questioni di punto di vista

di salf
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** e se bella avesse un po di carattere ***
Capitolo 2: *** Specchio, specchio delle mie brame: dove è la Bella del reame? ***
Capitolo 3: *** Nuotare o bruciare? ***
Capitolo 4: *** Si, viaggiare! Il modo migliore per scoprire il nostro vero essere. ***



Capitolo 1
*** e se bella avesse un po di carattere ***


Ecco il prologo di una nuova storia: non ho amato New Moon soprattutto perchè non ho capito per quale motivo Bella ha perdonato così facilmente Edward,
quindi ecco a voi la mia alternativa. I Cullen sono i Cullen, dunque avrete vampiri e licantropi a volontà.



Stefy

Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di S. Meyer; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.

Ho modificato il prologo perchè quel pezzo lo uso in un altra mia fic che sto per pubblicare, in realtà faceva gia parte di quella fic ma poi ho avuto questa idea forlgorante che adesso è mezza ferma.
Pian piano la riprenderò

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Capitolo 2
*** Specchio, specchio delle mie brame: dove è la Bella del reame? ***


In questo capito facciamo una salto temporale, torniamo indietro di qualche mese. Il nostro caro succhiasangue ha lasciato Bella.

 

 

 

Capitolo 1.

Specchio Specchio delle mie brame, dove la Bella del reame?

 

 

Stavo facendo le valigie, il giorno dopo sarei tornata da Charlie e avrei preparato le ultime cose per andare al college, mi avevano accettato e con l’aiuto di mia mamma e Phill ero riuscita ad avere un prestito per poter frequentare i quattro anni.

Reneè aveva insistito affinchè passassi qualche settimana con lei prima di partire per il college, non ero molto convinta ormai ma non ero stata in grado di dare una risposta negativa. In quelle due settimane con mia mamma mi resi conto di quanto ero assuefata al clima di Forks e che tutto quel caldo e umidità non mi facevano per niente bene e come se non bastasse mi mancava Jacob. Il mio sole.

Jacob nei mesi in cui il mio unico obbiettivo era stare male mi era stato vicino e quando avevo finalmente capito di aver toccato il fondo fu lui a lanciarmi un salvagente e tirarmi all’asciutto. Per mesi ero stata in balia dell’oceano della depressione, non ero piu io, non ero nessuno; per lui non fu stato facile avere a che fare con me dopo l’abbandono, mi ero trasformata in una larva e lui con la pazienza di un monaco tibetano è riuscito a tirarmi fuori dal mio bozzolo. Quello che provavo per lui non era amore, non come quello che avevo provato per Lui ma era un sentimento forte e sincero e Jake, il mio Jake, era disposto ad accontertarsi e aspettarmi.

Il mio “io” di prima dei vampiri era parzialemente tornato, forse alla fine aveva ragione le ferite si sarebbero rimarginate e io l’avrei dimenticato con il tempo. Forse. Per ora avevo ancora una voragine nel mio petto e nonostante il balsamo Jacob la guarigione era ancora lontana: il college mi avrebbe aiutato ne ero certa.

-Bella posso entrare? – mi chiese Phill aprendo leggermente la porta.

-Certo vieni dentro. La mamma è gia tornata dalla lezione di yoga?  

Gli risposi e tornai a mettere via le mie cose nel borsone.

-Non ancora, secondo te quando durerà questa sua nuova passione? - Mi chiese sorridendo. Phill era l’uomo giusto per la mamma ero contenta che tra loro andasse tutto bene.

-Bella ti volevo parlare prima che tu tornassi a Forks. Vieni siediti qui vicino a me.

Lasciai il buitcase sul comodino e mi misi seduta sul letto.

-Cosa c’è Phill? Cosa ti preoccupa? Mia mamma ha dato segni di squilibrio, ormai dovresti sapere che è fatta così?

Mi sorrise.

-No, non è tua madre a preoccuparmi sei tu. Quel ragazzo… come si chiama il tuo ragazzo,

-Jacob? Il mio ragazzo si chiama Jacob.

