Recensioni per
Bleed
di Pittrice88

Questa storia ha ottenuto 31 recensioni.
Positive : 31
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
18/11/19, ore 09:52

Ma wow!
Tesoro, finalmente ho tempo per lasciarti un'altra recensione a questa raccolta che è assolutamente originale. Non avevo mai letto delle vampire!lock così dark e così particolari. Queste atmosfere oniriche e gotiche si percepiscono in modo ovattato ma forte al contempo, si sente il freddo, il rumore del vento, la tensione, l'umido del sangue.
È un'idea davvero originale per affrontare il post Reichenbach, dico davvero, non ti smentisco mai, riesci sempre a sorprendermi.
È come se lasciassi in sospeso qualcosa, come se il confine tra sogno e realtà divenisse sfumato, non definito.
Bellissimo, davvero.
Ti faccio tanti complimenti e leggerò presto anche le altre della stessa raccolta.
Bacioni
S.

Recensore Master
24/10/19, ore 00:18

Ciao tesoro! Avevo pensato di recensire una drabble stasera, ma poi ho pensato di passare da te, su questa raccolta di vampire!lock che avevo in lista da un bel po'.
L'atmosfera che si avverte è molto onirica, surreale, come se davvero fossimo persi in un sogno.
Abbiamo un post Reichenbach, un John che non riesce a voltare pagina, che cerca Sherlock anche nei suoi peggiori incubi, tanto ha bisogno di rivederlo.
Ed è difatti l'unico che può salvarlo, mentre affonda nella melma densa e torbida della sua sofferenza e della sua solitudine. Possibile che quel fango simboleggi anche tutto il torbido della sua mente? John per me un po' lo è, contorto e niente affatto limpido, quando si tratta di sentimenti ed emozioni.
In ogni caso poi arriva Sherlock, un essere sicuro e sovrannaturale, che sembra poterlo salvare e che invece poi gli succhia via la vita e lo getta in un buco nero e senza fine.
Beh, devo aggiungere altro? È esattamente quello che è successo e tu sei stata bravissima a tramutarsi in un sogno!
E chissà se Sherlock è davvero entrato in casa mentre Johm dormiva...
Secondo me sì, io ci spero.
Mi è piaciuta molto questa prima os, spero di riuscire a leggere presto la seconda!
Intanto ti faccio tanti complimenti!
A prestissimo
Baci
S.

Recensore Master
07/09/19, ore 20:35

Oh, dunque, volevo assolutamente commentare questo finale perché è tra le cose più interessanti dell'intera storia. Prima di tutto sono contenta che tu l'abbia finita, da quello che mi è parso di capire, ci hai messo del tempo e non è stato facile, quindi grazie per averla portata a termine. Ho letto le tue note finali e il tuo desiderio di ucciderli entrambi alla fine di una storia, sì, per quanto tecnicamente tu l'abbi fatto (perché sono morti tutti e due), non è che il finale sia propriamente drammatico. Perché non lo è. Sì, Sherlock è morto gettandosi dal Barts. John è morto tagliandosi i polsi suicidandosi per la disperazione. Tecnicamente è così che sono andate le cose. Nella realtà dei fatti, io credo che Mycroft abbia fatto diventare Sherlock un vampiro. E che questi abbia fatto altrettanto con John. Pur ammettendo di non averlo mai fatto e che sia rischioso, John si fida e finisce con l'uccidersi. Il finale non lascia spazio a dubbi, ha funzionato e ora i due sono insieme a vivere davvero per l'eternità l'uno accanto all'altro. Un finale amaro, ma non del tutto. Direi che è agrodolce, per una storia che non poteva essere fluff e dolciosa. Molto nera, al contrario. Con questo fantasy quasi opprimente e carico di oscurità. A me è piaciuta davvero tanto e sono contenta di averla recuperata. Hai descritto splendidamente il rapporto tra Sherlock e John, facendolo maturare lentamente e in modo credibile, nonostante l'AU.

