Recensioni per
Broken
di Ily Briarroot

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
23/09/18, ore 11:44

Gin scappa finché puoi,
Altrimenti Conan ti farà rimpiangere di essere nato...... Forse anche Akai sarà lieto di aiutarlo

Con

affetto
Princess_Shiho

Recensore Master
23/09/18, ore 11:16

Ciao,
Però la storia si fa sempre più interessante,
Cosa succederà?
Lo scoprirò leggendo....
La tua storia è stupenda

Con affetto
Princess_Shiho

Recensore Master
25/08/18, ore 18:14

Ciao!
Eccomi per lo scambio, e ti chiedo scusa per l'attesa. Avevo intenzione di recensire ieri, ma i piani della giornata si sono stravolti, come al solito. Sono 23 anni che dico che non devo fare programmi... :(
Allora, rinnovo i complimenti per la caratterizzazione e i dialoghi: nella semplicità di base, che appartiene proprio al fandom e che tu mantieni anche nel testo, c'è poco da dire, solo che sono loro, Shinichi e Ai.
L'unica cosa che io disconoscevo, o comunque non ho mai approfondito nelle rare puntate viste dell'anime, è la vita di Shiho. Non ho mai fatto caso a questo particolare rapporto tra lei e Gin, ma ho capito che ciò a cui pensa Shinichi - ovvero, Gin che riconosce Shiho dal suo profumo, dal colore dei suoi capelli o che desidera farla soffrire e non ucciderla velocemente - rende il conto in sospeso tra loro molto personale. L'elemento poi dell'odore fa capire che sono stati a stretto contatto e si sono conosciuti bene, quindi al di là del fatto che ignoro il background completo, posso dire che ciò che tu hai creato lo trovo realistico e molto godibile. Dona al personaggio di Ai una sfumatura più da donna, creando un bellissimo contrasto con il suo essere racchiusa nel corpo di una bambina. Le due immagini di lei - donna e bambina - si sovrappongono, rendendola godibile in tutte le sue sfumature.
Detto questo, grammaticalmente c'è l'errore (e credo che sia voluto, forse a causa del mezzo con cui scrivi... cellulare?) del "se' " che vuole l'accento, e non l'apostrofo. Poi in una frase scrivi "dopo tutto", mentre in quel caso lì andrebbe usata la forma unita. Per il resto, il testo l'ho trovato senza errori.
Stilisticamente, il narratore mi dà ancora qualche dubbio. In questa os non ho capito se è onnisciente o è con POV: definirlo meglio, sia che opti per uno che per l'altro, renderebbe più fluida la lettura. Ti consiglio anche di non ricorrere troppo spesso a termini come "bambina" o comunque altri espedienti. Usa i nomi, è più elegante, secondo me.
La parte introspettiva mi ha convinto. Ai è fragile, anche se non lo ammette; e mi piace che tu abbia puntato sulla sua solitudine. Anche all'interno dell'organizzazione, lei non era un tipo socievole, l'unico affetto era Akimi. Qui, tu mostri poi il suo bisogno di contatto fisico, di sentirsi stretta e amata, desiderata, ed ecco che entra in gioco Gin. Non c'era amore, solo un'utilità, un momento in cui perdersi. Eppure da parte di lui io leggo possessione, una voglia di domarla e averla che si ripercuote anche sul suo volerla, adesso che ha tradito, farle del male; come se volesse fargliela pagare per essere andata via da lui, aver tradito lui importa più dell'aver tradito la corporazione.
E Shinichi! Il gran genio! Mi piace come tu giochi sulla sua caratteristica peculiare, ovvero che quando si tratta di questione amorose, o relative a esse, lui non coglie i segnali. Qui, addirittura, li rifiuta. E io mi chiedo, perché? Che qualche sentimento sia nato? Shinichi è il tipo del tutto bianco o tutto nero, anche se questo non gli impedisce di vivere mentendo. Questo sentimento per Ai, al momento comunque ancora ambiguo e non ben definito, mette in gioco il suo essere umano: quando indaga giudica i colpevoli, non tenendo conto della fragilità dell'animo umano. Beh, io dico che poi lui per primo sperimenta questa legge universale.
E infine Ai del presente: lei che ha trovato una strana famiglia che si prende cura di lei e di cui prendersi cura a sua volta; un padre un po' goffo e poco autoritario, ma simpatico e disponibile; degli amici, piccoli, che le stanno regalando una nuova infanzia, forse un po' più piena; e Shinichi. Ai mantiene per lo più il controllo davanti ai segreti di lui, eppure l'emotività di questo incontro e la fragilità data dal momento e dai sogni la fanno scattare. Ai non è veramente una bambina e vuole il controllo della sua vita. Cercando di proteggerla, Shinichi questo lo dimentica a volte. Mi è piaciuto il modo in cui lei evita di guardarlo, cerca di scappare e alla fine lo tiene fuori, neanche poi troppo, con quella frase che rivela più di quanto non dice e che lo ripaga al contempo con la sua stessa moneta.
Mi piace, come ti dicevo, come hai reso i dialoghi. Quel continuo ribattere di Shinichi sul fatto che il piano ha funzionato ha esaltato il suo lato più arrogante, di detective che ama rischiare, che indaga a qualunque costo; inoltre evidenzia come a volte abbia i paraocchi verso la sensibilità degli altri.
Credo di aver detto tutto, spero :)
A presto!