Gli dico con il tono di una mamma che corregge il figlio.

-No, non lui Edward- alza gli occhi verso di me e forse si rende conto che il mio viso ha qualcosa che non va,- è lui che mi preoccupa. Quando siamo venuti per il diploma ho visto come guardavi Jacob e non è amore, quello che ci ha raccontato Charlie mi ha colpito, tua madre mi ha detto che non hai voluto parlarne del tuo blackout, sono convinto che quello che provavi per questo ragazzo era ed è amore; da quando sei qui hai parlato poco e Jacob l’hai nominato poche volte e in quelle occasioni perché tua madre ti ha chiesto di lui. Con me puoi parlare lo sai che non ti giudicherò.

Si era reso conto anche lui che l’innominabile era ancora nei miei pensieri? Allora dovevo essere ancora uno straccio. Mi chiedevo cosa dirgli e abbassai lo sguardo verso il pavimento nella speranza che quella cosa senz’anima mi aiutasse a trovare una buona bugia da dire, d’altronde eravamo cosi simili io e il pavimento!

-Phill, ti sbagli.

Mi alzai dal letto se non gli avesse guardato negli occhi magari non avrebbe capito che gli stavo mentendo.

-Io non penso piu a lui.

-Ok ok stai cercando di mentirmi ma ormai vi capisco: tu non sai quanto assomigli a tua madre in questi frangenti. Comunque volevo chiederti solo una cosa: mi devi fare una promessa.

Mi giro verso di lui e annuisco.

-Non so perché ma sono sicuro che lui tornerà fammi il piacere di non tornare da lui subito, non perdonarlo alla prima parola, fagliela pagare per aver tolto la luce dai tuoi occhi. Non ti sto dicendo di non perdonarlo ma di farlo aspettare.

-Lui non tornerà Phill, me l’ha promesso

“Sarà come se non fossi mai esistito” le sue parole erano nella mia mente e le ripetevo come un mantra da quel giorno.

-Non ti preoccupare,prometto che lo farò aspettare. Ma tanto puoi stare tranquillo perché lui non tornerà.

-Grazie piccola, mi fai felice lo so che non sono tuo padre ma per me sei come una figlia.

Poi guardò l’orologio e si alzò dal letto.

-Tra un po arriva  tua madre, ti lascio finire di fare i bagagli poi preparati tua madre ha trovato un nuovo ristorante vegetariano da provare. A dopo

Uscì dalla stanza lasciandomi a finire il borsone. Le parole di Phill comunque continuavano a girarmi nella testa: se Edward fosse tornato io avrei dovuto tenerlo sulle spine. Mi guardai allo specchio e vidi quello che vedevo tutti i giorni un viso per niente straodinario, per lui non era abbastanza e non lo sarebbe mai stato, anche se lui fosse tornato, cosa impossibile; io non ero sufficiente per lui. Sorrisi a quell’immagine e la smorfia che mi ha rimandato lo specchio non era poi cosi male. Forse era vero, non ero bella come Rosalie, ma ero comunque una persona e lui mi aveva mentito aveva detto che mi amava, e poi neanche due giorni dopo aveva detto che era durato troppo, che i sentimenti che lui urlava ai quattro venti non erano veri. Le parole di Phill mi avevano fatto capire che mi avevo sottovalutato.

Mentre la mia immagine allo specchio continuava a farmi le smorfie facendomi sentire bene, il mio cellulare si mise a suonare.

-Pronto

-Bells, amore, sono io quando torni mi manchi tanto.

La voce di Jacob era calda e sicura, mi faceva stare bene, come poteva Phill dire che non lo amavo.

-Ciao Jake, parto domani e tu lo sai benissimo visto che mi devi venire a prendere all’aeroporto a Seattle, ti ricordi vero?

Mi finsi un po offesa.

-Tesoro mio secondo te non mi ricordo che ti devo venire a prendere? Mi manchi tanto tanto. Non vedo l’ora di averti di nuovo tra le mie braccia.

