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Queste sono le ultime cinque recensioni che l'utente ha lasciato nella sezione nell'ambito del programma recensioni.


Recensione alla storia Somnium - 10/05/15, ore 13:28
Capitolo 1: Somnium
Ciao, buona domenica :) Eccomi qui con la recensione-premio! Visto che mi hai piacevolmente colpita col tuo racconto di vampiri al contest, ho deciso di leggere qualcosa con sempre loro protagonisti e non è stato difficile da trovare - ho visto che hai molte storie su di loro. Ho scelto una delle più recenti, attirata dall'introduzione su quel bacio-non-bacio. Anche questa lettura mi è piaciuta! La parte in cui hai sperimentato è un po' artificiosa, forse, ma per l'appunto hai voluto sperimentare, adattandoti ad uno stile più elaborato, "onirico", come hai ben detto, quindi ho apprezzato il tentativo di equilibrio poi col resto della storia, scritta in maniera diversa, più scorrevole e semplice - anche se, continuo a pensarlo, una minor aggettivazione per me lo renderebbe più pulito senza togliere l'evocatività delle immagini ^^
All'inizio ti devo confessare che ero disorientata e credo fosse proprio il tuo intento: le parti in corsivo sembravano le parti del libro che Eveline stava leggendo, solo andando più avanti si capisce invece cosa succede. La sovrapposizione di flashback e la chiosa finale mi sono piaciuti, hai portato la tua storia al suo epilogo amaro e tragico - ma anche poetico per usare parole di Alphonse - con destrezza, aprendo poi la via ad un'altra storia da esplorare. I personaggi si delineano poco, giusto un po' Eveline all'inizio, ma avendo conosciuto Alphonse nella tua altra storia  ho, come dire, "assemblato" alcuni pezzi mentre ne leggevo. Mi piace che le tue creature rispecchino la classica figura del vampiro, con la loro sete maledetta e la colpa che non affiora. Sono cacciatori, predatori, fanno quello per cui sono nati, c'è crudeltà in quello che fanno, ma anche bellezza.
Insomma, complimenti per la os :)
Primavere
Recensione alla storia L'Eco del Sangue - 21/04/15, ore 21:02
Capitolo 1: Prologo
Giudizio per il contest "Le notti bianche di San Pietroburgo", premio speciale Miglior San Pietroburgo Fantastica

L'eco del sangue - Melian 

85/100 

Aspetto formale 22/30 

Correttezza grammaticale e ortografica: 7/10 
Sintassi e punteggiatura: 7/10 
Stile e lessico: 8/10
 

Partiamo dalle note positive: mi è piaciuto lo stile. Quando si parla di vampiri, di demoni, di esseri sovrannaturali in generale, mi aspetto sempre – lo apprezzo, diciamo – uno stile un po’ decadente, che ben si sposa con queste figure misteriose e oscure, poi hai ambientato la storia nell’Ottocento quindi l’utilizzo di un linguaggio più ricercato ci sta. Qualche termine risulta un po’ altisonante e per me a volte metti troppi aggettivi, comunque nel complesso non stona troppo. Mi hai ricordato un po’ Anne Rice, senza la ridondanza spesse volte grottesca dello stile della Rice, quindi l’impressione è stata positiva. Poi ho apprezzato le immagini che sei riuscita a suscitare: per esempio quando mostri (non racconti) Nastasia che riemerge dalla tomba oppure la cena-carneficina di quella povera disgraziata legata come in una ragnatela di seta; o le descrizioni dei paesaggi e di San Pietroburgo. Tutto molto vivido, un’atmosfera che si riesce a toccare con le parole. 
Ed ecco la nota dolente: da un punto di vista tecnico ho riscontrato invece degli errori. 
Partiamo dalla punteggiatura: alle volte l’ho trovata eccessiva, metti molti incisi, per esempio tra locuzioni come “allora” “quindi” “perciò”, magari è un tuo tratto stilistico, però ti posso dire che leggendo si ha l’impressione di andare troppo a “scatti”. Qualcuna ci sta, però non sempre. Altre volte invece le virgole te le dimentichi, ma niente di grave. A volte proprio non ci dovrebbero stare: per esempio quando scrivi “tuttavia” poi non c’è bisogno della virgola perché devi ancora collegare la frase che si lega a quel “tuttavia”. Fai scarso uso del punto e virgola, che invece, considerate le frasi che intessi, ti sarebbe comodo per dare scorrevolezza al testo. 
Poi c’è la questione della punteggiatura dei dialoghi. In materia non ci sono regole precise: se si cercano si vede solo che ogni casa editrice ne ha una sua. Non direi niente, quindi, se non che, leggendo la tua storia e cercando anche su internet (sai, per non sparar inesattezze), non ho trovato nessuno che mettesse una virgola dentro le caporali e poi un punto dopo le caporali. 
Ti spiego con un esempio che se no non si capisce bene. Proprio una delle prime battute: 

