Recensioni di _aivy_demi_

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Recensione alla storia Darling in the FranXX – Legacy – - 12/08/23, ore 01:10
Capitolo 24: Come una squadra
Ma caro buonasera, quanto tempo! È bello ritrovarti nell’attività di scambio del Giardino ^^
Ma quanto è bello questo capitolo? Ricco di dialoghi, di reazioni a caldo, di parole dette con sincera determinazione… mi aspettavo – e di cuore – che i due fossero migliorati nello studio ma non mi aspettavo livelli così alti: diciamo che l’avventura che tra l’altro ha lasciato pure degli strascichi, è stata rivelatrice.
Se Momo non fosse scappata…
Se lui non si fosse sfogato dicendo ciò che pensava veramente, e come aveva colto il tutto sbagliando all’inizio, beh, forse sarebbero ancora al punto di partenza, oserei dire. Anzi, peggio ancora. Non ci sarebbero stati proprio. Perché Hoshi tre giorni prima avrebbe pure mollato, due giorni prima no. non avrebbe più lasciato sola Momo, non avrebbe mai più pensato di non dover legare con nessuno, o di non doversi impegnare per sé e per loro.
Sa di contare qualcosa per sé, per il tutto, per la missione e per la salvezza della Terra,, e ora per la prima volta ne mostra il chiaro significato: non accetta le dimissioni, no, e neppure Momo, anche se lei avrebbe abbandonato tutto (e quanto le sarebbe pesato?) senza di lui. La chiacchiera con Nana e Hachi ha mostrato il meglio dei due ragazzini, e vederli pure loro seguire lo sviluppo del dialogo in modo così positivamente inaspettato è stato quasi uno sfondare la quarta parete.
Del tipo: ma anche voi lettori avete visto cosa sta succedendo qui?! XD
Vederli nello Stridiosauro nel finale, a dirsi quelle cose che suonano così liberatorie e incoraggianti, è il giusto ed equilibrato finale per questo capitolo, che pare mettere una bella croce su tutto ciò che è accaduto finora. Io so comunque che non sarà facile far finta di niente, cose sono state dette, cose sono state fatte, e immagino che soprattutto le ragazze non perdoneranno facilmente Hoshi, ma so che sarà disposto a tentare di farsi rivalere e far capire di che pasta sia realmente fatto. Non succube delle decisioni dei suoi, della paura di sé, bensì pronto ad affrontare un mondo difficile ma pronto ad accoglierlo.
Breve ma intenso, e il mio entusiasmo ne è facilmente testimone! Alla prossima caro, buon lavoro e buona ispirazione! :3
Recensione alla storia Darling in the FranXX – Legacy – - 16/05/23, ore 10:45
Capitolo 23: Torikago
Ma buongiorno, eccomi!
Allora, la situazione è un filino complessa, ma questo già si sapeva, tra Hoshi e Momo: io so che lei non fa niente con cattiveria, e anzi tenta di avvicinarsi al ragazzo il più possibile sapendo di dover – e voler – stabilire un contatto, un rapporto così anche da poter migliorare la connessione con gli Stridiosauri. Ma lui non è riuscito a esprimersi a sufficienza per far capire che si allontana da tutti per cercare di non creare legarmi nella speranza di andarsene.
E quindi soffrire meno.
Insomma, è una cosa complicata ma molto credibile considerando che sono tanti ragazzini, e che ognunmo di loro è differente per carattere e motivazioni. Che poi mi fa tenerezza, un sacco, perché Momo non gli sta indifferente eppure appena è stato colto sul vivo l’ha trattata come una pezza da piedi.
E per questo non riesco a perdonarlo… è stato stronzo, si è lasciato trascinare dallo stress e dalla paura, eppure è arrossito, eppure cerca di distanziarla anche se ne è attirato, insomma… non meritava Momo di farsi trattare così, ma mi piace come lettrice sia accaduto perché pare più genuino, più vero.