Mentre il mio sole mi raccontava di cosa aveva organizzato per noi pensavo alle parole di Phill, e al fatto che quello che provavo per Jake non era amore, anch’io sapevo che quello che provavo per lui non vero amore ma era un profondo affetto, magari con il tempo si sarebbe trasformato in qualcosa di più.

-Ma mi senti quando ti parlo?

-Eh, cosa hai detto?

Per fortuna mi ha riportato con i piedi per terra.

-Che Charlie ti lascia dormire da me la prossima settimana, non sei contenta. Ho chiesto a Sam di non darmi i turni di notte per poter stare con te di notte. Non è fantastico?

-Certo amore.

Ecco la mia fine si avvicinava, erano mesi che Jacob insisteva con voler dormire con me, o meglio voleva qualcosa da me e fino ad allora ero riuscita a svincolare ma la prossima settimana si avvicinava la resa dei conti.

-Non vedo l’ora che arrivi domani. Ti amo.

-Jake se non finisco di fare i bagagli non parto, quindi ci vediamo domani. Bacio.

-Bacio.

Mi guardai di nuovo allo specchio e se prima mentre la mia immagine mi faceva le smorfie mi sentivo leggera, in quel momento mi sentivo di nuovo legata, costretta in qualcuno che non ero io. Volevo tornare ad essere la tipa che avevo visto nell’immagine riflessa; in quel momento capì che la mia voragine per chiudersi aveva bisogno che io volessi guarire e in quel momento mi resi conto che stavo finalmente uscendo fuori dal mio buio. Sorridendo al mio alter ego sullo specchio mi dissi

-Sei tornata finalmente. Stavolta però vedi di restare e non scappare alla prima difficoltà.

 

 

 

 manuelitas [Contatta]

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 19/12/09, ore 22:50 - Capitolo 1: e se bella avesse un po di carattere

La storia parte da qualche mese dopo la rottura con Edward, e si svolge dopo il diploma. Credo che Bella manchi di coscienza di sé, eccetto i primi capitoli in cui sembra avere una qualche personalità dopo è sempre in balia di questo sentimento, e non pensa mai.  Sarebbe bello vederla con due belle fiorentine negli occhi.!:D

 

Grazie per il commento.

 Luisa98 [Contatta]

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 19/12/09, ore 20:04 - Capitolo 1: e se bella avesse un po di carattere

Qualche mese dopo la rottura con Edward, piu precisamente dopo il diploma.

 

Grazie per il commento

 __cory__ [Contatta]

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 19/12/09, ore 17:44 - Capitolo 1: e se bella avesse un po di carattere

Ma perché non far penare un po quel pezzo di marmo!!!;P

 

Grazie per il commento.

 

 

 

Un grazie a tutti quelli che hanno letto e a coloro che hanno messo la storia tra i seguiti e preferiti.

Vi lascio anche il link del mio blog http://imieipensieriinparole.blogspot.com/, se riesco posterò qualche anticipo dei prossimi capitoli proprio li, in particolare troverete le risposte ai vostri commenti.

Un abbraccio a tutti.

Stefy

Volevo solo farvi gli auguri di Buon Natale.
Il prossimo capitolo arriverà molto probabilmente dopo Santo Stefano.
Vi lascio una piccola anticipazione:
La voce nella mia mente tornò a parlarmi hai due possibilità: la prima ricominciare a nuotare e ritornare in superficie e far finta che non sia successo niente oppure lasciarti andare e lasciare che le fiamme divorino il tuo corpo e poi rinascere dalle ceneri come una fenice, in questo caso sarai una persona nuova. Fiamme? Quale fiamme? Ah ecco in fondo al mare c'era un bel falò, dovevo evitare i peperoni la sera.

Allora Buon Natale!!!!!

Stefy

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Capitolo 3
*** Nuotare o bruciare? ***


Capito 2

 

Nuotare o Bruciare?

