Io in genere sono un lettore abbastanza passivo, ma non posso evitare di recensire quest'originale.
Penso che tu sia veramente una delle migliori scrittrici di introspettive che abbia trovato. (Okay, forse il fatto che mi rivedo praticamente in ogni parola che hai scritto influisce sul giudizio) Con questo non voglio parlare della forma del testo, perché non ho nessuna autorità per farlo e non mi interessa minimamente, ma di come tu sia in grado di stabilire un rapporto con il lettore. Molti (me compreso) scrivono introspettive come sfogo, divagando in riflessioni, e quindi rischiano di lasciare al lettore solo il ruolo di spettatore. Leggendo il tuo blog mi sono davvero sentito come se stessi parlando a me e questa cosa mi è piaciuta molto. Davvero complimenti. Aggiunta nei preferiti e seguita subito.

Hey.
Ho appena letto tutti i capitoli della tua storia, o del tu blog, come preferisci.
Mi piacciono molto, specialmente il primo e l'ultimo.
Mi piacciono le tematiche e mi piace lo stile utilizzato, questa specie di blog. Questo tuo riversare sulla carta, o meglio, sulla tastiera, pensieri "sparsi" - posso definirli così? - mi piace.
Go on this way. Mi adatto al tuo italiano-inglese del primo capitolo. (?)
Alla prossima!

Ciao, non so se ti aspetti una recensione dal momento che ciò che hai scritto è più una forma di diario che un testo che debba essere commentato da altri, ma dal momento che l'hai scritto in questo sito deduco che qualcosa ti aspetti. Penso che ciò di cui parli sia comune per molti adolescenti e che faccia parte della loro vita quotidiana. Hai voluto dare la forma di un blog e ci sei riuscita, scrivendo impressioni e pensieri che possono essere avvertiti solo passando del tempo in solitudine e non stando in compagnia. In più sono pensieri buttati lì, anche banali, senza un vero motivo, cosa che per un blog è fondamentale. Mi è piaciuto come hai parlato di come ci si sente a non avere la voglia di riprendere la vita nelle proprie mani e come ci si autocommisera, aspettando magari di ricevere un scossone che ci rimetta in sesto e allo stesso tempo non volerlo.

Leggi la risposta dell'autore