Recensioni per
Daughter of Liberty
di Selene K

Questa storia ha ottenuto 66 recensioni.
Positive : 66
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
24/04/14, ore 18:51

La piega che sta prendendo la storia è sempre più intrigante, e ti dirò, che il mio personaggio preferito, per ora, è Shanti. Certo, anche Anni e Ifa sono delle gran *fighe* sotto diversi aspetti, pure un po' stronzinghe eh, ma Shanti... non so. Mi da l'idea di un potenziale nascosto, un catalizzatore, di qualcosa che non mi aspetto. Spero di non star vaneggiando troppo XD
La piccola mi piace davvero!
Inoltre i miei complimenti per la caratterizione dei personaggi, tutti, anche le comparse, sono particolari! Sono molto colpita da questa tua capacità di dipingere in modo così unico ogni personaggio, davvero bravissima!
Inoltre il tuo stile mi piace, è fluido, costante, ti porta lungo la narrazzione seguendone i ritmi e sposandola!
Ancora brava!
Un abbraccio
Nemainn

Recensore Junior
20/04/14, ore 10:27

Ciao Selene! Perdona per il ritardo con cui arriva la recensione, ma ti assicuro che sto seguendo e apprezzando moltissimo questa storia.
Veniamo al dunque. Paradossalmente, i personaggi che prima sentivo più distanti, sono diventati in questo bel capitolo il nucleo del mio interesse; a parte la fortissima curiosità sulle manovre che Anindita dovrà attivare per liberarsi dell'ingombrante cugino (e sono sicuro che ce la farà, è troppo intelligente e crudele xd) mi tocca sempre di più la figura di Shanti, che Ife vuole trasformare a tutti i costi in una Ratzia (spero di aver scritto giusto xd)... da una parte, l'idea che possa diventare una donna forte e rispettata (anche temuta) mi affascina molto, ma al tempo stesso sento la grandissima umanità di questa ragazzina, e mi addolora l'idea che questa piccola e fragile anima possa essere distrutta.
Il popolo ancora in buona parte sconosciuto di queste donne mezze Mihuta, le Ratzia, assassine dai capelli rossi, inizia ad incuriosirmi, anche perché tocca una mia vecchia fantasia non del tutto sopita: nel mio avvicinamento al femminismo ho passato dei momenti di vera e propria misandria, e l'immagine della donna che va a "caccia", anche in modo spietato, di uomini mi ha a lungo affascinato.
Sasha è esattamente come l'hai descritta, ovvero una rettoscopia lubrificata a sabbia xd
È saccente, superba, crudele e sfrontata, se dovesse diventare regina delle Amazzoni sono sicuro che questo popolo ne sarebbe moltissimo danneggiato, spero proprio che tale evenienza sia sventata, anche se io stesso ho l'impressione che buona parte dei giochi, in tal senso, sia già stata fatta.
Mi sono mancati un po' Mario ed Elena, che spero di vedere nel prossimo capitolo xd oltre che dal punto di vista umano, mi piace molto l'idea di queste persone che pian piano lavorano e studiano per recuperare almeno un po' della conoscenza sopravvissuta alla Grande Distruzione... nella storia che sto scrivendo in questo periodo, e per il cui inizio questa tua opera è stata di grande ispirazione, il tema della conoscenza e, soprattutto, del potere da essa derivante sarà uno dei piloni portanti. E anche per questo sento i due studiosi molto vicini.
Pochi errori e stile sempre scorrevole e piacevole, continua così che è una storia davvero meritevole.
Alla prossima
Mirko.

