Recensioni per
Daughter of Liberty
di Selene K

Questa storia ha ottenuto 66 recensioni.
Positive : 66
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
27/12/14, ore 22:38

Non ti conoscevo e sono inciampata sulla tua storia per caso. Finito di leggere ho messo te tra gli scrittori preferiti e la tua storia tra le seguite. Che dire: bravissima! La tua storia è organica con personaggi credibili e ben delineati. Personalmente non apprezzo molto lo stile alla Martin con protagonisti multipli e scrittura in soggettiva, ma tu sei stata bravissima. Ho letto tra i commenti una cosa che quoto: vorrei poter comprare un tuo libro... Quindi proponiti a qualche casa editrice ;-)
Tornando al capitolo, secondo me al momento non è molto fantasy, ma proseguirò nella lettura con l'ansia di essere stupita e stai pur certa che tornerò a recensire (questo, ma anche altri tuoi racconti). Mi perdonerai, spero, l'aver guardato il tuo profilo prima di recensire, ma mi ha dato modo di scoprire tre cose di te che hanno solo aumentato la mia stima: 1- sei dell'89 e al momento tutti i ragazzi/e che ho conosciuto di quell'anno sono stati un vero piacere; 2- sei atea, cosa che ti pone sopra certe morali bigotte; 3- sei molto simpatica. Spero di ricevere un tuo commento al mio lavoretto (ammentendo senza timori di essere meno brava di te) e di leggere i tuoi prossimi capitoli. Un bacio! Francesca

Recensore Master
24/12/14, ore 15:05

Ovvio che ognuno ha la sua vita privata, certamente lo rispetto... Allora dov'è il prossimo capitolo?! DOVE?! *heavy breathing*
Ma bando alle cavolate, passiamo a parlare di cose serie. Come questo capitolo.
Potrà sembrare una scemenza - e in parte lo è davvero -, ma ho l'impressione che le stalle del monastero stiano diventando un luogo importante. Un centro i cui i personaggi realizzano alcune cose di loro stessi e degli altri, in cui i cavalli sono più che animali, forse anche ricordi, spunti di riflessione, di ripresa.
L'idea di una mappa con le coordinate di tutti i Manufatti mi elettrizza e inquieta insieme. Un mezzo per rendere facile a chiunque la ricerca di questi oggetti, in modo da potersene appropriare senza troppi problemi. Meglio non pensarci! E se Akil si sta chiedendo se Tekla e Longwai hanno capito la natura del suo rapporto con Sigvat, la risposta sarà certamente positiva. Voglio dire, l'ho capito pure io che non sono una cima u.u E comunque no, Akil, non ti puoi stendere bello beato dopo una rivelazione bomba come quella.
Dhaval è così spregiudicato e spietato. Ciò che fa ad Anindita è terribile; non c'è solo la violenza fisica, ma anche di più dato che le porta via ogni cosa. Ciò che più mi ha colpito però è stato pensare che Anindita non è molto diversa, in fondo. Ed è proprio questo essere così simili che provoca problemi.
"Sei la donna perfetta per stare al mio fianco, ma non per essere amata. Non siamo fatti per essere amati". Bella frase, per altro esemplificativa di quello che stavo dicendo. 
Questa cosa cambia un po' l'ottica di osservazione, perché è facilissimo simpatizzare con la vittima, ma qui tu sei stata in grado di lasciare ad Anindita la sua personalità e il suo carattere. Lo sfogo finale è da brividi.
Altra osservazione (oggi è il giorno della sagra delle osservazioni cretine, ma devo farla): un fantasy dove la gente caga! Evviva. Altrove i personaggi si fanno dalla Terra di Mezzo al Westeros, andata e ritorno, senza andare in bagno neanche una volta. Anzi no, nel Westeros ci vanno nella latrina (e ci muoiono pure). Ora ci mancherebbe, è chiaro che uno scrittore non deve fare la telecronaca di ogni singolo gesto, perciò ci sta se si glissa sulle capatine in bagno, però non riesco a non pensare a personaggi pieni di muscoli ed eroicità, ma tutti costipati.
"Scoppiarono più guerra". Errore di battitura.
Le riflessioni che vengono fatte nel pov di Mario mi piacciono sempre, come quella sulla Luna. "Esseri umani nello spazio, che hanno posato il loro piedi sulla Luna io… mi domando a volte se certe storie siano vere, come sia possibile aver distrutto tutto questo per… un po’ di potere in più."
E Karl che mangia pane e marmellata è puccioso. Anche quando dice che ha dato fuoco alla padrona.
Ma era ovvio, no? Perché non ci ho pensato prima. Quei piccoli piromani dei mezzi miutha.
Anindita appare vulnerabile come non mai e, ciò che più impressiona, è che si fa vedere vulnerabile. Shanti non inizia a provare compassione per lei, e anche questo è molto umano: in un contesto come quello, a vivere ciò che vive lei, il cuore si inaridisce. Ho seguito con il fiato sospeso la parte in cui l'ancella afferra il rasoio, domandandomi se avrebbe portato a termine il suo proposito, ma è stata Ife col suo intervento a impedirle qualsiasi cosa.
Shanti mi piace sempre di più. Nasce innocente in un mondo "non più a misura d'uomo", dove la violenza e le barbarie sono all'ordine del giorno, ma impara più o meno rapidamente ad adattarsi.
Sasha vuole il manufatto? Siamo fottuti. Ma - zan zaaaan! - c'è qualcosa di importante che in futuro riguarderà Olga!
Ottimo capitolo, come al solito. Ne approfitto per farti gli auguri di Natale <3