Recensore Master
11/07/18, ore 19:21

Ciao!
Ecco che giungo anche io per lo scambio :)
Premetto che conosco questo fandom in modo generale, ho visto diversi episodi ma non posso dire di seguirlo assiduamente e con attenzione (è troppo lungo, e quando qualcosa sembra non avere una fine la mia capacità di concentrazione cala drasticamente); quindi scusami se dirò qualche strafalcione.
All'inizio avevo puntato l'ultima storia che hai pubblicato - Rotten Apple, per il titolo che mi aveva intrigato non poco, e la coppia poi - ma ho rimandato la lettura per poter leggere qualcosa di più lungo. E questo è stato il secondo titolo che ha attirato la mia attenzione.
Ci sono molti personaggi "rotti" in questo anime, personaggi pieni di luci e ombre, divisi a metà, che vivono su un filo sottile, fatto di bugie e compromessi con una vita a cui, per obbligo o per scelta, hanno dovuto rinunciare. E quindi mi ha incuriosito vedere come li avresti resi nel loro momento più fragile. E sulla caratterizzazione non mi hai affatto deluso, anzi.
Mi ha piacevolmente sorpreso trovare questa capacità di coerenza con i personaggi originali. Non è da tutti non stravolgere, anche senza volerlo, alcuni comportamenti o modi di porsi dei personaggi. Tu non hai di questi problemi. Mi è piaciuto molto come hai reso il personaggio di Ai: attento, intelligente, ma mai esplicitamente desideroso di sapere le cose o di fare più domande di quanto non sia socialmente obbligata a fare. Shinichi la tiene fuori, lei lo sa, eppure lo lascia fare. Non perché non gli importi né perché non vuole sapere, ma perché è il suo modo di fare: giungere alla verità senza forzare gli altri a digliela.
E Shinichi, l'insensibile e impacciato ragazzino, riesce sempre a sorprendere un po' tutti quando ha uno dei suoi attacchi da "qualcosa ti turba, dimmi cos'è". Hai mostrato il suo senso di protezione ma anche la sua particolare fiducia nei confronti di Ai, la complicità che si è creata tra loro due.
Molto bene anche i dialoghi, sono stati non solo pertinenti ma hanno espresso il loro carattere. Come dico sempre, hai saputo rendere "la voce" del personaggio, in modo autentico, come nell'anime, ricalcando il loro modo di parlare e di esprimersi. Molto coerente, insomma.
Mi sono piaciute anche le atmosfere: quella iniziale del freddo adatto alla sterilità dell'ambiente è molto bella, ma mi piace anche il freddo che rende Ai insensibile agli occhi degli altri. L'ambiente e l'atmosfera di questa os rispecchia la sua persona, la distanza che mette tra lei e gli altri, ed è lo sfondo perfetto, insieme alla doccia, alle sue lacrime di dolore e solitudine.
Sei brava nell'introspezione, ho apprezzato soprattutto Ai, il modo in cui hai reso il rapporto con Gin, l'effetto che ha su di lei il suo tocco - ambiguo, perché probabilmente è l'unico tocco in una vita passata senza affetto, che lei associa al suo passato, al gruppo al quale faceva parte - e come questo richiama quelli molto diversi di Ayumi e Shinichi. Se alla prima risponde con paura e rabbia, al secondo sembra quasi immobilizzarsi, proprio richiamando quell'ambiguità che ti dicevo prima, segno che il legame con Shinichi è più forte, e che nonostante la paura lei non riesce a rifiutarlo del tutto. E' un tocco che non ha la forza di allontanare.
Grammaticalmente non ho errori da segnalare. Invece ho trovato alcune imperfezioni a livello stilistico. La lettura è scorrevole, ma è resa acerba dal continuo riferirsi ai personaggi con "la bambina", "la ragazza", "la castana". Credo che il tutto sia facilmente ovviabile come problema.
Per ultimo, ed è il problema maggiore che ho riscontrato: il narratore. Per tutta la narrazione è decisamente reso con un punto di vista interno, ovvero quello di Ai. Eppure, nella parte centrale, il controllo del narratore si perde e salta al punto di vista di Shinichi. Ti consiglio di rivedere questa parte. Magari separi il pov di Shinichi, così da rendere visivamente il passaggio e più pulito il testo.
Spero di averti aiutato. In ogni caso, scrivi bene e queste sono piccole limature facili da aggiustare.
A presto!