 

 

Non era possibile stavo di nuovo annegando, è incredibile come riuscivo ad essere cosi imbranata. Cercando nei meandri della mia coscienza qualche appiglio mi dissi: Bella non mollare soprattutto adesso che hai capito tutto. L’immagine che avevo visto nello specchio a casa di mia madre mi aveva in qualche modo perseguitato nei giorni a successivi facendomi pensare a quello che ero stata nei mesi precedenti. La voce nella mia mente tornò a parlarmi: “hai due possibilità: la prima ricominciare a nuotare e ritornare in superficie e far finta che non sia successo niente oppure lasciarti andare e lasciare che le fiamme divorino il tuo corpo e poi rinascere dalle ceneri come una fenice, in questo caso sarai una persona nuova”. Fiamme? Quali fiamme? Ah ecco in fondo al mare c’era un bel falò, mi dissi che  dovevo evitare i peperoni la sera.

“Allora Bella cosa decidi di fare?” Guardai il mio alter ego e gli chiesi se sapeva se una delle due mi avrebbe dato piu possibilità di essere felice, si mise a ridere e mi disse.

“Noi” indicando me e lei, “saremo felici solo se vorremo essere felici devi solo decidere come uscire fuori da questa situazione,  in questi mesi ti sei lasciata condurre prima dalla depressione poi da Jake, certo ti ha aiutato ad alzarti ma non può guarirti quindi cara me stessa a te la scelta!”

In quel momento sentì un rumore come di una sirena, ma non capivo cosa fosse. L’immagine si girò verso di me e mi disse: “Sveglia! Farai tardi. Ricordati che devi scegliere: o risalire o rinascere”.

“Bella sveglia faremo tardi al pranzo casa di Billy, lo sai che poi diventa isterico se arriviamo tardi”. La voce di Charlie mi riportò dal mondo dei sogni.

“Certo Papà adesso mi alzo e mi faccio la doccia”. Mi alzai e mi guardai allo specchio forse avrei dovuto andare da uno psicologo non solo facevo incubi tremendi ma pensavo di aver un alter ego, si ero da ricovero.

Jake non smetteva di parlare della settimana che avrei dormito da loro, persino gli altri componenti del branco non lo sopportavano più, ma dopo il pranzo ero convinta che l’avrebbero ucciso; tra risalire e morire bruciata non avevo ancora deciso ma avevo ben chiaro in mente una cosa: dovevo chiudere con Jacob, non sarebbe stato semplice tuttavia dovevo farlo sapevo bene cosa significassi perdere l’amore della tua vita, ma in fondo Edward aveva ragione ci voleva un bel taglio netto.

Mentre mi vestivo cercavo di mettere insieme un discorso diretto ma non duro come quello che avevo avuto io: dovevo lasciarlo ma lo volevo ancora come amico, avevo bisogno di lui come amico, di sicuro mi avrebbe mandato a quel paese e aveva tutte le ragioni del mondo.

“Bella sei pronta?” La voce di Charlie mi riportò di nuovo alla realtà

“Si arrivo”.

Scesi le scale e lo trovai ad aspettarmi in salotto, “Bella prima di andare ti devo parlare”, mio padre aveva il viso rosso come un pomodoro. “

Sai che Jake mi ha chiesto di lasciarti dormire da lui questa settimana, e io ho acconsentito. Ma volevo che tu sapessi che vorrei che tu e lui insomma….”

“Stai tranquillo Papà non dormirò da Jake questa settimana anzi tanto vale dirtelo ho deciso di chiudere con lui, voglio restare solo sua amica”. E mi abbandonai sulla sua poltrona mentre finivo di dire quelle parole.

Il viso di mio padre non era piu rosso ma era diventato pallido: “perché? Bells ti ha fatto qualcosa? Le sue mani si erano chiuse a pugno ed erano bianche per lo sforzo”.

“No Papà, Jacob non ha fatto niente di sbagliato solo che andrò al college e non ho intenzione di passare il mio tempo con il pensiero di lui qui e io là”.

