormai
è una mia personale headcanon la gelosia di Italia. Quel
faccino tanto tenero e
coccoloso non deve trarre in inganno: l’estrema
proiettività è una cosa di
famiglia. Romano e Impero Romano ne sono la prova. E volete vedere che
proprio
Feli sia immune al parental control?
Minimo due recensioni per continuare la
storia.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** #03 Guardando la tv ***
#03
Guardando la tv
‘’
Guarda questo… si è
addormentato!’’ biascicò irritato
Romano, guardando di
sottocchio Spagna, addormentatosi sulla sua spalla. Era un idiota, ecco
cos’era.
Nessuno sano di mente, dopo una settimana passata tra pile di documenti
da
leggere e riunioni con il suo capo protrattesi a orari indecenti,
avrebbe avuto
la forza di assillare una persona, per convincerla a guardare un film
insieme. Ma
Spagna l’aveva fatto, in barba a qualsiasi buon senso. Ed era
stato tanto
petulante, che alla fine Romano aveva accettato, pur di non doversi
più sorbire
tutti i suoi Dai Lovi, sabato siamo
entrambi liberi. Ci divertiremo!
Certo, come no… alla fine il bastardo si era addormentato,
nel bel mezzo della
visione de Vacanze Romane. Per la
cronaca, uno dei suoi film preferiti. Come l’altro facesse a
saperlo, era un
mistero. Con lui, però, aveva smesso di stupirsi
già da un pezzo.
‘’ Bah, piuttosto che passare del tempo con me,
avresti fatto meglio a farti
una bella dormita. Non ne vale la pena, idiota. ‘’
disse, sicuro che l’altro
non lo potesse sentire. Se c’era una cosa che aveva imparato,
era che lo
spagnolo avere il sonno pesante. Persino più pesante del
suo, il che era tutto
dire.
‘’… vale …
sempre…’’
‘’ Che cazzo?’’
‘’ …per me… vale
sempre…’’
Subito il suo viso si colorò di rosso, con il cuore che gli
andava a mille. Lo
aveva sentito… ok, forse non si era svegliato, ma comunque
l’aveva sentito. Ed
era fottutamente imbarazzante.
‘’ …per il mio Lovi… vale
sempre… la pena…’’
‘’ Idiota… ’’ fece a
bassa voce l’italiano, abbassando la testa e stringendo i
pugni. Non poteva farlo sentire così bene,
semplicemente dicendo della frasi sconnesse mentre dormiva.
Era assurdo.
Senza un briciolo di logica. Però lo sapeva, la logica con
Spagna non
funzionava mai.
(297
parole)
Nota
autore
Headcanon
presente in questo capitolo: Romano ama i film di Fellini, De Filippo
e Pasolini.
Ogni
capitolo della raccolta, presenterà una mia headcanon. Spero
che risultino
di vostro gradimento.
Minimo due recensioni per continuare.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** #04 Ad un appuntamento ***
#04
Ad
un appuntamento
Non
aveva niente da mettersi. Cazzo. Non c’era
niente che gli stesse bene, e che non lo facesse sembrare un nerd o un
dongiovanni incallito. Perfetto, grandioso… meno di venti
minuti e Spagna
sarebbe venuto a prenderlo, e lui era ancora in mutande. Non poteva
farsi
vedere semi nudo da lui. Certe strategie di conquista poteva andare
bene al
crucco o a Grecia, ma con lui era tutta un’altra storia. Era
esile e magrolino,
senza particolari attrattive.
Se il bastardo l’avesse visto così, se ne sarebbe
andato via senza tanti
complimenti.
Rabbrividì, ma non per il freddo.
‘’ Cazzo, ci sarà qualcosa che non mi
faccia sembrare un coglione!’’ si disse, guardando
la massa informe sul suo letto.
Aveva riversato lì tutto il suo guardaroba, maledicendo
Feliciano per aver preso in prestito la
sua camicia
preferita, l’unica cosa decente in mezzo a quella
paccottiglia.
‘’ Un giorno lo ammazzo –
imprecò, buttando in un angolo una maglietta nera
–
Ammazzo lui e il mangia crauti. Magari non in
quest’ordine.’’
Meno quindici minuti. Non era assolutamente pronto. Dio aveva deciso di
prendersi gioco di lui, o di vendicarsi del numero sproporzionato di
bestemmie
che quotidianamente rivolgeva a qualche suo santo. Ok, aveva un
caratteraccio…
ma doveva davvero essere punito solo per questo? Francia era un
pervertito,
Russia uno psicopatico. Perché non se la prendeva con loro?
Dannazione, meno dieci minuti. Aveva bisogno di più tempo,
aveva bisogno…
‘’ Fratellone! – Seborga
spalancò la porta senza badare alla privacy del
maggiore – Il tuo fidanzato è
qui.’’
E aveva bisogno di avere dei fratelli meno imbarazzati, grazie tante.
‘’ Esci!’’ gli urlò,
rosso in viso. Adesso che diavolo doveva fare? Lui era già
lì.
‘’ Ma lui è venuto per te, Roma.
Anzi…’’
Non gli piaceva quando Seborga non finiva una frase. E non gli piaceva
quando
taceva. Significava guai in arrivo.
‘’ Hola,
Lovi.’’
Ecco, aveva ragione. Da sopra la spalla del fratello si stagliava
Spagna, con
un mazzo di gigli bianchi in mano.
Francia doveva avergli dato i suoi consigli di stile, i gigli erano il
suo
marchio di fabbrica. Anche Romano avrebbe voluto chiedere dei consigli
a
Feliciano o Emma, ma si era vergognato troppo.
‘’ Tu cosa ci fai qui?!’’ gli
fece, prendendo una delle magliette sul letto per
coprirsi. Voleva morire.
‘’ Abbiamo un appuntamento,
no?’’
