Salve a te, cara!
Inizio molto promettente, con una figura interessante come quella di Longwei, Maestro/santone tibetano. Mi sono piaciuti i dettagli sul funerale del cielo, sono inventati oppure ti sei documentata? E per finire in bellezza un primo passaggio, dei morticini, che catturano senz'altro l'attenzione.
Trenta donne fucilate? Accidenti! E non sono delle donne comuni, sono delle Amazzoni! Qui e lì dissemini riferimenti al mondo che hai creato (o meglio all'epoca e ai contesti che hai creato per il nostro mondo), e mi piace che le cose si svelano man mano.
"qualcuno doveva pur con gli abitanti del luogo, no?", forse è sfuggita una parola.
Bella la tua rivisitazione delle amazzoni.
"gli ripeté urlando Longwei", dovrebbe essere "le" visto che è femminile :)
Povera donna, dev'essere terribile e scoprire che tutte le tue compagne sono morte! E lei sembra così forte, ma nello stesso tempo vulnerabile.
Anindita già mi sta piacendo. Ambiziosa, scaltra, acuta, e immagino anche manipolatrice. Fin dall'inizio sembra un personaggio di grande spessore. Ha ucciso il marito, questo rafforza l'idea di una donna senza scrupoli che mi sono fatta. Quello che mi colpisce è il modo: contiene del sadismo. La modalità con cui ha ucciso il padre è meno appariscente, più discreta forse; Anindita aveva due armi: il veleno e la menzogna.
Anche il trattamento che riserva alla madre sembra far parte della sua crudeltà, invece le ha praticamente salvato la vita.
La Prima Civiltà sarebbe la nostra contemporanea, vero?
"in contro", dovrebbe essere attaccato.
E' strano riflettere su quello che le future generazioni potrebbero pensare di noi. Guarderanno a noi con odio, dall'alto in basso, o con ammirazione? Anindita sembra essere più che altro curiosa e desiderosa di avvalersi di tutto ciò che può aiutarla nei suoi scopi.
Inizio a vedere che hai creato alcune razze e che non hanno niente a che fare con elfi, nani eccetera. Che sollievo! Ma ero sicura che il tuo fantasy sarebbe stato diverso.
Shanti sembra tanto carina e la sua natura la rende particolare. Spettatrice di tante vite e anche di un massacro, senza poter decidere cosa fare della sua.
E ora scopro che l'Amazzone sopravvissuta si chiama Tekla. La scena in cui bacia la fronte della sua regina è commovente, così come lo sono i pensieri che le rivolge. Questa parte è il magone puro!
"Si era presentato da loro un uomo, [...] un centinaio di uomini". Occhio alle ripetizioni.
Ah-ha! La trappola è stata ordita da Anindita, immagino, che aveva preso le redini del regno dando ordini in nome di suo padre.
Shoushan, che personaggio fantastico! Il saggio dei saggi del monastero :D Grande conoscitore delle lingue e della vita. A parziale consolazione di Tekla, neanche le parole più teoricamente idonee a confortare l'avrebbero fatta stare meglio.
Ife, la new entry! "nel caso li avrebbe avuti", dovrebbe essere avesse.
Anindita si trova in effetti in una situazione complicata, ma non si lascia intimorire, anzi è più che mai convinta di dover ricorrere a tutte le sue risorse, compresa la seduzione, che in effetti gioca un ruolo importante. Ife ha ragione: la seduzione non solo consente a chi la esercita di ottenere quello che vuole dalla persona oggetto delle sue attenzioni, ma potrebbe anche strumentalizzarla, e ho la sensazione che questa cosa ad Anindita piaccia parecchio XD
"Conquista te stessa e potrai conquistare il mondo", girl's powah, sorella :D
Mi è molto piaciuta la parte delle riflessioni di Ife dopo aver lasciato Anindita, sul darle ragione per salvarsi la testa.
Shanti è sveglia nei ragionamenti, ma Ife conosce già il mondo, sa cosa si ci aspetta da lei e sa cosa conviene fare e cosa evitare per continuare a vivere quella situazione, che, pur non essendo perfetta dal momento che le manca la libertà, è migliore di altre. Scheletri nell'armadio, eh, Ife? XD
Bel capitolo! Questa storia si presenta molto interessante, sono ansiosa di leggere il prossimo ^^ |