 

Recensore Junior
23/12/14, ore 10:12

Ed eccomi come sempre a dire la mia sulle tue storie xd
Rinnovo i complimenti (che noia xd), adoro il modo in cui l'intrico della storia si sta dipanando ed anche (cosa rara nel mio "modo di leggere") anche le sfumature caratteriali che hai saputo dare ai personaggi. Tralasciando solo Akil ed il suo compagno, che ancora non conosco abbastanza, ho trovato molto interessante il POV di Mario e le sue riflessioni stimolate dal racconto del piccolo meticcio Mihuta: dopo la Grande Distruzione, la catastrofica guerra globale avvenuta in un passato non del tutto definito del tuo arco storico, la Terra è stata l'unica vincitrice del conflitto: l'uomo è un animale tanto intelligente quanto fragile, e non appena i suoi equilibri e le sue tecnologie sono andate perdute, l'ecosistema (in cui rientrano anche le nuove specie mutate casualmente o inventate eugeneticamente dagli umani, una volta trovata e stabilizzata la loro nicchia ecologica) si è ripreso ciò che è sempre stato suo, costringendo gli umani a vivere in città fortificate o comunque in ambienti ferini, in cui la loro esistenza è continuamente minacciata. In un simile contesto, come argomentato da Mario, noi appaiamo in tutto e per tutto una specie in via di estinzione, estinzione più che meritata: non siamo riusciti a raggiungere il nostro obiettivo in quanto creature comunque legate indissolubilmente alla biosfera terrestre, ovvero formare un equilibrio con essa... ma al contrario siamo cresciuti a dismisura, fottendocene di noi stessi e di ciò che il pianeta poteva offrirci: una forma di superbia che ci ha condotti (e forse ci condurrà sul serio) al suicidio di massa.
E come sempre accade quando una popolazione si avvia al declino, un'altra è pronta a prenderne il posto: i Mihuta ed i loro ibridi. Sono intelligenti, di aspetto umano salvo alcuni tratti, ma molti di questi esseri possiedono abilità che prima o poi consentiranno loro di sopravvivere all'ambiente inospitale o ai predatori. Prima o poi, è la biologia a dirlo, saranno loro l'unica specie intelligente sulla terra, nonostante siano ancora trattati molto spesso come inferiori e schiavizzati.

Lo stupro di Anindita mi ha fatto "arrabbiare" moltissimo con il personaggio di Dhaval (l'ho scritto giusto? Pardon non ho controllato xd), in primo luogo perché considero la violenza sessuale, in ogni contesto, qualcosa di abominevole. Ed in secondo luogo, perché anche se Anindita, per sua stessa ammissione, avrebbe fatto lo stesso o anche di peggio se si fosse trovata nella stessa situazione, perché un simile atto si inserisce nella logica di svilimento e subordinazione della donna che è iniziato nell'età del bronzo e continua ancora ora nel futuro da te immaginato. Riprendendo una frase di Anindita, come può una membrana corporea fisiologicamente inutile stabilire il destino di una persona? Perché non si riesce ad uscire dall'ottica che vede le donne come macchine da riproduzione e strumenti di ludibrio? La maggior parte della colpa non è nemmeno di Dhaval alla fine, ma di una cultura ignobile che non riesce a superare se stessa. Ho però apprezzato l'ironia della sorte che si è manifestata dopo la violenta deflorazione: il cugino ha scelto male l'uomo cui affidare il compito, una persona che lo odia a morte e che è stata pronta a chiedere perdono alla sua vittima pur di ricevere supporto ai suoi piani omicidi. Forse Dhaval, proprio ordinando quello stupro, ha anche firmato la proprio condanna a morte.