‘’ Ma sei in anticipo, idiota. E io sono
nudo!’’
‘’ E di che ti preoccupi? – intervenne
questa volta Seborga – Tanto è chiaro a
tutti che Spagna ti preferisce nudo, ansimante
e…’’
Romano gli lanciò una scarpa in faccia. Aveva ancora un amor
proprio da
difendere.
(422
parole)
Nota
autore
Headcanon
presente in questo capitolo: Romano è molto insicuro sul suo
aspetto fisico. Si
vede troppo magro e poco atletico per attirare l’attenzione
di qualcuno. Per
fortuna, Spagna non è dello stesso parere.
Ogni
capitolo della raccolta, presenterà una mia
headcanon. Spero che risultino di vostro gradimento.
Minimo
due recensioni per continuare.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** #05 Bacio ***
#05
Bacio
Era
così sbagliato. Romano non faceva che
ripeterselo: quello che sentiva, quello che era… era completamente sbagliato.
Vaticano aveva
impegnato un secolo a imprimerglielo nella testa, indelebile nella
memoria: l’amore
tra due uomini era un aberrazione. Un peccato mortale contro Dio. E
lui, non
aveva fatto che ripeterselo. Aveva provato a resistere ai suoi impulsi,
aveva
cercato di ignorare i suoi sogni… sogni in cui un certo
bastardo di sua
conoscenza faceva cose, affamato e
bisognoso del suo corpo. Cose che lui stesso sembrava gradire molto, ma
che
nella realtà li avrebbero condannati entrambi
all’Inferno. Aveva tentato di
allontanarlo, di odiarlo. Ma non ci era riuscito. C’era
qualcosa che lo
spingeva sempre a tornare da Spagna, qualcosa contro cui non riusciva a
combattere.
E, mentre si abbandonava ai baci di Spagna,
sconfitto, dopo un’attesa lunga decenni, capì che
Dio non poteva veramente
condannare qualcosa di potente come l’amore.
(
150
parole)
Nota autore
Headcanon
presente in questo capitolo: Romano ha avuto un’educazione
cattolica che, per
molto tempo, l’ha portato a rifiutare i suoi sentimenti per
Spagna, ritenendoli
impuri e peccaminosi.
E’ un tema delicato questo, e sole 150 parole non sono in
grado di certo di
affrontarlo al meglio. Ma, nel mio piccolo, spero di aver fatto un buon
lavoro.
Minimo due recensioni per continuare
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** #06 Indossando i vestiti l’uno dell’altro ***
#06
Indossando
i vestiti l’uno dell’altro
Romano
odiava essere svegliato alle otto. Di domenica
mattina, soprattutto. E se a svegliarlo era quella peste ambulante di
suo
fratello Feliciano, il suo malumore raddoppiava. Perché
davvero, Feliciano non
aveva idea di quando stare zitto e impicciarsi dei suoi affari.
‘’ Ve… giorno
fratellone, già
sveglio?’’
‘’ E’ perché mi hai svegliato
tu, idiota! – imprecò il maggiore, mentre si
preparava il caffè anche per il suo indesiderato ospite
– Se non era per te, avrei
dormito fino a mezzogiorno!’’
‘’ Ieri sera non mi hai fatto neanche gli auguri!
– imbeccò l’altro, ignorando i
rimproveri del fratello – Te ne sei andato dalla festa del
fratellone Francia a
mezza notte, e nessuno ti ha più visto!’’
‘’ Beh, sai che odio le feste di quel maniaco.
Potrò pure festeggiare come
cazzo mi pare ‘’ ribatté secco Romano,
dando malamente la tazza di caffè a suo
fratello. Non era dell’umore adatto per discutere di auguri e
cazzate varie, si
era appena svegliato dopo una lunga notte
abbastanza piacevole, e non gli
andava, dopo poche ore di sonno, avere alcun tipo di rapporto umano.
‘’ Ve… e
tu come festeggi di solito,
fratellone?’’
A quella domanda, lui rabbrividì. Feliciano continuava ad
avere la sua solita
aria idiota, ma
il modo in cui glielo aveva chiesto non
faceva presagire niente di buono. Perché, davvero, a volte
anche quel demente
aveva un lato protettivo da far venire i brividi anche a Russia.
‘’ Non sono cose che ti
riguardano.’’
‘’ E perché?’’
‘’ Perché sono affari miei. Non ti
chiedo cosa fai tutte le volte che sparisci
con quel crucco, e so perfettamente cosa
fate, così tu non mi chiedi niente di quello che
faccio io. Mi pare equo, Feli.’’
Per un po’, suo fratello non disse niente e lui
assaporò il gusto della
vittoria. Per una volta, l’aveva avuta vinta lui. Peccato che
non ci fosse modo
di avere l’ultima parola in una conversazione con Feliciano.
‘’ Ve… spero
che tu e il fratellone
Spagna ieri sera vi siate divertiti – disse, calcando su divertiti -
A proposito, ma
lui sta ancora dormendo?’’
‘’ Chi ti ha detto che sono stato con
lui?!’’
‘’ Vuoi dire che non avete passato la notte
insieme? Ve… allora non
è sua la maglietta che stai indossando?’’
Subito Romano abbassò lo sguardo, e sgranò gli
occhi quando si accorse di
indossare una vecchia maglietta consunta e decisamente non della sua
taglia,
con la bandiera spagnola stampata sopra. Cazzo aveva combinato? Dannato
fretta,
e dannato sonno arretrato. L’avevano fregato.
‘’ Merda!’’
(
420
parole)
Note
autore
Headcanon
di questo
capitolo: Romano odia le feste di Francia. Anzi, a dirla tutta odia le
feste in
generale. E alla prima occasione, se ne va, senza che nessuno, o quasi,
se ne
accorga.