«È morta.», rispose Alphonse 

Ecco, c’è un punto dentro le caporali, poi la caporale, poi una virgola. Non ho mai visto una cosa del genere. Di solito o si mette il segno di punteggiatura prima della caporale o dopo. 

Altro esempio: 

«Posso dirti come ho avuto origine io. Sono molto più vecchio di quanto immagini. Dovrei esserti grato per avermi svegliato, probabilmente.», l'egizio fece una pausa. 

Qua oltre il “problema” dei due segni di interpunzione, c’è pure il fatto che “l’egizio” è senza maiuscola, quando il discorso è finito. Io avrei scritto semplicemente:probabilmente.» L’egizio fece una pausa. 
Ora, non so. Come dicevo non ci sono regole precise, ho guardato in giro per sicurezza, alla fine dipende dalla consuetudine degli editori, però questa cosa di mettere due segni di punteggiatura non l’ho trovata da nessuna parte. Forse non è scorretta, però è strana perché, alla fine dei conti, si mettono due segni quando ne basterebbe uno. Non l’ho contata nella valutazione, ma ho voluto evidenziarla anche per chiederti delucidazioni – magari l’hai vista in un libro. 
Chiusa questa parentesi fiscale, parlando di correttezza grammaticale e ortografica ci sono alcuni errori. Alcune son solo sviste, per esempio “sopravviverà” invece di “sopravvivrà” o “:imparatore” invece di “L’Impalatore” o “rimasti” invece di “rimasi”, altri sono proprio errori ripetuti più volte (“sopratutto” e non “soprattutto”) e altri ancora errori grammaticali. Non usi in modo corretto la prima persona singolare al passato: “scoprì” invece di “scoprii”, “lo seguì” invece di “seguii”, “annuì” invece di “annuii”. Ci sono poi un paio di “che” mancanti. 
Il testo è moderatamente costellato di questi errori, quindi, sebbene lo stile mi sia piaciuto, l’ho trovato zoppicante da questo punto di vista. In realtà si tratta di cose facilmente rimediabili con una rilettura o una beta. Nel documento che mi hai inviato ho segnato tutto, se vuoi te lo mando. 
Un’ultima cosa: non è una scorrettezza, però visto che a volte sono dovuta ritornare indietro a rileggere… c’è un po’ di confusione nei flussi di coscienza. Nel senso: Alphonse racconta, poi tutto ad un tratto alle volte si rivolge direttamente a Sanakht senza che la cosa sia evidenziata. È qualcosa che spezza bruscamente la narrazione. Non dico di metterci il corsivo, perché fino a prova contraria il suo racconto è proprio indirizzato a Sanakht, ma visto che ciò traspare poco, solo in alcune frasi dirette, forse andare a capo sì, quando le fai, giusto per non confondere il lettore che legge velocemente perché catturato. Io, valutando la storia come giudice, sono stata più concentrata, facevo attenzione ad ogni rigo, te lo dico dunque in generale: stai attenta quando utilizzi la prima persona, c’è rischio di confondere se l’interlocutore a cui è rivolto il racconto non è così palese – e che l’interlocutore sia Sanakht traspare poco. 