Complimenti.
Koa

Recensore Master
07/09/19, ore 20:29

In questo capitolo ci mostri le immediate conseguenze della vita di John. La nuova vita. Una vita che è divisa a metà, c'è quella di giorno col lavoro e in mezzo alla gente e poi c'è quella con Sherlock che ogni notte viene a trovarlo per restare con lui. A Sherlock non importa nient'altro, in effetti. Solo di stare con John quando si sveglia, dopo il tramonto. E John non pensa ad altri che a lui. Il modo in cui parli della loro quotidianità è per forza di cose molto diverso rispetto a quello che conosciamo, però trasuda anche qui familiarità. Sherlock e John sono una famiglia, qualsiasi forma si decide di dar loro ed è questo che me li fa amare tantissimo. Come John si prende cura di Sherlock, gli porta il sangue, sta con lui. Come lo fa nutrire del proprio sangue, diventando il suo sostentamento e quasi patendo su di sé le conseguenze come il pallore, le occhiaie, una certa evidente stanchezza... Segni che la gente interpreta diversamente da quello che poi effettivamente è. La verità è che John sta vivendo due vite e che si sente sempre più distaccato da quella diurna. Vuole solo Sherlock, stare con lui e vivere con lui. Ma si rende conto anche di non poter vivere d'aria, o di sangue e quindi deve avere un contatto con la realtà di tutti i giorni. Anche se questo è sempre meno forte. Meno potente. Ogni giorno trova sempre meno senso nell'andare al lavoro e tanto che a un certo punto, il senso, è rubare sacche da portare a Sherlock.

Mi è piaciuta tanto la scena del violino. Bellissimo come arrivano sul tetto, l'agilità di Sherlock che qui è accentuata dalla sua natura vampiresca. E adoro i desideri di questo John così limpido e così sereno, in pace con se stesso. John nella serie è un uomo macchinoso, oscuro, che nasconde, che reprime. Questo è un John a cui basta l'idea di avere Sherlock per sentirsi bene. Il bacio che arriva alla fine è la cosa più naturale del mondo, non serviva che quello e mi è piaciuto per la delicatezza e la dolcezza con cui l'hai descritto. C'è anche un accenno di desiderio, che però non cogli dato che il rating è rimasto basso. E niente... mi sta piacendo davvero tanto questa tua storia vampiresca. Ora vado a recensire anche l'ultimo capitolo.
Koa

Recensore Master
07/09/19, ore 20:20

Ciao, come avevo accennato nella recensione che ti ho lasciato stamattina, sono andata avanti a leggere e ho anche finito la storia. Quindi ti lascerò a ogni capitolo un'impressione o due.

Come accennavo, le vampirelock non sono esattamente il mio pane quotidiano. Vuoi perché qui su Efp non ce ne sono moltissime, vuoi perché io con i vampiri ho avuto per un certo periodo una sorta di rapporto conflittuale, ma leggere questa storia è per me un qualcosa di molto nuovo. E a cui mi devo anche abituare, perché immaginarmi Sherlock in queste vesti fa un po' strano, devo ammetterlo. Specie perché i tuoi vampiri non hanno nulla di "moderno" (che virgoletto perché coin "moderno" intendo alcune interpretazioni alla Twilight in cui camminano anche durante il giorno, per dirne una), ma hanno invece tutto di classico. Denti aguzzi, pelle molto pallida, si nutrono di sangue e dormono in una bara. Ho rivisto ogni elemento a me caro del genere, non c'è nulla di edulcorato né di forzato. Sherlock resta Sherlock, pur non essendo più un essere umano. E forse è proprio questo a rendere ancora più speciale il suo rapporto con John. Niente è dolciastro, anzi, nel precedente capitolo Sherlock menzionava il suo pasto e qui addirittura si nutre direttamente di John. Eppure John lo accetta lo stesso e questo capitolo parla tanto anche di questo argomento, anzi principalmente di questo argomento. Qui John ha già superato lo sconvolgimento iniziale e si sta abituando alla presenza di Sherlock, che arriva la notte. Si sta abituando talmente tanto, che vorrebbe che rimasse lì con lui per sempre. Per lui non sembra fare molta differenza che sia un umano o un vampiro, non è mai stato un mostro e ci tiene a sottolineare che non lo sia nemmeno adesso che, mostruoso, lo è un po' di più. No, John non pensa ai lati negativi e vorrebbe che Sherlock restasse sempre a Baker Street. Prospettiva non poi così impensabile. Alla fine Sherlock potrebbe aver finto la propria morte, se una mente come quella di Sherlock Holmes (magari unita a quella di Mycroft) ci si mette a ragionare, qualche scusa credibile, qualche piano astruso magari lo trovano. Non qui comunque. Anzi, qui non ci pensa proprio. Per un attimo mi ero immaginata uno Sherlock che investiga tipo Angel, lo spin-off di Buffy l'Ammazzavampiri. Uno Sherlock di quel tipo, che si muove nella notte e si nutre di sangue. Qui però la strada che intraprendi verte molto di più sull'introspettivo. Sul rapporto tra Sherlock e John, che poi è il centro di tutto.