“Hai paura che lui ti tradisca, credo però che Jake non sia il tipo”.

“No, papà non è lui che potrebbe farlo sono io che potrei trovare qualcun altro”.

“Pensi a Edward”. Ma allora sto ragazzo non era solo il mio chiodo fisso.

“Negativo sceriffo Swan, sto solo confessando che passerò quattro anni al college e me li voglio godere senza dover pensare a qualcun altro che non siano i mei genitori, inoltre anche se Cullen tornasse con il capo cosparso di ceneri non cambierei idea, per quattro anni voglio studiare e divertirmi al resto ci penserò dopo”.

Mio padre mi sorrise “Bella ti appoggio ma fai solo attenzione a non divertirti troppo e poi sono convinto che Jake ti aspetterà se glielo chiederai”.

Mi alzai dalla poltrona e lo abbracciai: “E tu Papà mi aspetterai o mi chiuderai fuori casa?” Gli dissi ridendo, io e mio padre non eravamo molto espansivi ma in quel momento avevo bisogno di mio lui, di sentirlo vicino, di sentirmi protteta. Mio padre mi prese il viso tra le mani e mi diede un leggero bacio sulla fronte. “Sempre piccola, sempre. Per te la porta sarà sempre aperta qualunque cosa succeda”.

Ci sorridemmo e poi tra noi ci fu quel silenzio pieno di significato che ci faceva stare cosi bene insieme.

 

Il pranzo fu perfetto Billy era davvero bravo a cucinare e mentre Charlie aiutava a riordinare proposi a Jake una passeggiata, appena arrivati alla spiaggia mi attirò vero di lui e mi baciò: “Non vedo l’ora che arrivi lunedi”. Mi disse mentre si allontanava leggermente da me.

“Credo che dobbiamo parlare”, mi guardò in modo strano come se avesse capito che dovevo dirgli qualcosa di importante.

“Lo sai che non sei obbligata a fare nulla, voglio solo dormire abbracciato a te. Partirai  tra qualche settimana e per mesi non ci vedremo, mi mancherai tantissimo”. Mi dissi mentalmente che non dovevo farmi intenerire dalla faccia da cucciolo che mi stava facendo in quel momento, con quell’espressione riusciva sempre a mettermi ko, ma stavolta non gliela avrei data vinta.

“Non si tratta di questo, o meglio non è che non voglio dormire con te, la verita è che…”

“Va bene non importa amore se non vuoi, l’importante è che stiamo insieme questa settimana” mi disse prendendomi la meno per posare un bacio sul palmo.

“Aspetta Jacob fammi finire” il suo sguardo si fece pensieroso, si stava sicuramente chiedendo cosa stavo per dirgli. “Ho pensato molto a noi mentre ero da Reneè e ho capito che è meglio chiudere la nostra storia, sicuramente tu…”

Jacob iniziò a tremare. “È tornato vero? Quel succhiasangue maledetto è tornato? Dopo quello che ti ha fatto tu hai anche il coraggio di tornare da lui. Ma non hai un minimo di amor proprio?”

“Cavoli. Come sei sincero!? Non è tornato e caro mio Jacob anche se tornassi non sarebbero comunque affari tuoi. Per quanto riguarda l’amor proprio ho cominciato a capire che stando con te il mio amor proprio ne risente. La verità Jake è che ti voglio bene come a un fratello e non me la sento di andare al college stando insieme a te e magari farti soffrire”.

“Farmi soffrire? Ma cosa stai dicendo, vai al college per studiare quindi perché dovrei soffrire”, la sua voce era tornata normale e non tremava piu, i suoi occhi erano di nuovo quelli di un cucciolo bisognoso di amore, voleva fregarmi di nuovo, ma ero decisa. Avevo preso una decisione. Volevo rinascere.

“Perché voglio vivere al college tutte le sperienze che mi verrano offerte senza pormi problemi se farò male a qualcuno oppure no. Ma cosa più importante è che non voglio mentirti: non ti amo e non ti ho mai amato, per me sei un fratello”.