Aspetto contenutistico 26/30 

Narrazione e coerenza interna: 8/10 
Originalità: 8/10 
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10
 

La storia e come l’hai raccontata mi è piaciuta: intriga, viene voglia di andare avanti, scoprire il passato di Alphonse e cosa ha da dire Sanakht. È stata una bella idea costruirla attraverso un racconto che si snoda mostrando ambientazioni e personaggi diversi. Sei stata sempre dosata nei dettagli, non troppo pedante, e tutto l’alone di mistero oscuro si sente, accompagnando il lettore in questo mondo sovrannaturale nascosto agli umani. I personaggi sono delineati bene, emergono tra le righe nei gesti e nelle parole, mi è piaciuto soprattutto Alphonse che rispecchia la figura del vampiro tentatore, niente roba buonista, insomma, ma neanche cinismo artefatto. È la sua natura e si vede. Anche i personaggi che appaiono poco, come Larion e Baba Yaga, sono mostrati con tratti incisivi così da dargli consistenza anche in poche righe. 
Ho trovato, ti confesso, eccessivamente semplicistico l’inganno a Baba Yaga. Insomma, è una creatura potentissima, che governa l’intera Russia, possibile che non abbia pensato che i vampiri potevano cavarsela grazie alla luce tenue delle Notti Bianche? La scappatoia è stata troppo semplice, hai chiesto troppa sospensione dell’incredulità al lettore, comunque il racconto nel complesso non perde efficacia per questo. Cioè, trovo che hai costruito un mondo credibile, sfruttando il limite di parole del contest; non era così facile. Di vampiri poi se ne sono sentite di ogni tipo, la banalità è dietro l’angolo, mentre la tua storia ha un tocco fresco, originale nei suoi limiti, suggestivo e interessante. 

Uso San Pietroburgo storia 19/20 

Utilizzata benissimo a mio parere. Considerando che appare solo nel terzo capitolo, le hai dato l’importanza che ha poi nell’economia della storia. Descrizioni accurate, mai troppo pedanti, poi inutile che dica quanto mi ha fatto piacere veder descritta una notte bianca. Sei quasi riuscita a farmela vedere davanti agli occhi, coi suoi colori tenui e quel senso di meraviglia, grazie al tuo stile che suggerisce più che raccontare – uno stile che sempre apprezzo. 


Aderenza alla sezione scelta 10/10 

Indubbiamente piena aderenza, ho apprezzato soprattutto il senso di mistero con cui hai contornato la storia. Che poi alla fine non si arriva a risposte certe, la natura dei vampiri rimane un mistero, ma è anche questo che rende affascinanti queste creature. 

Gradimento personale 8/10 

La storia mi è piaciuta, come si sarà notato. È stato bello leggere un racconto di vampiri con tutti i crismi senza cose troppo scontate o banali. Certamente ti rifai a stilemi già dati, molte situazioni le definirei “tipiche”, ma quando si tratta di vampiri è alla fine inevitabile. L’importante è non fare, come si suol dire, “imitazione servile”. Il tocco personale si nota ed è quindi stato un piacere leggere. Ti consiglio di stare più attenta con la punteggiatura e di rileggere più volte così da evitare gli errori che ti ho segnalato. Scrivi bene, anche se tendi ad aggettivare troppo, è un peccato che per stupidi errori di distrazione o altri più gravi che proprio non potevo non contare (la prima persona singolare al passato) la storia risulti inficiata. 
 
