Hai fatto bene a pubblicarla :)
Certo che palle Josh! a parte il fatto che non si chiama una persona nel cuore della notte, ma poi, voglio dire, fatti i cavoli tuoi. La vita privata di Kate, da quando non sta è più con lui è P-R-I-V-A-T-A sotto ogni aspetto!
La fine mi ha fatto tenerezza *-* per una volta che Castle non è lì lei ne ha un disperato bisogno...
Alla prossima!
Baci

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La telefonata di Josh in effetti mi ha irritata, non tanto per la telefonata in se stessa, poteva anche chiamare, ma una volta saputo che lei è impegnata (con chi non sarebbe stato nemmeno importante) avrebbe dovuto evitare di fare il geloso!!!
Poi è passato ad essere il dottore, in effetti ha ragione, lei non deve saltare i controlli e se Castle fosse stato lì con lei avrebbe cominciato a tormentarla :) e lei ne sarebbe stata felice, voleva solo che la stringesse per mandare via quella tristezza che il sentirsi "malata" le ha attanagliato la gola!
*-*
R

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Nonostante fosse un figo da paura, Josh proprio non l'ho mai sopportato. Ora poi si fa vivo, nel cuore della notte, per autoinvitarsi a prendere un caffé da Kate e lamentarsi del fatto che, quando erano fidanzati, non passavano quasi mai tutta la notte insieme: mi tocca fare un disegnino anche a lui per spiegargli che il rapporto che Kate ha con Castle non è nemmeno lontanamente paragonabile a quello che lei aveva avuto con il dottorino? Comunque, alla fine, quando rientra nella modalità-medico, torna ad essere sopportabile. Ma che non si azzardi a uscire da quella modalità, chiaro? :-)
Bel lavoro, Monica, racconto ben scritto!

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