Recensioni per
Revenge
di The Ghostface

Questa storia ha ottenuto 59 recensioni.
Positive : 58
Neutre o critiche: 1 (guarda)


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
[Precedente] 1 2 3 4 [Prossimo]
Recensore Junior
22/05/14, ore 22:00
Cap. 9:

Wow .... Ok .... Aspettavo con ansia il capitolo 9 .
Allora, che dire?
Mi aspettavo che Amalia avesse una specie di cuore spero solo che si ribelli a tempo debito .
Il capitolo è scritto molto bene e c'è una cosa che mi ha fatta ridere da morire.
Come ti è venuto in mente "satanasso" da usare come imprecazione? Ti giuro sono morta dal ridere ahahahah
Allora queste sono le mie parti preferite:
1)-Ma Corvina è la tua miglior amica- insistette BB.
-È stata proprio lei a insistere perché non cancellassimo l’evento solo per lei, ha detto che sarà come se lei fosse alla cerimonia, solo invisibile ai nostri occhi-
-…peccato- fece il ragazzo dalle orecchie a punta, ma almeno sapeva che la sua ragazza non era più in pericolo, questo gli risollevò il morale.
-Dov’è Mar’i?- chiese l’aliena che si era del tutto scordata che la sorella era madre.
-Nella sua culla-
-Come sta?-
-Si è ripresa…se metto le mani su quel bastardo…ero convinto che fosse morto!- ringhiò Robin.
Amalia lo abbracciò.
-Tranquillo, ormai non può più nuocerci, godiamoci questo bellissimo giorno, e che nulla lo rovini, d’accordo?-
-D’accordo…lo sai che ti amo, vero?-
-Certo sciocchino- rispose tornando a baciarlo.
Amalia prese tra le braccia la piccola, cullandola dolcemente

2)-Ma tu allatti sempre a seno-
Ora sì che si trovava in una brutta situazione.
-E che sono stanca…-
-Basta che l’appoggi e poi ci pensa lei a poppare, non vedo che sforzo ci sia-
-ehm…d’accordo…su esci, che mi vergogno-
-Dai non fare la timidona adesso, abbiamo fatto cose ben più imbarazzanti io e te…e potremmo farne altre appena la piccola s’addormenta…- sorrise malizioso.
-NON CERTO PRIMA DELLE NOZZE!!- esclamò l’aliena al culmine dell’imbarazzo.
-…porta male…- aggiunse evasiva davanti al ragazzo stupito.

-Torno subito, vado a darmi una rinfrescata- disse sfuggente con un sorriso, ridando la piccola al padre e svicolando nel bagno.
Lì accese l’auricolare che teneva sotto il top viola.
-Pappò…sono nei guai…-
-Che succede?- rispose Ghostface freddo come al solito, anzi seccato dalla nipote che trovava a dir poco fastidiosa, ma aveva bisogno di lei.
-Vogliono che allatti Mar’i…non posso farlo, mi scoprirebbero-
-Usa un biberon-
-Stella Rubia allatta solo a seno-
-Satanasso!...dovevo ammazzare quella poppante quando ne avevo l’occasione…- queste parole ferirono Amalia più di quanto non fece intendere, chi ucciderebbe un neonato innocente così a sangue freddo?
Certo...suo nonno.
-...facciamo così…portatela a fare un giretto in volo e poi trova un modo per darle da mangiare…ora ti lascio, sono occupato, e mi raccomando, tutto deve essere pronto per stasera, non voglio Titans tra i piedi-
-Tranquillo, non li avrai…tutti saranno alle nozze di Stel…alle mie nozze- si corresse tristemente.
-La cerimonia inizia tra poche ore…ti bastano?-
-Me le farò bastare…- rispose il vecchio.


-Silkye96.

Recensore Junior
19/05/14, ore 18:05
Cap. 8:

Sono senza parole finalmente Ghostface è morto anche se mi sebra strano che lo hai fatto morire così semplicemente iniio a pensare che c'è qualcosa sotto per cui ghostface ritorna in vita (spero di no). Attendo con ansia il seguito così da vedere cosa succeederà

Nuovo recensore
19/05/14, ore 14:02
Cap. 8:

E Ghostface colpisce ancora! Bellissima storia, spero finisca con un lieto fine ta BB e Corvina ;) ah, piccola cosina. La canzone "Mister Cattiveria" e tratta dal film Il lago incantato" (me lo ricordo perche da piccola lo avevo visto) Comunque, Recensione piu che positiva!!