“Vattene” mi disse mentre ricominciava a tremare e questa volta più forte sembrava ci fosse un terremoto in atto nel suo corpo.

“Jake voglio restare comunque tua amica calmati per favore”. Provai a dire per tranquillizzarlo ma iniziò a tremare ancora piu forte.

“Vattene”, mi disse un ultima volta, mi voltai e mi diressi verso la casa; quando arrivai Charlie mi aspettava in macchina. Mentre passavamo il confine sentimmo l’ululato disperato di un lupo.

“Devo dire a Bill che ci sono lupi nelle vicinanze di LaPush”. E quelle furono le ultime parole della giornata.

 

 

 serve [Contatta]

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 25/12/09, ore 17:42 - Capitolo 2: Specchio, specchio delle mie brame: dove è la Bella del reame?

Dunque Bella non ha lasciato Edward ma è stato il contrario e per quanto riguarda Jacob beh se leggerai il capitolo vedrai che Bella alla fine lascerà Jacob perchè sta facendo un percorso di guarigione,  non credo che lei abbia illuso Jacob,sono invece convinta che sia stata lei ad illudersi del fatto che bastasse il grande amore che Jacob prova per lai a guarirla. Mi ha fatto molto piacere la tua recensione e spero che tu continui a leggere la storia.

Grazie degli auguri.

 manuelitas [Contatta]

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 22/12/09, ore 22:50 - Capitolo 2: Specchio, specchio delle mie brame: dove è la Bella del reame?

 

Povero Jake!!! Perché pensate che il cucciolo sia porcellino!:)

Comunque hai visto che è rimasto a bocca asciutta almeno per ora, Bella partirà per il college e vediamo cosa succederà.

Grazie per la recensione

 __cory__ [Contatta]

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 22/12/09, ore 22:03 - Capitolo 2: Specchio, specchio delle mie brame: dove è la Bella del reame?

UFFI!!! Jake non è maniaco, o forse un po si ma lui è innamorato di Bella e quindi vorrebbe qualcosa di piu ma poverino rimarrà deluso.

 DarkViolet92 [Contatta]

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 22/12/09, ore 21:39 - Capitolo 2: Specchio, specchio delle mie brame: dove è la Bella del reame?

Eccoti accontenta spero che ti piaccia anche questo!

 

 thinga [Contatta]

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 22/12/09, ore 20:03 - Capitolo 2: Specchio, specchio delle mie brame: dove è la Bella del reame?

Mi dispiace ma Bella devo continuare il suo percorso di guarigione dalla malattia Edwardite, e purtroppo il nostro cucciolo resterà a secco, forse tra qualche capitolo lo potrei far ritornare ma per adesso se ne sta buono buono a LaPush.

Sono contenta che la storia ti piaccia

 

 

Scusate il ritardo ma tra feste e altro non ho potuto concludere il capitolo. Volevo anche avvisare che avevo scritto nel prologo che avevo dei capitoli gia scritti, dimenticatevi tutto perché mentre correggevo i capitoli la storia ha preso vita e tutto quello che era gia pronto l’ho cancellato perché non mi piaceva piu, quindi i capitoli li sto scrivendo uno alla volta, quindi vi chiedo di avere pazienza.

 

Stefy

 

PS: anche se in ritardo Buon 2010!!!

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Capitolo 4
*** Si, viaggiare! Il modo migliore per scoprire il nostro vero essere. ***


 

I personaggi non mi appartengono e sono di proprietà della Meyer la storia è scritta senza fini di lucro ma solo per puro divertimento.

 

Capitolo 3

 

Si, viaggiare! Il modo migliore per scoprire il nostro vero essere.