Stronzo, ma vero. Questo cerco, qualcosa che vada al di fuori dei tipici schemi comuni.
Ci sono in pieno e lo adoro perché dà pepe alla trama e diversifica i tanti personaggi.
Momo la capisco, e capisco la sua reazione: le lacrime, la fuga, è una emotività che è esplosa dopo mesi di distacco, di tentativi andati in fumo, di atteggiamenti scostanti. Non posso biasimarla, anzi, ma spero che Hoshi riesca a trovare un equilibrio e soprattutto il suo posto perché insomma, il danno è accaduto per colpa della sua linguaccia e dello scostarsi in modo volontario. Hai gestito benissimo i dialoghi, la tensione e le sensazioni provate si avvertono in ogni scambio del discorso e soprattutto l’ambientazione che cambia rapidamente, la luce che manca, la pioggia, il buio, tutto rende ancora più pesante e tesa la situazione.
Farli trovare assieme al buio nel bosco e farli riconciliare tra lacrime e pioggia è stata una di quelle cose che io amo, perché tutto è perfetto in quel momento, tutto ci sta e io mi ci sciolgo, non posso farci niente. Non è un grande passo avanti a livello emotivo per Hoshi, ma è palese una cosa che richiederà gli sforzi di entrambi e che li avvicinerà.
Penso questo capitolo sia anche servito a vedere come i ragazzi si sarebbero comportati in una situazione tesa di pericolo reale: naturalmente, come prevedibile, reazioni e atteggiamneti sono discordanti e ci sta. Oh, sono pur sempre ragazzini in fase di addestramento che si sono trovati in un guaio da dover gestire nell’immediato… però ci sono delle piccole angolazioni in cui posso notare maggiormente come stanno evolvendo i rapporti, sia tra partner che tra tutti. E non posso biasimare Yoshiki e le sue parole, anche lui è poco più di un bambino, ci sta che possa ragionare così, in fondo. Kya non è da meno poi, molto fisica e lasciatasi trasportare da una situazione tale: direi che quel cazzotto se l’è anche meritato ma venire alle mani diciamo che non sia comunque stata la cosa migliore.
L’importante è che tutto si sia concluso ma i non detti qui hanno pesato parecchio, mangiando da dentro e lacerando una emotività fragile. Presumo però che tutto questo possa avere unito il gruppo, o anche qualche coppia, e che dia modo di riflettere su quanto possa essere importante affrontare problemi e preoccupazioni con le parole, invece di far passare e fare finta di nulla, o peggio ancora, comportarsi da ipocriti.
Bella scena, me la sono goduta appieno così come tutti gli scontri diretti e indiretti tra i ragazzi. Le parole hanno pesato, ma i silenzi prolungati hanno creato ancora più danni a mio avviso, danni che si sarebbero potuti risolvere con un minimo di maturità in più… se penso a quanto siano giovani però, mi rattrista doverli vedere tirati su per affrontare una guerra.
Perché prima o poi arriverà, e io dico, saranno pronti davvero?
Niente, basta continuare a leggere e lo scoprirò a tempo debito. Alla prossima caro, come sempre un lavoro complesso portato avanti molto bene. Una cosa, arrivata a questo punto del numero capitoli: la tua capacità di gestione dei tanti personaggi è migliorata, prima era molto buona ma ora le dinamiche vengono suddivise in modo fluido e chiaro, ancor più dei primi capitoli. Alla prossima e buon lavoro! :3
Recensione alla storia Darling in the FranXX – Legacy – - 14/04/23, ore 13:05
Capitolo 22: Distanza
Caro buongiorno, sono tornata!
Un ritorno con tanto entusiasmo e molte cose da raccontare: scene grandangolo dove i vari personaggi si muovono e interagiscono tra loro senza risultare caotici – cioè, sono caotici loro ma non il modo in cui gestisci i dialoghi, ecco. Qui però si nota sempre qualcuno da parte: Yoshiki non è certo inserito in un contesto facile con tanto e tale odio, cinismo e contrasto in casa. Quindi lui lo capisco, capisco quanto possa essere difficile averci a che fare anche perché grazie a piccoli interventi improntati di Naho lui riesce almeno ad aprirsi.
