Puntuale come un orologio svizzero; comincio a farmi paura da sola.
Ho letto il tuo messaggio ieri e mi sono dedicata alla lettura questa mattina, per fare tutto con calma e avere la possibiltà questo pomeriggio di scrivere un commento decente. Lo sto lasciando al sesto capitolo perché sono sempre stata abituata a inviare recensioni dopo aver letto il primo ma, considerando il numero accettabile di cui è composta la tua storia e una lunghezza non assurda nel complesso, mi sembrava una cosa brillante racchiudere tutto ciò che hai prodotto in un unico commento. Visto che non hai mai ricevuto una mia recensione - anche se ti è capitato di leggerne degli esempi - ti anticipo che il mio 'giudizio' si basa su introduzione, grafica e grammatica, come prima parte. E giudizio personale su stile e trama, a conclusione. Ammetto io stessa di essere un pochino - o forse tanto - pignola, quindi se vedrai delle correzioni nel dettaglio che non stanno ne in cielo ne in terra, ti chiedo solo di non prendertela. Il problema è che io sono per la filosofia 'eliminiamo gli errori più marginali' perché li trovo un ostacolo al testo e, togliendoli definitivamente, penso il lavoro ottenga dei punti in più per quanto riguarda la cura dei dettagli. La cosa riguardo il numero delle recensioni te l'ho già spiegata, come la penso io stessa, e che altro? Piccole anticipazioni fatte, quindi posso passare alle cose serie e smetterla di girarci intorno.
Per prima cosa, l'introduzione va molto bene. Io la considero una parte importante perché da una prima occhiata alla storia e al modo di muoversi dell'autore. Sono pezzi dei capitoli, ma messi in un modo molto efficace per stimolare la curiosità. L'unica correzione che ho da farti riguarda i discorsi diretti: non ci sono i punti fermi. Se la frase termina lì, vanno messi anche se si tratta di un dialogo. Il testo è impostato in modo accettabile e con un carattere e una grandezza pertinenti e agevoli alla lettura, quindi anche con questo ci siamo. Visto che ho intenzione di parlare di tutti i capitoli, credo li affronterò uno alla volta - con errori e opinioni al riguardo. La tua scrittura in generale, che è ciò su cui più ti preme avere un'opinione, credo sarà il gran finale - ti farò penare un pò, quindi.
Il Capitolo 1 è quello in cui ho trovato più imperfezioni. Nulla di grave, ci mancherebbe, ma è anche una cosa comprensibile perché di solito l'inizio del lavoro è ancora imperfetto ma, più si va avanti, ogni tipo di errore viene eliminato fino a dimostrare il miglioramento dell'autore.
< Papa > < Si? > < Mi annoio > Gli sistemo i riccioli biondi dietro l’orecchio. < Vai a giocare con le bambole > Questo pezzo l'ho incollato interamente per due motivi. Il primo è il dialogo, che presenta l'errore che ho tenuto a farti notare nell'introduzione. In questo caso, 'papà' e 'mi annoio' - ma anche 'vai a giocare con le bambole' - sono discorsi diretti indipendenti, che non continuano con verbi come 'disse' o simili. Per questo motivo hanno bisogno del punto fermo, perchè hanno una fine e per indicarla serve quel tipo di segno grammaticale. Il nome comune 'papa' non ho capito se l'hai scritto senza accento per scelta tua personale o perché hai sbagliato - visto che l'hai inserito in questo modo più volte. E infine l'errore più grave è quel pronome maschile usato per un soggetto femminile. Stai parlando della figlia, quindi devi scrivere 'le' e non 'gli'.
Questi sono quelli che mi premeva farti notare. Ma come ho detto all'inizio è il più 'imperfetto'. E' senza ombra di dubbio scritto bene, ma la scrittura è molto più veloce e superficiale rispetto a, per esempio, gli ultimi capitoli. Comunque è un prologo, quindi giustifico questa cosa e per l'appunto sottolineo che non è una critica, ma una constatazione fatta in buona fede. Giustamente non si capisce ancora molto bene di cosa parla la storia, ma la cosa molto positiva che ho trovato è stata la capacità di incuriosirmi, perché arrivata in fondo ho subito sentito il 'bisogno' di andare avanti per scoprire come sarebbe continuata la situazione. E' un fattore molto importante e di cui dartene merito, perché pochi autori sono capaci di infondere il desiderio di scoprire il resto già dall'inizio della storia.
Nel Capitolo 2 si comincia a vedere il miglioramento di cui parlo, con un maggior uso di introspettivo che di sicuro fa il suo bel gioco nel complesso.
...ho una moglie perfetta e una bambina stupenda, la mia famiglia mi ha sempre sostenuta... Un semplice sbaglio di lettera: una 'a' al posto di una 'o'.
Il sole che non potrò vedere come facevo pochi giorni fa. Potrò soltanto osservare i raggi del sole che filtreranno dalla mie grande finestra... La prima è una ripetizione che si sente subito durante la lettura. Al posto di ripetere 'sole' potresti optare per 'osservare i suoi raggi'. La seconda cosa è sempre un errore di lettera, con 'mie' al posto di 'mia'.
