Recensioni per
Guerra e Pace
di LuluXI

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/07/14, ore 16:00

Il tempo scorre, saltano fuori nuovi personaggi e si creano intrecci inaspettati: la trama sta prendendo forma! :D
Ad alcuni potrebbe apparire, come dire, “scontato”, mentre io amo ritrovare i legami classici all’interno di storie AU: aiutano a mantenere un contatto coll’opera originale e danno un senso di familiarità che, anziché sminuire, a parer mio accresce la gradevolezza del racconto. Ovviamente sto parlando del binomio Isaak-Camus.
Ciò detto non significa tuttavia che non apprezzi pure gli esperimenti: se la parentela fra Shun, Ikki e Pandora poggia su delle basi più o meno logiche, quella fra questi ultimi e Milo invece mi ha sorpreso perché totalmente sganciata dal solito contesto. Un mix fra “vecchio e nuovo” riuscito, brava! :)
Adesso non resta che aspettare e vedere quale ruolo avranno i new entries nelle vicende, nonché apprendere come reagiranno i protagonisti – che poi è la cosa che maggiormente mi interessa, ahah! XD – nel ritrovarsi insieme dopo due anni circa: saranno capaci di mantenere vivo un rapporto di tipo sentimentale nel bel mezzo di una guerra, con la costante minaccia di essere scoperti a gravare su di loro?
Lo scopriremo presto, spero!

Recensore Master
06/07/14, ore 18:04

Eh sí, era davvero un po' di tempo che non aggiornavi questa storia (come qualcun altro di mia conoscenza, del resto...XD).
"... in questa vicenda preferisco concentrarmi sui vari legami tra i personaggi che compariranno man mano e sulle vicende, piuttosto che soffermarmi su grandi introspezioni." Cos'è, una frecciatina alle osservazioni che ti feci nell'ultima recensione? Ahaha, ovviamente sto scherzando ;)
Tutto sta nel decidere che linea seguire; soffermarsi minuziosamente sulla psicologia dei personaggi non è certo obbligatorio!
Il 26 Gennaio? Ma il “compleanno” di Camus non era il 7 Febbraio?
Domande sceme a parte, non fatico a comprendere il perché Camus non sia “ben visto” in quella casa: fare delle dichiarazioni del genere, specialmente all’epoca in cui le vicende sono ambientate – e in Russia, paese di tradizione cristiano ortodossa- poteva rivelarsi decisamente compromettente. Persino se tale dichiarazione veniva formulata in tono poco serio, come in questo caso.
Doveva capire se quella frase era stata detta solo per evitare un matrimonio indesiderato o perché era la pura verità. Che quella fosse una confessione?
Il dubbio di Milo non è poi così infondato: ce lo vedo, il rosso, a mettere in atto una strategia del genere. Un “invito” mascherato da semplice aneddoto. La classica frase giusta al momento giusto, se si riesce a coglierne il doppio senso.
Da qui in poi, segue tutta una serie di tenui ammissioni e di conferme reciproche; un botta e risposta di allusioni, che culmina poi nell’abbandono finale dell’abbraccio prima, e del bacio poi.
E fu proprio a quest’ultimo che la signora Kuragin rivolse il suo sguardo di rimprovero; tuttavia Camus non si scompose minimamente …” Dunque, la madre di Camus conosce le tendenze del figlio? Oppure ne ha soltanto colto il sentore?
I loro capelli si intrecciarono per un istante, oro contro rosso, formando un piccolo fuoco nel bianco della neve di Mosca, che entrava dalla porta socchiusa.” Immagine suggestiva, questa. Specialmente se pensata in contrasto col freddo dell’Inverno russo.
E ora via, vado subito a leggere il capitolo successivo! :D
Ps: un plauso particolare va al tuo gusto per la scelta delle citazioni. Quella che apriva il capitolo in questione specialmente l’ho trovata molto calzante (e poi è in francese, cosa che, ai miei occhi, ne accresce il valore XD).

Nuovo recensore
03/06/14, ore 14:11

Saaalveee....allora, da dove comincio...ah si, ho letto i primi due capitoli, suscitando in me una profonda curiosità.
Come idea mi piace tantissimo, te lo assicuro, e mi piace quello che hai scritto... Il finale di questo capitolo, poi, l'ho trovato molto tenero*-*
*occhi a cuoricino sprizza tenerezza da tutti i pori*ok,basta..*si ricompone*
Davvero, spero che continuerai presto, perchè sono ansiosa di sapere il resto... Ti lascio i miei complimenti...(nn sono brava con le parole però ti assicuro che mi piace molto la tua storia^^) quindi continuala, ci spero... Alla prossima^^
(Recensione modificata il 03/06/2014 - 02:12 pm)