Recensore Master
04/04/14, ore 19:46

Eccomi giunta qui, perdona se risulterò un po' confusionaria, ma mi sono arruginita nelle recensioni ^^'
Forse ti sorprenderà vedermi qui invece che nell'altra long. Allora devo farti una confessione: la long del Soldato l'ho provata a leggere più volte, il problema è che io sono molto lunatica e una trama densa, piena di personaggi e con capitoli così lunghi mi fa perdere @.@ Tendevo a scordarmi il filo del discorso, poi ho visto che non era aggiornata da un po', quindi mi son detta... proviamo questa nuova, poi fantasy che io adoro il fantasy (**) e quindi eccomi a riscontrare sempre una trama densa e piena di personaggi XD Non lo dico come una cosa negativa, anzi! A me piacciono molto le storie così, ne scrivo anch'io, la difficoltà sta quando leggo. Mi spiego: il fatto è che leggere su internet è più difficile rispetto ad avere un libro che puoi sfogliare, segnare le cose, magari dare un'occhiata all'indice coi nomi (tipo quelli di Martin, dato che lo hai citato). Non prenderla come una critica, è per spiegare perché potrei risultare un po' salterina e confusionaria. Già non mi ricordo la metà dei nomi...
Dopo questa enorme premessa (perdonami!) vado al succo della recensione vera e propria: se ho iniziato la storia è perché mi ha attirato l'introduzione e sapevo che scrivevi bene, avendo letto i primi capitoli dell'altra long. Sono stata molto contenta di vedere che non mi ero sbagliata, immergendomi in questo mondo che hai creato fin dalla prima riga. Viene molto naturale, niente sembra forzato, insomma, si vede che tieni nel pugno l'ambientazione e i personaggi. Ti dirò: c'è qualche pezzo che un pochino trovo che appesantisca la scorrevolezza, cioè quando ti metti a raccontare più che mostrare. Per esempio quando hai presentato Anindita (scritto giusto?): è un personaggio che mi intriga parecchio, è affascinante, non hai paura a far vedere il suo lato spietato, quindi tanti complimenti, diciamo che ho trovato, quando l'hai descritta all'inizio, un po' troppa "descrizione". Nel senso: lei pensa questo, fa questo, è convinta di questo, è una donna ambiziosa, fredda, viene ripetuto più volte e da lei stessa, non le è mai andato giù il suo ruolo subordinato e anche questo è stato ribadito più volte. Ecco, quel che penso (umilissimo parere) è che si poteva far vedere tutta questa caratterizzazione anche in modo più allusivo, attraverso le sue azioni più che i suoi pensieri. Non mi prendere per una nazista dello show don't tell xD E' che ultimamente ci sto lavorando, quindi sono portata a notarlo di più nelle cose che leggo. Come piccolo consiglio, perché non trovo che sia descritta male, affatto, è magari fare più attenzione a mostrare il personaggio rispetto a spiegarlo tu con la voce del narratore. Esce tra le righe in maniera più incisiva, se si fa così, ho notato, più vera.
Una che mi ha sorpreso è Tekla, che in questo capitolo ha dato mostra di un lato molto umano. Poi la scena del funerale è veramente bella, complimenti! Ho letto un commento prima di me che l'ha definita "ecologica", ecco, ammetto di averlo pensato anch'io xD Mi piace, mi piace molto l'ambientazione, il fatto che siamo in un Europa desolata con razze e popolazioni nuove che si rifanno alle vecchie, sembra tutto molto verosimile e questo è certamente un punto positivissimo per una storia fantasy. Ti dirò: per essere una che non ne è mai stata tanto appassionata, te la cavi benissimo, ho letto molti libri fantasy, a volte anche tra gli stampati delle ciofeghe... L'ispirazione a Martin si nota non solo dai POV e mi piace pure questo. Je adore Martin :3
Ci sarebbero tante altre cose da dire, ma mi riservo di andare più avanti per capire meglio i personaggi (e impare i loro nomi *rolls*) però una cosa la dico da subito: apprezzo molto queste figure femminili che hai delineato, su EFP per gusti personali sono solita leggere slash quindi è difficile che incappi in una dignitosa e buona caratterizzazione femminile, è stato molto piacevole trovarla qui, grazie ^^
un bacio e a presto!
Prim

  

Recensore Junior
02/03/14, ore 11:03

Dunque arriviamo alla recensione per il singolo capitolo xd
Digerito il primo impatto con personaggi distanti dalle mie esperienze di lettura, mi piace molto il modo in cui li stai delineando. Anindita sa essere spietata ma abilissima e calcolatrice, è molto consapevole di quanto la sua carica sia qualcosa di inedito per quel mondo e, in conseguenza di ciò, quanto alto sia il rischio di venir rigettata dalla società che si appresta a controllare. Vuole agire sulla propria sicurezza, creando una "guardia" personale fatta come lei di donne, donne il cui profondo odio per gli uomini potrà diventare anche un ulteriore sistema di controllo, ma al tempo stesso deve trovare il modo migliore per farsi amare dal proprio popolo e dall'esercito ereditato da Bahrat (per quante "pretoriane" possa accostare a se, anche dotate di poteri particolari, sopravvivere ad una guerra civile è sempre cosa mooolto ardua). La misteriosa Ife la sta aiutando in queste due direzioni, personaggio molto particolare, che sappiamo essere nata in una società di donne estremamente misandrie, quasi la versione oscura delle Figlie della Libertà, di cui sono sicuro saprai dare un volto di grande effetto.
La piccola Shanti, ancora così ingenua, nelle scene con il cucciolo di Cane Nero mostra un candore tenerissimo, che ahimè non so quanto potrà sopravvivere. Il suo primo omicidio, avvenuto per legittima difesa, sembra quasi una sorta di battesimo del fuoco (perdona l'involontario gioco di parole xd) che legherà il suo destino a quello di Ife ed Anindita sempre più strettamente, con conseguenze che per ora possiamo solo immaginare.
Tekla e Longwei formano insieme una coppia intellettualmente molto interessante, la giovane amazzone sta mostrando di saper esprimere concetti e riflessioni, sia sulla sua società che sugli insegnamenti del monaco, molto profondi, che creano un effetto molto particolare quando veicolati dal suo linguaggio ancora un po' acerbo.
Le scene più intime, con le coppie Ian/Stephan e Mario/Elena, le ho trovate molto dolci, in particolare la descrizione della paura di Mario per i cani, risalente alla morte del fratello da bambino.
Il tuo linguaggio in questa opera è diventato più evocativo rispetto a quello del decimo, caratteristica sicuramente favorita dal diverso genere letterario e che personalmente apprezzo sempre moltissimo. Riesci a suscitare immagini più intense nella mente del lettore, caratteristica che ti avvicina un po' di più allo stile della cara Lara per fare un esempio.
Chiudo la recensione con l'apprezzamento per la nuova specie di "mostro" che hai introdotto in questo capitolo, i Cani Neri, che sembrano un incrocio interessante fra caratteristiche dei mammiferi e dei rettili, rimembrando creature che sicuramente sono esistite in tempi geologici molto antichi.