E intanto, cosa fa Shanti? Se non fosse intervenuto Ife, avrebbe davvero pugnalato la sua padrona con quelle forbici? È un personaggio che mi afascina per la sua forte ambiguità nata probabilmente dalla giovane età e dalle spinte ambientali in cui si ritrova costretta a vivere suo malgrado. È solo una ragazzina ma già deve imparare a vivere secondo la legge del più forte, gli intrighi di una corte spietata... sono molto curioso di vedere, dopo il "time lapse", come sarà divenuta da adulta.

La situazione delle amazzoni mi preoccupa molto, Sasha è una prevaricatrice, superba, violenta e superficiale: ha preso il controllo del suo popolo, ma non le basta, già pianifica l'attacco ad una città fortezza, attacco che senza l'aiuto di un manufatto si risolverà sicuramente in una carneficina, non sappiamo quale sia il livello di fortificazione di queste comunità ed oltre a questo è più che probabile che in tali ricchi centri possano essersi conservate tecnologie belliche sconosciute a chi ne è al di fuori.

In attesa di nuovi sviluppi, un bacio Mirko B

Recensore Junior
14/11/14, ore 23:57

Insomma, finalmente eccomi a commentare questa tua fatica fantasy, un commento che viene da una lettura continua-intensiva dei vari capitoli.
Il modo "martiniano" di raccontare la storia, con questi POV riguardanti personaggi ed eventi "divisi" mi sta piacendo sempre più.
Il mondo delineato è una commistione interessante, impossibile non notare i riferimenti saiyukiani, a leggende e mitologie antiche (le amazzoni e i loro dei, i saiwo, ecc. ecc . :P ).
Allora ti dico già i miei personaggi preferiti, o dovrei dire le mie due "discriminazioni" preferite nella storia? Comuuuunque: Mario, il grande Mario (grande perchè ho in testa la folle idea di un suo legame col manufatto e poi la sua mogliettina che sembra una versione ridimensionata di Lara Croft non mi dispiace xD) alla ricerca della roccaforte perduta, molto sensibile al razzismo tra umani e miutha-mezzi miutha, che lo tocca anche nel suo viaggio; inoltre la nostra "femme fatale" (se si scrive così xD) Anindita alle prese col sessismo imperante nel paese...adoro troppo questo personaggio, salvo scordarmi che probabilmente al suo confronto i Cani Neri sono cucciolotto kawaii ma vabbè :P , e spero, anzi VOGLIO che castra quel figlio di un dandy di Dhaval...o magari ci penserà Ife? Chissà :D.
Inoltre tornando un attimo a Mario mi piace molto l'idea sia del far condividere allo stesso Mario e consorte il viaggio con quel vecchietto di Orazio, sia il salvataggio pirotecnico del ragazzino (Karl mi dice qualcosa o.O), sono indeciso se preferire che sia stato lui o Mario ha provocare "l'effetto", tanto vedremo ;).
L'apprendistato, se così si può definire, di Tekla paradossalmente mi interessa meno, è una parte interessante e ben descritta della storia ma non sapendo ancora come prendere il personaggio sono molto confuso su tale parte. Altra parte che prediligo è quella, anzi quelle, di Shanti. La piccola e impaurita, oltre che desiderosa di libertà, gazzella rischia di diventare leonessa nelle mani di Ife. Chissà se il Cane Nero nascosto l'aiuterà a mantenere l'umanità...che comunque deve sbrigarsi a perdere, perchè se viene riinseguita e Ife non c'è non oso immaginare cosa possa succedere (scena molto intensa a proposito quella, sei andata a toccare un argomento non semplice, ma senza strumentalizzarlo o altro...ben fatto).
Infine la "nipotina" di Hannibal, Sasha per i non addetti :P , si è data da fare eh xD. Ma che fija...di un amazzone. La voglio morta, anche se l'assassinio scenografico non era male e i due poverini Ian e Stepan sono stati messi egregiamente nel sacco. Spera che con un colpo di "mano" di Ian fuggano, e magari si dirigano verso Tekla, o provino a destituire in modo poco ortodosso la "tiranna".
Molta carne al fuoco nella tua opera, sono curioso di vedere come delinerai il tutto. Ciao ciao :). P.S. Se ci sono errori di scrittura chiedo venia xD.