Recensore Junior
18/05/14, ore 21:22
Cap. 8:

Oh mio .... Dio! *-*
Ok anzitutto, che amore che sei a dedicarmi il capitolo, grazie davvero, mi sono commossa :3
Sai? Mi sono sempre chiesta perché Amalia diventasse Stella Nera nell' episodio del matrimonio....
Mah, valli a capire 'sti eroi/ super cattivi .
Dunque, allora, sì ... Ora è tutto molto più chiaro, il piano di Ghostface intendo, insomma ho ancora delle lacune ma ho capito quasi tutto.
L'unica mia perplessità è sul fatto della bontà , diciamo, di Amalia, non so ma io l'ho sempre trovata un personaggio abbastanza superficiale, considerando anche il fatto che nella storia originale la spiegazione del perché odi Stella è molto chiara , non la trovo una di quei cattivi fighi con una psicologia intricata e un lato oscuro per così dire, è solo una ragazzina che gioca a fare la cattiva per me.
Nulla a che vedere con la cattiveria reale ed intrigante di Ghostface.
Allora, finale pieno di suspense .... Sto morendo, aggiorna il prima possibile mi raccomando , oppure te la vedrai con me u.u ..... Ok, non faccio paura ... Lo so .....
Per finire ti dico che la canzone è un po' forzata sì ma è perfetta per lui, mi sembra proprio di vedermelo mentre canta e fa il pazzo.
Allora, queste sono le mie parti preferite:
1)-Prima Corvina…e ora anche Stella. Che cosa vuole X?-
-Robin, non sono certo sia lui il responsabile…in fondo ha salvato Mar’i e poi ha detto lui non centra nulla- fece Cyborg.
-Non credo ha una sola parola di quel bastardo! E l’unico motivo per cui ha salvato Mar’i è che è potenzialmente sua figlia…se solo non fosse andato distrutto il risultato delle analisi…-
-E Stella?-
-Mi sembra ovvio che ha rapita!!-
-Ma perché? Non c’è ragione- insiste il ragazzo bionico.
-Deve aver saputo che stiamo per sposarci…non lo sopporta, è evidente che è ancora innamorato di lei…e l’amore fa fare follie…io lo so bene-
-Ma cosa conta di ottenere così?- chiese BB.
-Non ne ho idea. Torniamo subito alla Torre. Dobbiamo assolutamente trovarlo!!-


Corvina aprì gli occhi, l’avevano drogata e crocifissa nuovamente, ma stavolta di fronte a lei, incatenata a una X di metallo uguale alla sua, c’era anche Stella.
Notò sollevata che si era ripresa, e constatò con orrore che ora erano entrambe prigioniere.



2)-Ma io sì! Siamo compatibili?!-
-Acc! Sapevo di essermi dimenticato qualcosa…peccato. Vuol dire non potremmo divertirci a lavoro finito. Che ci vuoi fare, è la vita. Prima o poi finisce lo stesso-
-No! non puoi uccidermi così!-
-Questo è il punto. Io posso e lo farò-
-Ma per quale ragione!!??-
-Suppongo che debba almeno dirti il motivo del tuo “sacrificio”-
-Sentiamo…- ringhiò Corvina per mascherare la paura della fine imminente.
-Ricordi che ti dissi che cercai d’impossessarmi del potere di Trigon?-
-È una follia!-
-Lo so, per questo ho puntato più in basso, alla figlia. Come avrai notato ho già acquisito alcuni dei tuoi poteri, in forma debole se vogliamo, sta di fatto che il tuo potere sta nel tuo sangue, impadronendomene io avrò i tuoi poteri, e di conseguenza…il dominio del mondo-
-Pensavo tu fossi astuto…ma sei completamente pazzo! I mie poteri non sono così potenti!!-
-Ti sbagli, sei tu che non sai usarli, ma io ho tutta l’eternità per imparare, la conquista del mondo non si fa in un giorno e una notte, tuttavia mi sono procurato un oggettino che mi permetterà di accelerare i tempi-
Prese una valigetta chiusa ermeticamente sul tavolo operatorio, conteneva uno strano contenitore ricoperto di rune, rune malvagie…il segno di Scat era inciso al centro.
-Cos’è?-
-Non lo riconosci, Corvina?- aprì il contenitore e il contenuto si mise a levitare a poca distanza dal tavolo.
Sembrava un cubo color dell’oscurità più nera, ma era otto dimensioni, ruotava costantemente su se stesso e in più direzioni contemporaneamente senza però mai spostarsi dalla sua posizione, tutta la luce venne risucchiata all’interno del mistico manufatto ultraterreno.
-No…non può essere vero…la Scatola della Notte…- mormorò Corvina stupita e spaventata.
-Permette il libero accesso alla Materia Oscura, l’essenza stessa del potere, non che la stessa sostanza contenuta in parte millesimale nel tuo sangue, e che compone il sangue di tuo padre…-
Continuò Ghostface.
-Tuttavia, paradossalmente solo chi possiede una parte di Materia Oscura può maneggiarne altra senza che la sua stessa essenza ne venga distrutta. E qui entri in gioco tu-
-La mia energia non ti basterà mai ad adoperare un simile potere-
-Vedrai che mi basterà…infatti grazie a te ora io posso maneggiarla liberamente, assumere l’illimitato potere delle Arti Proibite; il potere di creare, il potere di cambiare e il mio preferito…il potere di distruggere; e governare questo mondo e tutti gli altri esistenti.
Ma io mi so accontentare, giusto la Terra per me…e Tamaran per la mia nipotina-
Stella alzò gli occhi confusa…parlava di lei?
Ghostface la notò.
-No, non mi riferisco a te Stella Rubia, ma alla legittima erede al trono di Tamaran…tua sorella maggiore Stella Nera-
Nera entrò nella sala togliendosi il velo dal viso…era lei!
La pelle diafana, i lunghi capelli neri però erano tinti di un rosso acceso come quelli della sorella, gli occhi luminosi e violetti, ma stranamente le mancava il solito sorriso maligno sul suo viso, sembrava triste…come se le pesasse essere lì.
Indossava un completino identico a quello di Stella Rubia.
Stella mugugnò qualcosa di incomprensibile e sicuramente di poco gentile.
-Tu…tu sapevi tutto…- mormorò Corvina.
-No, non tutto- rispose l’aliena.
-Perché lo fai? Davvero vuoi vederci morire?! Ci odi così tanto?!-
-Lo pensavo…ma non ne sono più così sicura…ma questo è quello che vuole mio nonno, gli antenati sono sacri…e io farò qualsiasi cosa per lui…qualsiasi-
-Perché sei vestita così?-
Amalia* distolse lo sguardo dalle due giovani.
-Perché la mia amata nipotina andrà dai vostri amici, che l’accoglieranno come Stella Rubia, rassicurandoli sulle vostre condizioni li terrà fuori dai piedi…e oggi stesso sposerà Robin per assicurarmi che nessuno dei vostri amici ficcanaso interferisca con la cerimonia dell’apertura della Scatola-


