Quando Cris mi acennò ad una vostra collaborazione ero più che certa che sarebbe stato qualcosa di davvero speciale. Beh mi sbagliavo; quello che ho letto va ben oltre! xD
Non ho avuto modo di poter leggere tutte le tue storie o quelle di Cris, ma per ciò che invece ho letto so che siete due bravissime scrittrici, capaci di far splendere anche qualcosa di grezzo; Cris con le sue idee e tu con il tuo modo di descriverle, di metterle nero su bianco. Complimenti davvero, anche perché ammettiamolo: non è semplice stendere una storia da QUATTRO PUNTI DI VISTA DIFFERENTI TRA LORO, perché c’è il rischio di far sembrare i personaggi tutti uguali e quindi piatti; cosa che assolutamente non ho notato in questo primo capitolo. Non so se mi sono fatta capire; ma se anche non avessi scritto di chi fosse il POV lo si intuiva chiaramente, perché sei riuscita nell’immediato a ben delineare i caratteri dei quattro protagonisti.
Terminate le considerazioni pseudo-tecniche, non mi resta da aggiungere che mi sono letteralmente rotolata dalle risate; l’ho letto ieri sera sul tardi, colpita dall’insonnia, e ho dovuto più volte tapparmi la bocca per non svegliare tutti con le mie risate.
“Jared si rigirò il foglietto tra le mani mentre mi accompagnava silenziosamente alla porta. E in quel momento i nostri sguardi si incrociarono, incatenandosi per un istante interminabile che sfociò poi in un suo sorrisetto divertito: porca p…aaaah! Non stava minimamente leggendo –ed imparando a memoria- il mio numero di telefono, no: stava ridacchiando nello scorrere la lista degli acquisti sullo scontrino della spesa. Sì, quella addobbata da tampax e cose che facevano presupporre che il mio corpo fosse una serra tropicale per la coltivazione di peli.”
Sul “serra tropicale per la coltivazione di peli” mi hai stesa e l’ago della bilancia delle mie preferenze si è vertiginosamente abbassato in favore di Greta. Mio Dio, l’adoro nella sua goffagine e nel suo saper incassare con dignità le figure di merda. Dote che ci accomuna. Non so bene per quanto riguarda la dignità, ma sicuramente l’abilità di fare delle gigantesche figuracce ogni due per tre, in particolar modo se nei paraggi c’è qualcuno che ti piace. Dote innata anche quella di riuscire ad inciampare anche con i biker. Cosa non da tutti, eh xD
“«Se fumassi avrei bisogno di una sigaretta, ho appena avuto dieci orgasmi di fila senza nemmeno poter fiatare». Sgranai gli occhi e spalancai la bocca. «Immagina la cosa più bella e improbabile del mondo». Aggrottai la fronte. «E moltiplicala per dieci, aggiungendoci un po’ di barba…».”
Credo di aver accennato al fatto che adoro questa donna, giusto? Greta, tu mi togli le parole di bocca e i pensieri dalla mia mente malata, bacata e molto pervertita –quando si tratta dei Leto; altrimenti, solitamente sono una persona che rasenta la normalità-
“Continuavo a non capire e continuavo ad essere impazientemente curiosa. «Non puoi dire queste cose e sperare che non pensi a Jake Gyllenhaal o a Max Irons senza dovermi cambiare due paia di mutande…cavolo!».”
Qui, su Jake Gyll e Max addominalidiferro Irons, ci ho visto in tutto e per tutto Cris; e chi può biasimarle, del resto no?
“«Era vestito come un demente». Oddio, aveva parlato di gusto nel vestire discutibile e BARBA. Oddio. «Ma ero senza occhiali, quindi non vedevo a un palmo dal mio naso. E aveva i capelli sciolti». Oddio mio i capelli SCIOLTI. LA BARBA.
«NO, ti prego…lui?».
«Sì, lui».