Lavorano entrambi fino a sera, e quando tornano c’è il mio fratellino Tommy da badare. '...il mio fratellino Tommy a cui badare'.
E poi, se i miei genitori mi vedono forti, allora si sentiranno più tranquilli. Altro errore di lettera, un 'forti' al posto di 'forte'.
E stasera, per quando lontano dalla mia camera io sia... Ancora: 'quanto' al posto di 'quando'.
Come puoi vedere, questo capitolo mi ha soddisfatto maggiormente del primo, però ci sono più imperfezioni di poco conto. Sono tutti errori di battitura nelle lettere, quindi niente di grave, ma nel complesso contribuiscono a rallentare un pò il tutto. La situazione si fa anche più comprensibile dal momento che Zayn apre questo diario e scopriamo che si tratta di una ragazza malata di leucemia - credo di aver dedotto giusto. E mi dico soddisfatta perché le emozioni di questa ragazza le hai trascritte in maniera davvero credibile e toccante, motivo del perché, tralasciando gli errorini di poco conto, il secondo capitolo colpisce più del primo.
Dal Capitolo 3 il testo diventa molto impeccabile, quindi mi sembra inutile analizzare la questione pezzo per pezzo, perché anche il 4 e il 5 rasentano un prodotto che merita i miei complimenti. Di sicuro avrò trovato altre imprecisioni, tipo errori di battitura nelle lettere, ma sono davvero di poco conto perché sono rimasta felicemente soddisfatta dallo scritto. Felicemente si fa per dire, perchè la storia è davvero molto drammatica e l'hai presentata in un modo che mi ha colpito. Essendo dal punto di vista della ragazza, le parole sembrano provenire davvero dalla mente di una persona che si vede la vita strappata di mano. Le sue sensazioni passano dalla pazzia all'aver accettato quello che sta succedendo, in maniera così verosimile da avermi fatto entrare nella testa della protagonista. Il piccolo Isahia, con tutti gli altri bambini dell'ospedale, completano questa situazione tragica in cui una ragazza è stata catapultata. L'unica cosa che ha è il suo diario e la sua musica, che sente la lasceranno presto. Ci hai aggiunto il suo unico sogno, il concerto, che le viene strappato via e davvero, io credo di essermi sentita male mentre leggevo quello che hai scritto.
Il Capitolo 6 ha uno stacco sul presente, dopo aver scoperto che nell'ospedale è arrivato questo vecchio amico di Alyce. Io credo di essermi sentita come Zayn mentre finivano le pagine del diario, con questo senso di vuoto e di panico più totale. Ora deve solo trovare il coraggio di parlarne con gli altri ragazzi, perché anche io, sinceramente, non ho capito molto di chi sia questa ragazza e di cosa abbia a che fare con loro (non è una persona realmente esistita, vero? Perché ho sentito molto spesso di ragazzine morte di leucemia che erano anche Directioner). Ripeto, la cosa davvero a favore di questa storia è il modo in cui hai reso i sentimenti, assolutamente credibile, e che mi ha colpito molto.
Ho già espresso qualcosa a favore del tuo stile, che è prevalso molto quando hai cominciato le pagine di diario piene di introspettivo. Il testo scorre in modo molto piacevole e gli errori sono davvero radi e occasionali da andare a favore del tuo lavoro nel complesso. Se devo esprimere anche il motivo del perché, secondo me, non ci siano tante recensioni quante la storia si meriterebbe, ti posso dire con sincerità che non lo so. Io personalmente la trovo particolare, diversa, molto drammatica e che colpisce nel punto, quindi o in questa sezione non sanno apprezzare un testo privo di scene rosse o devi solo continuare a lavorare infischiandotene del numero dei commenti. Davvero, non sono la cosa più importante. Tieni a mente che finché tu sei consapevole che il tuo lavoro merita, è più che sufficiente. E ci sono io a dirti con sincerità che lo fa davvero, che è una storia meritevole che deve essere solo compresa nel suo significato. Tu continua comunque a lavorare sul tuo stile e a perfezionarti, perché non può che farti bene. Deduco tu abbia le capacità per farlo, quindi vai tranquilla che mi sembra tu possa continuare uno scritto piuttosto ricco di significato. Non abbatterti, come ti ho detto, se non ricevi i giusti riconoscimenti.
Per una volta sono soddisfatta di una storia che mi è stata segnalata; di solito sono delusioni che meritano solo critiche, ma mi rimangio tutto perché questa può essere tutto tranne che una critica. Spero davvero di aver detto tutto quello che c'era da dire, di essere stata esauriente e di non aver disturbato in nessun modo con le mie correzioni e constatazioni. E' stato davvero un piacere e lo ripeto: meriti, meriti davvero tutte queste parole e continua a lavorare sulle emozioni perché su di loro riesci a creare testi che colpiscono. Complimenti, complimenti sinceri per questi sei capitoli.
Un bacio e - chi lo sa - se mi sarà possibile, spero a presto.
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