Hoshi è il problema principale, lui e Momo sono un disastro sotto ogni punto di vista: il punto è, lo sta facendo apposta per farsi cacciare e tornare da dove è venuto, senza creare nessun tipo di legame particolare così da non farsi coinvolgere e non soffrire poi? Se così fosse, super top. Momo poi tende a giustificare, a lasciarsi indietro per dare spazio all’altro e non vede. O non vuole vedere, forse; fatto sta che la situazione è relativamente critica nel “lavoro”, e l’unica che ci vede sì avanti, ma che empatizza con lui e la sua situazione è Rin. Dove tutti si fermano, lei fa supposizioni sul perché lui reagisca e lavori in quella maniera e su cosa possa provare una persona che pare essere con le mani legate a livello emotivo.
Ma qui cosa vedo? Smuoversi un pelino la situazione? Direi proprio di sì, e proprio su un tavolo con dei quaderni a ripassare delle lezioni. Questa scena ha quasi del surreale considerando che i momenti mostrati tra Momo e Hoshi si possono contare sulla punta delle dita di una sola mano… eppure qualcosa è venuto fuori, un po’ per disperazione, un po’ per rassegnazione, un po’ per grinta, ecco, ma i due si stanno avvicinando e proprio questo momento mi è servito per capire meglio la loro dinamica. Che soddisfazione!
I tuoi personaggi sono dinamici, crescono, imparano, sbagliano e cercano di trovarsi un posto nel mondo. Al momento pare che la preoccupazione per i futuri attacchi sia ancora leggermente latente, lasciando spazio a dinamiche di adolescenti che hanno fastidi, emotività, problemi e così via. Insomma, da un momento all’altro presi e messi tutti nella stessa casa ad arrangiarsi, studiare, fare amicizia – per volere o dovere – e tutto quanto non è facile.
Sono ragazzini.
E Momo ha tipo 13 anni! Sono ragazzini, dai, ancora giovani per un destino decisamente nero, difficile. Eppure crescono, non dico che migliorino e basta, ma crescono. E questo è importante per una storia che riesce bene.
Alla prossima caro, buon lavoro e buona ispirazione! :3
Recensione alla storia Darling in the FranXX – Legacy – - 03/03/23, ore 09:30
Capitolo 21: Casa
Caro buongiorno! Che ritardo da schifo il mio stavolta, perdonami… però ora sono qui pronta per ricominciare! Ahhh ma che bello ilconcetto base di poter tornare a casa tra un allenamento e l’altro, insomma, sono pur sempre dei ragazzini i protagonisti di questa storia, no? Immagino che molti di loro possano sentire la nostalgia addosso – e non posso giurare su tutti, in fondo sono così diversi! – ma il modo in cui presenti dei piccoli hint qui e lì mentre parli di pause e autobus mi fa riflettere. Insomma, ecco, che dici “vedete? Prima stagioni normali, poi tutto desertico e “immortalità” *inserire qui porca miseria anvedi che il pensiero di tizio quella volta di qualche capitolo fa era riferito proprio a questo*, per poi tornare alla normalità e pure immagino alla capacità di poter morire di nuovo…
Tornando agli altri effettivamente mi sono chiesta più di una volta come Kya e Ryo si conoscessero, hanno un rapporto tanto aperto ed espansivo, lei almeno, e con un caratterino poco invidiabile direi a volte, ma la scusa della fermata condivisa del bus mi permette di spiare ancora un po’ dentro alle vite dei personaggi e pure capirci un po’ di più su di loro. Suzuko invece è un filino più complessa rispetto a una figura tanto più cristallina come può essere ad esempio proprio Kya.