Ovviamente cartellino verde, alla prossima!

Recensore Junior
27/02/14, ore 10:35

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Una fantasy di ottima fattura sotto tutti gli aspetti di valutazione. Il linguaggio è corretto e variegato così come la sintassi, precisa ed equilibrata.
Pur essendo solo all'inizio l'intreccio si mostra molto interessante e pienamente strutturato, con personaggi finemente delineati nei tratti fisici e soprattutto intellettuali.
Prosa evocativa e molto piacevole, una narrativa sobria e molti elementi di novità e grande fantasia.
La storia è solo all'inizio ma l'autrice si impegna ad aggiornarla periodicamente, spero davvero la prendiate in considerazione.

Recensore Veterano
14/02/14, ore 18:03

Carissima Selene,
con il mio vergognoso e consueto ritardo, leggo questa epica storia che è sempre pronta a riassorbirmi dal primo rigo letto.
E dunque, partiamo con la scaltra Anindita e il suo colloquio col cugino. Ha grandi ambizioni ma solo perché è consapevole del suo potenziale. Infatti la vediamo presentare questa creatura addomesticata, della quale il resto del regno ha davvero paura. Lei no, lei riesce a farsi obbedire e la usa come
strumento di minaccia. poi chiede di un certo Dhaval e io non posso nasconderti che il pallino di questo cugino, amante della bellezza, già mi ha conquistata!
Cattura uomini belli e forti... ed ecco che già sbavo all'idea di quel che potrà fare! Non vedo l'ora di conoscerlo!
Passo a Mario e Elena, ormai decisi ad andare al Nord. Queste creature sono ormai anche in italia, e i due non possono più rimanerci. ma prima della partenza, ci presenti un
prete di nome Orazio, che consegnando loro il Manufatto, ottiene in cambio di poter intraprendere con loro il viaggio.
Un prete, ma con poteri parannormali. Vedo che anche Mario, sfiorando questo cubo misterioso, ha percepito qualcosa di
misterioso. Anche lui, grazie al Manufatto, evolverà? Come sempre ottima la descrizione della situazione mondiale, non pesante ma chiara, evidente. Ti resta in testa e ti fa pensare quanto ci stai lavorando
seriamente!
La piccola Shanti ha un dono e una condanna. Una mezza Mhuta, che a quanto comprendo, sono proprio creature mezze umane capaci di controllare elementi.Lei riesce a dominare il fuoco e Anindita non si
lascia certo scappare questo suo talento innato. La storia della schiava del piacere sembra sospesa, ora lei forse farà parte di un ordine di guerrieri al suo servizio.
Shanti è un personaggio molto triste, in balia di eventi più forti e grandi di lei, alla mercé di Anindita e soprattutto della scaltra IFe... raffigurata sempre più spietata, in ogni
racconto che ci dai.
E poi passiamo a un'altra destinata a prendere i poteri dal Manufatto: Tekla. Il legame sempre più fondato sul rispetto e la stima con il vecchio monaco Longwei la
aiuta a valutare con saggezza il suo avvenire. Il rancore, la vendetta, sentimenti che ovviamente sente nascere nei confronti di Anindita, figlia del suo nemico. Bello, intenso e molto filosofico.
Una bella amicizia che descrivi tra i due, i loro pezzi mi piacciono un sacco e li aspetto sempre con piacere.

Tekla, Anindita, Mario.

