Buonasera!
Premetto che è stata una fortuna che tu abbia pubblicato oggi, altrimenti chissà quanto avrei dovuto aspettare per lasciare una recensione che, come sempre, sarà lunghetta. A dirla tutta, oggi più che mai e, contrariamente a quanto pensavo, la funzione "Prendi appunti" mi è stata più utile del previsto. Penso che per i tuoi capitoli chilometrici (senti chi parla XD) la userò spesso.
Parto quindi con il riaprire quella casellina e vedere qual è stata la prima voce che ho segnato:
L'immagine di un Castiel in miniatura che scorre nel corpo di Miki come un globulo bianco mi ha fatto sorridere XD Secondo me come metafora non è granchè indovinata per dire che sia sempre nei pensieri della protagonista, ma è un'immagine buffissima :3
Poi c'è stata la scena in cui lei scende le scale. Appena ho capito che avrebbe perso l'equilibrio, ho sperato che non cascassi del classico clichè manga che prevede il salvataggio dell'eroe di turno; mi dispiace per il sedere di Miki, ma sono contenta che non sia stato così e che si trattasse solo di una scena un po' comica che sottolineasse la fretta del personaggio.
Certe riflessioni di questo capitolo mi hanno colpita positivamente, e su tutte, sicuramente questa:
"Stava parlando con una tale convinzione da mettere in dubbio persino quello che avevo fatto realmente"
Il fatto è che esistono persone che hanno davvero la capacità che ha Debrah di manipolare la gente, portando gli altri a credere ciò che vogliono. E' un talento naturale credo, ma che si può sviluppare con il tempo e che richiede comunque almeno una piccola base di disonestà... e di quest'ultima il personaggio di Debrah ne fa fin troppa u.u
"Per un attimo ebbi la convinzione che, lei, invece di prendere lezioni di canto, negli anni della sua assenza, abbia preso lezioni per diventare attrice" : ottima constatazione :) Visto che dal gioco non possiamo giudicare le sue performance come cantante, quanto alle abilità di recitazione, questa ragazza è un vero talento!
Nel corso del capitolo ho incrociato qualche errore; mi sono segnata: -la preside crederà me, non te!- dove ti sono sfuggite due A ;)
L'espressione: Al contrario, pensavo si fosse subito arresa, mi suona male: ok, non è che sono un'esperta di grammatica, quindi non vorrei sbagliarmi, ma credo che sarebbe corretta se fosse "pensavo si sarebbe subito arresa".
Arrivati allo scontro diretto tra Debrah e Miki, quando ho letto questa minaccia: -Sai, potrei suggerire alla preside di non farti partecipare al viaggio a Roma.-: mi è venuto da ridere e sai perchè? Tu vuoi farmi odiare Debrah a tutti i costi, ammettilo u.u Proprio io che ci tengo così tanto a quel benedetto viaggio, devo leggere un simile ricatto?? No, no e no, non se ne parla! Debrah, a cuccia! Se questa tro...ppo cattiva ragazza impedisse a Miki di tornare nella città eterna con Castiel, non risponderei più di me u.u... in guardia Deb, perchè nella mia storia devi ancora fare la tua comparsa e ho tutto il tempo per maltrattarti a dovere u.u
...
ok, adesso ritorno a fare la seria
Ecco, in questa recensione, come nelle altre, non mancherò di sottolinearti ciò che non mi ha tanto convinto e che per questo, vorrei anche sapere cosa ti ha portato a certe scelte narrative... la prima parte che mi ha lasciato perplessa è questa:
-Per un film a lieto fine queste parole sarebbero state perfette, peccato che quel film dovrà finire con un “the end” diverso da quello che ci si aspetta. Io mi sono da sempre definita la cattiva della storia, architetto piani infallibili, metto il bastone tra le ruote a chi vuole ingannarmi, ho una mente diabolica degna da Malefica. Per tutte queste realtà il mio lieto fine doveva essere il successo, la fama, affianco a Castiel. Dovrò farcela, dovrò vincere e annientare la ragazzina innocente Miki.
Questa parte è tratta dal POV di Debrah. Allora, tralasciamo il fatto che non odio questo personaggio, ma nonostante questo, non significa che mi sia simpatico (ovviamente è il contrario). Dando quindi un giudizio imparziale su questa riflessione, io la trovo un po' infantile: qui il personaggio è perso nei suoi pensieri ed è un po' contorto il suo ragionamento. Lei è cattiva perchè ha deciso di esserlo, non perché ne trae un qualche beneficio. Ti avverto che probabilmente farò fatica a spiegarmi, però secondo me un cattivo, almeno nei suoi pensieri, non può godere del fatto di essere diabolico.
Può essere orgoglioso del proprio ingegno malvagio, della sua caparbietà e capacità di raggiungere traguardi senza farsi scrupoli, ma dire "dovrò annientare la ragazzina innocente Miki" mi suona come un'esagerazione da anime giapponese.