Il dialogo tra Momo e Naho riapre dei pensieri che mi hanno sempre incuriosita: pare che la seconda sia in grado di cogliere al meglio certe cose sulla prima, così, a naso proprio e in modo incredibilmente schietto; che Momo non sia in grado di mentire in modo efficace è un dato di fatto ma che tenti invano di lasciarsi scivolare addosso le cose anche più dolorose… beh, n on è affatto bene, anzi.
Fino a questo punto buonissima suddivisione dei dialoghi e dei vari gruppi di personaggi, qualche elemento in più aggiunto alla caratterizzazione nella totalità di ogni figura e altri dubbi sollevati su qualcuno.
Oh ma qui sta succedendo qualcosa che aspettavo da tipo l’inizio… l’inizio! Mi vuoi dire che finalmente capirò perché Hoshi è così? Pare di capire che sia stata la madre a insistere e spedirlo per il programma Parasite, e questo spiegherebbe il perché di tanti atteggiamenti e distacco. Porca miseria, ammetto che non me l’aspettavo, sai? Quindi lui è stato mandato lì dai genitori – la madre, vah, diciamolo – per poterlo “formare alla vita” ed evitare rimanesse sempre solo? Cioè, ragazzi miei, lo avete mandato a prepararsi alla guerra interplanetaria, non so se vi rendete conto del peso della cosa o siete semplicemente dei genitori inetti e deficienti. Una che è ossessiva e vive per il figlio, pensando di fare sempre e solo il meglio per lui senza chiedergli un minimo di opinione. Il padre? Lasciam mai perdere che cerca sempre di essere fuori casa appena loro tre sono assieme. Che bel quadretto famigliare, eh, Mulino Bianco proprio. Ora però la complessità del personaggio è stata svelata e mi piace ancor più di prima. E gli piace Momo, questo è appurato. Come potrebbe comunque piacere qualcuno a un qualsiasi adolescente, questo sì.
E come potremmo farci mancare Yoshiki, colui che pareva mostrare un altro fine all’essere lì? Situazione ben diversa in casa rispetto a Hoshi, qui proprio l’odio è così palese che il figlio pare faccia qualsiasi cosa pur di infastidire il padre, e che ciò che fa sia in ogni caso una conseguenza di qualcosa non proprio piacevole. Il dialogo è molto tagliente, il più distaccato, cinico e mirato a fare del male che ho incontrato in tutta la storia al momento: un botta e risposta atti a palesare un rapporto ben definito, da fare venire il dubbio che i due possano provare un qualsivoglia minimo sentimento di affetto uno per l’altro. Ohhh ma ecco che il figlio ribelle reagisce, si vede che ci tiene ai suoi colleghi caspita, non mi aspettavo quella scena del tavolino di vetro spaccato (ma in realtà con cose così mi ci perdo e mi sciolgo ma shhhh, non si dice.) La madre poi, che tenerezza… lei subisce, lei vive così come trascinata dall’impetuosità di una vita che non avrebbe tanto voluto, secondo me, ovvio; e il contrasto tra il rapporto con i due genitori è così netto da creare una vera e propria atmosfera differente. Naturalmente non ho potuto fare a meno di notare il pacchetto consegnato dal maggiordomo ma penso che questo non sia il momento giusto per scoprirlo: vorrà dire che lo metterò in un angolino della memoria ad aspettare di sapere di cosa si tratti.