Recensore Master
15/06/18, ore 15:24

Un finale direi molto malinconico ma al contempo pieno di comprensione.
Shiho si è aperta al suo amico detective e lui a suo modo si è aperto dicendo la verità.
Probabilmente è meglio così,
non avere segreti tra loro.
Penso che così facendo la scienziata si è liberata e cercherà probabilmente di avere una vita migliore.
Per quando riguarda il bimbo penso che abbia avuto la sorte migliore,
visto il mondo macabro di cui avrebbe fatto parte.
Non ho molto da dire se non che mi è piaciuto ogni momento di quest'ultimo capitolo.
La descrizione e la narrazione come al solito mi hanno attratto parecchio e spero che anche le future fanfic siano interessanti come questa.
Ci vediamo ile,
complimenti.
Con affetto
Shinran amore ^.^
P.s Non deve essere stato facile per lei liberarsi di quel passato.

Recensore Master
15/06/18, ore 01:38

Sinceramente parlando la penso come te,
credo che Gin e Sherry abbiano avuto un possibile contatto,
anche se a detta mia Gin è stato più possessivo che romantico considerando i suoi pensieri con Sherry di schiena nuda.
Tutto sommato il capitolo è stato abbastanza bello,
visto che ha fatto capire parecchie cose al giovane detective.
Secondo me dovrebbe davvero essere più sincero (pover ran che si becca più bugie di altri) con le persone che ha intorno.
Complimenti per l'ottimo narrazione.
Vado a leggere l'ultimo capitolo,
ciao
con affetto
Shinran amore ^.^