Non c'è un vero e proprio punto di svolta. Il tutto succede molto lentamente, a parlare sono più i fatti e ciò che significano davvero. Sherlock è tornato dalla morte, per John. A John basta questo, che sia vivo e per il resto non è molto importante. Vuole starci insieme e basta. L'amore che c'è tra di loro è evidentissimo, così come l'intimità che è nata pian piano. Lo stare insieme sotto le coperte, il calore del corpo di John, l'intimità... mi piace molto come lo stai facendo crescere. Lentamente e senza forzature, in maniera tanto naturale.

Ora corro a recensire anche il capitolo successivo.
Koa

Recensore Master
07/09/19, ore 10:44

Ciao, ho letto questo capitolo la settimana scorsa, proprio il sabato passato, ma nel frattempo al mio computer è successo di tutto e io non ho trovato proprio il modo di passare a lasciarti una recensione. Non sono ancora andata avanti, ma conto di farlo oggi pomeriggio. Intanto però ti lascio un'impressione a riguardo.

Indubbiamente ci troviamo di fronte a vampiri completamente diversi rispetto a quelli che hai descritto nelle prime due storie. Prima di tutto perché non era chiaro se quella che avevi descritto era o meno la realtà. Erano storie più sensoriali, più psicologiche, in bilico tra la realtà e il mondo onirico. Questa invece è tutta un'altra cosa. Qui ci troviamo davanti a un vampiro vero e proprio, ovvero Sherlock, che per amore di John sceglie di perdere l'anima per continuare a vivere e proteggerlo. Storie per certi versi simile, fino al tuffo dal Barts è andata esattamente come conosciamo, ma che prende vie molto traverse sfociando nel fantasy vero e proprio. Similitudini, ma anche enormi differente. La reazione di John al fatto che Sherlock è sopravvissuto è completamente diversa per ovvie ragioni. In primo luogo è passato pochissimo tempo, tre giorni soltanto e non due anni carichi di sofferenza, rimpianto e dolore. E poi perché Sherlock è un vampiro e John deve assorbire questa notizia. Lo fa non senza difficoltà, questo è più che ovvio. E facendosi parecchi problemi a riguardo, ma lo trovo più che comprensibile.

Non ho letto molte vampirelock, anzi credo che questa sia la seconda che leggo in assoluto. Ma conosco piuttosto bene l'universo vampiresco e quindi sono curiosa di commentare. Nella speranza che il mio computer mi assista, ci rivedremo molto presto.
Koa

Recensore Master
01/09/19, ore 09:50

Ciao, rieccomi a recensire questa raccolta. Avrei voluto passare prima, ma il computer mi sta facendo dannare in questi giorni. Spero solo che regga per la durata di questa recensione.

Devo dire che sono scritti davvero molto particolari, non tanto per il tipo di ambientazione che scegli, ma per il modo in cui decidi di presentarcela. Siamo sempre a Londra e quella è la Baker Street che conosciamo, eppure ce la descrivi come se a noi fosse un luogo misterioso, oscuro, di cui avere un po' di timore. Questa Londra anche un po' vittoriana, con tutta questa nebbia notturna nella quale Sherlock sembra aleggiare a mezz'aria, mi ha colpita molto per i tratti dark con cui l'hai scritta. Mi è piaciuta moltissimo, tra parentesi, l'immagine di questa figura pallida che si muove in una notte nebbiosa e che ha come unica meta Baker Street ovvero casa sua. Molto particolare e moto ben fatto, usi tratti della letteratura di genere, ma anche tratti vagamente noir. Se fosse stata ambientata negli anni '40, mi sarebbe sembrato di vedere un film in bianco e nero! Molto d'effetto, ecco.