Italia fratello geloso e protettivo davvero non riesco ad escluderlo
dalla mia
raccolta. Mi ispira, e trovo divertente che, per una volta, i ruoli tra
i due
Italia siano invertiti.
Minimo due recensioni per continuare.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** #07 Cosplay ***
#07
Cosplay
‘’
E chi cazzo saresti?’’ domandò
accigliato Romano, quando Spagna gli aprì la
porta della stanza che il giovane gli aveva gentilmente
offerto. E no, non voleva certo che dormisse nella sua! Che diavolo,
certo che
no!
‘’ Beh, sono Cupido.’’
‘’ Questo non è Cupido,
coglione.’’
‘’ Leggi La casa di Ade, Lovi.
Cupido
è proprio vestito così.’’
Spagna indossava una semplice giacca bianca e un paio di jeans, dietro
le
spalle erano ben visibili un paio di ali bianche incredibilmente
realistiche, e
sulle spalle portava arco e faretra. Romano non negava che
stesse… beh, bene. Ma
non sarebbe andato a Napoli con
lo spagnolo conciato come un modello di Gucci.
‘’ Levati questa roba!’’
‘’
Lovi, ci ho messo tanto per farmi cucire le ali da
Francia!’’
‘’ Non me ne fotte un cazzo! –
ribatté secco lui - Al Comicon di Napoli, con te
conciato in quel modo, non ci vengo!’’
‘’ Ma pensavo che ti avrebbe fatto piacere!
Insomma, tuo nonno…’’
‘’ Mio nonno non era un blasfemo! E tu hai passato
troppo tempo a casa di
America, coglione!’’
Spagna lo fissò, per poi chiedergli:’’
Non sarai mica geloso, Lovi?’’
Il meridionale arrossì fino alla punta dei capelli, e si
affrettò a dire:’’ No,
coglione. Per me puoi fare quel che cazzo di pare. Non sono mica la tua
balia. ‘’
‘’ Ma non capisco perché non ti piace il
mio costume!’’
‘’ Non è che non mi
piace…’’
‘’ In realtà –
pensò – Mi piace fin
troppo. E non so se riuscirei a
nasconderlo per molto.’’
Aveva una sua reputazione da difendere, e non poteva certo sbavare come
una
scolaretta guardando solo un po’ di pelle
scoperta… anche se era un bel
po’ di pelle scoperta. Il
bastardo non poteva vestirsi da Cupido e pensare
che lui potesse restare indifferente.
‘’ Ti piace, vero? Ti piace ma non vuoi
ammetterlo.’’
‘’ Cos… No! Che
idiozia!’’
Spagna sorrise, e accidenti, di
fronte a quel sorriso Romano non riusciva a insultarlo come avrebbe
voluto.
‘’ Sai, ho un costume anche per te
e…’’
‘’ Ma vaffanculo!’’
(340
parole)
Nota
autore
Headcanon
presente: Spagna è un fan della saga di Percy Jackson, dopo
che, per caso,
lesse il primo libro durante un meeting particolarmente noioso a casa
di
America.
Che dirvi, la descrizione del cosplay di Spagna è ripresa
fedelmente dal libro ‘’Eroi
dell’Olimpo: La casa di Ade’’ che mi
hanno regalato questo Natale.
Minimo una recensione per continuare.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** #08 Shopping ***
There
#08
Shopping
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona
l’8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni. Farai felice
milioni di scrittori.
(Chiunque
voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove
meglio crede) © elyxyz
La nave era pronta a salpare,
ma Spagna non era ancora pronto per imbarcarsi. Al mercato di Marsiglia
aveva preso delle pipe per Olanda, dei vestiti per Belgio, delle armi
per Portogallo... ma niente per il suo Lovinito. Ora, Spagna non si era
dimenticato di Romano. Come avrebbe potuto? Ma fargli un regalo era un
impresa titanica: nonostante il parere di Austria, Romano non era un
bambino capriccioso.
Pigro sì,
ma non capriccioso.
Non voleva animali
nè giocattoli nè cibi esotici. Fatta eccezione
per i pomodori, non aveva mostrato alcun interesse per le merci che
portava dal Nuovo Mondo. Era troppo piccolo per una spada o per un
arcimburgo, e di certo non era così stupido da fargli fumare
la robaccia di cui Abel andava matto.
Non gli rimanevano
molte possibilità, e l'idea di tornare a mani vuote non lo
allettava neanche un po'.
Rischiava di non
ripartire più, pur di trovare il regalo perfetto per il
ragazzino. Era testardo, ancor più di tutti gli uomini del
suo equipaggio. Qualità fondamentale, se si voleva
intraprendere la vita di mare.
Chissà,
forse un giorno porterà anche Romano in uno dei suoi
viaggi...
Era
passato da poco il vespro, i commercianti stavano cominciando ad
andarsene, ma finalmente, quando persino lui cominciava a scoraggiarsi,
Antonio trovò il regalo perfetto: una croce d'argento,
simile a quella che aveva anche lui. Croce che Romano guardava sempre
con gli occhi sgranati, e che aveva provato a rubare più
volte da quando era venuto a vivere da lui.
Sembrava quasi un
segno del destino.
'' Dios... grazie!''
(255
parole)
Nota
autore
Headcanon
presente: Prima di ritornare a casa dopo un lungo periodo passato nelle
Americhe, Spagna aveva l'abitudine di comprare dei regali per i suoi
amici. Purtroppo, non sapeva mai cosa regalere a Romano.
Minimo una recensione per continuare.
PS
Un’ultima cosa: un
grazie enorme a chi ha letto e commentato la mia fic Percy
Jackson Au Collection
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** #09 Passando del tempo con gli amici ***
There
#09
Passando del tempo con gli amici
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona
l’8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni. Farai felice
milioni di scrittori.
