Ma quel pirla del capo??!?!? Ero già pronta ad entrare nello schermo e fargli passare dei brutti 5 minuti!
Comunque loro due sono la tenerezza e Sherlock con i cristalli fra i capelli mi ha stretto il cuore.
Come ogni giorno, mi hai fatto sorridere. Grazie

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Ciao!
Non ho mai recensito nessuna delle tue storie perché sono davvero pigra e non trovavo mai il tempo per farlo, ma visto che il Natale rende tutti più buoni e disponibili, mi sembrava giusto rimediare. Allora che dire a parte che sono una tua grandissima fan e come descrivi tu questi due non lo fa nessuno?!
Il tuo modo di scrivere è fluido, scorrevole e piacevole, semplicemente perfetto.
Adoro come li descrivi in ogni tua singola storia perchè li rendi umani e veri e sembra quasi di averli davanti agli occhi e poter essere un vero spettatore della scena.
Per questa storia non ho parole perché é semplicemente un piccolo gioiello che hai scritto prima di Natale... tutte le altre storie di questa raccolta sono magnifiche ma questa mi ha colpito di più perché é commovente e così dolce da spezzarti il cuore.
Un John così impaziente e ansioso di ricevere la risposta e un Sherlock semplicemente indescrivibile...
Complimenti semplicemente bravissima!!!
Adesso sento che devo commentare anche le tue storie perché sono troppo belle...
Buone feste e Buon Natale!
Un abbraccio,
Eireeen

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Ciao, dopo aver finalmente recuperato questa raccolta ieri sera, mi fermo un istante per lasciare una recensione. Ammetto di aver avuto un po' di timore ad iniziarla, perché di solito "Natale" porta fluff e scene romantiche e io sono un po' allergica ad atmosfere simili. Con piacere però ho notato che sì, ci sono una o più shot che sfociano su tematiche romantiche e dolci, anche a rating rosso (altra nota dolente, per la sottoscritta), ma niente è mai esagerato. Al contrario, ho trovato tutto molto realistico, ben equilibrato e trattato con una delicatezza che mi è piaciuta molto. Ora della fine, insomma, ho trovato la lettura piuttosto piacevole.

Le storie sono una più bella dell'altra, lo confesso. Quella ambientata in epoca vittoriana è un gioiellino, e mi ha riportato alle atmosfere dei racconti di Doyle. Quelle che ho preferito, però e lo devo dire, sono quelle angst e non tanto perché sono masochista (beh, forse un pochino) ma perché è diciamo il mio genere preferito. "Isolato" è, a mio avviso, la migliore che hai scritto. Dura, realistica, sofferta, drammatica in un modo che strappa il cuore. Sherlock che ama e che confessa a John di poter fare tutto per lui, anche morire, ma di diventare il suo piccolo e sporco segreto, questo non lo accetta. Insomma, il finale di quella storia lascia con un profondo senso di amarezza. Perché non sembra ci sia alcuna via d'uscita. Insomma, la mia preferita. Decisamente la mia preferita. Nonostante, però, le altre siano davvero, davvero belle. In particolare "Ventoso" che ha come valore aggiunto un non so che di poetico.

Devo fare anche alcune note sullo stile. L'ho trovato diverso da come lo ricordavo. Credo sia cambiato un pochino. Innanzitutto è meno rigido, ma molto più sciolto e fluido. Inoltre hai aggiunto qua e là qualche finezza stilistica che rende lo scritto decisamente molto ben fatto. Ci sono certi passaggi, specie nelle ripetizioni volute, che ho trovato proprio ben fatti. Insomma, sono rimasta piacevolmente stupita dai cambiamenti che ho visto. Continua così.
Koa

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Scusa, in questo periodo nn ho molto tempo per commentare, però le tue storie mi stanno piacendo molto, mi piace tanto che siano diverse le une dalle altre, a me piace immaginare John e Sherlock in tutti gli scenari possibili, sia quando sono bambini che da adulti. Riesci sempre comunque a mantenerli IC, cioè anche se sono in uno scenario diverso dal solito, si vede che sono sempre John e Sherlock e non due personaggi a caso. Mi sono piaciute molto anche le storie dedicate a Molly regina dell'obitorio e quella di Jim e Sebastian, l'ho trovato originale come primo incontro.
Ovviamente le mie storie preferite in assoluto sono quelle fluff, dove Sherlock e John si fanno le coccole.

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TopSherlock e che topsherlock!! Signori miei, non so come abbia fatto John a resistere a cotanto Sherlock ;)
Bel capitolo, proprio bello!!