3)Il vecchio stramazzò al suolo col collo spezzato, una chiazza di sangue si allargava da sotto la sua testa.
X rosso apparve dietro di lui.
-La coreografia faceva schifo, ma devo ammettere che era orecchiabile, secondo voi se l’era preparata o improvvisava?-
Disse liberando Stella dal bavaglio.
-X!!- esclamò con le lacrime agli occhi.
-Ti credevo morto…-
-Per fortuna lo pensava anche lui- disse indicando il corpo a terra.
-Adesso vi libero io…- sciolse anche la bocca a Corvina che riprese conoscenza immediata.
-Come ci hai trovate?- chiese la maga, arrossendo a causa delle sue nudità.
-Ho dovuto assistere impotente alla cattura di Stella, è stato orribile, ma ho pedinato quel pazzo-
-Se tu eri lì allora sai qualcosa di Mar’i, ti supplico dimmi cosa le è successo…- lo implorò l’aliena mentre il ragazzo cercava di scassinare le manette.
-Sta bene, l’ho portata al pronto soccorso non appena vi siete allontanati, ho avvisato Robin, ora lei sarà al sicuro col suo bel paparino-
Il cuore di Stella ebbe un sobbalzo, l’aliena fremette dal capo ai piedi.
-X…devo confessarti una cosa…- mormorò Stella abbassando lo sguardo.

(GRANDE X! BOOYA!)
-Silkye96.

Recensore Junior
18/05/14, ore 18:00
Cap. 7:

Bellissimo, davvero ... Aspetto con ansia il prossimo.
Ghostface è il tipico cattivo senza pietà ma chissà perché continua ancora a piacermi, trovo che la sua psicologia sia molto affascinante, credo ci sia di più dietro alla sua crudeltà implacabile.
Un personaggio curioso, come del resto credo siano un po'tutti in questa storia.
Non li hai stravolti molto ma ci hai messo del tuo, questo rende tutto più interessante.
Scritto tutto benissimo come sempre, un ottimo uso della lingua, sorprendente, non tutti sanno usare così bene i tempi verbali ( me compresa ovviamente) xD
Parti preferite:
1)-Ti ha detto proprio così?!-
-Sì, poi è sparito!-
Robin chiuse la chiamata precipitandosi dentro l’ospedale.
-Muoviti!- sbraitò a BB alle sue spalle.
Assieme i due eroi salirono le scale fino al reparto pediatrico.
Entrarono in ogni porta, di ogni singola sala, infine…
-L’ho trovata!!- esclamò BB.
Senza tanti complimenti Robin si fiondò nella sala dove giaceva Mar’i sotto anestesia, l’avevano curata e ora era attaccata a una piccola flebo per la trasfusione del sangue perso.
-Oh Mar’i….MAR’I!!- esclamò tra le lacrime il ragazzo meraviglia.
-…Non ho saputo proteggerti…non ho saputo proteggervi…-
-Chi è lei?! Che ci fa qui?!- la voce di un medico appena entrato fece volgere Robin.
-Sono il padre c#**o!!! Quel c#**o di padre che non sa protegger sua figlia!!!- urlò tornado a piangere sul capezzale della figlia.
-Chi l’ha portata qui?- chiese BB rimasto lucido.
Il medico si riscosse dalla bizzarra scena e rispose.
-Un ragazzo con un costume nero e una maschera a forma di teschio con una “X” sul volto-
-X rosso- ringhiò il mutante.
-E poi?- insistette il verde.
-Niente. Lui me l’ha consegnata così tra le mani dicendo che presto sarebbe venuto qualcuno da lei e poi…e poi è fuggito via dicendo di avere una missione.
Mi chiedo come possa andarsene lasciando una bambina in quello stato.
Io, non sapendo che fare, mi sono occupato della piccola. Ora sta bene ed è stabile…ma si può sapere che diavolo è successo?-
-Vorrei tanto saperlo anch’io- concluse BB guardando dolorante l’amico e la piccola al centro della stanza.