Recensore Veterano
04/11/14, ore 18:31

Cosa dire... a pelle trovo la tua storia ottima. Con la O maiuscola. Come scrivi, come racconti, come tratti i personaggi...
E' fantastica, adoro fin dal primo capitolo. Insomma, resti incollata allo schermo del pc e leggi, leggi, leggi...sono essenziali e stringate le tue descrizioni, eppure mi immaginavo perfettamente di essere in Tibet o in India. 
Un mondo futuro, un fantasy molto realistico che apprezzo. Niente fronzoli o elfetti luminosi. Amazzoni, monaci e realtà nuda e cruda. 
CHE. FIGATA.
Tekla è già la mia preferta. Sul serio, come Longwei. Sono già persa di loro e del modo in cui li hai presentati, pazzesco! Questa è una di quelle storie che vorrei avere versione cartacea, nella mia libreria.
Pazzesco.
Sta sera leggo il secondo... 
Ottimo lavoro!!

xoxo

Recensore Veterano
24/10/14, ore 10:34

Mia cara Selene <3
Lo spaventoso ritardo è ormai mia abitudine e mi dispiace sempre.
La tua storia meriterebbe di venir letta e consumata subito, ma il mio cervello ultimamente rifiuta di fare anche le cose gradevoli. Perdonami!
Il primo paragrafo è molto crudo e triste… la disavventura di Elena, Orazio e Mario li porta a incontrare nella loro strada il piccolo Karl, per il quale non posso che provare tanta compassione. I Miutha sono, da queste parti, meno che reietti…degli schiavi…e patisco nel vedere trattare con violenza un fanciullo. Non ti nascondo che ho tirato un sospiro di sollievo quando è stata presa la decisione di portarlo via da lì.
Quanto alla donna arsa viva, beh…se lo meritava. Ma soprattutto mi chiedo se sia davvero opera del Manufatto? Si vedrà, molto presto… credo ^^

Sigvat e Akil! *_*
Innazitutto, oddio…che onore! Akil è dedicato a me, ma quale piccolo omaggio! È enorme e mi bullerò con le amiche XD
Scherzi a parte, adoro già questi due e spero, mi auguro, che per entrambi ci sia un seguito. Che possano in qualche modo servire alla causa di Tekla e Longwei e non contrastarli… altrimenti prevedo guai! Akil è favoloso…bello…delicato all’apparenza, ma prevedo un bel temperamento in realtà! E questo Sigvat? Io già ho immaginato mille storie possibili sul loro primo incontro…chissà se ne parlerai!
Arriviamo al paragrafo delle amazzoni. Stepan e Ian, che assaggiano la crudeltà di Sasha.
L’ultimo pezzo, il discorso di Stepan, spiega molto che cosa è questa donna, affamata di potere.
«Ci sono persone che non sopportano di stare nell’ombra», disse Stepan, alzando gli occhi azzurri dalle travi di legno. «La luce di Tekla è sempre stata troppo forte, proiettando ombre troppo lunghe. Il difetto della luce è che attira gli insetti.»
Mi piace un sacco nella sua spietata verità. Che Sasha costringa davvero Stepan a darle dei figli? Io non credo, piuttosto davvero, si lascerebbe castrare. Ho i brividi per Ian, per quello che sta passando…in ansia per Olga. Povero ragazzo! E nessuno ha il coraggio di intervenire. È davvero questa la sorte di questo glorioso popolo? Farsi dominare da una tiranna accecata dalla rivalsa?

E infine passiamo a Ife e Anindita. Sembrano leccarsi le ferite…l’arrivo di Dhaval è stato un grosso smacco per la bella Anindita. Lei, che si credeva di poter conquistare politicamente gli uomini influenti del regno, ora vede la realtà. Mi piace la strategia del rifugiarsi nei propri appartamenti, in attesa di una mossa. Una sorta di partita a scacchi sia di lui che di lei. Aspettano la mossa dell’altro… così sembrerebbe, una gara di nervi, se non fosse per quella rivelazione che Anindita fa a Ife…mostrandogli del Manufatto.
Anindita cerca la via del potere e ha un’arma segreta, che Ife ora giura di proteggere, a costo della sua vita. Si nota l’amore profondo l’una verso l’altra… bello il paragone con le amazzoni. Questa tua storia ha donne molte forti e lo si vede in ogni singola comparsa. Anindita più di tutte: forte, assetata di indipendenza, cacciatrice di sogni e obiettivi grandi, persino per il re più glorioso e temuto al mondo.
Staremo a vedere cosa le porterà tutta questa fame…in bene o in male, ogni pedina si sta muovendo nella gigantesca scacchiera del fato.
Davvero un gran capitolo, anche questo presenta qualche nuovo personaggio (viva Akil! *_*) e ci mostra frammenti del passato di alcuni già conosciuti (la verità su Ife).
Beh, che dire… la tua abilità nel tessere intrighi e giochi politici è grande, ogni personaggio è un mondo a sé, interessante e coinvolgente. Grande, grandissima. Sei davvero da ammirare e da tenere come valido modello per migliorarsi.
Lara
(Recensione modificata il 24/10/2014 - 10:49 am)