Nuovo recensore
07/06/18, ore 15:12

Ciao Ile :)
Sono contento di poterti scrivere una nuova recensione. Ho iniziato a seguire questa fic dal terzo capitolo. Quando hai scritto che il successivo sarebbe stato l’ultimo capitolo ho preferito aspettare e credo tutt’ora di aver fatto la scelta migliore. In questo modo la mia recensione risulterà più completa ;)
Leggendo la recensione che ti ho scritto precedentemente avrai capito quanto io adori il personaggio di Ai. Non mi sprecherò in ulteriori elogi, anche perchè pensò che entrambi vediamo Ai allo stesso modo. Senza contare che diverrei troppo logorroico nel parlarne XD
Nella fic “Rain” Ai aveva iniziato a confidarsi con Conan. Era stato il momento in cui lei ha iniziato ad abbassare le proprie difese. Il suo era stato uno sfogo per la perdita della sorella. In questa fanfic sei andato molto più sul personale. Ai ha condiviso i suoi ricordi (volevo dire, orrori) riguardanti il suo passato nell’ organizzazione e la sua presunta “relazione” (non la definirei mai tale ma non saprei che termine usare) con Gin.
Ad ogni capitolo sei andato sempre più in profondità. Ai si è confidata sempre di più nel mentre Conan era sempre più infuriato e disgustato da ciò che Gin le aveva fatto. Tuttavia, la cosa più interessante è che Ai non ha dato a lui tutte le colpe. Ha detto apertamente che lei era consenziente il che a un po’ offuscato il giudizio di Conan. Quella realtà era qualcosa che non riusciva a comprendere appieno. Molto probabilmente è qualcosa che non avrebbe potuto mai capire. Infatti Ai non si aspettava che Conan perdonasse ogni sua azione commessa in passato.
Sto divagando troppo, scusami :) Quello che voglio dire è che il personaggio di Ai è cosi complesso e meraviglioso che è difficile che una persona come Conan, che ha vissuto una vita “normale” che ogni adolescente dovrebbe vivere, potrà mai capire appieno. È come se un ricco, che ha avuto tutto dalla vita e a cui non è mai mancato niente, cercasse di capire un povero che è stato privato di tutto e che non ha mai avuto niente. Sono due realtà differenti appartenenti allo stesso mondo.
Quest’ultimo capitolo è quello che mi è piaciuto di più. Ad essere onesto, avevo intuito che lei potesse essere rimasta incinta. Altrimenti perché uscire proprio il caso del marito che cerca di ammazzare la moglie con in grembo il suo bambino. Non avrebbe avuto senso. Comunque, volevo vedere come avresti gestito la cosa e sono rimasto pienamente soddisfatto. Posso solo immaginare quanto sia stato difficile scrivere una cosa del genere. Sono temi delicati e non è facile parlarne.
Quello che hai descritto tu in particolare, è il genere di caso che ti fa domandare se l’aborto sia una cosa giusta o sbagliata. Penso che questo tipo di opinione vari da persona a persona ma, soprattutto, è un’opinione che vari fra le donne che hanno vissuto sul serio quest’esperienza.
Io, come ragazzo, posso solo limitarmi a usare parole come “immaginare” per descrivere questo genere di cose dato che è la donna che cresce dentro di se quella vita che poi diverrà una parte di lei.
Sono contento che tu abbia optato per l’aborto spontaneo. In questo modo Ai ha accettato e superato (sono entrambi eufemismi, a comunque perso un figlio) più facilmente la cosa. Se fossi andata fino in fondo e avessi scelto di far abortire Ai normalmente… Be…. Non so se sarebbe riuscita ad andare avanti. Una cosa del genere le avrebbe dilaniato l’anima perché è come se avesse ucciso suo figlio con le sue stesse mani. Non so se si sarebbe più ripresa, ne sarebbe uscita dalla sua oscurità.. Forse tu la pensi diversamente su questo.
Ti chiedo di nuovo scusa per essermi dilungato. Quando si tratta di temi cosi importanti e delicati è difficile trattenermi. Inoltre, hai descritto cosi bene la scena da farmela immaginare. Invidio il tuo modo di scrivere. È semplice ma riesce sempre a trasmetterti le emozioni giuste ;)
Questo è stato l’ultimo capitolo. Ammetto che mi dispiace XD Avresti potuto continuarla, hai dei validi elementi e gli spunti di certo non ti mancano. Potresti creare una vera e propria storia su Ai e Conan. In particolare, volevo vedere l’evoluzione del personaggio di Conan che lentamente cambia nel mentre si avvicina sempre di più ad Ai. Un punto di vista diverso, un modo di pensare diverso fino all’evoluzione dei propri sentimenti nei suoi confronti. Questo sono semplicemente le mie aspettative ma so di non poterti chiedere tanto. Scrivere fanfic è prima di tutto divertirsi :)
Spero che la mia recensione ti sia piaciuta e, soprattutto, spero che scriverai altre fic su loro due.
Un saluto.