Ora che hai preparato l'arsenale mistico, chissà cosa ci mostrerai nel prossimo capitolo!
Come sempre il capitolo risulta scorrevole e per nulla pesante anche nei punti dove ci sono nozioni, come la presentazione delle Bimbe Rosse, della situazione geografica e dei Mutha.
Non posso che rinnovarti per l'ennesima volta i miei più sinceri complimenti e attendere con grande entusiasmo il prossimo atto che mi porterà dentro a questo mondo creato da te!
Alla prossima, mia cara! Regalaci sempre storie tanto emozionanti e ti guadagnerai il Paradiso <3
Lara

Recensore Master
06/02/14, ore 00:01

Non mi ricordo più come si recensisce ma ci proverò lo stesso.
//P.s.: sono ex Homicidal Maniac//
Anzitutto, partiamo dall'ambientazione sempre più buddhista e indiana: se nei precedenti capitoli c'era l'India per i colori e i costumi, ora si è aggiunta anche la parte mistica. È un piacevole immergersi nel mondo asiatico; non è un incontro diretto ma va piano, con calma, lo si scopre capitolo per capitolo.
Poi va be', ci sono di mezzo mantra ed elementi, ed è qui che mi sono permessa di immaginare Longwei come il sommo maestro Miyagi. "Tekla San, picchiarsi non è giusto, ma se sei obbligato a picchiare VINCI."
[Concedimi questa mainstreamata, ti prego]
Tekla che pensa subito a distruzione e vendetta è amabile e a suo modo tenera. <3 Amo le tue donne, ma questo lo sapevi già.
E a proposito di questo, si passa ovviamente ad Annandita: ad ogni capitolo diventa sempre più dittatoriale; il modo in cui tratta i maschi (abitatori del buio compresi) la fa assomigliare a Diana o ad Atena.
A proposito atto II, gli abitatori del buio: confessione time, non ho mai letto Lovecraft (no, non chiedetemi di leggerlo ora, mi sto trasformando sempre più in un alce al liquore :U ).
Premesso ciò, gli abitatori del buio, questi mutanti, sono ciò che ha attirato la mia attenzione oltre ogni dire. Divina la descrizione che hai fatto di uno di questi cosi e divino il modo in cui la nostra dittatrice si comporta con esso (o essa? It).
Su Shanti e sul fronte italiano non so cosa dire esattamente. La prima è una ragazzina che promette di diventare una guerriera ma che ancora sembra lontana anni luce dall'averne il carattere.
Invece i due innamorati... mah, secondo me un po' sono messi all'oscuro dalla magnificenza delle descrizioni utilizzate sul fronte asiatico. Può anche darsi che, siccome giocano in casa, per così dire, intorno a loro non c'è quell'ambiente esotico che invece circonda li altri personaggi. Sono belli, come personaggi, ma sono "sbiaditi" in confronto agli altri perché sono... beh, normali. Assolutamente credibili. Di quelli che t'immagini facilmente fare la spesa alla COOP (cosa che invece non accade con gli altri personaggi). E ora che ci penso ciò è forse quello che intendevi fare, un paragone tra due mondi opposti. Ah-ha, ora ti ho capito, biricchina!
A differenza loro il prete già sembra influenzato dalle esotiche conoscenze asiatiche, ed è per questo che ho il sospetto che, andando avanti, anche i due amorini si faranno valere.
Comunque sia, questa storia mi interessa sempre di più.
Alla prossima!
Sai chi sono anche se ho cambiato nome. <3

Recensore Junior
15/01/14, ore 09:28

Ed eccomi a recensire :) si confermo che non essendo stata betata ho trovato diversi refusi, ma in un capitolo lungo come sono tipicamente i tuoi non è un problema.
Comincio a dire che la scelta stilistica dei punti di vista multipli mi piace molto, se all'inizio ero dubbioso sui risultati ora, al terzo capitolo, sento che questo particolare espediente si sta mostrando molto utile nel delineare senza confusione la complessità dei personaggi e della moltitudine di diversi ambienti in cui interagiscono.
Anche io sto maturando una forte simpatia, se così si può dire, per il personaggio "cattivo" della storia, Anindita: al di là dell'inevitabile cattiveria maturata in un ambiente di sottomissione e crudeltà come poteva essere la casata di Baharat, mostra di essere una persona forte, risoluta e brillante in quelli che sono i suoi obiettivi ed i modi con cui perseguirli. La scena in cui ha fatto annusare l'odore dell'inetto cugino all'abitatore del buio "addomesticato" mi ha fatto lollare come un pazzo xd
Amo moltissimo l'ambiente del monastero di Longwei (l'ho scritto giusto?), nelle scene lì svolte sei riuscita efficacemente a riprodurre l'atmosfera di calma e saggezza che il lettore si aspetterebbe di trovare in un tempio. Tekla è ancora sconvolta e confusa, ma il legame stabilitosi fra lei ed il manufatto sembra spingere inevitabilmente verso un destino molto diverso da quello che probabilmente lei avrebbe immaginato.
Altro punto che mi attira molto è questa specie di casta (anche se non so se vasta sia il termine più adatto) degli Studiosi, questi personaggi che in un mondo distrutto cercano con tutte le loro forze di riscoprire le conoscenze e le tecnologie della precedente civiltà. C'è un qualcosa di illuminista in loro, anche se la consapevolezza del disastro da cui questo nuovo mondo è nato mitiga inevitabilmente la cieca fiducia verso la ragione che invece caratterizzava gli illuministi storici.
Personaggi con cui ancora non sono entrato bene in sintonia (non per colpa tua, credo piuttosto per la grande distanza culturale e materiale con me e con le figure letterarie cui sono abituato) sono gli altri due membri della corte di Anindita su cui hai focalizzato l'occhio, ovvero Ife e Shanti... ma ripeto che questo problema deriva da me, non dalla tua descrizione che trovo sempre efficace e amabile.
Come per l'altra tua original, il decimo, già a questo terzo capitolo sei riuscita a tessere molti filoni narrativi, e la mia maggiore curiosità è nel vedere in che modo tutte queste linee potranno intrecciarsi nell'ordito della trama.
Spero che la mia recensione ti sia stata di gradimento, o almeno utile nel sondare gli effetti che il tuo lavoro produce sui lettori :)
A presto Mirko B