Recensore Master
07/10/14, ore 20:16

Ciao splendore, eccomi qui in compagnia di Mads *indica l'avatar, modificato dopo eoni*
Oh, che bello iniziare un capitolo con It's me, Mario! Anche se quando ho letto "è finito il vino" non ho potuto non pensare a king Robert. Questa cosa sta andando troppo olte.
Ad ogni modo i colpi di scena non mancano e, dopo la breve filippica di Mario sulla parità dei diritti di uomini, miutha ed elfi domestici (?), la locandiera prende fuoco. Figo! Ma come è accaduto? Avrei pensato a quel volpone di Orazio, visto ciò che ha combinato Shanti in precedenza, ma stava troppo composto e per i fatti suoi. Oppure la donna era imbottita di tritolo e il pugno di Mario ha innescato la reazione. (Mi riesce difficile scrivere una recensione seria stasera. Staseria. OK la pianto.)
Ecco finalmente Sigvat il Vichingo! Dal tuo sondaggio sul nome, mi chiedevo quando sarebbe spuntato. Lui e Akil sembrano molto diversi, eppure viaggiano insieme. Sono curiosa di sapere cosa li lega.
Che schifo i pidocchi, ma mi sembra che Tekla, con i capelli più corti, sia una gran figa. Diventerà davvero una Maestra Saiwo? Why not? Probabilmente non sarà una cosa che accetterà immediatamente, ma potrebbe farcela.
L'oracolo mi è sembrato fin da subito un personaggio interessante e affascinante, ma la prima volta che viene presentata la scopro squartata e appesa al soffitto, Hannibal style. Sasha è squilibrata, o solo lucida e crudele, in ogni caso il suo piano sta dando ottimi frutti, quanto meno dal suo punto di vista.
Dhaval ha smontato i piani di Ani dita e lei fatica a ritrovare la rotta. Ma ecco il Manufatto, zan zaaan! Sapevamo che c'era, ma ora lo "vediamo". Ho la vaga sensazione che se Anindita impara a usarlo, siamo fottuti.
In ogni caso bel capitolo, e perdona la recensione poco sensata, ma sotto antidolorifici non riesco a fare di meglio xD

Recensore Junior
12/09/14, ore 19:52

Perdona il madornale ritardo ma in questi giorni ho frequentato poco i social network xd Come già avevo accennato leggendo quest'estate la bozza incompleta, trovo che anche questo capitolo sia molto interessante e qualitativamente buono quanto gli altri. Mi hanno interessato molto le parti con il POV di Mario e di Ife. Nel primo entra prepotente l'argomento attualissimo del razzismo, nel gretto comportamento della padrona dell'osteria in cui la "compagnia del manufato" xd (perdona il gioco di parole) si ritrova a soggiornare, e poi la misteriosa (quanto provvidenziale) autocombustione della stessa, sicuramente manifestazione del potere mentale di qualcuno di loro, ma chi? Orazio? Il bambino? Il manufatto stesso?

Vedere Anindita così, almeno in parte, sconfitta mi ha rattristato molto (si, ormai mi sono innamorato anche della sua crudeltà). In parte era prevedibile, senza una forte presenza maschile al palazzo l'obbedienza alla figlia di Bahrat è stata immediata ma l'arrivo del potente cugino ha messo nuovamente tutto in discussione. Presto potrà contare su un esercito personale di Bambine Rosse, assassine che atraverso i vari riferimenti fatti da terzi e più direttamente dal personaggio di Ife metterebbero i brividi a chiunque, ma Dahval ha dalla sua, oltre ad una più stretta obbedienza patriarcale da parte del popolo, anche un vantaggio numerico non indifferente. E proprio a fine testo... tatam! Era vero che Bahrat possedeva un manufatto, oggetto il cui potere potrebbe certamente ribaltare le sorti in favore della nostra amata e affascinante despota se venisse attivato, ma ahimè dalla descrizione sembra che questo, al contrario di quello entrato in sintonia con Tekla, sia beatamente in fattanza :(

Ancora grazie per gli splendidi racconti che scrivi e le emozioni che ci donano, alla prossima.
Mirko B

