Cara Woodhouse,
che bel capitolo intenso e come lo hai fatto finire bene, con lo struggimento di Jo che diventa il mio! In questo capitolo più degli altri la tua protagonista si è messa a nudo e non solo nella scena finale, quando confessa cosa le manca del suo rapporto con Robb.
Jo è una persona poco socievole, che spesso si isola, a volte s’incupisce, ma ha ragione. L’amore vero ama e accetta anche i difetti, anzi. Sono quelli che rendono una persona speciale. Si ama nella buona e nella cattiva sorte – questo ci si promette, quando ci si sposa. Robb la fotografa, la esibisce, la ama quando lei prova eccitazione per una poesia letta, ma ama solo la versione facile di Jo, quella naturalmente amabile. Non rispetta il patto di amarla anche nella cattiva sorte. Forse non la vede nemmeno, nella cattiva sorte. Il suo rinfaccio, così come la necessità di non rovinare la festa agli altri o di fare squadra con gli altri mostrano, una volta di più, come per il fotografo contino le apparenze e non la sostanza e sottolineano la sua natura di gregario. Se la tua fidanzata è ubriaca, perché non stare con lei, anziché rimproverarle con stizza di non essere assieme a degli amici accoppiati, per giunta, e certo non soli?
L’ottusità e la miopia di Robb sono speculari all’acume di James, amante di Neruda. Bellissimo il modo in cui sottolinei l’attrazione fisica, a pelle, di Jo e Jamie. Lui le assomiglia, in qualche modo. Non rende conto a nessuno dei suoi comportamenti, è spiccio e persino ingiusto, ma la sua sincerità è spiazzante. Lui ha visto le ombre di Jo e non le nega, anzi, sta sviluppando verso la donna un’attrazione sempre meno facile da controllare – ed è bellissimo leggere come si trattiene, sei stata superba.
Mi chiedo se la necessità di Jamie di vincere la scommessa, confermando che Jo non ama Robb e viceversa, non sia un via libera per se stesso. Inconscio e inconsapevole, magari, ma comunque uno specchietto per le allodole volto a nascondere dell’altro. Mai come in questo capitolo mi viene in mente l’episodio di Paolo e Francesca e Gianciotto; il libro galeotto qui, ovviamente, è quello di Neruda e tutto quello che fai dire ai personaggi sulla poesia… beh, è semplicemente magnifico.
Un caro saluto, mia cara Woodhouse. Questa storia è semplicemente meravigliosa,
Shilyss <3 |