(Mi piace il fatto che camuffi le parolacce, io non lo faccio e ogni volta che le scrivo mi sento un po'in colpa ahahah )


2)Rapido si ritrasse.
Guardò il vecchio che gli dava le spalle, parlava con una ragazza ammantata di nero.
Riusciva a sentire i loro dialoghi dall’eco.
-Che vuol dire una microspia?!-
-Non so chi l’abbia messa, era sui vestiti di Stella Rubia-
-Qualcuno sa dove siamo. Maledizione! Dovrò accelerare i tempi-
-Ma è rischioso-
-O la và o la spacca, mi gioco il tutto per tutto-
-Potresti morire…non lasciarmi ci siamo appena ritrovati…tu sei l’unico che tenga a me-
-La morte è un rischio che tutti corriamo, io però solo stavolta. Devo farlo o sarà stato tutto inutile, anni sprecati…e non disperarti, io ho vissuto la maggior parte della mai vita odiato da tutti, non è poi così dura…-
-E guarda come ti sei ridotto…un rabbioso lupo solitario senza onore né famiglia- mormorò con fil di voce Nera.
-Hai detto qualcosa?-
-No-
-Bene, il fatto che acceleri i miei progetti vuol dire che anche tu devi entrare in scena-
-È proprio necessario-
-Certo paìtis o si insospettiranno-
-Ma io non lo amo, non voglio sposarlo-
-Tranquilla, se riuscirò nel mio intento le leggi umane non avranno più alcun valore, sarò re del mondo e tu, la mia principessa, ti scioglierò dal legame che ti lega a lui-
-Ma allora perché non la lasci sposare e poi spezzi il loro di legame?!-
-Loro si amano, e anche quando avrò il potere continueranno a farlo. Non voglio che si sentano legati da una qualche autorità s’eppur decaduta. Fallo per me-
-Poi saremo insieme per sempre?-
-Nessuno potrà mai sostituirti nel mio cuore, ti darò tutto ciò che desideri, riprenderò il trono che è tuo di diritto, tutti i tuoi desideri saranno esauditi, e quando vorrai sposarti, ti donerò, oltre la mia benedizione, l’intero pianeta, più quello che avrai già, e tutto il mio potere… mi ritirerò da qualche parte a coltivare i ciliegi, come quando eri piccola, adoravi le ciliege ricordi? e io avrò sempre cura di te, non sarai mai più sola-
pensò la ragazza.
-Davvero?-
-Te lo giuro-
-Allora lo farò…per te pàppo-
-Brava la mia bambina, portami Corvina poi va a preparati, oggi stesso dovrai essere alla T-Tower-
Con queste parole Ghostface congedò la ragazza che sparì nei corridoi bui dell’edificio.


-Silkye96.

Recensore Junior
18/05/14, ore 16:25
Cap. 4:

Mmmh ... Interessante, la storia di Ghostface... I suoi occhi inquietano anche me , riesco proprio a immaginarlo...Forse stanotte avrò gli incubi :S
Come al solito , scrivi molto bene, mi piace davvero il tuo stile, se fossi brava la metà almeno di quanto lo sei tu sarei apposto xD
Parte preferita:
1)
Una goccia gelata scese lungo la schiena nuda della ragazza riscuotendola bruscamente del torpore del sonno.
Corvina aprì gli occhi.
Era ancora in nell’edificio, ma in un’altra sala.
Una sala spoglia, dal tetto mezzo corroso dal tempo, la pioggia filtrava implacabile dalla fessura sopra di lei le cadeva addosso bagnandole le pelle nuda facendola fremere dal freddo.
S’accorse di essere ammanettata per i polsi e le caviglie a una grossa e gelida X di ferro, a giudicare dai polsi arrossati e scorticati era lì da molto tempo.
Si guardò intorno.
C’era solo una sedia e un vecchio lungo tavolo operatorio di metallo, su di esso vi erano appoggiati strani alambicchi, tubi, distillatori e macchinari …ora aveva capito dov’era.
Non lontano dalla città c’era un vecchio ospedale in disuso da decine e decine di anni.
Il Professor Chang lo aveva utilizzato un paio d’anni fa per creare un laboratorio di armi chimiche, ma da quando lo avevano sconfitto la zona era sempre pattugliata da decine di agenti.
Corvina guardò il suolo…da dentro alcuni armadi s’intravvedevano pozze di sangue secco, che risposero al dubbio di come avesse fatto Ghostface ad impossessarsi del luogo.
S’accorse che inciso sotto di lei c’era ancora il Cerchio Magico.
Pianse.
Pianse per la disperazione, per la rabbia, per l’impotenza…per le vite umane morte a causa sua…
Era in verticale e il suo peso premeva contro a terra attirato dalla gravità, segandole i polsi e straziandola ancora di più nel suo tormento.
-Sai la crocifissione è un’opera d’arte dal punto di vista funzionale-
Corvina alzò lo sguardo.
Ghostface era lì.
La fissava da dietro i suoi occhiali scuri, i lunghi capelli sciolti, coperto da un abito scuro, ma non il suo costume, più simile a uno spolverino, un abito borghese, la pelle bianca contrastava il buio dell’edificio.
Lui le si avvicinò sfiorandole i polsi.
-I Romani l’avevano pensata perché la vittima impiegasse giorni e giorno a morire, un metodo perfetto-
-Quelle persone…le hai uccise a sangue freddo, forse avevano moglie e figli a cui badare!-
-Forse sì o forse no. di certo avevano una cosa che mi interessa…e anche tu-
Le accarezzò le cosce aperte risalendo lentamente fino alle mutandine.
-Non toccarmi!- gemette disgustata.
Ghostface si limitò a sorridere, adorava spaventare.
-Sai, mi mancava la sensazione della gioventù sulla pelle. Da quanto tempo non mi scopo una bella ragazzina?-
Corvina sbiancò.
- Penso che, quando avrò finito con te, potrei anche divertirmi ad “esplorarti” da cima a fondo…se sarai sopravvissuta-
-Cosa vuoi farmi?!- ringhiò per nascondere la paura.
Ma con lui era inutile.
-Sarebbe da stupidi dirlo prima di avere finito, no? Vorresti farmi fare un monologo, farmi rivelare il mio piano, prender tempo, riuscire a scappare e a mandare a monte tutto…ma non succederà-
Ghostface afferrò la sedia e si sedette davanti a Corvina.
-Questa è la prima di tre “sedute” per così dire, normalmente basterebbero cinque minuti per dissanguare un ragazza della tua taglia, anche meno.
Ma tu non hai sangue mortale-
Afferrò dal tavolo alcune flebo e iniziò ad attaccargliele sulle braccia e nelle gambe.
Corvina strinse i denti mentre gli aghi le penetravano la carne ma non fiatò.
-In te scorre sangue di demone, Corvina. Con te è diverso…dopotutto sei la figlia di Trigon-
Le infilò due flebo nel ventre.
-Come sai di mio padre!!?-
-So molte cose di te, cose che nemmeno immagini- detto ciò le strappò il reggiseno nero infilandole gli aghi delle flebo anche nei seni.
-Ah!- ansimò di dolore.
-Lasciami!!- disse quanto più minacciosa poteva sembrare in quel frangente.
-Mostri le zanne…ma hai ancora i dentini da latte mia cara.
Tranquilla comunque, sono un tipo perverso da sadomaso, se avessi voluto violentarti avrei cominciato subito a toglierti gli slip-
-Non avrai nulla da me!-
-Per questo dovrò prendertelo con la forza-
Le infilò l’ultima flebo sul collo penetrandole la giugulare.
-Non temere…- le sussurrò all’orecchio.
-So essere dolce- la baciò in bocca.
Corvina era nauseata, addentò il labbro inferiore dell’uomo con quanta forza aveva, strappandoglielo.
Lui ritrasse la bocca sanguinante.
-Non male…ma guarirò-
Si limitò a dire.
Attaccò le estremità delle flebo a diversi contenitori, poi azionando un piccolo marchingegno sul tavolo le flebo presero a succhiar via il sangue scuro dal corpo di Corvina.
Con una lentezza sorprendente, le stillavano via una goccia per volta.
-È un po’ lento, ma è un lavoro delicato, e poi così avremo tempo di parlare-
Sentiva le forze abbandonarla lentamente.
-P-perché mi fai questo?-
-Non te lo dirò-
-Perché godi a far soffrire tua nipote…pensavo l’amassi-
-Certo che la amo! Amo Stella più di ogni altra cosa, lei è tutto per me! Ma né tu né lei sapete niente-
-Forse perché in realtà…non hai nulla da raccontare-
Ghostface si sedette sorridendo passandosi una mano sul viso.
-Io non avrei nulla da raccontare?-
Si tolse gli occhiali fissandola negli occhi.
Gli occhi vitrei penetrarono lo sguardo di Corvina ferendola.
-Non troverai nessuno che ne abbia passate più di me-
Corvina strinse le palpebre e storse il viso.
-Ti prego non guardarmi…non lo sopporto- lo implorò supplice, tutta la sua determinazione era svanita in quegli occhi di ghiaccio.
-Non è da te pregare la gente…neanche tu riesci a guardarmi negli occhi, vero? Ti fanno paura? Dicono che se mi guardi dritto negli occhi troppo a lungo vedi la tua morte, non ho mai provato, non amo gli specchi…o la morte-
Si rimise gli occhiali e Corvina tornò a fissarlo.
-E sembra che neanche a lei piaccia io…-
-Dimmi di te- disse Corvina ad un certo punto.
-Cosa?-
-Hai detto che non sei sempre stato così…raccontami cosa ti ha trasformato-
-Come ho detto prima dietro, la storia di un mostro c’è sempre una storia di mostri…e forse è da qui che dovrei cominciare la mia storia…ma perché dovrei dirtela?-
-Perché muori dalla voglia di farlo-
Ghostface rise sommessamente e iniziò a raccontare.
-Ha dannatamente ragione…Io sono Ghostface, meglio noto come Jhonathan o Ion’atan e nessuno è mai riuscito a scappare tante volte a morte certa quanto me…-


Avrei potuto mettere tutto il capitolo direttamente ....
-Silkye96.