Recensore Master
06/09/14, ore 14:43

Come al solito parto con il segnalarti le cosucce che non vanno.
Manca qualche virgola nel discorso di Sasha; "Chieda ancora se entrambe torneranno e...", quando dovrebbe essere "chiede". Da qualche parte nel pov di Ian è sfuggita la K di Tekla. "Quello è che è successo è molto grave"; "se di attaccamento era la parola giusta".
Cara carissima, rieccomi qui a recensire il penultimo capitolo postato! Bello come al solito. Mi piace moltissimo il modo con cui a ogni pagina inserisci nuovi dettagli di questo mondo "post-apocalittico", se così possiamo chiamarlo. Lo fai in modo graduale in modo che i pezzi man mano vadano al loro posto, e se a un certo punto il lettore ha l'impressione di sapere tutto, poco dopo infrangi questa superficiale certezza aggiungendo elementi nuovi. In particolare in questo caso è stata la volta di un approfondimento dei rapporti politici tra l'impero di Bharat e le amazzoni, introducendo anche episodi come la Battaglia del Volga e figure come quella dell'Arabo. Sono interessanti anche i nuovi dettagli sui Miutha visti come mutanti.
Per il resto, mentre leggevo il pov di Anindita sono stata folgorata da una considerazione: ha molti punti in comune con Cersei. Come lei, la condizione di donna le sta stretta: vorrebbe il potere eppure è convinta che l'essere "femmina" le tarpi le ali. Come lei inoltre si crede politicamente furba, ma non è esattamente così (vedi massacro delle amazzoni). E come lei non si fa scrupoli a ricorrere a mezzucci di vario genere per ottenere ciò che vuole, anche se naturalmente Anindita è più crudele e spregiudicata.
Il pov di Ian poi è sempre dolce e malinconico, anche in questo capitolo.
Bella anche la parte di Shanti e ho apprezzato la tua denuncia. In qualsiasi parte del mondo esistono le violenze, ma se si tratta di un fenomeno socialmente accettato c'è qualcosa di preoccupante, a mio avviso. Ovviamente l'India è la "culla della cultura" e ha degli aspetti estremamente affascinanti, ma secondo me è bene dare atto di tutti gli aspetti.
Complimenti cara :)

Recensore Master
25/07/14, ore 15:58

"Neanche il lontano battito del cuore del ." Manca un pezzo :P
"Vedi, Tekla, è la luce che crea l’ombra", perché la notte è buia e piena di terrori. Amen.
"non erano bruciate né ferita", la concordanza è scappata.
E c'era anche qualche altra cosa, ma mi è sfuggita perché mi sono messa a sghignazzare al pensiero di Anindita mangiata da Vulcano XD
Ok, iniziamo a recensire come una persona seria. Due cose mi sono particolarmente piaciute di questo capitolo: l'arrivo dei cani neri e la descrizione del rapporto Anya/Tekla/Stepan/Ian. "Vuole un figlio che sia uguale a me e Stepan può darglielo", è questa la chiave di lettura di questi particolari rapporti intrecciati. Una logica che può apparire un po' distorta, ma che in bocca ad Anya sembra la cosa più sensata del mondo. Del resto è tutto molto logico.
Dicevo che mi sono piaciuti anche i cani neri. Sia quelli grandi, grossi e cattivi che hanno sbranato il povero Luca, sia quello cucciolo e puccioso trovato da Shanti. Insieme agli Abitatori del buio sono una gran figata. Ho apprezzato in particolare la tua spiegazione, il "come sono venuti fuori", tanto relativo a una specie, tanto all'altra.
E poi un altro punto interessante del capitolo è stata la piccola Shanti! Accidenti, che rivelazione la naturalezza con cui è riuscita a uccidere! Ife è contenta come una pasqua e anche Anindita lo sarà, appena lo saprà. Meno contenta è proprio la stessa piccola Shanti, che per il carattere che ha è ovviamente scioccata da se stessa. Però il cucciolo è tanto caruccio, e mi ha colpito il motivo per cui la piccola ha deciso di adottarlo :)

Recensore Master
24/07/14, ore 15:42

Oggi mi sto dando alle mega letture XD
Woooah, Ani dita ha un Abitatore del buio: è una figata pazzesca. E sta pure imparando ad addomesticarlo! Ancora più figo. Col fatto che gli Abitatori sono stati nominati nel capitolo scorso, mi aspettavo che sarebbero rimasi nell'ombra ancora per un po', che si sarebbero aggirati nell'oscurità al limitare della città, non visti, ma con le loro urla che riecheggiavano nelle orecchie dei cittadini spaventati. Non so perché mi aspettavo una cosa simile, forse perché così sarebbe stato in un certo senso più lovecraftiano, ma mi piace la tua soluzione! Sbattere un Abitatore del buio in faccia al lettore immediatamente è un colpaccio XD Mi piacciono tantissimo come creature.
E Shanti ha pure il ciclo, che fortuna. Ife invece è sempre più terrificante, la storia dell'esercito delle bambine rosse è da brividi! Ma è pur sempre un modo per approfondire la cultura della sua tribù.
Si approfondisce ulteriormente anche l'organizzazione e cultura delle Amazzoni, e questo è bene.
Tra Shanti, il prete e Longwei si inizia a parlare di manipolazione degli elementi, e anche questo è bene: non vedo l'ora di vederla in atto.
E Shoushan è un tenerone, diciamolo xD