Leon92

Recensore Master
06/06/18, ore 19:31

Wow, che bel capitolo lungo!
L'ho letto tutto d'un fiato (più o meno, comunque senza pause).
Cerco di andare con ordine.
Mi è piaciuta molto la metafora della rosa rossa; persino la risposta di Gin, per un secondo sei riuscita a farmi piacere questa coppia. ComplimentiXD.
È stato interessante leggere di Gin geloso di Rye; ho riletto tipo tre volte il pezzo in cui lo guarda male, la lascia e lei sente una fitta all'addome, perché inizialmente pensavo che lui l'avesse colpita e di essermelo perso.
Appurato che non era così, "è incinta" è la prima cosa che ho pensato.
Quando ha detto che sarebbe andata in America ho pensato ci andasse per partorire, e che magari in questa fic Ai avesse un figlio (!), ma non è andata così ed è probabilmente meglio.
L'aborto spontaneo è totalmente credibile e giustificato, vista la situazione.
Ok, sono saltata alla fine lol. Non voglio fare un riassunto, quindi dirò solo un'altra cosa strettamente collegata alla trama: Mi è piaciuto che tu abbia ripreso il signor Konno, l'ho trovato molto azzeccato.
La frase di Ai in quell'occasione l'ho trovata molto forte, anche se non ho pensato fosse incinta; è stata un'ottima idea ritirarla fuori e costruirci questa situazione!
L'analisi del rapporto Ai-Shin che si sta irrimediabilmente rovinando mi è piaciuta molto, l'hai trattata davvero bene; per quanto riguarda il loro confronto finale, in cui Shinichi finalmente cresce un po' - davvero lo sto dicendo? Mi sa che è scontato - l'ho AMATA.
Veramente bellissima.
Quando le piega la testa sulla sua spalla e la consola, AWWWW. Stavo con le lacrime agli occhi.
"Voleva combattere insieme a lei, perché sarebbe stato giusto così." *_______*
Magari. Magari andasse così anche nel manga. *piange in un angolo*
Sei stata veramente veramente brava; questa storia ha una trama ottima, introspezioni gestite benissimo, mi ha emozionata.
Complimenti!

Ci sentiamo presto, o comunque alla prossima fic :3

Mari

Recensore Veterano
01/06/18, ore 08:18

Anche se non si conoscesse il contesto credo che si noterebbe il tono inquietante dell'inizio. Lo sguardo di Gin che la scruta e la studia come un lupo che punta la preda.
Shiho ha innalzato un muro rifugiandosi nella sua zona protetta: il lavoro.
Credo sia la sua personale ancora di salvezza.

In poche parole hai descritto il rapporto, malato, che ha Gin nei confronti della ragazza. Gli piace il fatto che gli tenga testa, ma senza esagerare. Vuole possederla, ammirarla come un trofeo e vorrebbe addirittura vederla soffrire per mano sua. Riprovevole.

Credo che Shiho non conosca ancora la dolcezza che si nasconde nel monto, fin'ora ha visto solo dolore e violenza e quella è la cosa più simile all'amore a cui può ambire. Forse è per questo che le piace tanto. Quel misto di eccitazione e dipendenza. E il controllo che ne segue.

Mi piace anche l'altra precisazione. Shiho si sente completamente immersa nell'organizzazione, è una di loro quindi merita quell'uomo e quel trattamento.
Non può ambire ad altro, al meglio, come quell'angelo di sua sorella.

Il famoso senno di poi che delucida il passato.
Ai ha capito quanto fosse sbagliato quel rapporto e adesso ne rimane solo il disprezzo ed il rancore.
Quell'uomo le ha tolto tutto: la sua innocenza, l'amore e l'affetto di sua sorella, la sicurezza che ogni ragazza dovrebbe avere.

Ecco che torna uno dei miei punti preferiti, le verità celate che alle volte sono peggio delle bugie. E per ripicca lei innalza un muro e si allontana. In fondo è abituata.

Povero Agasa lasciato così nel dubbio. Credo che sia il più preoccupato, però forse è meglio così. Gli prenderebbe un colpo nel sapere.

