Ciao!
Finalmente un altro capitolo, e speriamo che la tua ispirazione ti colga di nuovo al più presto!
La storia ci piace molto e saremo sempre tue lettrici fedeli, però, ti preghiamo, lasciaci dire che la bambina ci convince sempre di meno. Ha cinque anni. Per quanto trascurata - e non ci pare affatto trascurata, visto che ha una balia come tutte le nobili e uno zio che la adora così tanto da portarsela da un feudatario maggiore - è inverosimile che faccia gah. Ha cinque anni!
Poi, notiamo l'estendersi della crisi economica al potente casato dei Ponthieu, che è costretto al licenziamento di buona parte delle guardie del castello, ma, visto che Ian è buono, al mantenimento di quelle cieche, sorde e storpie, che a) non hanno visto; b) non hanno sentito; c) non hanno placcato la nobile fanciulla che usciva senza chaperon, e hanno completamente ignorato la pargola più o meno nobile che andava a sperdersi, e una simile genia di guardie si trovava sicuramente anche al borgo, tanto da consentire a dei tizi di minacciare un nobile ospite.
Cambiando argomento, una ragazza di un metro e settanta non sarebbe esattamente un tappo neanche adesso, e certo nel Medioevo doveva essere ammirata per la sua altezza, come Isabeau, che tra le sue doti angeliche conta anche questa, a detta di Ian.
Lo stile è carino, siamo state contente di vedere in scena Grandpré, e siamo ansiose di vedere più scene con lui!
Un bacio, a presto!
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