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Sherlock tenerissimo, sconvolto da quello che tutti hanno già capito da tempo: se John gli dice qualcosa, lui, stranamente, lo ascolta.
E cosa fa?
Fugge!
E John che per parlargli ha bisogno di essere ubriaco?
Decisamente sono loro.

Storia bellissima e scritta benissimo.

Alla prossima
Ciao! :-)

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Il titolo mi fa pensare sì al momento pieno di tensione che ha fatto scattare John per proteggere Sh da una situazione che stava diventando troppo simile a “the Fall”, ma mi spinge su un livello meno contingente (dimmi se sbaglio). Infatti stare vicino a Sh ed essere legati a lui è come dover affrontare improvvise raffiche di vento, che sono i repentini cambiamenti d’umore, di atteggiamento, di gestione delle relazioni interpersonali dovuti all’incessante attività analitica di quella mente superiore. John lo sa bene e ne viene travolto, restandone stordito e confuso. Ma, questa volta, lo ritrai efficacemente con una nuova consapevolezza. E’ ciò che lui comunica sulla segreteria telefonica che rivela la sua tenerezza infinita ma anche la nuova decisione di non transigere più di fronte a comportamenti spericolati del detective che potrebbero portarglielo via, stavolta definitivamente, con una morte vera: “… tu devi accettarlo e basta. E torna a casa, mi manchi…”. Non manca la tua simpatica dose di ironia che ci fa sentire umanamente vicini al povero Watson (“…Grandioso - brontolò - ha portato il broncio su un nuovo livello…” ).
Se posso permettermi di puntualizzare, senza che tu lo prenda come una critica ma come l’invito affettuoso a valutarti per quello che vali: usa il termine “madre”, è più adeguato al tuo stile linguistico che non è banale ( “…disse sua mamma…sapeva che la mamma…”).
Chiudo con la frase che mi ha provocato una sincera emozione: “…Tu mi hai cambiato, John Watson…”. Brava.

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Meraviglioso!!! Veramente molto bello. Sherlock e John sono fantastici!! La reazione di Sherlock è molto sherlockiana ed è bello vederlo tornare a casa

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Ok, premetto dicendo di essere nuova di questo fandom (ed in realtà di EFP in generale) ma devo assolutamente lasciarti una recensione, perché ne vale davvero la pena. Questa storia mi è piaciuta molto, è scritta davvero molto bene e la ship Johnlock è sempre stata una delle mie preferite. Ti scrivo subito questa recensione, non avendo quindi ancora letto i capitoli successivi, perché voglio essere il più chiara possibile: il tutto mi piace davvero molto e mi hai sicuramente invogliata a leggere le storie successive. Meravigliosa. Punto. Alla prossima!!!

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"Freddo come il ghiaccio" è un'espressione che ben si addice a ciò che è Moriarty. "..in un gesto fluido e sparò in fronte alla guardia, freddandola sul colpo, poi si girò verso di lui con un sorriso del tutto diverso...": e lui è lì, in queste parole che tu hai ben scelto per ritrarre l'assurda eleganza criminale che caratterizza il suo agire, se mi passi il concetto un po' contorto. Hai usato, inoltre, uno stile rapido, senza troppi svolazzi formali per rendere, e l'hai fatto bene, l'atmosfera fredda e cruda di un'azione delittuosa. Mi mancano Sh e John, ma ciò che hai scritto mi è piaciuto. Davvero.

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Cambio di personaggi e non avevo mai letto di Moran Moriarty.
Il finale è stracarino ;)

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Siiii!!! Coccole, taaaante coccole!! Belli i miei due folli!!
Mi piace come John riesca sempre a far scoprire a Sherlock le cose belle della vita

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Una bella atmosfera di casa, sentimenti forti, complicità, vicinanza. E' un bel capitolo anche questo su quei due. Divertente e molto IC l'immagine di Sh che, per compiacere John, s'infila a letto ma, totalmente impacciato e inesperto in materia di cuore, rimane sdraiato "sulla schiena con le mani sul petto ad osservare il soffitto". In effetti i due li ritrai con precisione e aderenza a quelle caratteristiche soprattutto BBC che abbiamo apprezzato e che hanno "modernizzato" Holmes e Watson di Doyle.

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Dolcissima questa storia!! Come mi piacerebbe vedere una scena del genere nel telefilm! Non perdo la speranza eheheh

Decisamente Sherlock ha bisogno di imparare che la tartaruga si gode la vita più della lepre! :-)
Storia dolcissima.
E tenerissimo John che insegna al
genio cosa siano le coccole.
Complimenti.
Alla prossima! ♡ ♥ ♡ ♥
Ciao! :-)