Ciao Elle!
Allora, facciamo una piccola premessa: verso ancora in uno stato mistico e pietoso anche se sono passate un paio d’ore da quando ho letto il capitolo, perciò non so quanto riuscirò ad esprimere tutto in maniera sensata…io però ci provo.
Oramai credo che sia diventata abitudine per me piangere con questa fanfiction; ma queste lacrime. Queste lacrime sono…sono pura gioia. Il mio cuore non è mai stato così contento e soddisfatto. Ancora mentre ti scrivo, piango, ma non mi importa perché veramente credo ne valga la pena. Abbiamo sofferto tantissimo…loro hanno patito sofferenze inimmaginabili ma…ce l’hanno fatta. Ce l’hanno fatta. Non mi sembra vero. Sto piangendo. Sono così schifosamente felice.
Leggendo la citazione all’inizio mi era preso malissimo: credevo che mi sarebbero arrivate altre batoste. Altra sofferenza. Altro distacco. Ma mi sono detta: “Non partire in quarta. Aspetta un secondo.”
E ho aspettato.
Ho cominciato il capitolo e m’è partito il triggering per il quadro. Una morsa al cuore. Ho sentito il cuore contrarsi. Concordo con Jungkook, il quadro è inquietante e mette angoscia, ma a quanto pare Seokjin ci vede qualcosa di inspiegabilmente bello e affascinante. A me semplicemente fa venire in mente quella situazione di stasi in cui si trovano questi sette ragazzi e non posso che desiderare di tenerlo lontano da me e da loro per sempre. Ma questi poi sono pensieri futili…
Lasciando stare il quadro, passiamo al primo straziante pezzo di questo capitolo: Jungkook.
Io mi sento tantissimo in colpa perché per molti capitoli ho desiderato che si togliesse un po’ dai piedi e si staccasse da Jimin. Ero consapevole di quanto la sua presenza stesse facendo bene al piccolo Chim Chim, ma non potevo fare a meno di essere un po’ infastidita da quanto fosse sempre e perennemente attaccato a lui.
Mi rendo conto che non ha fatto nulla di male: semplicemente ha fatto quello che qualunque ragazzo innamorato e determinato farebbe per conquistare la sua cotta. Era così cotto a puntino che avrebbe fatto di tutto per stare con il ragazzo di cui è innamorato. E mi dispiace aver pensato “male” di lui. Perché io gli voglio davvero un bene dell’anima a Jungkookie, è mio figlio e non vorrei fare altro che avvolgerlo in una copertina di lana, dargli il suo latte alla banana e riempirlo di coccole.
Il fatto è che si è perfettamente reso conto che qualcosa è cambiato in Jimin. Il semplice fatto che non gli abbia tenuto il posto accanto a lui (che potrà sembrare una banalità ma non la è), basta a lasciarlo turbato e a fargli fare settemila pare. Non è mica cretino, si è reso conto che, da che lui e Taehyung sono tornati dal supermercato, Jimin e Yoongi sembrano molto più sereni e tranquilli di un paio di settimane fa. E se la cosa potrebbe fargli piacere, al tempo stesso c’è qualcosa che lo inquieta. In più ha sentito quella conversazione fra i due…era risaputo che Yoongi e Jimin fossero molto intimi fra loro, ma la consapevolezza che si vedano da soli e che trascorrano molto tempo insieme, rende Jungkook preoccupato. Comincia a chiedersi se tutto quello che ha fatto per Jimin, non sia servito a nulla, che adesso probabilmente il ragazzo potrebbe dimenticarsi di lui e allontanarsi. Teme di perdere tutto quello che ha guadagnato con Jimin. E io vorrei solo poterlo stringere in un abbraccio fortissimo e rassicurarlo che andrà tutto bene. Mi si spezza il cuore. Povero piccino: è ignaro di essere incastrato in una situazione più grande di lui e a cui non può opporsi in alcun modo, né cambiare il corso delle cose.
Ho apprezzato moltissimo il fatto che, nonostante tutto, Jungkook non abbia mai deciso di essere “aggressivo” nel suo modo di farsi avanti con Jimin, ma lo ha sempre rispettato e gli ha lasciato i suoi spazi, pensando prima di tutto di confessargli i suoi sentimenti e dopo di farsi avanti in maniera più “fisica”. E io non posso che volergli un mondo di bene perché, veramente, è un piccolo bimbo sofficissimo che si merita solo tutto l’amore del mondo. Il pensiero che da un momento all’altro possa prendere coscienza di tutto quello che gli sta succedendo intorno e possa soffrirci tantissimo, mi manda in crisi totale. È così piccino, così fragile…
Ora più che mai urge che Taehyung gli stia vicino e lo preservi da tutta questa sofferenza. È l’unico che può farlo. E io…io so che sarà il suo angelo custode, il suo tesoro più prezioso quindi, ti prego, Taehyung, devi stargli vicino. Stringilo a te e riempilo di quell’amore che solo tu sai dargli. Ti prego, fallo.