Il discorso tra Ai e Conan è a mio parere perfettamente nei personaggi, IC.
Ai si è aperta senza però cambiare quell'atteggiamento distaccato, che alcuni potrebbero confondere con altezzoso, in realtà credo che lo faccia per nascondere il disagio.
Lei è chiara, sincera, eppure Conan non capisce, non vuole concepire nemmeno che Ai abbia scelto come conforto Gin.
Non capisce che il suo contesto era dannatamente limitante.

Azzeccatissima anche la frecciatina finale della bambina.

Bel lavoro come sempre Willy. Complimenti.
A presto ciao.

Violetta_

Recensore Master
22/05/18, ore 00:10

Che bella sorpresa! ^_^
"Non sono più disposta a essere tenuta all'oscuro di tutto, Kudo". 
Meraviglia delle meraviglie. Vorrei tanto, tantissimo che Ai pronunciasse questa frase anche nel manga; comunque va benissimo anche qui.
Ho apprezzato veramente moltissimo tutti i passaggi introspettivi di questo capitolo; il rapporto Gin-Sherry è terribile, ma al contempo dannatamente interessante.
Il tonno per conto suo alla fine ce la fa, ad immedesimarsi un minimo (?) o, perlomeno, a non giudicare.
Non mi piace che ancora esiti ad essere sincero, ma è perfettamente IC.
Bravissima, davvero un ottimo lavoro!
Non mi aspettavo che il prossimo fosse l'ultimo capitolo, siamo già alla fine :'(
Leggerò con piacere!
Alla prossima, un abbraccio!

Mari

Recensore Master
10/05/18, ore 18:21

Beh,
non si può scacciare il passato dalla mente,
e lo dimostrano certi pensieri che la ragazza affronta riguardo al suo passato.
Gin è sempre stato un perno dolente per lei,
dato che le ha dato sia amore che sofferenza.
Un miscuglio letale che l'ha resa la scienziata fredda e poco fiduciosa per gli altri.
Alla fine almeno si è un pochino liberata della corazza che sta tenendo addosso,
grazie ad agasa che lo ha preso come un padre,
a shinichi che ha una certa complicità,
a ran la quale è come sua sorella e quindi nutre forte affetto per lei,
ed anche ai detective boys, i quali gli hanno conferito la voglia di avere amici.
Si può dire che non gli manca niente,
ha una famiglia particolare, anche se non equivale a quella biologica.
Un capitolo molto riflessivo dal punto di vista narrativo,
complimenti per le emozioni che le hai fatto provare,
proprio un bel lavoro.
Ci vediamo alla prossima,
con affetto
Shinran amore ^.^

Recensore Veterano
01/05/18, ore 22:30

Nonostante sia un tema già trattato devo dire che la scena iniziale è scritta davvero benissimo.
Si capisce a colpo d'occhio la necessità di quel contatto, quelle sere in cui poteva lasciarsi andare e sfogare la tensione, quelle sere in cui può permettersi di mettersi di fronte a Gin senza paure e magari concedersi qualche battuta in più.
Non c'è affetto in quel rapporto, non c'è nulla di romantico, solo necessità fisica e forse il bisogno di lui di predominare, di averla.

"Dove credi di andare, Sherry?".

Singola frase che cela tutta la sua ossessione.

Come in precedenza ti sposti al presente descrivendo due rapporti questa volta molto diversi, carichi di affetto e di amore “familiare”
C'è Agasa, suo padre. E c'è Shinichi che adora quasi come un fratello (credo, non mi pare che tu qui voglia metterli insieme... magari mi sbaglio) parli di simbiosi, di destino in comune e io la interpreto come un legame di amicizia sincera... sincera... ecco questa parola magari non è molto attinente perchè subito dopo tratti nuovamente un argomento che a me piace molto ovvero le verità che Conan le occulta.
Quei piani bisbigliati con Agasa nonostante la cosa la riguardi personalmente tutto le viene tenuto celato. Non lo trovo corretto e tu ne dai una bella descrizione.

Poi quelle parole che metti in risalto danno un tocco particolare alla storia.