(Chiunque
voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove
meglio crede) © elyxyz
'' Emma, per favore
- la pregò Romano, vedendo lo stato in cui era
ridotto il suo salone - Devo solo portare al bastardo dei
documenti da parte del mio capo, non devo mica andare a una sfilata a
Milano!''
'' Solo dei
documenti, eh? - gli chiese la belga con un sorriso malizioso, mentre
portava in casa un altra busta della sua giornata
di shopping. Ah,
se il suo fratellone l'avesse saputo, le avrebbe tolto la carta di
credito per cent'anni. - Allora perchè
non ci va Feli?''
'' Perchè
quel coglione di mio fratello ha la febbre!'' esclamò
l'altro, esasperato. Lo avrà ripetuto almeno una dozzina di
volte, da quando l'amica si era auto invitata a casa sua
perchè, parole sue, Non
permetterò che ti presenta da Spagna vestito come un
barbone.
Cavolo,
quel coglione non faceva mai caso alle cose che indossava. Non sapeva
distinguere un Armani da un Dolce&Gabbana, figuriamoci se
notava se lui era poco curato o meno.
E Cristo, per una
questione di principio lui non si sarebbe mai presentato in certe
condizioni da Spagna, mai! Purtroppo, Belgio non sembrava essere dello
stesso parere.
'' Ma a te non fa
certo dispiace. Andare da Tonio, dico.''
'' Perchè
dovrebbe farmi piacere? E' una seccatura.''
'' Una seccatura
abbronzata, col fisico asciutto e muscoloso e con un culo scolpito da
Michelangelo. Certo, è davvero seccante dover andare da lui solo per lavoro. ''
'' Io devo...''
'' Ssh... non dire
altro. Non ti giudico. ''
'' Emma, io e il
bastardo non stiamo insieme!''
'' Oh, dunque vorresti
dirmi che se lui ti dicesse Lovi,
voglio diventare una sola cosa con te , tu rifiuteresti?''
Il silenzio di
Romano fu una risposta più che esauriente. Lei
annuì, soddisfatta. Ah, gli uomini. Com'erano prevedibili.
'' Lo immaginavo -
disse, prendendo la spazzola - Ora vediamo di dare una sistemata a
questi capelli. E non ti preoccupare, mi terrò ben lontana
dal tuo ricciolo. Tonio non me lo perdonerebbe mai.''
(330
parole)
Nota
autore
Headcanon
presente: Belgio ha mantenuto un ottimo rapporto con Romano. E anche se
ha avuto una storia con Spagna, durante la guerra dei Trent'anni, non
esita a dare consigli più o meno richiesti ad entrambi.
Minimo una recensione per continuare.
PS
Un’ultima cosa: un
grazie enorme a chi ha letto e commentato la mia fic Percy
Jackson Au Collection
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** #10 Con le orecchie da animale ***
There
#10
Con le orecchie da animale
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona
l’8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni. Farai felice
milioni di scrittori.
(Chiunque
voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove
meglio crede) © elyxyz
''
Non me l'hai ancora spiegato...'' fece annoiato Romano, sdraiato
placidamente sul divano dello spagnolo.
'' Cosa?'' gli chiese Spagna, mentre portava in cucina i piatti da
lavare. Ah, quando il suo ex braccio destro veniva a trovarlo, si
ritrovava sempre con una pila di piatti pati al monte Everest! Certo
che, per essere uno che mangiava tanto, non aveva un filo di
grasso.
'' Perchè cazzo non ti sei ancora tolto quelle stupide
orecchie da coniglio.''
'' Ah, quelle... Lovi, è una lunga storia.''
Era passato un mese da quando Prussia aveva avuto la balzana idea di
riunire tutti per scattare una foto ridicola per celebrare il 1 Aprile.
A Spagna l'idea era piaciuta un sacco, specie perché aveva
potuto scattare delle foto imbarazzanti di Inghilterra che aveva
condiviso con Cina e India.
Purtroppo, in qualche modo il britannico lo era venuto a sapere. E gli
aveva lanciato una maledizione (o, più probabilmente, aveva
usato un qualche tipo di colla), e lui non era più riuscito
a levarsi le orecchie finte da coniglio che gli aveva presto Francia
per il suo costume. Pazienza, non gli davano fastidio.
Solo, non capiva perchè Romano fosse tanto in imbarazzo
quando le vedeva.Ora che ci pensava, era un vero peccato che lui non
avesse voluto partecipare alla foto. Forse potrà ritentare
tra un anno. Mhm... e magari dovrà chiedere a Belgio un modo
efficace per convincerlo.
'' Lunga storia o no, toglitele. Sono disturbanti.''
'' Purtroppo non posso - ammise l'ispanico - Però,
credevo che ti piacessero.''
'' Cazzo, no! Come ti è venuto in mente?''
'' Ad Aprile non smettevi più di fissarmi...''
'' Non era per quel motivo, imbecille! Era...''
L'italiano si morse il labbro, capendo troppo tardi che stava per
ammettere che no, non erano le orecchie ad aver attirato la sua
attenzione. Come potevano, quando c'era un corpo da paura abbronzato
che... che... era incredibilmente appetibile? Dio, si vergognava di far
quel genere di pensieri sul suo ex tutore.
'' Era?''
'' Niente, stronzo. Ora muovi il culo e siediti qui con me. Mi sto
annoiando.''
'' E' il tuo modo per dirmi che vuoi toccarmi le orecchie?''
'' NO, CAZZO!''
(353
parole)
Nota
autore
Headcanons
presente: L'idea della foto per il 1 aprile era di Prussia. Spagna, Cina e India sono tra le Nazioni che odiano di piu Inghilterra.
Minimo una recensione per continuare.