Recensore Master
14/01/14, ore 01:48

Ciao!
Non vedevo l’ora di leggere questo terzo capitolo, lo ammetto, e il fatto che adesso le cose sembrino prendere delle pieghe decisamente più interessanti di prima mi manda in un brodo di giuggiole. Se in un primo momento la fan fiction appariva promettente, adesso ne sono sicura, o per lo meno è causa di Anindita questa mia convinzione.
Adoro il modo in cui la gestisci e in cui l’hai caratterizzata: è così forte e singolarmente considerabile spirito libero. Mi piace molto il modo in cui questa creda in se stessa, ma forse è sintomo di un qualche vacillamento interiore e il che la rende molto affascinante ai miei occhi – un bellissimo character, in sostanza.
Non si può certo dire che sia una sprovveduta, anzi, tutt’altro. Il modo in cui ha messo in riga suo cugino è stato a dir poco esilarante e un tocco di classe al contempo. Mi piace anche l’introduzione di queste creature misteriose e so che d’ora in avanti ne vedremo delle belle anche a causa loro – prevedo guai e avventure, ma forse sono pazza io, forse davvero è possibile tenerle a bada, chissà!
Continuo a dire che la scelta della suddivisione per personaggio è azzeccata per la tematica fantasy e mi auguro che altri possano apprezzarla almeno quanto l’apprezzo io. Di solito, come espediente narrativo ho sempre trovato un semplice stacco e io stessa uso questo mezzo per traslarmi da una parte all’altra, ma come hai deciso di farlo tu in questa fan fiction è decisamente caratteristico e incisivo: non c’è possibilità di sbagliare e neppure confusione nell’attesa di capire qualcosa come il contesto. Brava.
Che dire, la situazione che riguarda l’Italia mi affascina terribilmente, non solo perché si tratta del nostro paese, ma perché so che la gestirai in modo altrettanto curato di come fai con Anindita. Ho un debole per Mario, non chiedermi perché, forse è il suo nome a darmi una sorta di tranquillità, non saprei dirlo con esattezza, ma a parte questo adoro il suo carattere e il modo in cui questo cerca di affondare nella melma che avvolge il mondo. Da quanto ha capito, infatti, la piaga al di là delle mura di Anindita avvolge un po’ tutto il mondo e questa sorta di distopia in cui sono finiti i continenti mi emoziona tantissimo, perché so che ci saranno degli sviluppi molto interessanti in seguito.
Elena è un bel personaggio, in un primo momento l’avevo un po’ sottovalutata, lo ammetto, ma la sua ritrosia la rende terribilmente avvezza alla mia simpatia **
Ah, se anche Shanti in un primo momento mi era sembrata di poca importanza, adesso che ho letto il suo focus on mi è piaciuta molto. Ho adorato il modo in cui hai trattato nel dettaglio la sua situazione e sebbene sia ancora una ragazzina le introspezioni che la riguardano mi hanno molto colpita – anche perché non è solo l’età a poter formare una persona, ma anche il vissuto che può capitolare tra capo e collo in qualsiasi momento. Adesso che la inquadro meglio la trovo davvero un buon personaggio <3
Bellissimi i risvolti che stai dando alla situazione al tempio, davvero interessanti.
Ogni personaggio sta avendo i suoi progressi e io adoro quando le verità vengono fuori una dopo l’altra, lentamente!
Sono davvero curiosa di leggere il seguito **
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
03/01/14, ore 14:19