 

 

 

Ero in macchina che guidavo da non so quanti giorni senza una meta precisa, era passato un anno da quando avevo commesso il piu grande errore della mia vita, avevo lasciato Bella e come se non bastasse le avevo fatto una promessa: sarebbe come se non fosse mai esistito. Poche parole solo per dirle che volevo che lei mi dimenticasse per sempre il problema era che lei forse un giorno l’avrebbe fatto davvero, avrebbe avuto dei figli e dei nipoti e non avrebbe piu pensato a me troppo presa dalla sua vita e un giorno sarebbe morta e allora io l’avrei raggiunta, questa volta per sempre.

La mia mente, nonostante la profonda convinzione che quello che avevo fatto era la cosa giusta continuava a ripropormi le immagini di noi, della nostra felicità e quello mi bastava per continuare a non vivere. La mia famiglia la vedevo nei giorni buoni, ovvero quasi mai, non suonavo il piano da quel maledetto giorno, avevo anche provato  a seguire le traccia di Victoria per fare ancora qualcosa per lei ma non ero capace neanche di quello.

Dopo quei primi mesi in cui l’affanno della caccia mi aveva riempito le giornate e ho finalmente capito che era inutile che la mia non era una ricerca ma un passatempo per non pensare, e tornai a casa, il mio ritorno durò solo pochi giorni visto che Alice mi insultava sia con il pensiero che con la voce, la sua era una rabbia cieca contro di me e contro la mia decisione. la persona che mi sorprese e mi fece ripartire fu Rosalie che un giorno senza volere mi rivelò un pensiero che mi fece capire di aver fatto male non solo a lei e a me ma anche alla mia famiglia.

‘Sei solo un egoista, non hai pensato che tutti loro come te erano innamorati di quella fragile umana, la sua vicinanza gli ricordava quei sentimenti che un tempo avevano provato anche loro. L’hai portata a casa, hai permesso che entrasse nelle loro vite e adesso solo perché TU HAI DECISO, l’hai allontanata. Credi che lei ti dimenticherà? Lo spero per lei, dal profondo del cuore che non ho, vorrei che lei ti dimenticasse che trovasse una persona che le voglia bene veramente, che non l’abbandoni come hai fatto tu. So per certo, Alice te lo può confermare, che lei non sta bene. Sei un egoista con il tuo comportamento hai fatto del male a lei, a te e a loro e a che pro?’

Mentre diceva queste parole era intenta a controllare la mia macchina, era lei la meccanica di casa, aveva fatto lei tutte le modifiche alle nostre auto, il mio meccanico di fiducia.

“Non pensavo che tu eri cosi arrabbiata con me”, le disse, lei alzò il viso dal vano motore e mi disse:

“Emmet per giorni non ha parlato con Jasper perché all’inizio credeva che lei aveva avuto paura di quello che era successo e ti  aveva allontanato. Per fortuna Alice e Esme gli spiegarono come stavano veramente le cose e fu allora che lui decise di ucciderti, la nana era talmente contenta che canticchiava a tutto spiano. Devi ringraziare la tua buona stella che sono riuscita a farlo cambiare idea altrimenti saresti già un mucchietto di ceneri”.

La guardai per un istante: “secondo te sono ancora in tempo?”

“Non credo che ti vorrà con sé: è passato un anno e Alice dice che da circa un mesetto non riesce più a vederla”.

“Non dicevo quello, dici che Emmet mi ucciderebbe se glielo chiedessi?”

Rose alzò di nuovo la testa dal vano motore.

“Ho cambiato l’olio e fatto un po di manutenzione e Emmet non ti toccherà altrimenti sarà lui a finire male.

Ora se vuoi un consiglio sali su questa macchina che ora è perfetta e vai lontano lascia passare qualche decennio e poi torna forse per allora Alice non vorrà la tua testa imbalsamata”. Chiuse il cofano e diede un leggero colpetto alla carozzeria. “Devo dire che ho fatto un ottimo lavoro anche se credo sarebbe meglio pensare  cambiare questa macchina ormai ha fatto troppi kilometri”.