Recensore Junior
16/04/13, ore 19:09

Purtroppo non posso dire ancora molto riguardo questa fic, a parte l'inizio intrigante e, sì dai, un tantino misterioso, data l'insolita ambientazione. Ed è proprio questa, ti dico la verità, che mi ha spinto a iniziare questa fic. Adoro la letteratura russa, e grazie a lei ho amato ed amo tutt'ora la Russia di quegli anni, da qualsiasi punto di vista, ma in particolare, per l'atmosfera che vi aleggia, e avrai capito benissimo che mi riferisco a qualcosa di più profondo del clima :). Seguirò questa fic, posso assicurartelo, quindi a presto!
Ester

Recensore Master
23/03/13, ore 23:09

Un sabato sera da passare in casa causa esame imminente può essere veramente triste... menomale che almeno ho l'occasione di commentare l'atteso proseguo di questa storia! :)
Come mi aspettavo, la narrazione ha fatto un salto temporale, portandoci indietro di ben tre anni rispetto al prologo: al momento, cioè, del primo formale incontro fra Milo e Camus ( formale, sì, perché poco più avanti si scopre che il secondo aveva già visto il primo ).
Un incontro che solleva nettamente il morale del povero Milo, riabilitando quella che a tutti gli effetti pareva una serataccia: le frivolezze e l'inutile cicalare dell'alta aristocrazia russa devono essere risultati particolarmente indigesti, a lui che è abituato alla ruvida vita dell'esercito ( benché vada ricordato che gli ufficiali se la cavavano senz'altro meglio dei soldati semplici... ); se poi, a questo, si aggiungono i padroni di casa col loro tentativo, più o meno velato, di " appiccicargli " la propria figlia, capisco il suo disappunto!
Tuttavia, l'entrata in scena di Camus, coi suoi capelli rossi ( ah, io me li vedo anche nei sogni, quei capelli! Sono fissata XD ) ed il suo incedere elegante spezza improvvisamente il tedio, risvegliando l'attenzione di Milo.
Ecco, su questo punto avrei un'osservazione - assolutamente soggettiva - da fare: la descrizione dell'attimo in cui Milo vede Camus per la prima volta l'ho trovata un po'... fredda. Quasi frettolosa.
Io mi sarei soffermata un secondo in più a dipingere le sensazioni che la vista del ragazzo avrebbe potuto suscitare nel nostro protagonista ... ma forse è solo colpa del mio spasmodico amore per l'introspezione, e la tua scelta è magari quella più adatta a rappresentare una semplice fascinazione ;)
A parte questo, nulla da obiettare: ora sono curiosa di leggere come nascerà e si svilupperà il rapporto tra i due, visto che già sappiamo quale sarà l'esito di tale casuale incontro.
A presto, mi auguro!
Ps: sei più brava di me! Io il tempo - e la relativa voglia - di scrivere non riesco a trovarli nemmeno a cercarli col lanternino XD




Recensore Master
01/02/13, ore 17:23

Non ho fatto in tempo a vederla, che subito l'ho messa tra le Seguite.
Non avrei potuto non farlo: anzitutto, perché i protagonisti principali sono Milo e Camus; poi, perché è una MiloxCamus; poi, perché Camus è morto ( quindi, presumo che la narrazione sarà sviluppata con toni più o meno drammatici... sì, lo so, sono incorreggibile, ahah! ); infine, perché è un AU di ambientazione storica ( ed il genere storico è da sempre il mio secondo preferito, anche nei romanzi ).
Non ho mai avuto l'occasione di leggere Guerra e Pace ( non amo molto gli autori russi... trovo il loro modo di scrivere poco "fluido" ): chissà che la tua storia abbia il potere di darmi una spintarella nella sua direzione, in futuro.
Il prologo ci immette direttamente nella narrazione, senza troppi preamboli, con una tipica introduzione " in medias res ": magari, nei prossimi capitoli, faremo un salto indietro, oppure passeremo direttamente alla battaglia di cui Milo e gli altri ufficiali hanno discusso nella tenda del generale Kutuzov.
Ho apprezzato che tu abbia presentato, oltre allo scenario di contorno, anche quello che penso sia il motivo fondante di tutto il racconto ( la dipartita di Camus, in sintesi ) in maniera indefinita: è servito a mettere addosso a chi legge ( almeno con me, l'ha fatto ) la curiosità necessaria a decidere di seguire la vicenda, per sapere come si svilupperà.
Insomma, i presupposti a me sembrano più che buoni. Vai così! :D
Ps: davvero, fa strano vedere Camus schierato nella fazione russa, in una storia che comprende anche francesi. Ma quello che mi fa ancora più strano è pensare ad un Milo russo, aha!