PS
Un’ultima cosa: un
grazie enorme a chi ha letto e commentato la mia fic Percy
Jackson Au Collection
|
Ritorna all'indice
Capitolo 11 *** #11 In Kigurumi ***
There
#11
In Kigurumi
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona
l’8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni. Farai felice
milioni di scrittori.
(Chiunque
voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove
meglio crede) © elyxyz
'' Romano in kigocoso?
- fece sorpreso Gilbert, sgranando gli occhi di fronte a una
particolare foto scattata da lui stesso durante la riunione, ritraente
l'italiano, seduto vicino a suo fratello e in evidente imbarazzo,
vestito da gatto - Impossibile! Mica America ci ha fatto finire in
qualche strana dimensione alternativa, vero? Magari una in cui io sono
meno figo e quel damerino di Austria è virile? Argh! Solo
pensarlo mi fa venire i brividi!''
'' Kigurumi, Gil. Si chiama kigurumi. E no, non siamo finiti in nessun
universo parallelo. Romano si è veramente vestito da gatto:
a quanto pare ha preso troppo sul serio la tua sfida di due giorni fa
- gli disse Francia, sorridendo trionfante mentre sorseggiava
un bicchiere di vino - E' più orgoglioso di me e te, il che
è tutto dire.''
'' Ma quanto ero ubriaco per proporgli una cosa del genere?'' chiese
l'albino, grattandosi la testa. Cazzo, non ricordava veramente nulla.
Zero. Vuoto assoluto. Se non fosse venuto suo fratello a prenderlo,
probabilmente si sarebbe portato a letto persino quell'armadio a due
ante di Russia.
'' Parecchio, mon ami. Non
che lui fosse in condizioni migliori... anche se, a differenza tua,
ricordava benissimo tutto quello che gli avevi detto.''
'' Certo che su questo è identico a suo nonno -
asserì sicuro il prussiano - Il vecchio Roma prendeva tutto
sul personale, per l'onore e cazzate del genere. Probabilmente
anche lui si sarebbe vestito in questo modo per dimostrare... boh, che
so... che riesce ad essere figo anche vestito da animale. Seriamente,
ma cosa gli ho detto?''
'' Non ne ho idea. Io cercavo di evitare che Angleterre ballasse
nudo sul bancone. Ma comunque... sai che a qualcuno il suo nuovo
abbigliamento non è dispiaciuto poi così tanto?''
'' Mhm? Di chi parli, Franny?''
'' Ti dò un piccolo indizio: secondo te, in questo momento
il nostro Tonio dove si trova?''
A quella domanda, il ghigno di Gilbert si allargò.
'' Kesekesekesekese.... lui sì che ha concluso la serata in
bellezza!''
'' Sembrerebbe di sì... e noi non saremo da meno! Io vado
dal mio teppistello, tu da Ungheria!''
'' Ottima idea!''
Prima di alzarsi e pagare il conto, Prussia disse:'' Certo che tutti e
tre ci siamo scelti proprio dei tipi delicati e fini, eh?''
'' Sai come si dice,non?
L'amour è
cieco.''
'' Cieco sì, ma a menare mena benissimo!''
(391
parole)
Nota
autore
Headcanon
presente: Italia ogni volta che ritorna da una vacanza a casa di
Giappone porta dei souvenir particolari, come cibi o vestiti. Non
è il solo ad apprezzarli, anche se Romano preferirebbe
morire piuttosto che ammetterlo.
PS
Un’ultima cosa: un
grazie enorme a chi ha letto e commentato la mia fic Percy
Jackson Au Collection
|
Ritorna all'indice
Capitolo 12 *** #12 Pominciano ***
There
#12
Pominciano
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona
l’8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni. Farai felice
milioni di scrittori.
(Chiunque
voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove
meglio crede) © elyxyz
Pensava che Romano fosse troppo arrabbiato con lui per rivolgergli la
parola. E, anche se a malincuore, aveva accettato di passare tutta la
giornata senza aver alcun contatto con lui, anche se avevano finalmente
un'occasione per stare insieme.
Ma mai si sarebbe aspettato che l'italiano, durante la pausa pranzo, lo
avrebbe preso per il braccio e trascinato nel guardaroba, senza dargli
modo di dire qualcosa.
'' Lovi...''
'' Non dire una parola, bastardo.''
'' Ma Germania...'' provò a ribattere Spagna, ma il suo
fidanzato fu più veloce.
'' Fanculo il crucco! - esclamò Romano, baciandolo. Poi
aggiunse - E' da un cazzo di mese che non ti fai vedere,
stronzo. Ora devi ridarmi tutto il tempo perduto. E con gli interessi!''
Se fosse stato più lucido, probabilmente non si sarebbe
infilato con Romano nel guardaroba. Erano ad una riunione
dell'UE, e chiunque sarebbe potuto entrare e scoprirli.
Ma Romano aveva ragione, un mese senza potersi vedere a causa degli
impegni nel loro paese era stato lungo e difficile, e ora aveva bisogno di
lui. Lo desiderava con un'intensità tale da far male. E, a
giudicare dall'erezione dell'altro, il desiderio era reciproco.
'' Te quiero, mi
amor... ''
'' Fa poco lo smielato, idiota. Abbiamo solo venti minuti.''
Una strana luce illuminò lo sguardo dell'ispanico.
'' Venti minuti, mi amor?
- chiese, baciandogli il collo - Oh, ce li faremo bastare.''
(225
parole)
Nota
autore
Headcanon
presente: A causa dei loro boss, Spagna e Romano non possono
comportarsi come una normale coppia, e non possono vedersi ogni
qualvolta lo vogliano.
Perdonatemi per l'Ooc di
Spagna.Minimo una recensione per continuare.