Recensore Master
24/07/14, ore 14:43

Non posso credere di aver recensito solo il primo capitolo! Sono una persona orribile, ma sto rimediando :)
Awwwh, Lovecraft, quanto amore! Adoro questi riferimenti, davvero.
Mi piace tanto l'ambientazione di questa storia, questo scenario post apocalittico che ha annientato la civiltà contemporanea per riportare alla luce civiltà passate.
Mi piacciono anche i personaggi, caratterizzati sempre in modo molto preciso.
Tekla è ancora avvolta dal mistero, specialmente per questa interazione con il manufatto (sembra un piccolo Tesseract <3). Anindita invece si è svelata già parecchio, è intelligente e spietata, mi colpisce questo suo desiderio di manipolare, di conquistare il popolo, di estendere il suo potere. Ma ancora di più mi intriga la figura di Ife e della tribù Ratzia in generale. Donne di piacere e assassine, una combinazione letale nella quale le donne sfruttano le loro principali qualità per sopravvivere.
E poi c'è "it's me, Mario!" XD Finora ho visto poco di lui, ma sembra simpatico.
Toglimi una curiosità: la ninna nanna in spagnolo è davvero una ninna nanna? Perché si tratta anche delle parole di un brano degli Haggard e mi chiedevo se lo conoscessi :)

Recensore Master
21/05/14, ore 10:21

Eccomi qua, finalmente ho ripreso a leggere ^^
Che dire? Devo dire che sono intrigata all'ennesima potenza! Ho iniziato a imparare qualche nome xD Piano piano ci arrivo a ricordarmi tutti, sono davvero molti personaggi e ognuno con una personalità ben delineata e con un destino comune, mi pare di immaginare: è come se tutti questi intrecci poi troveranno uno sbocco comune, vero? Mi dà quest'impressione. Per adesso alcuni tra questi personaggi si trovano a miglia e miglia di distanza e quindi non so come potranno mescolare le loro vicende, ma credo che tu ci abbia ben pensato, iniziando a posare le prime fondamenta di questa storia che mi dà l'idea che sarà una vera e propria piramide di avvenimenti (non badare alle mie metafore strambe xD)
Anindita mi ha molto più convinta e sono molto curiosa di sapere di questo potere di Shanti. Il pezzo di Vulcano mi ha intenerita, mi ha ricordato un po' un episodio della saga di Robin Hobb, probabilmente non la conosci: è una saga fantasy e c'è questo ragazzo bastardo del re che viene portato al castello e non è molto considerato e trova in un cane il primo vero e proprio contatto autentico. Me lo ha ricordato, vagamente <3
Il pezzo dell'attraversamento del confine in Svizzera anche è stato affascinante e ti faccio i complimenti per delineare così bene il background come i pensieri dei personaggi. Dell'ultimo pezzo invece mi sono un po' perso, credo che mi convenga riandare a leggere i capitoli precedenti, comunque mi hai messo puree lo slash, ah, je t'aime, questa storia ha tutte le premesse per piacermi tantissimo <3
Complimenti per lo stile, così fluido, scrivi davvero bene, anche se è lunga è un piacere arrivare a fine pagina. C'è solo un piccolo errorino, una distrazione, quando parla Anya con Ian, dice "copro" invece che "corpo" tutto là. Il mandolino del capitano Corelli l'ho visto a proposito! C'è anche il libro che mi dicono molto bello :)
Recensione un po' succinta e senza grandi riflessioni, ma volevo lasciare una traccia del mio passaggio. Un bacione :*
Pri