«CHRIS HEMSWORTH?». Cominciai a saltellare per la cucina facendomi aria con le mani.
Greta mi lanciò un’occhiataccia. «Ma cosa pensi, pensa in grande!». Mi bloccai all’istante, smarrita. «Jared». Per poco non persi l’equilibrio: JARED LETO ABITAVA NEL NOSTRO QUARTIERE?! «Lo so, è troppo per essere assimilato in una volta sola».”
Ecco, brava Greta diglielo: PENSA IN GRANDE! Con tutto il rispetto per Chris, ma decisamente Jared vince a mani basse, ed non ha neanhe bisogno di far entrare in gioco Satan, eh. AHAHAHAHAHAH x’D
“Considerando poi che il nostro lavoro ci metteva in contatto con una miriade di star della musica e del cinema, quell’incontro non avrebbe dovuto essere tanto clamoroso: solo nelle ultime tre settimane avevamo intervistato Ed Sheeran e Adam Levine e i nostri parametri vitali non avevano avuto alcun sbandamento.”
Questo credo sia l’unico punto in cui non mi trovo in perfetto accordo con Greta; come fa Adam Levine –perdona la poca finezza- a non farti sangue? Almeno un pochino? Capisco e sono d’accordo perfettamente che i fratelli Leto siano un discorso a parte, ma Adamuccio non è proprio da buttare.
Ammetto infatti di aver avuto nella mia lontana adolescenza una piccolissima crush per il signor Levine, ormai felicemente ammogliato. xD
Ammetto anche che adorerei poter fare il lavoro di Nora e Greta –ed anche avere l’immenso culo di essere state trasferite nella città degli Angeli- ma credo che dovrei andare in giro con un paio di secchielli, e non per fare castelli di sabbia sulle spiagge losangeline; ma piuttosto per raccogliere i flutti di bava ad oltranza, nella per nulla remota possibilità di incontrare un qualsivoglia artista. –citando il tuo Jared: scena orrida, ma che rende l’idea ;)-
“Mio fratello non aveva proprio idea di quale fosse il significato della parola “buongusto”, no: lui accozzava cose tra loro in base al proprio stato d’animo –così cercava di darla a bere ai comuni plebei- o, più semplicemente –e sinceramente- a caso. Accostava i capi d’abbigliamento tra loro così come sistemava nella stessa stanza –in disordine- oggetti random come se fosse normale ricevere un pugno nell’occhio ogni qualvolta si fosse messo piede in casa sua. Nella vecchia casa aveva ammassato un’accozzaglia di cose anche a causa –volevo credere che fosse quello il motivo, ma adesso non ne avevo più la certezza- del suo mescolare vita privata e lavoro: Vyrt e Lab avevano sede nello stesso posto in cui dormiva (poco), mangiava (sempre), gorgogliava, cantava, parlava, creava, parlava, smanettava con il cellulare, parlava, parlava e ah, sì…parlava, beh…considerate queste cose, adesso mi aspettavo che si sarebbe dato un contegno quanto a cattivo gusto. Ed ero lì apposta: pronto a intervenire per bloccare sul nascere ogni forma di schifezza avrebbe creato lanciando e lasciando cose in giro. Mi sentivo il portatore della fiaccola olimpica dell’interior design.
«Questa non è casa tua, si può sapere perché continuo a trovarti nella mia cucina?». Eccolo lì, in tutto il suo splendore: mollettone rosso tra i capelli e babbucce pelose ai piedi. Molto virile.”
Giuro non ho parole. Io immagino davvero che Shannon possa dire queste cose di suo fratello, così come mi aspetto un Jared molto virile in vestaglia e mollettone.