Recensore Junior
18/05/14, ore 16:20
Cap. 3:

Accidenti a questo pazzo furioso!
Allora, stranamente il suo personaggio sta iniziando a piacermi, non so, mi intriga e mi ricorda molto Sladow, nella serie.
E sì, sono un'amante dei personaggi cattivi, anche per i cartoni della Disney, è che i cattivi sono sempre sottovalutati, io trovo che abbiano una psicologia molto interessante, in fondo, è troppo facile caricarsi del peso di essere buoni ma caricarsi di critiche negative facendo la parte del cattivo?
Chi ne sarebbe in grado? Pochi credo.
Ottimo lavoro davvero.
Parti preferite in arrivo:
1)Io l’ho visto! Lui è tornato! Era lui sono sicura!! I capelli candidi, lo sguardo di ghiaccio…Ghostface …era lui!!- esclamò stesa sul divano mentre Robin la rassicurava.
-Stella…ne sei certa?-
-L’ho visto solo per pochi secondi, poi e scomparso-
-Non può essere scomparso, gli abbiamo tolo quel potere- esclamò Cyborg.
Robin strinse Stella a sé.
-Stella, ultimamente sei molto stressata, hai sognato Ghostface cinque volte questa settimana, e sei pure molto stanca, sei assolutamente certa di non aver sognato-
-No, Robin, non ne sono certa…ma vedila in questo modo…se non mi stessi sbagliando e Ghostface fosse realmente tornato? E se avesse rapito Corvina?-
Robin rimase in silenzio.
-Speedy e Acqualad arrivano domattina, li metterò sulle tracce di Corvina, se scoprono il minimo indizio su Ghostface entreremo subito in azione-
-Aspetta, Speedy e Acqualad non sanno nulla di Ghostface, penso che dovrei occuparmene io con Cyborg- s’intromise BB.
Non ricordava cosa gli era successo, ma quando Stella aveva pronunciato quel nome, gli si era fatto largo nella mente il fantasma del ricordo dell’accaduto.
-No, Ghostface è un problema mio, personale. È me che vuole-
-Corvina però è la mia rag…la mia miglior amica, vengo con te- disse BB con il tono di chi non accetta rifiuti.


2)Le lacrime le rigavano le guance, gli occhi erano arrossati, e la gola le bruciava da impazzire.
Vomitò.
Appena si riprese un po’ s’accorse che Ghostface era rimasto a guardarla.
-Se continuerai a rifiutarti di mangiare sarò pronto a farlo ogni giorno-
-Sei…coff…coff…solo un codardo-
-No, sono molto peggio-
-Animale-
-Animale è tutto quello che non fa le uova, ci siamo dentro anche io e te-
-Quello…coff…è il mammifero-
Ghostface la fissò interrogativo.
-Sì, hai ragione-
-Perché ti diverti a far soffrire Stella-
-Non l’ho toccata con un dito-
-Fai del male ai suoi amici, rapisci sua figlia, le stai facendo più male così che con la spada-
-Volevo solo conoscere la mia pro-nipotina, un povero vecchio non può neanche conoscere la sua prole?-
-Puoi smettere di fingere, so che non sei pazzo. So tutto di te, Stella mi ha detto chi sei… Ion’atan-
Ghostface la fissò sorridendo.
-Né tu né il mio piccolo fiore rosso sapete nulla di me-
-Non ci vuole molto, sei solo un sadico bastardo-
-Sappi che dietro la storia di un mostro c’è sempre una storia di mostri.
Ne ho passate di ogni…c’è un motivo se sono così e c’è un motivo se ti ho rapita-
-Quale!!???-
Lui ghignò.
-Ti piacerebbe saperlo vero?-

-Silkye96

Recensore Junior
18/05/14, ore 16:16
Cap. 2:

Amo questo capitolo, Mar'i è proprio pestifera, accidenti a lei.
Dunque, la parte finale mi è piaciuta, c'è la solita suspence che mi fa recensire ogni capitolo in tre secondi, dovresti davvero fucilarmi :)
Allora, parti preferite:
1)-Papà voglio il gatto!- disse avvinghiandosi alle gambe di Robin.
-Devi chiederlo allo zio BB- rispose Robin prendendola sulle ginocchia.
-Zio mi fai il gatto? Per favooooreeeee- disse la bambina con un faccino irresistibile.
-Micio in arrivo!- sorrise BB mutandosi in un gattino.
-Bello! Bello! La parfalla-
-Si dice “farfalla”- la corresse Robin.
Adorava quella bambina, ma ogni volta che la vedeva non poteva che rattristarsi al pensiero che forse non era realmente sua figlia…
-Non assillarla, molti bimbi non riescono neanche a dire mamma e papà a un anno, lei articola già le frasi- commentò BB.
-Ha ereditato l’abilità con le lingue da Stella- disse Robin.
-Da te ha preso la testardaggine- aggiunse Stella comparendo sulla soglia.
-Amore…- sorrise lui.
-Sei nervoso?- disse Stella cingendogli il collo con le braccia.
-No. non potrei desiderare che sposarti-
-Mamma!-
-Ecco dov’eri, piccola Korfad della mamma! Vieni qui-
Mar’i corse tra le braccia di Stella abbracciandola.
Stella odiava separarsene anche per pochi attimi, specie dopo quell’episodio con il nonno.
Aveva sempre paura che lui tornasse, nonostante non si avessero sue notizie da allora.
A volte lo sognava ancora.
-Mamma posso tenere Silkie?-
-No, sei troppo piccola. Poi Silkie ti morde se lo infastidisci-
-Ma io voglio-
-Guarda che dico alla zia Corvina di metterti in camera sua-
La piccola strillò spaventata andando a nascondersi.


2)Cyborg tutto sudato entrò nella sala afferrando una lattina di coca e ruttando rumorosamente.
-Cyborg!- lo rimproverò il leader.
-Che c’è?! sono stanco. Voi vi sposate, ma tocca al sottoscritto costruire la camera matrimoniale! E anche la stanza per quella demonietta che mi scombina sempre tutti gli attrezzi - ribattè il mezzo-robot indicando Mar’i nascosta sotto un cuscino.
-Va bene, va bene. Scusa hai ragione, e grazie per l’aiuto- disse Robin che non era in vena di un litigio.
-Di niente. Devo aiutarti, tu non sai montare neanche un poggia piedi, ora che ci penso, sapete dov’è Corvina? Mi serve il suo aiuto per collegare le tubature-
-Oggi la cercano tutti, ma nessuno la trova, che le sia successo qualcosa?- Commentò BB nascondendo l’irrequietezza.
-Corvina sa badare a se stessa, probabilmente si è rintanata in qualche locale Goth per sfuggire al caos e ai preparativi della cerimonia- ribatté Robin.
-Sta sicuramente benone, chi sarebbe così pazzo da attaccarci in questi giorni? Stanno per arrivare tutti gli altri Titans per le nozze-
Robin non lo sapeva, ma si era risposto da sé, era stato il pazzo che non temeva nulla a farlo.

(La solita finezza di Cyborg, che classe u.u )
-Silkye96.

Recensore Junior
18/05/14, ore 16:11
Cap. 1:

Dopo aver letto Ghostface, mi aspettavo davvero qualcosa di questo livello letterario, hai un talento che emoziona davvero, la scrittura è molto importante dal mio punto di vista, saper scrivere è una grande arma culturale, e tu lo fai in maniera a dir poco spettacolare.
Allora, Corvina ... Povera Corvina, spero che non le succeda nulla di brutto ma , onestamente, dopo aver letto Ghostface mi aspetto che possa anche morire, cosa che , comunque, spero non succederà.
Ho pensato un po' chi sarà a lasciarci le penne e mi sono venuti in mente dei nomi, vedremo se ho ragione u.u
Dunque , passiamo alle mie parti preferite:
1)-Dammi retta, ci deve essere un equivoco, da qualche parte una ballerina sta dicendo la stessa cosa a un corvo nel suo sogno-
-Credi che il tuo spirito animale sia un corvo?-
-Io non credo a queste idiozie, ma se davvero esistesse lo spirito animale, di certo avrei un corvo o una pantera nera -
-B’è ti sbagli. Corvi e pantere sono troppo occupati a beccar teste e digrignare i denti per interessarsi a diventare spiriti animali- rispose il panda con tono impertinente.
-Quindi io sono il tuo spirito animale e sono un panda-
-Ah capisco…- ribattè tagliente come al solito Corvina.
-Sei la parte di me tenera e repressa perché non ricevo abbastanza coccole?- aggiunse con tono di sfottimento.
-Io non sono tenero- protestò l’orso.
-Si che lo sei- continuò la ragazza con tono di sfida.
-Ritira tutto-
-No-
-Ritira tutto!-
-No-
-Fallo altrimenti…-
-Altrimenti cosa?- disse Corvina incrociando le braccia squadrando il panda
-Mi arrabbio!-
-Che paura!- esclamò sarcastica.
-Non ti piacerò arrabbiato!-
-Non mi piaci già adesso…- disse lei guardandolo male.
-…Tenerone-
L’ultima frase fu di troppo.
Il panda tirò una violenta zampata a Corvina facendola cadere al suolo.
-Ascoltami, è molto importante!- disse il panda.
Corvina si guardò la spalla sanguinante per la ferita ricevuta dagli artigli.
-D’accordo, ma prima dimmi una cosa…cos’è quella cosa bianca e nera e tutta macchiata di rosso? Azarath Metrino Zinthos!-
Non accadde nulla.
-È una cosa personale capisci? Da uomo a uomo, niente poteri- disse il panda.
-Fatti sotto “Tenero puppolo coccolo”!-
Il panda le fu addosso azzannandola e colpendola con le zampe
Corvina rispondeva a calci e pugni.
-Ti devo parlare!- esclamò il panda nella lotta.
-Di cosa?- rispose Corvina senza smettere di colpire il muso del panda.
-Di lui! Devi svegliarti prima che sia troppo tardi, prima che lui riesca a distruggere la realtà che conosci!!-
-Lui chi!!??- ringhiò la ragazza dopo aver ricevuto una dolorosa musata nello stomaco.
-Quello che ti ha rapita!!-