Cioè, in linea di principio era giustissimo il tuo tentativo di mettere il suo punto di vista, la sua opinione sul suo comportamento, ma avrei voluto leggere un pensiero più maturo, meno puerile. L'idea comunque era ottima, andrebbe solo risistemata questa parte, secondo me. Io per esempio avrei messo qualcosa tipo:
"so perfettamente che molti non mi sopportano, ma non me ne è mai importato granchè. Nella vita nessuno ti regala nulla e visto che non ho mai accettato di rinunciare ai miei desideri, non permetto a nessuno di ostacolarmi. Il buonismo non fa per me, è solo un pretesto per chi non ha le palle per agire, fare il primo passo. Per quanto mi riguarda, niente e nessuno può farmi arretrare. Tanto meno un'insignificante Micaela Rossi"
Quello che intendo quindi, è dare più spessore a certi personaggi, perchè ho notato che i due che meno ti piacciono (Debrah e Nathaniel), hanno delle caratteristiche caratteriali (?) che non mi convincono... su Nath infatti ci torno poi.
Isaac.
Quando sono arrivata al rientro a casa di Miki, ho avuto una strana sensazione e cercherò di spiegartela senza scendere troppo nel personale per non invadere la tua privacy. Mentre leggevo questa parte della storia, mi è balenato un pensiero che mi ha lasciato una sorta di disorientamento per non aver fatto prima questo collegamento.
Il disprezzo che ha Miki per Isaac, il comportamento di quest'uomo infame... riflette i tuoi sentimenti verso "quella persona" della tua famiglia? Perchè nella rabbia della protagonista rivedo molto della tua, e forse per questo la trovo così credibile e vera.
Forse sbaglio, oppure l'hai fatto involontariamente, insomma, quale che sia la verità, mi ha molto colpita. Se è così, scrivere è davvero una valvola di sfogo, per quelle cose che, anche se sono già state dette a voce, meriterebbe di essere urlate e comunque non basterebbe a sentirsi più leggeri...
Cambio argomento, puntualizzando altri due errorini e ti consiglio di prestare attenzione a quelli che credo siano il tuo tallone d'Achille: i verbi al passato remoto. Ho segnato: "stendei il muso" e "la riconoscei a stento" che andrebbero rispettivamente corrette in stesi e riconobbi.
La prima espressione però non mi convince molto sai? Forse intendevi dire che il viso si era rilassato, disteso (a proposito, non so se sono io, ma la parola muso la trovo un po' rude, la riferirei agli animali oppure in particolari contesti, ma non in questo).
Arriviamo poi alla fantasia romantica di Miki... nell'illusione della sua testa, lei e Castiel come coppia funzionano alla grande... che sia così anche nella realtà?? Lo vedremo ;)
Poi passo all'attesa che precede il momento in cui Adelaide fa il suo annuncio a Miki: ecco, qui hai reso benissimo l'ansia che precede la rivelazione, anche questo tergiversare della donna, interrotto più volte dall'arrivo del cameriere ha funzionato! \(^_^)/
"Avevo trovato qualcosa che avrebbe potuto lasciare a bocca aperta persino Cat Woman" AHAHAHA quest'espressione di Debrah (mi pare fosse lei) mi ha fatto morire dal ridere. Non credo che volesse essere comica ma a me è risuonata come se lo fosse...cioè, da quando in qua si usa Cat Woman per un simile commento?? Evidentemente questa eroina non è facilmente impressionabile u.u
Cambiando completamente aria, arriviamo a scoprire cosa abbia Adelaide; qui devo dirti che nel capitolo precedente avevo pensato di proporti un'idea del genere ma poi conoscendo la tua storia familiare, non me la sono sentita. La verità è che la trovavo una buona idea per la storia quindi alla fine dei conti sono contenta che tu ci abbia pensato da sola. Con questa scena inoltre, ho ricevuto la conferma di chi si celi dietro quella S. all'inizio del capitolo... e credo non sia necessario aggiungere altro.
Forse con questa storia puoi evadere un po' dalla realtà, distrarti con degli eventi che vorresti che accadessero per davvero e che la speranza non sia qualcosa di irraggiungibile:
"Adelaide doveva lottare, Adelaide doveva sconfiggere quel male, Adelaide doveva vedere suo figlio sposarsi, farsi una famiglia, Adelaide doveva ancora fare troppe cose. Era giovane, e non poteva lasciare questo mondo. In molti ancora avevano bisogno di lei. Lei sarebbe guarita si, ed io l'avrei aiutata a farlo" per me che ti conosco, questa parte ha lasciato un po' di amarezza, perchè è la riflessione del capitolo che più sfora nel personale e nella sfera emotiva. L'ho sentita particolarmente da punto di vista del coinvolgimento dei sentimenti...