Poi vabbè Shannon difensore del buon gusto e interior design mancato, mi ha fatto morire; anche perché avrà pure lui il gusto dell’orrido per il vestiario e per i pantaloni hand-made; ma dalle poche foto scattate in casa sua, si può dedurre che almeno per l’arredamento ha un più che buon –quasi ottimo- gusto *-*
“Jared sollevò un sopracciglio, guardandomi con ammirazione. «Tutto questo giro di parole per dire che ti sei fatto la mia arredatrice nel mio ripostiglio? Non capisco chi sostiene che tu sia poco loquace…la lingua la sai usare bene, vedo».”
Dio, il mio cuore appartiene al tuo Jared, dopo questo brillante exploit di fine perversione. AHAHAHAH x”D
“«Non te ne eri andato dopo avermi mandato a fanculo?». E che cavolo, meno male che non avevo tirato fuori dal mobiletto del bagno l’altro Mac che avevo sgraffignato dagli uffici di Vyrt.”
A lungo ho immaginato così il Jared “reale”: drogato di lavoro e che ruba due computer allo staff del VyRT, pur di poter fare un VV.
E diciamolo pure: Shannon, i VV sono cosa buona e giusta. Soprattutto se gratis e se Jared fa l’idiota come suo solito , strimpellando –e a volte anche deturpando in maniera divertente; si intenda eh- qualche stralcio di canzoni.
E mentre leggevo l’ho proprio immaginato intento ad andare in bagno, sentire le chiavi girare nella toppa, e quindi fare un doppio salto con avvitamento per poi atterrare con il marmoreo LetoB sul divano nel fingere di essere assorto nel dolce fare niente. Al solo pensiero, mi viene di nuovo da ridere.
Esilarante anche il battibecco tra fratelli, e qui devo dar ragione a Shannon: secondo me Jared non sa guidare. A parte che non lo si vede mai alla guida –chissà se la sua patente sia ancora valida, e se ancora ricorda come si guida- e dai pochi riscontri tra MSCL, video vari e Artifact; confermo pienamente la teoria shannoniana.
Ma è anche vero che chiunque vada a LA dica che i losangelini sono tutti un po’ capre in materia automobilistica xD
“«Vyrt Violet Vyrt Violet Vyrt Violet…tra dieci minuti!!!».
Per poco non le scivolarono due bicchieri dalle mani. «Oddio! Davvero? Accendi i computer! Io finisco qui e volo di là» disse tutto d’un fiato.
Recuperai il mio portatile e quello di Nora e li sistemai sul tavolino davanti al divano: ognuna di noi doveva avere il proprio schermo per godere appieno dall’apparizione. «Ti apro già la pagina!» urlai, tamburellando le dita sulla tastiera e poi, colta da un’illuminazione, corsi alla finestra e spiai in direzione di casa di Jared: le luci erano accese e la macchina era parcheggiata davanti al cancello. Oddio, stava per fare un Vyrt a cinquanta metri da casa nostra. Nel dubbio tirai le tende per garantirci la massima privacy.”
AHAHAHAHAHAH qui mi sono scompisciata, sappilo.
Oltre alla palpabile eccitazione delle due, che molto ricorda quella di tutti noi all’avviso di un imminente VV –sicuramente la mia, quando sono a casa. Diversamente, spero/prego/sacrifico giovani vergini affinché qualche anima pia lo registri xD-
Ma è stato il suo tirar le tende che mi ha letteralmente steso.
“«Sto dando voce alle tue fantasie…ammettilo» commentò divertita.
«Eh, certo che lo penso ma MAI oserei scrivere “Spero che nel merchandise inseriate anche i boxer”» citai il suo commento. In quel caso ci saremmo fiondate direttamente fuori dalle sue finestre, sempre che a Nora non fosse venuta la brillante idea di forzare la serratura o calarci direttamente dal camino. Sarebbe stata capace di farlo, giuro. Una volta mi aveva convinta a fingere di essere cieca per entrare nel bagno dei disabili in un pub stracolmo di gente: niente di strano, se solo il bagno non fosse stato chiuso a chiave e non avesse dovuto trascinarmi per tutto il locale con gli occhiali da sole calati in faccia sballottandomi a destra e a manca. In sua difesa aveva detto che tanto senza lenti a contatto ero praticamente una talpa, quindi non avevamo fatto niente di male. Peccato che una cieca con il tacco dodici io non l’avevo mai vista, tanto per dire.