L'altra particolarità sono i vampiri e il modo ambivalente e anche un po' ambiguo con cui hai scelto di rappresentarli. Mi aspettavo tutt'altro da una raccolta sui vampiri e invece più vado avanti a leggere e più noto che ciò che scrivi si apre a differenti interpretazioni. Non mostri mai denti o volti storpiati. Nel precedente capitolo tutto ciò che di vampiresco c'era faceva parte di un sogno di John, un sogno che sottintendeva quello che era il suo stato psicologico. Qui l'ambiente è molto simile a quello. Anche qui John sta dormendo e anche qui sembra avere degli incubi. Per certi versi ho avuto la sensazione che fosse la stessa storia, ma vista da un'altra ottica. Sherlock si infila a Baker Street di soppiatto e in piena notte, John ha gli incubi... anche qui siamo nei due anni di lontananza da Londra. Come dicevo sembra essere la continuazione della precedente, in un certo senso. Qua però vediamo Sherlock che arriva finalmente a casa, ma non è lì per rimanere. Mi è piaciuta molto l'ambiguità. A tratti sembra davvero un vampiro, fa parte del gioco di luci e ombre con cui ce lo descrivi, ma a ogni cosa che fa c'è una spiegazione razionale. A John è sceso sangue da naso, la finestra è aperta ma non è detto che Sherlock sia uscito o entrato da lì. Ci sono due ottiche ben distinte con cui leggere ciò che hai scritto, una molto più fantasty mentre l'altra razionale, scientifica. In cui è chiaro che Sherlock è arrivato a casa dopo quasi due anni, senza farsi vedere e ha avvicinato l'uomo che ama perché prova nostalgia di lui. Un uomo preso dagli incubi e che trasforma in sogno ciò che Sherlock gli fa.

Non so quale delle due preferisco, forse entrambe. Forse il bello di queste storie è l'ambiguità nella quale hai calato il racconto. I complimenti sono per tutto, perché mi è piaciuta davvero tantissimo.
Koa

Recensore Master
31/08/19, ore 09:58

Ciao, come forse si era già capito avevo in programma di leggere questa raccolta. Che non avevo capito essere una raccolta. Ora mi è più chiaro comunque. Ce l'avevo lì da un po' e non mi decidevo mai e finalmente dopo questo dannato ultimo aggiornamento che ho fatto, ho deciso di rimettermi a leggere un pochino prima di riprendere a scrivere. E quindi eccomi qui. La recupererò tutta tra oggi e domani, quindi mi rivedrai prestissimo.

Dunque, c'è stato un periodo in cui lo Sherlock vampiro mi lasciava un po' fredda, indifferente insomma. Ma questa estate ho rivisto tutto Buffy e mi è tornata un po' la passione per il genere. Continuerò mai a non apprezzare alcune modernità, ma la tua raccolta la leggo volentieri. Questa primissima One Shot mi ha molto colpita per ambientazione. Dark esattamente come scritto tra gli avvertimenti. Ci cali dentro a un luogo tetro, oscuro, in cui John pare perdere anche se stesso e non riuscire a ritrovarsi se non in Sherlock stesso, nella visione che ha di lui. In questo suo rincorrerlo e aggrapparsi alla sua immagine. Un'immagine vampiresca molto ma molto d'effetto, con la pelle ancora più bianca, il volto scavato... lui che succhia il sangue dal collo di John perché quella è la sua linfa vitale, perché è lui che lo tiene in vita. Sarebbe già molto interessante analizzarlo così, prendendo il tutto per la realtà, lo diventa ancora di più quando realizzi che in verità è tutto un sogno di John. Che siamo nel post Reichenbach e che Sherlock tonerà prestissimo. Molto interessante da un punto di vista prettamente psicologico.

Alla fine ci fai intuire che Sherlock sta per tornare, non manca molto. Quindi questo John ha già conosciuto Mary (o almeno credo, ho il dubbio perché alcuni dettagli mi fanno pensare che lei non ci sia qui), però è chiaro che ha già elaborato il lutto. Nella sua forma più acuta, questo è passato. Non l'ha però superato del tutto e infatti fa ancora sogni di questo genere. Questo in particolare è così oscuro e ricco di significati, che lo lascia stordito e in parte anche sconvolto. Dovrebbe essere un John già più sereno, eppure non lo è. Inconsciamente resta aggrappato al ricordo di Sherlock che aveva, in questo ciò che fa è chiarissimo. John lo trova nell'oscurità, sa che è morto ma lui è comunque lì. Da qui l'associazione col vampiro, che ritorna in vita. Sherlock è un non morto. Qualcuno che non dovrebbe trovarsi lì, ma che pure ci sta. Mi piace il concetto di John che è linfa vitale di Sherlock, e di lui che gli succhia il sangue. So che sognare un vampiro che ti succhia il sangue ha un significato anche erotico, cioè, tra i vari significati può esserci anche questo. Credo che in questo caso John stia cercando di non lasciare andare Sherlock, di tenere in vita l'immagine che ha di lui, il suo ricordo e lo fa per non morire anche lui. Per non far morire Sherlock un'altra volta. Penso che questo tuo John ci si aggrappi disperatamente, al ricordo, all'immagine che ancora ha adesso. Bellissima poi l'idea che Sherlock sia stato veramente lì e l'abbia baciato davvero sul collo. Un'immagine potente, che magari potrebbe anche essere vera (in fondo Sherlock ha mille risorse, quindi chi può dirlo?).