2)-Non temere, non voglio farti nulla, non io almeno- disse lei per rassicurarla.
-Chi sei?-
-Non posso dirtelo, non dovrei neppure parlarti, lui non lo vuole-
-Con “lui” intendi Ghostface?-
-Sì, ti ha portata qui-
-Perché?-
-Non posso dirtelo-
-Puoi dirmi almeno che ci fai tu qui?-
-Ti ho portato la cena, Ion…Ghostface ti vuole in forma-
Gli porse il piatto con una strana brodaglia scura e maleodorante.
-Che cos’è?-
-Sangue, pane vecchio, carne secca e legumi…gli antichi lo chiamavano “brodo nero” è nutriente-
-Io non lo mangio, né mangerò nulla di quello che mi porterà-
La ragazza si avvicinò a Corvina.
-Dammi retta, non lo sfidare. A lui che tu faccia lo sciopero della fame non fa né caldo né freddo, se muori la cosa non gli peserà affatto-
-Ti sbagli. Il semplice fatto che io si qui, vuol dire che gli servo viva. Se muoio mando a monte i suoi progetti, qualunque essi siano-
-Non lo fare. Ti prego, è per il tuo bene-
-Non importa, lui non può costringermi-
-Lo dici tu…- disse tristemente la ragazza alzandosi e dirigendosi verso la porta.
-Aspetta…dimmi il tuo nome-
-No. puoi chiamarmi Nera-
-Va bene, Nera…perché mi ha tolto i vestiti?-
-Gli servirà il tuo corpo quando tornerà dalla ronda, di più non posso dirti-
-Mi potresti dare qualcosa per coprirmi? Ho freddo-
-Certo, ma lui non deve saperlo-
-Grazie…e per favore…lascia la luce accesa-
La ragazza uscì dalla cella silenziosamente.
Non aveva fatto molti progressi, ma adesso aveva un contatto col mondo esterno, seppur molto limitato e almeno avena ottenuto la luce nella cella e qualcosa per riscaldarsi.
Era spaventata, ma era anche decisa a non cedere al pazzo.
Lei era forte, era coraggiosa, era decisa…avrebbe resistito.


Penso che tu non abbia ricevuto mai così tante recensioni in un giorno.
Lo so sono una pressa xD
Chiedo umilmente perdono u.u
Se ti va, puoi passare anche a controllare le mie, ma non sono nulla di speciale.
(Mi faccio anche pubblicità negativa, molto furba -.-' )
Bene, al prossimo capitolo.
-Silkye96.

Nuovo recensore
17/05/14, ore 19:36
Cap. 1:

La tua storia mi ha coinvolta a tal punto, che non posso fare a meno di rileggere tutti i capitoli fino al continuo di questa splendida storia. La mia recensione è più che positiva. Continua cosi!

Nuovo recensore
11/05/14, ore 19:16
Cap. 6:

Ciao! Innanzitutto volevo farti i miei complimenti per tutto:scrivi benissimo,tanto da rendere bene l'idea;e nonostante non abbia seguito molto la serie tv (che mi é piaciuta tantissimo) sono riuscita a comprendere la storia.Ma la mia domanda é questa:la storia avrà il cosiddetto "lieto fine" o avrà un finale tragico?
Attendo il prossimo capitolo! Saluti. ^^

Recensore Junior
09/05/14, ore 15:56
Cap. 7:

finalmente sono entrata su efp e posso leggere il tuo aggiornamento.Per fortuna Raven non è morta,ma spero che quel maledetto provi le pene dell'inferno per quello che sta facendo passare sia a Raven che a Stella e di conseguenza a beast Boy e Robin.Complimenti per la tua storia che mi attira ogni giorno di più.Sperò di leggere al più presto la continua

Recensore Junior
30/04/14, ore 13:53
Cap. 5:

complimenti per la tua storia non solo sei riuscito a creare una trama accattivante, ma hai creato un personaggio originale con un suo passato che spiega il suo atteggiamento, anche se nonostante il suo triste passato desidero che se ne vada al più presto dalla scena. Spero per il tuo bene che non farai morire Raven,perchè insiema a Beast Boy è il mio personaggio preferito.Spero che aggiorni presto così potrò sapere cosa è accaduto a Raven. A presto.

Recensore Junior
17/04/14, ore 19:59
Cap. 3:

complimenti per la tua storia è bellissima non vedo l'ora di leggere il seguito. ti prego cerca di pubblicare il prima possibile. sono impaziente di leggere a continuazione

[Precedente] 1 2 3 4 [Prossimo]