Recensione alla storia Noir Trésor ~ Bonus Track - 27/12/12, ore 17:51
Capitolo 2: Bonus Track 2 - Il ragazzo del nord e il suo demone
Esordisco col dire che mi è piaciuto rimmergermi nelle atmosfere di Noir Trésor, una delle prime slash che lessi con questo account, a cui sono affezionata, anche se ne è passata di acqua sotto i ponti da allora (cavolo, sembra un secolo invece sono un annetto e mezzo a pensarci). Speravo proprio uscisse questa os nel sorteggio del gruppo, però, anche se non fosse uscita, comunque l'avrei letta e recensita. Già a vedere il nome Dorian mi è partita un attimo la sinapsi della nostalgia, considera xD
E' veramente da tanto che non sguazzo nel tuo account, è che, ti dirò, perché credo di non avertelo mai detto, ho sospeso la lettura di Noir Trésor a circa due capitoli dopo l'ultimo che ti ho recensito, rendendomi conto che non veniva più aggiornata. Oh, assolutamente non prenderla come un rimpovero, eh ^^ se qualcuno può capire la mancanza di ispirazione sono io, che conto dietro di me mareeeee di progetti abbandonati. E poi, figurati, siamo qua per divertirci non per scrivere contro voglia o qualcosa che magari non "sentiamo" più (provo ad indovinare), comunque ammetto che per me al tempo dispiacque un poco capire che forse non avrei mai letto una fine, quindi finii per sospendere... dico questo ovviamente non per giustificarmi, ma per farti sapere che la tua storia occupa un piccolo spazio nel mio "cammino di slasher" (toh, diciamo così xD) e, ancora, se ci penso, la penso con grande piacere. L'ho detto: ritornare in queste atmosfere sovranaturali, delicate, quasi oniriche è stato bello. Rileggere di Dorian, un personaggio che mi aveva colpita, è stato bello. Purtroppo molte cose me le sono scordata, quindi non riesco proprio a capire chi potrebbe essere questo vampiro xD eppure immagino che dovrei intuirlo, uhm... comunque ho letto la storia come ninnata dalla calda sensualità con cui l'hai avvolta. Ho ritrovato questo tuo stile molto ricercato, ma mai pesante, uno stile che mi colpì molto tempo fa perché avvertivo simile al mio (o comunque congegniale ai miei gusti letterali) che negli ultimi tempi ho un po' "rivisto", optando per qualcosa di più lineare, semplice. Eppure, al contrario di molti, io penso si possa avere uno stile elaborato senza per forza che sia tutto "fumo e niente arrosto", la classica obiezione che si fa a questo modo di scrivere: per esempio, leggendo questa shot, non ho visto solo sfoggio di stile, ma anche sostanza, un contenuto vibrante come le parole che hai usato e in cui hai immerso il tutto. E poi che dire? Io amo, letteralmente, amo quando è l'atmosfera a parlare, quando le sensazioni sono vive e vivide e scolpiscono loro la personalità dei personaggi.
Senza starmi a sbrodolare troppo (è la logorrea '^^) ti faccio i miei complimenti e ringrazio l'iniziativa del gruppo che mi ha permesso questo tuffo nel passato, bello, delicato e intenso.
un grande bacio
Primavere <3

(Recensione modificata il 27/12/2012 - 05:55 pm)
Recensione alla storia Noir Trésor - 28/10/11, ore 12:24
Capitolo 25: Capitolo 25: Conosci te stesso
Ah, mi mancavano le sedute psicoanalitiche dei tuoi personaggi!
Bonjour, mia cara ^^
Rimettiamo un po' d'ordine: sto leggendo lentamente e mi perdo qualche pezzo per strada, ogni tanto, ahimè, per questo poi devo andare a rileggere per scrivere un qualche cosa di decente. Questa temo sarà una recensione sconclusionata, al solito, quindi, ormai ti sei abituata ^.^
Credo di annoiarti a continuare a ripetere quanto adori Fernand, oh però non posso farne a meno (*-*) in questo capitolo poi, che è pure ubriaco, ancora di più. Le sue diatribe con Auguste sono sempre un must: quei due io li immagino sempre a tirare ognuno la fune dalla sua parte senza riuscire a trovare un equilibrio eppure con la giusta tensione per non farla spezzare. Mi è piaciuto il modo in cui Auguste vede Ambroise, riconoscendone lo stesso impeto del fratello. Ne dà un ritratto molto vivido, come tutti i personaggi fanno con tutti i personaggi, più o meno: io amo le narrazioni a POv proprio perché attraverso i punti di vista è possibile per l'autore sfaccettare i personaggi ad uso e consumo del lettore. Tu ti sai muovere bene, ma credo di avertelo già detto, solo qualche volta ho avuto la sensazione che ti sia un po' "intromessa" nella narrazione (ma anche questo mi pare di avertelo già scritto).
Comunque io ormai sono arrivata alla conclusione che l'unico che ci capisca qualcosa là dentro (a parte il sottile e ambiguo Raphael che però si tiene ancora nell'ombra) è Dorian, che dice:
Gran bella gabbia di matti: i miei complimenti. Una gabbia di matti in cui ognuno si compiace della reciproca follia come dogma condiviso 
Ecco riassunto in poche parole il nocciolo di questa combriccola! Ave Dorian *inchino d'obbligo*