«Uhm, piccole pervertite…qualcuno spera nei boxer…vi piacerebbe eh?».”
Qui non ho smesso di ridere. Lo sto facendo anche adesso, infatti.
E dopo il suo commento e la storia di aver convinto Greta a fingersi cieca per entrare nel bagno dei disabili; Nora ha decisamente guadagnato tanto ma tanto terreno.
L’ho stimata. Ti ho stimata, SALLO! Anche perché effettivamente sarebbe un’ottima idea e poi davvero è un qualcosa di utile e di cui i vari march sono sprovvisti. Voglio dire ci sono i calzini di rocketboy, che inseriscano anche i boxer o le mutande –se non erro, Jar indossa quest’ultime; quindi che inserisca entrambe le cose, tanto noi non facciamo alcuna discriminazione. AHAHAHAHAH xD-
“«Oh cazzo».
«Non c’è definizione più appropriata». I piedi di Jared: un discorso a sé stante che avrebbe potuto essere disquisito in un qualche trattato sul feticismo anomalo. Una delle cose che Nora ed io avevamo in comune era la fobia dei piedi: i piedi delle persone ci facevano senso, non c’era nulla di bello nei piedi e i piedi erano brutti. La sola idea che piedi sconosciuti potessero toccarci ci toglieva il respiro, era raccapricciante. Ma i piedi di Jared erano qualcosa di porno, di lascivo, erano belli. Erano eccitanti. E lui sapeva, di nuovo.”
Dico solo che sono COMPLETAMENTE d’acordo con Greta. Completamnete. E non aggiungo altro… ahahahahahahah
“«E QUELLE COS’ERANO?».
Shannon Leto? Un signore, senza dubbio.”
“«Saranno lesbiche». Quella che snocciolai come una frase per minare la sua determinazione, in realtà non fece altro che alimentare un fuoco già indomabile. Shannon parve ricevere una frustata e istantaneamente si tolse gli occhiali, fermo al semaforo rosso, guardandomi con espressione supplicante. Quello era un evento raro, la prima volta in cui aveva reagito in quel modo era stato durante un’intervista in Sudamerica quando la giornalista aveva detto BJ anziché VJ: Shannon era scattato come se gli avessero infilato un serpente nelle mutande. No, ok, questa metafora non reggeva proprio.
«Lesbiche» ripetè sognante. «Fanno tutto insieme» aggiunse.”
AHAHAHHAHAHAH sarò ripetitiva; ma adoro questi personaggi, il modo in cui li hai strutturati, che sembrano così vicini agli “originali”, ma al tempo stesso surrealmente esilaranti.
Io non riesco a smettere di ridere e ti prego, se quest’intervista esiste davvero, copiaincollami il link; in caso contrario hai comunque reso benissimo l’idea.
E no, niente io starei qui a copiaincollarti tutto il capitolo, perché sei riuscita a farmi sbellicare come pochi. E credo che le pseudo-recensione sia venuta anche abbastanza lunga e chiedo venia se sarai costretta a leggere quest’accozzaglia di parole tediose, ma non ne ho potuto fare a meno; mi sono divertita tantissimo a scriverla, ripercorrendo soloo alcuni dei momenti che più mi hanno colpito / divertito, quasi quanto mi sono divertita a leggere questo capitolo.
Spero che arrivi presto il secondo capitolo e spero anche che non sia poi tanto più corto; e appena posso vengo a farmi un’iniezione di buona e sana lettura esilarante e scritta in un modo magistrale, anche se non avrò tempo di importunarti con i miei maldestri tentativi di pseudo-recensire.
Ti saluto e ti rinnovo i complimenti, che ti meriti tutti! :) |