L’imprevisto della tinteggiatura dei muri mi ha fatto fare i salti di gioia. Ammetto che Taehyung potrebbe aver pressato per rimandare perché voleva a tutti i costi approfittare per quel mezzo appuntamento con Jungkook, ma sono felice che l’abbia fatto. Sono felice che, per una volta, abbia messo al primo posto il suo desiderio di stare con Jungkook che non l’aiutare Jimin a sistemare il loro appartamento. Perché si è sempre fatto in quattro sia per Jimin che per Jungkook…ha sempre fatto il possibile affinché il piccino potesse stare con Jimin in tranquillità senza preoccupazioni o turbamenti esterni e non ha mai chiesto niente in cambio a nessuno. Credo…credo che si meriti di poter avere una piccola vittoria. Merita quel pomeriggio con Jungkook. E io sono contenta che possa passare una giornata in compagnia del suo amato senza distrazioni fra i piedi.
In più, questo permette a Yoongi di farsi avanti e di sostituirsi a Taehyung per la sistemazione dell’appartamento Kim/Park…è una gentilezza, un gesto sicuramente inaspettato, ma che è un qualcosa che, secondo me, non ha nulla di strano (poi magari mi sbaglio, eh), visto che sono amici. Ma non è solo questo: è un desiderio profondo di stare il più possibile con il ragazzo che ama, il timore che tutto possa svanirgli da sotto il naso e che lo spinge ad approfittare di qualunque momento disponibile per stare con Jimin. E già questo mi commuove profondamente e mi fa piangere come una bambina. Il suo amore per Jimin è così forte…così intenso…
E ovviamente, Jimin, accetta: e come può rifiutare quando i suoi sentimenti sono i medesimi, i timori sono gli stessi?
E qui…qui è partita la parte madre di questo capitolo…il quantitativo di lacrime che ho versato mentre leggevo è paragonabile a tutte le lacrime che ho versato nei capitoli precedenti messe insieme. Ho fatto fatica a leggere da tanto avevo gli occhi appannati dalle lacrime ma…ma ne è valsa la pena. È valso versare tutte quelle lacrime perché…no, te lo dico dopo perché.
Prima di arrivare da Jimin, Yoongi pensa…anzi, riflette a lungo, si fa pare, tante pare. Realizza di non essere più lo stesso, di non riconoscersi…si trova ad avere a che fare con uno Yoongi diverso a cui non è abituato e la cosa lo spaventa, lo manda in crisi, ma al tempo stesso è qualcosa che lo sprona a continuare e ad andare avanti. Da che è tornato da Daegu, è come se avesse subito una sorta di maturazione. La presa di coscienza dei suoi sentimenti, quanto i ragazzi siano importanti per lui, quanto non possa in alcun modo perdere loro e la loro amicizia lo hanno aiutato a fare un passo importantissimo e a crescere, ad abbattere un pezzo di quel muro che lo teneva imprigionato. Ed io non posso che gioirne di questa cosa. Mi si smuove il cuore, mi mette dentro una sensazione di orgoglio che non so spiegare. È qualcosa di bellissimo.
La domesticità delle scene dove sistemano la casa e poi dipingono insieme mi ha fatto esplodere il cuore di gioia…ho cominciato a piangere dalla commozione e dalla frustrazione; era come se tutto fosse tornato alla normalità ma c’era quel muro di cose non dette, quel vaso di pandora che non riusciva a venire aperto e che rendeva l’atmosfera pesante pur nella sua tenerezza e dolcezza. Era come un camminare sul filo del rasoio, un timore di fare un passo falso e di far esplodere quella bolla di felicità in cui erano rinchiusi, distruggere quel piccolo e prezioso mondo da essi creato. La dolcezza e la naturalità delle loro interazioni, le loro parole avevano un che di dolceamaro. Perché pareva tutto fittizio…come se stessero cercando di dare una parvenza di “È tutto tornato come un tempo” quando non è così. E non solo per i fraintendimenti, per quella freddezza che li ha tenuti distanti, ma anche per la presa di coscienza di sentimenti. Aleggiava nell’aria il timore che nulla sarebbe più tornato come prima, che, una volta uscito dalla porta dell’appartamento di Jimin, Yoongi sarebbe sparito per sempre dalla vita di Jimin e viceversa. E io piangevo…piangevo tantissimo mentre il cuore mi martellava nel petto ad una velocità disumana, timorosa che tutto potesse sgretolarsi di colpo sotto i miei occhi.
Piccola parentesina: l’accenno sul verde menta e l’arancione tramonto…il mio cuore è esploso e non so neanche per via di quale sentimento.
Una cosa tira l’altra, la loro spensieratezza, la chiamata di Taehyung, l’imprevisto della neve e Yoongi si ritrova a dover rimanere di più a casa di Jimin. Ho urlato dalla felicità e altre lacrime sono scese.
E poi…poi è stato un fiume in piena di emozioni, ciò che di più bello io abbia mai potuto leggere e provare in vita mia.
Il momento in cui Yoongi trova il suo mixtape in camera di Jimin è stato un colpo al cuore per me: ho iniziato a piangere perché mi sono detta “Oramai è fatta. Capirà quanto sia importante per Jimin.”