Ciao!
Perdona il ritardo della mia recensione, ma dovevo essere del giusto umore per leggere la fan fiction, così da non farmi sfuggire nulla per via di un’ispirazione di genere completamente diverso e penso di aver fatto bene, perché ci sono state delle parti che mi hanno davvero catturata.
Tralasciando che rinnovo i miei complimenti, come sempre, per l’accurata ricerca del dettaglio – in questo caso anche per quanto riguarda le riflessioni sulla popolazione che hai trattato nella parte di Mario e per il funerale – sappi che ho trovato il capitolo molto scorrevole e l’ho letto anche velocemente a dirla tutta. Non mi aspettavo di poter interagire così presto con i personaggi e ho gradito molto anche la song che hai inserito come ninnananna <3 Figlio della Luna è stupenda, che dire di più!
Davvero bella parte dove Anindita non si lascia convincere su due piedi per il vino, per non parlare della sua successiva introspezione. Anche il personaggio di Tekla sembra prendere sempre più spessore, perciò me ne compiaccio davvero e spero che tu possa postare il seguito al più presto. Sono terribilmente in pena per Shanti, tra l’altro, deve essere stato terribile trovarsi in una situazione simile, perché effettivamente quando non si agisce per sé, ma per ordine di terzi e per terrore, è pura delusione verso il proprio orgoglio – tralasciando che in questo caso l’argomento è più delicato e quindi più toccante.
La parte che ho davvero amato è stata quella di Mario ed Elena, comunque <3 figure che hanno spiccato subito ai miei occhi ;)
Alla prossima,
xoxo

Recensore Master
24/12/13, ore 19:44

Ciao carissima!
Dal momento che in questo periodo sono molto più dedita alle originali, in fine non ho saputo resistere e ho voluto subito cimentarmi nella lettura di questa tua storia, perciò sappi che probabilmente la seguirò in itinere fino alla fine e dovrai sorbirti più d’un mio parere nel frattempo, perché ha colto la mia attenzione sin dalle prime righe.
La punteggiatura è decisa, netta, e lascia al lettore uno stimolo capace d’andare avanti. Non ci sono giri di parole, non è un tipo arzigogolato che stanca dopo un po’, perciò credo che si sposi alla perfezione con il tema che hai voluto affrontare.
Il modo in cui fai i focus on mi affascina, è dettagliato e curato, serve proprio a concentrarsi sul character in questione e non da ampio margine d’immaginazione sotto questo fronte, convergendo l’idea del lettore in quella dell’autore e come inizio direi che è perfetto proprio per via del fatto che, invece di spaziare, vuoi far subito immedesimare il prossimo nel contesto – che tra l’altro sto adorando, perché sembrerebbe che tu ti rifaccia a delle tradizioni cui hai impiegato molta cura nel sondarle: complimenti!
I personaggi che hai presentato fino ad ora, nonostante si tratti di un primo capitolo, sono vivi e reali, affascinanti ognuno a modo proprio e quasi frementi di realtà stessa; per esempio mi è facile immaginare la responsabilità di Anindita, così come le sue azioni e le motivazioni che l’hanno portata a tanto: un character ad hoc che sembra riservare grandi sorprese per il futuro.
Il vero spettacolo, poi, è il modo in cui parli dell’ambientazione e la minuzia che ha a che vedere con i luoghi e le armi, nonché gli scontri. Impeccabile, davvero ~ non trovo critiche da farti su nessun fronte e mi stupirebbe leggerne una, perché un prodotto simile e originale non potrebbe averne se non per invidia, probabilmente.
Ho gradito in particolar modo la divisione che hai dato dei focus on, come già detto precedentemente, perché scandita in un modo che ho visto fare di rado su EFP se non introdotto dalla parola “POV” e caratteristico essenzialmente dei romanzi – che dire, mi ricorda anche l’associazione alle diverse casate del Trono di Spade, anche se non centra assolutamente nulla con la tua original, ovviamente. Grandioso, un vero tocco di classe!
Alla prossima,
XOXO
(Recensione modificata il 24/12/2013 - 07:44 pm)

Recensore Veterano
10/11/13, ore 21:23

Tekla.
Questo paragrafo è a tratti triste, talvolta spietato, come è del resto la vita.
Il funerale di Anya è stato un feroce passaggio che hai descritto con serietà e senza eccedere nello splatter più di quanto dovevi. Il dolore di Tekla è silenzioso e ben rappresentato dalla scelta di come hai impostato la sua presenza e per come  hai dosato le poche parole che ha detto, in suo onore.
Degno di una guerriera quale lei è. E Longwei, discreto osservatore  che rispetta e la aiuta a superare quei giorni terribili, pronto a divenirne forse un mentore da quel momento in poi, chissà.