Recensore Veterano
26/04/14, ore 22:04

Come promesso,
questa sera mi allineo ben volentieri fino al quinto capitolo.
Iniziamo con intrighi amalgamati a seduzione. Giochi di potere tra Anindita e Ife, si susseguono a quelli che la deliziosa signora ha con Davhal (spero di aver scritto giusto)
Bello, scaltro, manipolatore. Degno rivale? Anindita ci suggerisce lo sia, staremo a vedere quel che questo cugino delizioso ci riserba! L'importante è che si sia presentato, a Lara piace molto la sua comparsa! XD
LA scena di Ian e Stephan fa tanto tenerezza, sconvolti dalla tragedia cercano di leccarsi le ferite, badando a Olga.
Purtroppo e ovviamente, le amazzoni non stanno ad aspettare il ritorno di Tekla e così ora hanno anche questo grattacapo.
Specie Ian, si sente chiamato in causa perché fratello di Tekla e non accetta l'arrogante Sasha, convinta di meritrarsi il trono e che Tekla sia finita. Ian vuole partire, Stephan preferisce badare alla piccola: chi dei due l'avrà vinta? Se Ian ha anche solo la metà del temperamento di Tekla,opto per lui! XD
Shanti invece, si ritrova a un bivio, non sa se scappare o accettare il proprio destino. Forse la scena del mercato le farù accettare il fardello di divenire una bambina rossa? Forse è giunta quella consapevolezza e di conseguenza accettazione del proprio potere? Ife per sua fortuna in lei crede moltissimo e ancora una volta la salva da un grosso guaio.
Shanti deve stare attenta, perché Anindita non ha altrettanta pazienza, né interesse.
(apprezzo la tua dedica e la denuncia sulla violenza sulle donne. In questa storia sento molto il desiderio di rivalsa verso il maschilismo)
Sono molto contenta dell'amicizia tra Tekla e Longwei, sempre più sincera e radicata nei loro cuori. Leggere che il monaco vede in lei la figlia che avrebbe voluto mi ha strappato un sorriso. Un finale dolce, che mi serviva e accompagna delicatamente nell'attesa del capitolo successivo.
Un capitolo di transizione questo, molto ben fatto e comunque ricco di avvenimenti. COmplimenti per la gestione dei vari personaggi, non è facile e ci si incasina, ma finora hai svolto un ottimo lavoro!
A presto mia carissima autrice di meraviglie.
Lara

Recensore Veterano
26/04/14, ore 21:20

Ed eccomi Selene,
recupero i capitoli con la serenità giusta per godermeli!
Dunque la storia fa un salto temporale di due mesi, vediamo cosa mi ritrovo...
Il pov di Ife è molto intenso, perché racconta sia del suo stato d'animo, attraverso piccole informazioni sul suo

trascorso, sia di quello di Anindita. Quest'ultima sembra fidarsi ciecamente di lei e propendere per l'espediente da lei

consigliato. Scegliere da sé un uomo, stravolgendo le regole.
L'indipendenza di Ife e Anindita contrasta sempre con la poca predisposizione ad esserlo di Shanti, che è ancora, seppur

indirettamente, sotto l'ala protettiva
della protagonista del pov. La vuole come erede, si è dunque anche affezionata sentimentalmente? Lo scoprirò leggendo di

loro in seguito, ne sono certa.
Il pov di Mario, invece, mi descrive un altro pericolosissimo nemico degli uomini, i Cani Neri, di cui lui ha tremendamente

il terrore, per traumi passati.
La scena descritta sullo squartamento del povero fratellino è stata molto cruda, ha trasmesso orrore e, di conseguenza,

sentivo la stessa paura di Mario in quella camionetta, udendone gli ululati.
Davvero un'atmosfera cupa, ben fatta!
Sono lieta di ritrovare Tekla meno pessimista e più propensa ad ascoltare Longwei... come ricompensa, forse il destino le

ha fatto incontrare Nadezda, o semplicemente era pronta per lei. Molto bello e filosofico il momento, respiriamo una

serenità che ci era stata strappata dal momento precedente dMa i Mario e Elena. XD
Ma sei crudele! Mi riporti nella'angoscia col pov di Shanti, costretta a uccidere ancora...questa volta la figlia della donna avvelenata! Poveretta, che trauma! Per sua fortuna, oppure per sua condanna, Ife ne è orgogliosa perché ha battezzato il suo potere del fuoco tanto atteso, ma lei ne esce distrutta. Ma anche lei, come Tekla, incontra un amico, un cucciolo di Cane Nero che sembra sbandato e spaurito quanto lei. Chissà se grazie a Vulcano, gestirà l'incertezza che la sua condizione le dà e si sentirà meno sola e "usata"?

Ma il pov finale ti fa perdonare alla grande! Conosco finalmente una bella coppia slash, sai che le adoro! Sono già i miei preferiti, non poteva che essere così. Ian e Stephan ora sanno della tragedia che si è verificata, che Anya è morta e Tekla, per fortuna, è solo ferita. Ora che vorranno fare? Qualcosa mi dice che quella testaccia di Ian, voglia partire per trovare la sorella... vedremo che cosa mi combinerai!
Vado a leggere anche l'altro capitolo.
Complimenti come sempre, ottimo capitolo come scorrevolezza e detatgliato come sempre, senza affaticare la lettura.
A prestissimo,
Lara