Ma poi…poi c’è stato il momento in cui insiste per fargli leggere tutti i pensieri che ha elaborato mentre era a Daegu, quasi per sottolineare ancora di più quanto voglia averlo nella sua vita. Quanto sia importante per lui. Quanto lo desideri, quanto lo ami. Ogni volta che leggevo “il ragazzo che amava” mi si contraeva il cuore dalla felicità e mi sentivo così appagata e felice.
Gli fa leggere tutto, ogni singola parola intrisa di tutta la dolcezza, l’affetto e l’amore che sente per lui (così in contrasto coi suoi testi solitamente così diretti, crudi e taglienti, e questo perché Jimin è ciò che di più prezioso lui abbia nella sua vita e con lui danzano solo i fili dell’amore) e Jimin piange…piange. Sente che non può resistere oltre e con disperazione quasi, con la necessità di fargli sentire quanto lo ami, lo bacia. E qui…qui ho iniziato a piangere a dirotto e coi singhiozzi. Mi sono dovuta spostare in un'altra stanza per non disturbare e far preoccupare mia sorella che studiava…ho pianto da qui fino alla fine del capitolo senza smettere un istante…il cuore pieno di troppe emozioni per poterle descrivere.
Quel bacio…erano settimane che non si toccavano…e finalmente…finalmente non solo si sono ritrovati ma si sono anche toccati di nuovo…nella maniera più intima possibile. Era il bisogno di confessargli tutto, di fargli capire quanto disperatamente avesse bisogno di lui…
Ma la consapevolezza di star facendo un torto inesistente a Hoseok, fa pentire nell’immediato Jimin che si separa con una violenza quasi brutale. E qua ho avuto il fottuto timore che si fosse distrutto definitivamente il tutto e che il loro rapporto si sgretolasse e che non si sarebbero mai più riavvicinati. Il mio cuore stava già sanguinando dolorosamente e invece…invece avviene tutto il contrario…
Vuoi che sia per quel bacio e la forza che gli ha trasmesso, vuoi perché questo nuovo Yoongi non lascerà che Jimin gli sfugga nuovamente fra le dita, sta di fatto che il vaso di pandora si apre. E tutto quello che noi lettori sapevamo e ci portavamo come un pesante fardello sulle spalle da secoli viene alla luce. Tutti i tasselli del puzzle tornano al loro posto. È una confessione quasi disperata e aggressiva da parte di entrambi, dettata dall’essersi tenuti dentro tutto quel tumulto di emozioni ma è qualcosa di estremamente intenso e che fa sì che quel piccolo ponte che si era costruito, diventi una gigantesca fortezza che racchiude i loro cuori, il loro rapporto. Quante lacrime. Quante lacrime.
Ora si sono finalmente ritrovati…e tutto quello che segue è solo dolcezza, pura dolcezza: nei gesti, i baci, gli sguardi, le parole…tutto.
Non mi sono mai sentita così tanto appagata in vita mia…il mio cuore era così pieno di felicità amore e affetto che mi è esploso…la sensazione più bella dell’universo. Leggevo fra le lacrime e sorridevo perché era tutto bellissimo, stupendo, perfetto, meraviglioso. La foga dei loro gesti era data dalla lontananza che avevano dovuto patire l’uno dall’altro ma nonostante tutto era carica di un amore così puro e intenso che era semplicemente pura meraviglia. E quella confessione…quel “Tu sei il mio disgelo”…li ho cominciato a piangere così forte che ho dovuto prendermi un momento di pausa perché stavo tremando. Elle, questo capitolo è un Capolavoro. Questa scena del chiarimento/confessione e quella della dichiarazione sono pura perfezione. Non puoi dirmi di non essere soddisfatta o di non esserne sicura. È meraviglia pura. Le parole che hai usato, l’intensità delle descrizioni, le situazioni, l’intimità e la famigliarità, l’amore profondo che scaturisce dai loro cuori…in assoluto la scena di dichiarazione più bella che io abbia mai letto in una ff. Stupenda, meravigliosa, bellissima sono aggettivi che non rendono giustizia al Capolavoro che è. E non pensare che io stia esagerando. È la verità. È…perfetta. Sei stata eccezionale, sublime…meriti di saperlo.
E adesso che i muri più difficili sono stati buttati giù, possono insieme sistemare tutto anche con gli altri ragazzi. Possono farlo perché si sono donati completamente l’uno all’altro e adesso che si sono trovati, possono risolvere tutto. E so che gli altri capiranno…lo so…
Io veramente…grazie, Elle. Grazie di cuore per questo tesoro di fanfiction. Non mi pento di tutte le lacrime versate in passato, non mi pento di quanto ho sofferto…perché il traguardo è stato questo capitolo sublime e ne è valsa veramente la pena.
Mi dispiace davvero tanto per tutti i nomi che ti ho tirato, davvero perdonami…perdonami…
Avrei dovuto fidarmi sin da subito…
Grazie di cuore, Elle, grazie. Non ho altro da dire se non…grazie.
Ti mando un bacio e un abbraccione fortissimo. Ti voglio un bene dell’anima.
Rebycloud97 |