Insomma, mi è piaciuta moltissimo questa prima storia. Come accennavo anche prima recupererò anche le altre.
Koa

Recensore Junior
14/06/19, ore 12:16

Ciao Pittrice del mio cuore!! ho Leto d'un fiato la tua storia e che dire? E'la gusta conclusione di un percorso, un percorso tortuoso perché io al posto tuo non sarei riuscito a muovermi in un contesto del genere. Invece tu sì, ce l'hai fatta e l'hai fatto pure bene, in modo leggero e romantico. La vita che è breve, il volere l'immortalità solo accanto al proprio amato, i fantasmi, le risate, il violino, mi è piaciuto da matti perché il finale lascia dietro di sé quel finale dolce amaro che però fa capire che per i nostri beniamini ci sarà un prosieguo del loro amore.
Brava la mia ragazza!!
Baci baci,
Ty

Recensore Junior
02/06/19, ore 10:20

Carissima,
Ho iniziato a leggerla solo adesso che l'hai finita e devo dire che promette veramente bene.
Riesci a far passare tutta l'angoscia del povero John. Spero proprio che le cose nei prossimi capitoli vadano migliorando.

Per adesso complimenti!
Non appena posso leggo anche gli altri.

Un abbraccio.
L.

Recensore Master
02/06/19, ore 09:48

ma buongiorno, guarda un po' cosa trovo!
non m aspettavo che la finissi (che poi non è così, visto che è ancora in corso) ma che arrivassi ad un finale "momentaneo"
intanto fammi dire, con fierezza, che il mio gruppo sanguigno è 0 -, quindi sono appetitosa come John.
Da oggi puoi chiamarmi 3 continenti Setsy ù_ù
tornando seria a me questa prima fine piace molto, perché cosa c'è di più bello, amando sinceramente una creatura delle tenebre, che dargli la tua vita umana per ricerverne una eterna? giovinezza, amore... sai, quando in tutte le storie di vampiri (le mie preferite in assoluto) ci sono quei personaggi che attaccano la solfa: e, ma la mia umanità...
vecchiaia, malattie, tradimenti, delusioni, lavoro sottopagato, perdite... ma chi li vuole? ^__^ io al posto di John ci avevo pensato anche senza incontrare la poverina vittima dellincidente stradale.
Il loro amore è eterno e deve restare tale. bellissima la scena finale con i "fantasmi" che suonano il violino di notte. pure qui: non sono fatta normale, perchè ci sarei andata in affitto subito. E in realtà avrei fatto begli incontri!
brava cara, spero che Sherlock vampiro tornerà su questi schermi,
baci notturni,
Setsy

Recensore Junior
24/11/18, ore 13:09

...e spero davvero che continui, perché ora che si appartengono più che mai la storia ha assunto un valore ancora più profondo.

Recensore Junior
24/11/18, ore 13:04

Davvero non sembra lontana dal tuo stile, sembra anzi ti sia particolarmente congeniale. In questo capitolo ciò che emerge con forza è l'amore che li lega, due sentimenti così diversi nel sentire e nel vivere, ma in fondo lo stesso sentimento, pervaso dalla stessa forza devastante. Bellissimo.

Recensore Junior
24/11/18, ore 12:59

Surreale. Bellissimo. Ci sono tutti gli elementi di una classica vampire story con idee nuove ed originali. John, confuso ma attratto da questa situazione che non ha niente a che fare con la sua realtà quotidiana, è un capolavoro. Bravissima

Recensore Junior
24/11/18, ore 12:50

Sempre più affascinante. Sogno e realtà mixati abilmente in un unico scenario ipnotizzante. Molto bello.

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