PS
Un’ultima cosa: un
grazie enorme a chi ha letto e commentato la mia fic And
they lived happily ever after and happy
|
Ritorna all'indice
Capitolo 13 *** # 13 Mangiando il gelato ***
There
#13
Mangiando il gelato
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona
l’8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni. Farai felice
milioni di scrittori.
(Chiunque
voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove
meglio crede) © elyxyz
''
Siviglia è proprio bella in primavera, vero?''
'' Mhm... passabile - commentò Romano, mentre mangiava il
suo gelato - Napoli è molto meglio.
Quand'è stata l'ultima volta che è hai visto
Mergellina?''
'' Troppo tempo, mi
amor. Che dici, per le vacanze di Pasqua ci andiamo?''
L'italiano scrollò le spalle e rispose:'' Basta che non dici
niente a quegli idoti dei tuoi amici, e per me va bene.''
Romano era sempre molto esigente, per quanto riguardava un
appuntamento. Cinquecento anni passati a fantasticare sulla sua futura
vita sentimentale, fantasie influenzate dai discorsi che sentiva per
caso da Belgio e le altre donne di Villa Carriedo, l'avevano fatto
diventare molto esigente in materia.
Mai avrebbe immaginato che, un giorno, il bast...Spagna sarebbe
diventato il suo fidanzato, e neppure che le loro uscite spesso e
volentieri fossero tutto, fuorché romantiche.
Non era colpa di Antonio, che si sforzava, e anche tanto, per essere
all'altezza delle aspettative del suo querido (e non era
neanche difficile immaginare che Belgio gli avesse rivelato nei minimi
particolari tutte le sue fantasie infantili): parenti e amici erano
sempre in agguato.
Trovare un po' di pace e di tempo per sé era diventata
un'impresa titanica. Ma Spagna era testardo e, costi quel che costi,
avrebbe avuto col suo
Lovinito un appuntamento degno di quel nome.
Mangiare un gelato insieme, senza doversi preoccupare che qualcuno li
interrompesse o facesse commenti a doppio senso su ricompense per la sera... beh,
era una bella sensazione, per entrambi.
(244
parole)
Nota
autore
Headcanon
presente: Gli appuntamenti di Spagna e Romano, spesso e volentieri,
sono dei completi disastri. La colpa? Di Francia e Prussia, che si
divertono a fare la cronaca della serata del loro migliore amico, e a
volte anche Italia, che con Germania vuole solo accertarsi che il suo
fratellone sia felice. Rivelandosi spesso inopportuno per tutte le sue
preoccupazioni.
PS
Un’ultima cosa: un
grazie enorme a chi ha letto e commentato la mia fic Percy
Jackson Au Collection
|
Ritorna all'indice
Capitolo 14 *** #14 Genderswap ***
There
#14
Genderswap
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona
l’8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni. Farai felice
milioni di scrittori.
(Chiunque
voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove
meglio crede) © elyxyz
''
Voglio morire.''
'' Su, Lavinia...- tentò di risollevarla Spagna -
Vuoi un po' di cioccolata?''
La ragazza scoccò un'occhiataccia allo spagnolo,
un'occhiataccia che neppure durante il suo periodo da pirata Spagna
sarebbe stato capace di imitare. Sud Italia era particolarmente
irritabile già normalmente... ma quando arrivava quel periodo,
passava da momenti di apatia ad altri di irritazione.
Era un giro sulle montagne russe durante quei cinque giorni, e Antonio
faceva di tutto per prendersi cura della sua querida senza
finire ucciso. A modo suo, Lavinia gli era grata. Era troppo
imbarazzante chiedere a suo fratello di aiutarla, e chiedere una mano
ad Olanda era decisamente fuori questione. Belgio era una
valida alternativa, ma l'ultima volta la fece piangere per un commento
più acido del solito, e non voleva rischiare di farlo una
seconda volta.
Rimaneva solo lui... E
Lavinia ancora si chiedeva come avesse fatto a non lasciarla, dopo aver
visto la vera parte peggiore di lei.
'' Prova a rinominarla, e giuro che mando a quel paese te
e la cioccolata. Ora lasciami, voglio dormire. Non rompermi le scatole,
non fare rumore, non ti avvicinare alla cucina fino a quando non te lo
dico io.''
'' Chiaro '' le disse lui, e Lavinia credette che ne avrebbe
approfittato per andare in salone e guardare la partita in televisione.
Anche lei, al posto suo, l'avrebbe fatto.
Invece, lo spagnolo si infilò nel letto e prese posto
accanto a lei. L'abbracciò, e le diede un bacio sulla testa.
'' Se starai male, sai già dove trovarmi mi amor. Non ti
lascio, Lovinita.''
La Nazione arrossì. Seriamente, cosa aveva fatto per
meritare un ragazzo del genere?
(270
parole)
Nota
autore
Headcanon
presente: Le Nazioni donne sentono i dolori del ciclo con una maggiore
intensità rispetto alle donne mortali e devono rimanere a
letto per tutta la durata delle mestruazioni.
PS
Un’ultima cosa: un
grazie enorme a chi ha letto e commentato la mia fic Percy
Jackson Au Collection
|
Ritorna all'indice
Capitolo 15 *** #15 Indossando vestiti in uno stile diverso ***
There
#15
Indossando vestiti in uno stile diverso
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona
l’8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni. Farai felice
milioni di scrittori.
(Chiunque
voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove
meglio crede) © elyxyz
'' Lovi... la mia faccia
è qua.''
'' Il tuo culo sa ascoltare
meglio, idiota.''
Spagna
aveva la corrida nel sangue. Anche se Francia lo trovava un passatempo da barbari e
Belgio sveniva alla vista del sangue, la sua passione non veniva meno.
Sangue, sudore, sabbia...