Quando Adelaide confessa che Bruno era un attore, ero tipo così: o.O. Che? No, questo non l'avrei mai detto. Un colpo di scena davvero... amaro, ma sorprendente!
Passando al POV di Nathaniel, ammetto che mi ero dimenticata della cena, per cui la mia curiosità ha sostituito la tristezza e ho scorso tutte le righe velocissima. (Prima di dirti cosa ne penso, ti segno un altro erroretto: "Stranamente dal solito era semplice" normalmente si dice "diversamente dal solito")
Ok, passiamo a Nathaniel e, come per Debrah, avrò qualcosina da ridire, come ti avevo purtroppo anticipato.
Beh, partiamo con una nota positiva: non ho pensato che avrebbe portato Miki al ristorante della cantante per cui, qui posso soli dirti, ottima idea ^^
Poi c'è stata la parte del primo incontro tra le due ragazze, rivissuta a mo' di flash-back: ecco, non ricordo se te lo dissi all'epoca, ma rileggendola oggi, ho trovato che quello scambio di battute fosse troppo frettoloso, si odiano subito quasi senza conoscersi... cioè, ci voleva qualche battuta in più secondo me... ma visto che parliamo di X capitoli fa, non ha senso che insisto su questo, preferisco puntualizzare le parti del capitolo attuale.
-mi spieghi perchè sei così fissato con questa cavolo di verginità tua e della ragazza che deve starti accanto?-: MIKI GRAZIE! E' da una vita che me lo sto chiedendo anche io X,D
CASTIEL: i fratelli Daniels?!? ahah, com'è caduto in basso l'ex delegato... non è capace di uscire con una ragazza che non sia la sorella.. sfigato!: AHAHAH questa è cattiveria pura XD Però è stata la battuta migliore del capitolo, quindi tanto di cappello u.u
"Per questo dedicarono una stanza della casa soltanto per le punizioni. Ogni volta che avrei fatto qualcosa di sbagliato, mi avrebbero chiuso lì, al buio e con poco cibo.. un po come i detenuti nei carceri del settecento. E così avvenne. Ora non starò qui a raccontarti quello che mi accadeva lì.. ti basta sapere che ne sono rimasto scosso e che, per quei giorni, ho cambiato tutta la mia vita..... "
E qui siamo arrivati all'ultimo punto della mia lista: mi dispiace, ma questa parte l'ho trovata un tantino esagerata. Ok che essendo finzione, tutto è possibile e d'accordo che nei fatti di cronaca, vengano riportati dei casi estremi di genitori fuori di testa e così via... però messa così, in questa storia, non mi ha proprio convinto :(.
Sai cosa? Va bene avere dei principi morali, ma avrei preferito che Nathaniel fosse meno fissato, pur mantenendosi fedele ad essi. Oggigiorno è difficile trovare un ragazzo che sia così inquadrato su questo tema, specie se consideriamo la mentalità occidentale, quindi anche se la sua vicenda familiare può giustificare l'ossessione per la verginità di Miki, la trovo comunque una cosa esacerbata, che impedisce al personaggio di essere un degno rivale per Castiel.... voglio dire, è scontato che la ragazza non potrà mai scegliere il biondo, con questi presupposti (e se lo scegliesse. sarebbe una scelta deludente, perchè non è all'altezza del rosso u.u).
Insomma I., nel complesso il capitolo mi è piaciuto, ma ci sono state tre cose che non mi hanno convinta: la prima è stato il pensiero su Debrah, la seconda quanto ti ho appena esposto su Nathaniel.. e il terzo?
Beh, ricordi che nei capitoli precedenti c'erano stati dei passaggi che avevo trovato particolarmente ben scritti? Ecco, qui ne ho avvertito la mancanza :S. In diversi punti, i pensieri dei vari personaggi, li ho trovati espressi in modo un po' infantile, pur non essendolo nella loro essenza.
In questo capitolo vengono affrontati temi molto delicati, ma il linguaggio scritto è troppo simile a quello parlato.
Avrei voluto leggere qualche paragrafo più elaborato, con uno stile narrativo più maturo, come avevo colto nei capitoli precedenti in alcuni punti in particolare. Non voglio assolutamente scoraggiarti, ma sai che non riesco a dirti "è tutto perfetto!" se non lo penso -.- , ne va della mia coscienza (che questa settimana è già stata intaccata da "I go to swimming twice a week", se capisci cosa intendo XD)
Scherzi a parte, credo che questa recensione sia venuta più lunga del solito, o forse sbaglio.
Beh, in ogni caso, qualsiasi cosa che non condividi, contestamela, difendi pure la tua opinione, ascolterò tutto volentieri :)
Mi dileguo e spero che, come spesso accade, questo sia da sprono per fare un capitolo più bello la prossima volta (con la mia speranza che si tratti di quello per Roma *^*)
Visto che per un buona notte è presto, opto per un Dolce sera :3
(Recensione modificata il 08/03/2015 - 08:26 pm) |