L'ultima scena è veramente coinvolgente (quasi pià delle sfuriate di Fernand) apprezzo sempre la ricercatezza che usi nel dosare i termini, il modo elegante che hai di incastrare le parole. Potrebbe sembrare un po' manieristico, e forse lo è, almeno un poco, ma comunque io trovo ogni capitolo estremamente appassionante, come se dietro l'eleganza dello stile riverberasse ferocemente tutto il tumulto sotteso delle passioni dei protagonisti (perdona la metafora bizzarra) come si evince in modo chiaro nell'ultima scena: era come se avessi Dorian davanti agli occhi e riuscissi a sentire le sue sensazioni, quel dolore muto, quell'abbandono, quella resa.
Bello, davvero.
Alla prossima cara,
la tua lenta (ma fedele) lettrice
Primavere <3   
  
(Recensione modificata il 28/10/2011 - 12:26 pm)
Recensione alla storia Noir Trésor - 24/09/11, ore 16:05
Capitolo 24: Capitolo 24: In confidenza
Allors allors eccomi tornata, gioia e gaudio ^______^
Non ti nasconderò che ho avuto un poco di difficoltà a riprendere la lettura, non so esattamente perché, per questioni esterne, comunque, e un po' il mio umore (grigietto) in questo periodo. Volevo rituffarmi tra le dense e poetiche pagine di NT, ma avevo bisogno di qualcosa di più leggero e non ero sicura di essere all'altezza di assimilare tutte le meravigliose porte che mi apri ogni volta che leggo un tuo capitolo.
Orbene però sono tornata e bando alle ciance xD il capitolo precedente a questo l'ho trovato bellissimo ed emozionante (e non solo per la scena Fernand-Dorian) quest'altro invece più di passaggio, come tu effettivamente specifichi, che prepara ad ulteriori sviluppi (di cui sono molto curiosa). Intanto per quanto riguarda l'elemento sovranaturale dei vampiri non mi sbilancio più di tanto perché credo ancora di averci capito ben poco ^^'. Da amante delle paturnie dei personaggi come sai che sono la mia attenzione si è molto concentrata su questo scambio tra Dorian e Fernand e devo dire che il primo si è mostrato molto maturo. Intenso, poi. Eh sì, Dorian mi sta piacendo come personaggio: è un tipo particolare, Fernand rimane sempre il cucciolo inquieto e precipitoso e lo adoro sempre di più, anche nelle sue paranoie mentali ^^
Molto "topica" la lemon, il tema dello smarrimento, come si affondasse nell'altro... anch'io ci sono affezionata. Ho trovato un paio di espressioni un po' "troppo", un pchino altisonanti, però non inficiano in nessun modo la bellezza della scena, che scorre fluida e coinvolgente.  
Una frase che mi ha colpito molto: Sarebbe stato come corroderne le fondamenta. E lui aveva preferito lasciare tutto così. Intatto, sospeso. Deliziosamente a metà.
Una cosa che non ho capito: pastosità della muscolatura. Sempre Fernand a Dorian. Che significa esattamente?
Bello pure lo smarrimento/sbornia di Auguste. Mi ha fatto venire in mente la scena del Conte Dracula di Stoker quando il protagonista finisce tra le grinfie delle tre vampire dalle umide labbra rosse di rubino. E' stata una mia piccola associazione *-*
Ambroise assomiglia al fratello, per certi versi, solo forse è un po' più intelligente ^.^ Beh, nel senso che a volte mi permetto di dire Fernand non è proprio una cima d'acutezza. Meno male che c'è Dorian e la sua compostezza. Mi sembra questo ragazzo abbia una specie di allure che fa pendant con la sua aria angelica, mentre quello che circonda Raphael è un alone scuro.
Mi piace sempre quando parli di Lucien attraverso i ricordi di Auguste. E' un modo per scoprire il personaggio nelle sue più nascoste sfacettature e allo stesso tempo infittire il mistero.
Insomma, tanti complimenti, sono contenta di aver ripreso a leggere. Mi mancano pochi capitoli ormai, me li gusterò ben bene e con calma.
Un bacio grande
Sempre tua
Primavere <3