Era come tornare ai tempi d'oro dei Conquistadores,
tempi perduti di oro e di gloria. Amava gli applausi, il
tripudio della folla, le voci che inneggiavano a lui...Si sentiva incredibilmente vivo,
lì nell'arena. Dios, quanto amava la corrida.
C'era solo una cosa che Spagna amava più della corrida, ed
era Romano. Il quale, forte della sua eredità dovuta alla
dominazione spagnola, era l'unico che veniva ad assistere
quando era Antonio a scendere nell'arena senza svenire a causa del
sangue o dell'eccessiva violenza.
Inoltre, lo spagnolo aveva scoperto che, della corrida, la cosa che il
suo querido amava
di più era la divisa dei toreri. Specie se la indossava
lui. Ma guai a farglielo notare: avrebbe negato
fino alla morte.
(165
parole)
Nota
autore
Headcanon
presente: Poche persone lo sanno, ma Spagna ama la corrida
perchè gli ricorda i tempi in cui era un guerriero. Ora,
dati i tempi moderni, è pacifico, ma gli piace sentire le
sensazioni causate da un combattimento.
PS
Un’ultima cosa: un
grazie a chi ha letto e commentato la mia fan fiction Eternal
Lovers
|
Ritorna all'indice
Capitolo 16 *** #16 Durante i loro rituali mattutini ***
There
#16
Durante i loro rituali mattutini
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona
l’8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni. Farai felice
milioni di scrittori.
(Chiunque
voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove
meglio crede) © elyxyz
''
Buongiorno, mi amor. Dormito bene?'' domandò Spagna, vedendo
il suo compagno entrare in cucina. Romano era bellissimo, anche appena
sveglio. Bellissimo, e
sopratutto suo.
'' Una schifezza, bastardo '' rispose schietto l'italiano, sedendosi a
tavola.
'' Oh, e come mai?''
'' Perchè avevo un cuscino scomodo.''
'' Ma non ti sei appoggiato a me?''
'' APPUNTO.''
Tipicamente, le giornate della coppie iniziavano così:
Spagna si svegliava per primo (incredibile ma vero, era un tipo
mattiniero), preparava la colazione per Romano e lo aspettava,
rispondendo alle chiamate del suo Boss e a quelle di Germania, che lo
convocava per questo o quel meeting. Una vera noia!
Invece Romano si svegliava verso le nove, con
calma, chiamava suo fratello e poi si andava in cucina. Non lo
ammetterà mai, ma essere un po' viziato non gli dispiaceva
più di tanto.
'' Ohi...''
'' Si, Lovi?''
Il giovane abbassò la testa, e in un sussurro chiese:''
Bastardo, per oggi potremmo rimanere a casa... a letto... noi due...
insomma...''
Spagna lo capì al volo, e lasciò perdere i
documenti su cui doveva lavorare per ordine del suo capo, e prese il
fidanzato in braccio, in stile sposina.
'' Non chiedevo di meglio,
mi amor!''
'' Ma che fai? Lasciami idiota... BRUTTO SCEMO FAMMI ALMENO FINIRE DI
MANGIARE!''
(204
parole)
Nota
autore
Headcanon
presente: Ogni tanto, Romano e Spagna rimangono a casa e si defilano
dai meeting, e Antonio approfitta per ''divertirsi'' col suo ragazzo.
Ah, Francia sarebbe così fiero di lui.
PS
Un’ultima cosa: un
grazie a chi ha letto e commentato il nuovo capitolo di The
Guardians
|
Ritorna all'indice
Capitolo 17 *** #17 Amoreggiando ***
There
#17
Amoreggiando
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona
l’8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni. Farai felice
milioni di scrittori.
(Chiunque
voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove
meglio crede) © elyxyz
''
Via libera?''
'' Si, idiota.''
'' Grazie al cielo... temo di non piacere a Feli come tuo... come tuo
fidanzato.''
Stava aspettando da troppo, e Italia sembrava non volersene
più andare. Spagna aveva persino temuto che decidesse di
rimanere a cena con Germania! Era sempre così, quando il
minore veniva a trovarli. Li teneva sotto controllo, quasi come se lo
spagnolo fosse un animale raro da tenere in osservazione.
'' Che dici bastardo! Feli ti ha accettato in famiglia. ''
'' Meno male, non oso immaginare cosa farebbe se non gli piacessi!''
'' Ma sta zitto e baciami!''
Sembravano due ragazzini, coglievano sempre l'occasione giusta per
defilarsi e andarsi a chiudere da qualche parte per passare del tempo da
soli.
Le prime volte, i loro baci erano stati timidi, un po' timorosi: Romano
aveva paura di essere troppo rude e Spagna aveva paura di fargli male.
Poi, con l'esperienza, i loro baci erano diventati più
famelici, più sensuali.
Il tempo si fermava, trascorreva secondo le loro regole. Poco
importava se arrivassero in ritardo ai meeting o quando ormai erano
già finiti: ciò che più contava era il
tempo che trascorrevano insieme.
'' Te amo mi amor...''
sospirò lo spagnolo, a pochi centimetri dalle
labbra del suo compagno.
'' Attento bastardo che mi diventi troppo sdolcinato''
(209
parole)
Nota
autore
Headcanon
presente: Italia è molto protettivo con suo
fratello. Spagna gli piace, ma se ferirà suo fratello
dovrà prepararsi a una seconda Lepanto.
PS
Un’ultima cosa: un
grazie a chi ha letto e commentato il nuovo capitolo di The
Guardians
|
Ritorna all'indice
Capitolo 18 *** #18 Facendo qualcosa insieme ***
There
#18
Facendo qualcosa insieme
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona
l’8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni. Farai felice
milioni di scrittori.
(Chiunque
voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove
meglio crede) © elyxyz
‘’ Spagna,
brutto bastardo!’’