Molto bella anche la parte del confronto, il parallelismo in cui Conan le cela le sue intenzioni, ma lei le cela una verità ancora più oscura.
Purtroppo per la ragazza il piccolo detective non ci mette molto a fare due più due anche se rimane tutto un dubbio che non ha il diritto di soddisfare.

Bellissimo lavoro Ile, come il precedente.
I miei complimenti. A presto.

Violetta_

Recensore Master
30/04/18, ore 19:07

Ciao! Eccoci qui :)
Finalmente Ai riversa tutta la sua frustrazione derivante dall'essere tenuta all'oscura contro Shinichi. Se lo merita anche troppo.
Hai fatto sì che si ponesse domande più che giuste: "E se qualcosa fosse andato storto?"
Va bene che Kudo è un genio, ma dovrebbe sapere che con la vita delle persone non si scherza. Tende a giocare con quella di Shiho nello specifico fin troppo per i miei gusti.
Finalmente, comunque, il tonno ha capito - o almeno sospettato - qualcosa riguardo a Gin. Non vedo l'ora di scoprire come si svolgerà il resto, a quanto pare manca poco. Sono davvero curiosa ^^
Non c'entra con questa storia, ma volevo dirtelo: dopo aver scoperto l'esistenza del narratore in seconda persona con una tua storia (Pieces) ho provato a cimentarmici e niente... ora ne sono dipendente.
L'altro giorno ho iniziato a scrivere in terza persona e mi sono ritrovata in seconda dopo due righe. Non che mi lamenti, sia chiaro, è una tecnica che mi affascina xD In un certo senso è merito tuo, quindi grazie (?).
Alla prossima, spero presto :)

Mari

Recensore Master
27/04/18, ore 17:25

Eh,
capisco perfettamente ad Ai.
Non è facile lavarsi di torno delle brutte esperienze del passato e dei tristi ricordi,
soprattutto considerando quanto male le ha fatto Gin.
Mi spiace solo che ci vanno di mezzo altri,
come Ayumi o Shin.
Beh,
immagino che sia una conseguenza nel ricordare certe influenze avute in giorni trascorsi.
Almeno si cerca di andare avanti per quel che si può fare ovviamente.
Shiho secondo me ha un carattere abbastanza forte che col tempo riuscirà a disfarsi di tutto e a ricominciare a vivere,
già lo sta facendo,
non resta che continuare.
Una bella shot,
complimenti.
Ci vediamo alla prossima,
con affetto
Shinran amore ^.^

Recensore Veterano
23/04/18, ore 07:44

Il riferimento a “incontro indesiderato” è piuttosto evidente e accentua l'alone oscuro -e amaro- intorno a questo capitolo.

La parte descrittiva è impeccabile, pochi elementi e quelle parole che metti in risalto per accentuare le azioni dei due personaggi.

Sherry è attenta, non atterrita, non ha ancora paura. E' perfettamente inserita nella fitta trama dell'organizzazione. Fa il suo dovere, almeno finché la mano di Gin, quel contatto, non la fa vacillare.

Poi si dissolve tutto.

Immediatamente si torna al presente, al professore e a Conan.
Il riferimento al fatto che il bambino le celi sempre la verità mi è saltato all'occhio, è un argomento che apprezzo particolarmente.
Come per bilanciare mosti anche il lato più protettivo del giovane detective, sempre attento alle reazioni della ragazza.

“Hai sognato... qualcosa di brutto?"

Mi ha fatto sorridere questa semplice domanda, posta in modo un po' infantile, come se lui fosse un vero bambino, ma al contempo carica di affetto.

Ripeti poi la parte del contatto, quel calore che Ai ha sempre desiderato ma che adesso teme.
Non dici mai che è successo, lasci intravedere qualcosa me è il lettore che deve leggere oltre le righe,e si avverte l'angoscia, la sofferenza della protagonista.

L'ultima parte, quando fa la doccia cercando di lavare via il suo passato, quando finalmente riesce a dar sfogo al suo stato d'animo, è resa veramente bene, come tutto il capitolo del resto.
Bell'inizio e bel lavoro. Sono curiosa di leggere il seguito.
I miei complimenti. Ciao.

Violetta_

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