Con Mario e Elena, conosciamo le condizioni del vecchio continente europeo, e i stupisci per quanto sei stata dettagliata ma con semplicità, senza appesantire la lettura, attraverso la presentazione di questo studioso di origine italiane e la sua consorte ispanica.
Mario sa bene riconoscere i momento bui della storia, e la morte del dittatore Bharat, e la conseguente ascesa di Anindita lo spaventa ... Questo è molto bello, mi prepara a quanto potrà essere feroce e determinata questa donna, presentandola ancora una volta, ma da un punto di vista diverso, da parte di un uomo che la conosce solo per la fama e per constatazioni sue, derivanti da studi archeologici e storici. Molto azzeccata questa decisione, brava!

Poi ci porti in India, e ci fai vivere l'orrore di Shanti, costretta a far bere' un vino pregno di veleno a una povera schiava, per ordine di Anindita, costretta da Ife che le sta sempre addosso.
Una scena terribile, spietata, in cui la povera ragazzina si ritrova a esser complice di un assassinio insensato. Ife le racconta della sua stirpe, p alcuni versi simili alle amazzoni, per altri diverse. Donne allevate nella ferocia e divenute perfette assassine, nulla a che vedere con le figlie della libertà.
Mi presenti anche questi pericolosi abitanti del Buio, che aggrediscono gente innocente di cui si perdono le tracce. Molta carne al fuoco, sono proprio curiosa di vedere gli sviluppi riguardo a tutte queste diverse razze umane. XD

Shanti riuscirà a non farsi plasmare da Ife? Tifo sempre per lei, affinché non si trasformi nella crudele bambola che tanto vorrebbe Ife ...

Torniamo a longwei e quindi, a Tekla. E scopriamo che forse la donna sopravvissuta al massacro della sua gente  è predestinata a un qualcosa di apocalittico, che c'entrerebbe con dei manufatti... Anche qui il mistero si infittisce...il suo cammino è  sempre più complesso e imprevedibile, e il monaco mi sembra molto propenso a intraprenderlo  insieme a lei. Sempre più convinta che si legheranno nel tempo.

E torni nuovamente a Anindita, facendoci scoprire le sue riflessioni, i suoi progetti ambiziosi... Di sicuro è forte e orgogliosa di essere donna, talmente orgogliosa da seppellire la solitudine in cui si è regalata e la diffidenza verso qualsiasi uomo.
Progetti ambiziosi, che partono con la decisione di massacrare il popolo delle amazzoni, in un modo che deve ancora concepire... 
Tekla invece sprofonda nel dolore e nella dispersione, ammalandosi nel corpo ma anche nel cuore, tanto è tormentata da quello che sostiene di n aver fatto.
Non ha ascoltato una premonizione a quanto sembra e ora ha perso la sua dolce regina e non sa se potrà rivedere nemmeno la figlia.
Povera Tekla, se si riprenderà grazie alle premure dei monaci, prevedo tanta rabbia e vendetta cieca ... Mi chiedo se il suo cuore avrà ancora spazio per la pietà o diverrà spietata al pari di Anindita?
Gran bel capitolo, ricco di spunti e dettagli che ti mettono curiosità.
Un progetto davvero ambizioso la tua storia fantasy, che mi promette davvero grosse emozioni!
Come sempre non deludi mai!
Alla prossima,
Lara.

Recensore Junior
10/11/13, ore 15:29

Eccomi in grande ritardo a recensire! So di essere ripetitivo probabilmente, ma già l'impostazione di questa nuova storia mi piace moltissimo, anche più di quanto mi avessero attirato i capitoli iniziali del Decimo Soldato ad essere pienamente sinceri. Uno degli aspetti che amo di più nella struttura di un racconto è la capacità di delineare il background: ogni narrazione posa necessariamente le sue basi su di un vero e proprio "universo" parallelo, che può essere più o meno diverso dalla realtà, e che forse rappresenta l'aspetto creativo della scrittura che più mi piace.
Nonostante acerba (appena due capitoli) Figlia della Libertà (posso tradurre il titolo in italiano per comodità personale? xd ) mostra già un proprio universo maturo e coerente, di cui stiamo apprendendo sempre più particolari, come l'instaurazione di un nuovo periodo feudale in Europa e l'ascesa delle potenze che oggi costituiscono il terzo mondo.
Hai iniziato citare dei mostri ed è entrato in scena questo misterioso manufatto ed il possibile legame di quest'ultimo con la Amazzone superstite Tekla, due espedienti che uniti alle storie degli altri personaggi sicuramente creeranno un ordito narrativo complesso ed affascinante (cosa cui hai già abituato i tuoi lettori ;) ). Anindita, tiranno sicuramente forgiato da un ambiente politico e culturale complesso e crudele ma indubbiamente realistico ed odierno, la piccola Shanti... tutte persone già molto vive e delineate, perfettamente in grado di suscitare sentimenti, anche contrastanti, in chi le incontri per la prima volta.
Che altro dire, se non che spero davvero che questa opera possa continuare e divenire un secondo romanzo assieme al decimo? Unico punto su cui ti invito a riflettere (anche se sicuramente l'avrai già fatto di tuo xd ) è che, fino ad ora, per gli elementi che ci hai fornito Figlia della Libertà può ancora decidere se essere puramente fantasy o tendere verso caratteri più fantascientifici.
Pochi errori ortografici che puoi correggere in seguito, nessuno strafalcione stai traquilla :)
A presto.
Mirko b
(Recensione modificata il 10/11/2013 - 07:50 pm)