‘’
E ora che ho fatto? ’’
‘’
Come se non lo sapessi! – esclamò risentito
Romano, mentre evitava di
calpestare uno dei partecipanti caduto a terra – Per colpa
tua, rischio di
farmi incornare!’’
‘’
E perché sarebbe colpa mia? Ti ho solo chiesto se volevi
fare qualcosa
insieme a me quest’estate! Ebbene, la festa di san
Firminio è
in estate!
Da piccolo volevi tanto
partecipare!’’
Se non fosse stato
tanto concentrato nella corsa, l’italiano lo avrebbe
picchiato. Ma era veramente così tonto o faceva solo finta?
Ora che stavano insieme, potevano fare anche le cose che di solito
facevano le coppie normali. Cose
troppo sdolcinate da chiedere. Spagna doveva capire da solo cosa
intendeva dire con possiamo
passare del tempo insieme.
‘’
Imbecille! Quando una persona ti chiede di passare l’estate
insieme, pensi
a… ad altro!’’
‘’
Altro?’’
‘’
Non farmelo dire… altrimenti finisce che ti spacco la faccia
prima io dei tori.’’
‘’
Ma Lovi… io davvero non ho capito di cosa stavi
parlando!’’
‘’
Arrivaci da solo!’’
Spagna ci parve
riflettere su (come ci riuscisse con una mandria di tori
infuriati alle calcagna, era un mistero), prima di illuminarsi e
dire:’’ Tu
parlavi di sesso, vero?!’’
‘’
NO!’’
‘’
Allora nada…
‘’
(200
parole)
Nota
autore
Headcanon
presente: Spagna partecipa sempre a tutte le feste nazionali
del suo paese, e più di una volta tenta di coinvolgere anche
Romano nei festeggiamenti, spesso con risultati dolorosi per le sue
regioni vitali.
PS
Un’ultima cosa: un
grazie a chi ha letto e commentato il nuovo capitolo di The
Guardians
|
Ritorna all'indice
Capitolo 19 *** #19 In tenuta formale ***
There
#19
In tenuta formale
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona
l’8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni. Farai felice
milioni di scrittori.
(Chiunque
voglia aderire al messaggio, può copia-incollarlo dove
meglio crede) © elyxyz
Un po' di
nervosismo era normale, dopotutto era il primo incontro ufficiale che
aveva con
Spagna dopo la sua indipendenza. Non un semplice Ciao, bastardo. Ti trovo in
forma. Ma un fottuto Siamo
onorati di ricevere la sua visita Reino de España. Speriamo
vivamente che dalla nostra collaborazione... e altre
stronzate simili.
Cristo, lui non sapeva neppure da che parte cominciare.
Doveva stringergli la mano? Sorridergli, forse? Gli doveva dire che gli era
mancato tanto da fargli male?
Si passò una mano tra i capelli, tentato di mandare al
diavolo tutto. Poi che importanza aveva, la sua presenza? Dopotutto, di Italia ce n'erano
due...
Si diede uno schiaffo mentale. Che cretino che era... lui doveva esserci.
Doveva dimostrare a quel bastardo spagnolo che non aveva perso
tempo con lui, che era cresciuto bene. Non per merito suo certo... ma
aveva contribuito a renderlo l'uomo che era ora.
Doveva...no, voleva che
fosse fiero di lui.
(153
parole)
Nota
autore
Headcanon
presente: Le Nazioni odiano le visite diplomatiche. Spesso, si rivelano
infruttuose o, come nella maggior parte dei casi,
controproducenti.
PS
Un’ultima cosa: un
grazie a chi ha letto e commentato il nuovo capitolo di The
Guardians
|
Ritorna all'indice
Capitolo 20 *** #20 Ballando ***
There
#20
Ballando
Campagna
di Promozione Sociale - Messaggio No Profit:
Dona l’8% del tuo tempo alla causa
pro-recensioni. Farai felice milioni di scrittori.
(Chiunque voglia aderire al messaggio, può
copia-incollarlo dove meglio crede) © elyxyz
La tarantella è caotica,
sanguigna, sensuale.
Non ha regole, è un groviglio di membra che si muovono
compulsivamente, è ribellione, è vita.
Lo stesso Spagna aveva contribuito alla sua creazione, quando cercava
un modo per guarire il suo querido
dal Ballo di San Vitale, ma la sua evoluzione era stata tutto merito
di Romano e la sua gente.
Ma era
difficile, ora che l'italiano era adulto, guardarlo danzare senza avere
un'erezione - dolorosamente
evidente e impossibile da nascondere - durante
festa di Piedigrotta.
Quel ragazzo era un demone tentatore con l'innocenza di un angelo,
malizioso e pudico, sensuale e casto. Ma non era ingenuo, era
consapevole di cosa stesse facendo a Spagna, e sembrava quasi
che con lo sguardo lo invitasse ad unirsi a lui.
E Antonio lo fece. Non resistette più alla sua magia e
salì sul palco con lui e per lui.
Era una creatura
meravigliosa, e l'amava. E mai come in quel momento, pensò
che forse le leggende erano vere, e che Romano potrebbe avere veramente
sangue di sirena nelle vene.
(168
parole)
Nota
autore
La sirena di cui si
parla nel brano, è Partenope. Secondo le leggende sulla
fondazione di Napoli, il suo cadavere costituì il nucleo
della colonia fondata dai gregi.
La
Festa di Piedigrotta era una festa popolare che ricorreva l'8 settembre
a Napoli.
Per ulteriori informazioni, andate qui.
Headcanon
presente: Romano non ama molto i balli tradizionali spagnoli. Al
contrario, Spagna stravede per la tarantella.
PS
Un’ultima cosa: un
grazie a chi ha letto e commentato il nuovo capitolo di The
Agency
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=3325909
|