Quel giorno seguì il consiglio di Rosalie e mi misi di nuovo in strada, mi fermavo giusto il tempo di nutrirmi e poi ripartivo. Il rimprovero di Rosalie continuava a rimbombare nella mia mente insieme al viso perfetto di Bella. Ogni giorno lottavo contro la voglia di tornare da lei solo per vedere come stava per poter sentire il suo dolce profumo ancora una volta e magari accarezzare la sua pelle ancora una volta, insomma ero ossessionato e per distrarmi pensavo alla mia macchina, era una cosa frivola e stupida lo so ma avevo il bisogno di trovare qualcosa che non era collegato a un ricordo di Bella il problema è che dopo qualche giorno mi ritrovai a pensare a cosa avrebbe potuto fare Rosalie con il pickup rosso stinto, c’era un non so che di inquietante nella mia ossessione, non lei direttamente ma qualcosa che era talmente legato alla sua persona da non poter essere separato da lei. In tutta quella storia c’era solo una conclusione: ero pazzo, pazzo d’amore per la persona che avevo allontanato da me e potevo fare tutti i kilometri del mondo, tutte le strade sulla terra, ma questo era un dato di fatto che non avrei potuto cambiare e dovevo trovare una soluzione, aspettare la sua morte per poterla raggiungere era una idiozia, un modo per difendere il mio ego spropositato.

Questo ego maledetto che mi ha allontanato dall’unica persona che volevo vicino a me e tutto questo perché? Per una mia stupida convinzione che cosi facendo l’avrei prottetta dal mostro che ero ma non avevo pensato alle conseguenze. Nei mesi passati con lei il mostro si era eclissato lasciando posto ad un nuovo Edward, per protteggerla ero pronto a tutto anche a lasciarla, in realtà non avevo mai pensato al male che avrei causato ai miei famigliari, Bella d’altronde con il tempo mi avrebbe dimenticato ma loro avevano l’eternità da passare insieme a me con i mei sbalzi d’umore; era anche vero che il mio era un non vivere a con una data di scadenza, da consumarsi entro e non oltre la vita di Isabella Marie Swan.

Senza rendermi conto ero a Forks e senza volere era proprio il giorno del suo compleanno: l’anniversario di quell’episodio che mi ha costretto a stare lontano da lei. Mi fermai davanti alla nostra vecchia casa e correndo andai da lei, quel pomeriggio senza volerlo avevo preso una rosa. Salì verso la solita finestra ma non c’erano sue tracce mi accorsi dopo che la macchina di Charlie non c’era probabilmente erano fuori a cena a festeggiare, aprì la finestra e respirai il suo profumo appoggia la rosa sul comodino e tornai alla macchina, ero pronto per partire quando una idea mi folgorò: avevo chiesto a lei di dimenticarmi, le avevo promesso di scomparire della sua vita e quel giorno mi sono presentato a lasciarle una rosa sul comodino ero proprio un tonno!

Era certificato Edward Cullen era un tonno.

 

Sopresa! Non volevo chiamare subito in causa il succhisangue che tutte vorremo ma senza volerlo si è presentato e l’ho lasciato sfogarsi quindi ecco a voi un piccolo assaggio di un pov di Edward.

 

 

 __cory__ [Contatta]

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 16/01/10, ore 17:37 - Capitolo 3: Nuotare o bruciare?

Calma ho in mente qualche sopresa per il cucciolo ma dovete aspettare ancora un po, intanto spero che ti piaccia il pov di Edward.

 DarkViolet92 [Contatta]

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 16/01/10, ore 16:21 - Capitolo 3: Nuotare o bruciare?

Grazie.

È un lupo un po suscettibile il nostro Jacob ma per  consolarlo ho gia qualche cosa in mente ma succederà un po in là.

Spero che ti piaccia anche Edward.

 

 

Storie in corso di pubblicazione:

Alexandra ( originale)

 

One shot/drabble pubblicate (Twilight)

Per oggi sarò tuo schiavo 

Sorelle 

Primo incontro

Charlie pensa alla sfortuna di Bella 

Mentre Bella dorme

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