Altra famiglia, altro contrasto veramente nettissimo: Momo con i mille fratellini e la nonnina che si prende cura di loro è di una tenerezza disarmante perché si comprende il motivo per cui si sia arruolata la ragazza… ed è triste, vedere come ci siano 4 figli e i genitori che sono fuori tutto il giorno tutti i giorni per lavorare e una vecchina sia costretta a fare il lavoro di tutti nonostante il bene che li lega. Qui c’è proprio aria di famiglia, allegria, confusione e agitazione, ma si nota manchi qualcosa ed è chiaro. L’atmosfera che c’è rallegra e aumenta il ritmo della lettura e dei dialoghi, è tutto frenetico per poi fermarsi ai pensieri della ragazza che sono più cupi, quasi amareggiati nel ricordo della sua infanzia, della nonna come punto di riferimento, nel doversi sentire già più grande rispetto ai coetanei. Un acambio di rotta nel tono, nei pensieri e in una sorta di confessione che ormai non riesce più a mascherare il gioco di ruoli che Momo viveva fin da piccola. Posso capirla benissimo, ma sacrificarsi così tanto per gli altri la danneggerebbe ulteriormente e non penso sia ciò che voglia davvero, anzi! Ha dato tutta l’infanzia e oltre cresciuta prima della sua età, adesso sono assolutamente d’accordo con le parole della nonna e con il suo spronare la nipote a scegliere la sua strada, e che questo non vuole affatto dire “abbandono”. Penso questo ultimo pezzo sia uno dei migliori tuoi realizzati a livello emotivo nello sviluppo di un personaggio a malapena adolescente, un distacco tale da mischiarsi al senso di colpa, alla voglia di lottare, non perdersi e non perdere.
Come sempre è un piacere essere qui, anche se in un pessimo ritardo. Alla prossima e buona ispirazione! :3
Recensione alla storia Darling in the FranXX – Legacy – - 11/02/23, ore 21:18
Capitolo 20: La vita va avanti
Buonasera, eccomi di nuovo qui a leggere il secondo capitolo programmato per questa settimana di scambio. Sai che sono una persona sensibile, nel senso che essendo passata per due gravidanze e conseguentemente due parti, quando leggo di queste cose mi vengono letteralmente i brividi. Perché sono dell’idea che se una donna ricordasse tutto ciò che passa in quei 9 mesi e pure in sala parto, non ci riproverebbe nemmeno una seconda volta, ma questi sono dettagli. Le sensazioni del protagonista che palesa apertamente ciò che prova e sta vivendo sulla sua pelle sono chiare, vivide, si sentono proprio forti addosso, è incredibile il modo in cui tu sia riuscito a gestire la sua sfera emotiva in modo tanto coerente e comunque naturale e credibile.
Le persone che stanno vicino a Goro dedicano attenzione all’amico ognuno in modo differente. Fondamentale però secondo me è l’intervento di Fumiko, capace in qualche modo di distrarre il futuro padre dalle crisi isteriche, dalla rabbia, dal senso di incapacità e tutto il resto. Diciamo che il suo carattere non ha certo aiutato a renderlo più calmo in una situazione simile, ma penso sia dura per chiunque stia dall’altra parte a gestire i propri sentimenti e le proprie reazioni.
E poi il silenzio, dove tutto pare fermarsi: nel momento in cui si sentono i primi vagiti pare l’orologio del mondo torni a muoversi dopo un minuto di fisso blocco. E lì tutto cade, tutto cambia.
La seconda parte cambia nel tipo di sensazioni vissute ma è altrettanto carica ed emotiva, come è giusto che sia: dal prima, dalla tensione al terrore al dopo, all’euforia, allo shock e alla confusione mentale e totale. Si accavallano pensieri, si perde la bussola e tutto gira attorno a Ichigo e al nascituro, come se Goro fosse finito in una bolla tutta loro dove tempo e spazio correvano a un ritmo tutto loro. l’incontro di lei e lui è stato molto carino, insomma la paura lascia spazio all’estasi e alla felicità genuina che i due provano tra le lacrime e i sorrisi. Apprezzo dove tu abbia scritto che non sapevano esattaente come sentirsi e che tipo di reazioni avere, è giustamente tipico di molti esseri umani reagire così a momenti tanto grandi e unici.
Un capitolo di impatto, forte e a tratti caotico e molto teso, con un finale dove tutto improvvisamente si quieta e dove si riequilibra il mondo. Il testo è steso bene, le giuste pause tra i dialoghi lasciano il dovuto spazio alla sfera emotiva dei personaggi e del protagonista, mostrando a nudo ciò che spaventa, ciò che si vive.
Alla prossima caro, come sempre è un piacere! Buon lavoro e buona ispirazione ^^