Recensore Master
05/11/13, ore 20:34

Honey, è da tanto che non ti recensisco e chiedo perdono ;-;
Rispetto al prologo, dove appariva come una donna forte (almeno, quella è l'impressione che mi aveva dato), Tekla qua è più sentimentale (anche se ho i miei motivi per affermare che dopo il sentimentalismo sarà affiancato da un'ira che Pelide Achille spostati).  E iniziano le domande: cosìè il manufatto? Longwei parla di un'arma antica: m'immagino come minimo un Panzer. Mi è piaciuta la scena del funerale: molto... ecologico. Che diamine, anch'io voglio essere riciclata così. >:U
Poi arriva la parte di Mario, e il mio cuore inizia a far headbang dalla felicità: post Apocalisse, io e te amore since Bradbury. Poi, discorsi sui dittatori, importazioni dall'India, e la ninnananna che altri non è che la meravigliosa canzone Hijo de la luna.
C'è anche un po' do Lovecraft, il mio amore per questa storia cresce a vista d'occhio. La scena del veleno è stata sublime e Anindita è sempre più dittatoriale - e forse risulto sadica se dico che ho riso per come ha rinchiuso la madre (della serie "non rompere"). La amiamo? La amiamo. Anche Ife non scherza: il braccio destro, a volte più crudele della padrona stessa, fa tanto Himmler (tanto per restare in tema "dittature e affini").

Mi eclisso.
Tanta Nutella (senza nome, possibilmente) <3

Recensore Veterano
23/08/13, ore 18:26

Carissima Selene, finalmente sono riuscita a leggere anche questa tua storia, che come avevo previsto, si rivela ben studiata e complessa, oltre che intrigante sia dal suo primo paragrafo.
É sempre dura iniziare,  lo capisco bene, ma tu sei ius cita a evitare prologhi noiosi e simili a documentare, dandoci in pillole preziose informazioni sui personaggi principali, usi e persino legami.
Parlo ad esempio di Longwei, di come sei riuscita ad allacciare la vita di un monaco e metterla in contrasto con le tradizioni delle Amazzoni.
Molto bella anche la parte di Anindita.

Il paragrafo a lei dedicato ti scivola come acqua tra le dita, tanto fa nelle tue corde raccontare il suo passato, di come sia riuscita a prendersi un trono, anche se stia ancora organizzandosi politicamente, come per il problema dell'esercito che deve accettare come capo una donna.
Totalmente votata all'ambizione, mi chiedo cosa combinerà una regina del genere?

Shanti, la piccola schiava di Anindita é deliziosa, pura e innocente, ma nonostante sia cresciuta con questo destino, dentro si sente libera. Mi piace come l'hai descritta, e mi chiedo quanto peso possa avere un personaggio tanto giovane nella storia: la seguirò con particolare interesse, insomma ... Tifo già per lei XD 
Nel successivo paragrafo conosco Tekla, e scopro che é la superstite della battaglia tra le amazzoni e l'esercito di Barath.
Mi ha fatto davvero stringere il cuore il suo dolore per la morte della sua dolce amata regina Anya, sai devo dire che in questo personaggio ho sentito molta umanità.
Chissà, nei prossimi capitoli potrei scoprirla feroce e assetata di vendetta, ma per adesso, mi suona molto più dolce di Anindita e più disposta a comprendere. Prova ne é il fatto che ascolta e accoglie il rito funebre dei monaci, e che le parole del monaco le entrano nel cuore, anche se al momento incomprensibili.
 A proposito, sono fantastiche... Mi piace questa piccola parentesi filosofica...
Grande sorpresa la parte di Ife... Scaltra, misteriosa, e affascinante... Pronta a sedurre e plasmare Anindita, pare ... O almeno, a rendersi indispensabile. Il contrasto con Shanti é molto intrigante e tu mi hai subito catturata con quell'acceso scambio di opinioni tra le due schiave predilette della giovane regina.
Non c'é che dire, credo che questa tua storia possa trasformarsi  nel tuo capolavoro, perché hai saputo dosare dottrina, sentimento e mistero in un modo che difficilmente si riesce così da subito. Mi aspetto grandi cose, e so che non mi deluderai!
Grandiosa!
Lara