Recensioni per
Vita in te ci credo
di germangirl
Licenza poetica? |
Cosa posso dire di questo capitolo? |
Al meglio non direi proprio, Mattie non muove le gambe… ma per adesso possiamo sorvolare. Non posso sorvolare invece sul sorriso emozionato di Harm davanti a Mattie, l’ho proprio visto, con le braccia conserte davanti al letto, senza riuscire a dire nulla e il suo modo dolce di sviare il discorso per non aggiungere dolore al dolore, perché per quanto Mattie ami Harm, il padre è sempre il padre e sentirsi tradita ancora una volta è peggio dell’incidente e della paura. |
L'intervento di Frank è decisivo per dare una speranza al piccolo/a Rabb e persino alla madre... un distacco di placenta non è una bella cosa... |
Anche a me Trish e Frank sono sempre piaciuti come personaggi complementari, in particolare lui ha dimostrato un profondo affetto per il figlio adottivo che comunque, come lui stesso aveva ammesso col piccolo Josh Pendry, non gli aveva dato grandi chances... |
Noo... Mattie è in coma e per di più rischia di restare paralizzata agli arti inferiori. Mi sento un po' come Harm, questa notizia ha portato con sé sgomento. Il merito è tuo Deb, che sei riuscita a trasmettere queste sensazioni. Non mi piace che Mattie sia in quelle condizioni, ma allo stesso tempo mi piace, nel senso che trovo tu abbia avuto davvero una bella idea nel dare questa piega alla storia. Nella vita, purtroppo, non esistono solo cose belle, ma possono accadere fatti gravi come questo. |
No, un momento. Primipara attempata no, non mi sta bene! Cosa cavolo scrive quella dottoressa?! Mac non è attempata, punto e basta! |
È tenerissimo il tentativo di Harm di deviare l'attenzione di Mattie dall'assenza del padre col racconto del suo incidente e delle doti extra sensoriali di Mac... ma la ragazza, che non è una stupida, capisce immediatamente che il genitore l'ha abbandonata di nuovo a se stessa. |
sará la quinta volta che cerco di recensire ma efp si chiude di colpo! Mi boicotta! |
Mac è stata dolcissima! L'unica soluzione è proprio quella di adottarla una volta per tutte. Il sig. Johnson si é dimostrato nuovamente inaffidabile e ormai direi che nn ha più voce in capitolo. deciderà Mattie se poi un giorno vorrà ricontattarlo... *nota come sono fiduciosa in un suo risveglio* ^-^ |
Basta solo che si svegli… sembra una frase facile, spero sia altrettanto facile che apra gli occhi davvero e che non si perda d’animo per le sue eventuali condizioni. |
La situazione di Mattie è davvero angosciante, l’idillio dei due piccioncini si rompe dopo quella terribile telefonata. Mac sempre pronta, organizza subito la partenza e la telefonata di Harrieth è stata dolcissima… spero che le cose si sistemino per la piccola Mattie :3 |
Ci sono persone che, di fronte alle difficoltà della vita, esprimono le loro qualità migliori e sanno accettare anche cambiamenti molto radicali; altri, invece, non solo non riescono ad accettare le difficoltà ma neppure cambiamenti infinitesimali. Escluse patologie specifiche, molto dipende dal carattere e dalla fiducia che ognuno ha in se stesso... fiducia talvolta minata proprio dalla famiglia d'origine, genitori che riversano sui figli le proprie aspettative senza domandarsi se sono le medesime dei figli e senza rendersi conto che il più delle volte, anziché spronarli alla crescita, li rendono persone con un senso di fallimento così profondo che se lo porteranno dietro per il resto della vita. |
Dopo un inizio leggero e idilliaco la situazione si capovolge e l'incidente occorso a Mattie stravolge la vita dei coniugi Rabb in lieta attesa e li catapulta all'improvviso in un mondo di preoccupazioni ma anche di responsabilità soprattutto visto che il padre biologico della ragazza non sa come affrontare la situazione se non fuggendo nel suo mondo di alcol come sempre. E Mac è di fondamentale sostegno ad Harm per la decisione che lo aspetta |
Un capitolo, per atmosfera ed emozioni, decisamente diverso dal precedente, nel quale si coglie quasi fisicamente l'ansia di Harm alla notizia dell'incidente di Mattie. Allo stesso modo è persino palpabile l'impazienza di arrivare al suo capezzale, per constatare di persona le sue reali condizioni. Che si rivelano gravi fin dall'inizio, soprattutto per le eventuali conseguenze che potrebbero derivare. |