Recensioni per
Ossessioni, whisky e oro
di shilyss

Questa storia ha ottenuto 70 recensioni.
Positive : 70
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/07/18, ore 13:41
Cap. 2:

E torno subito alla carica a commentare l'ultima (sigh) parte di questa storia.
Questa parte è stata un po' un colpo al cuore, considerando l'evoluzione del rapporto tra Sigyn e Loki e la consapevolezza che questo non potesse finire bene in alcun modo.
L'inizio, con quel suo riallacciarsi alla canzone Le déserteur, il cui testo è davvero cucito addosso a Loki in questo frangente (e anch'io conoscevo la versione di Fossati, ma ho scoperto di preferire quella originale), è molto toccante e fa ben capire che quelle "fratture" di cui si accorge Sigyn sono molto più evidenti di quanto lo stesso Loki immagini. 

Anche il ragionamento sull'indossare mille maschere, che giustamente Sigyn identifica subito come una ripresa di Pirandello, è molto significativa in bocca a Loki e offre un ottimo spunto per reinterpretare la sua fama di ingannatore multiforme nel nuovo contesto. Tra l'altro, cosa che non ho commentato nella scorsa recensione, anche il fatto di chiamarlo "Lingua d'Argento" per il suo essere poliglotta mi è piaciuto molto come riadattamento – incluso il fatto di aver imparato il tedesco per ripicca verso Odino.

Il crescendo della tensione tra Loki e Sigyn e il modo in cui si attraggono senza provare realmente a respingersi culmina in modo perfetto: la sequenza erotica è descritta magnificamente, senza scivolare né nel melenso, né nel volgare e mantenendo veri e IC entrambi i personaggi. Il passaggio in cui lei trova la sua cicatrice è particolarmente toccante, sia nell'esplicitare la naturale empatia e compassione di Sigyn, sia nella reazione brusca di Loki, che di compassione non ne vorrebbe neanche un briciolo, figurarsi da parte di una donna con un così grande acendente su di lui.
La scena che ho preferito in assoluto è stata la dichiarazione d'amore indiretta di Sigyn, di una delicatezza e poeticità immense grazie all'inserimento del concetto del wabi-sabi, e il modo in cui lei e Loki reagiscono in modo contrapposto a questa evoluzione in un certo senso imprevista: struggimento e affetto da parte di Sigyn; amarezza e rammarico da quella di Loki, con la consapevolezza condivisa che quell'amore non potrà mai trovare sbocchi nella loro realtà.
Bravissima, hai saputo rendere e racchiudere alla perfezione l'essenza entrambi i personaggi in un'unica scena significativa.

E poi si ritorna al presente, a Loki con una doppia sconfitta in tasca, a Sigyn rispedita a Parigi con uno schiaffo fisico e morale, a un responsabile e impettito Thor col fardello di un fratello minore scapestrato per il quale tornerebbe altre cento volte in capo al mondo, a un ultimatum di cui Loki quasi sembra incurante nel suo sentirsi ancora una volta sconfitto e a una Dakar più opprimente e soffocante che mai.
Il finale è in questo senso perfetto: nella decisione di Loki si percepisce quel senso di irrequietezza nervosa caratteristica del suo personaggio e quel suo tipico desiderio inconsumabile di rivalsa, di dimostrare che anche quando perde, in realtà si sta solo preparando a vincere in altro modo. In questo caso, a Parigi. E ci lascia in sospeso, con una mossa degna del dio dell'inganno, a chiederci quali potranno essere gli esiti di questa partita.

Potrei tranquillamente sperticarmi in lodi per un'altra dozzina di paragrafi, ma penso che risulterei solo ridondante, così mi limito a dire che, come sempre, su Loki sei una certezza e ti destreggi con la medesima abilità sia tra gli intrighi di corte nei corridoi dorati di Asgard che tra i saloni da ballo new age di Dakar. Par farlo ci vuole talento, e a te sicuramente non manca e ne fai un uso impeccabile, regalandoci queste perle originali e godibili a tutti, non solo a un singolo fandom. Chapeau, stavolta ti sei superata :)
Un carissimo saluto e un enorme in bocca al lupo per il contest! <3
Spero a presto con altre mirabolanti avventure per il nostro Loki,

-Light-

P.S. Ho notato un solo errore di battitura: le un unghie laccate (4° blocco di testo)

Recensore Master
22/07/18, ore 13:00

Io amo Loki ed eccolo il dio degli inganni e il suo essere che lo rende cosi sexy u.u
Mi è davvero piaciuta la location descritta benissimo. Ogni cosa viene rappresentata in maniera impeccabile.
Di Loki amo ogni cosa il suo essere cosi arrogante e presuntuoso e come sa leggere la mente altrui anche delle persone forti facendo cedere le barriere.
Penso che Sigyn sabbia dell'attrazione che lui provi, ma anche lei è un personaggio difficile da inquadrare con un bel carattere.
Sei stata bravissima e alla prossima :)

Recensore Master
22/07/18, ore 12:57

Eccomi finalmente qui a recuperare questa meraviglia <3
Comincio col dire che, dopo aver finito di leggere questa storia, mi sono trovata a desiderare che vi fosse un seguito, tanto l'atmosfera mi ha catturata e intrigata, e sarei stata disposta a leggere altre cento pagine riguardanti Loki disperso in Senegal (o in qualunque altro luogo, se è per questo).
Ma andiamo con ordine.

Innanzitutto devo farti i più vivi complimenti per la rigorosa cura per i dettagli, che fossero riguardo al clima di Dakar, alla lingua usata, ai vestiti o agli eventi storici. Sono quelle attenzioni che, anche nelle minuzie che potrebbero passare inosservate, danno uno spessore unico alle storie – e lasciati dire che io questo racconto lo vedrei benissimo su carta stampata e rilegata sullo scaffale di qualche libreria.
A questa minuziosità si aggiunge la tua impressionante capacità di reinventare nomi, luoghi, personaggi ed eventi. Nel leggere mi rendevo conto di ripercorrere episodi conosciuti (l'esilio e l'adozione di Loki, il suo straniamento da Odino, la provenienza da una famiglia agiata), ma era come se li scoprissi per la prima volta e quasi speravo che li approfondissi ancor di più, tanto mi è piaciuto il modo in cui li hai rielaborati. Ho amato in particolare il dettaglio delle origini di Loki e il fatto che sia tedesco, per di più nato nell'oltre cortina, quindi in tutto e per tutto un outcast da qualunque punto del blocco occidentale lo si voglia guardare.

Ho trovato ottima la scelta della guerra del Vietnam come sfondo traumatico per Loki, contrapposto all'esperienza bellica di Odino nella Seconda Guerra Mondiale. Ciò pone delle basi molto solide per un comprensibile scontro generazionale tra chi ha combattuto una guerra cosiddetta "necessaria" (per quanto poco senso abbia definire così qualunque guerra) e guidata forse da qualche stralcio idealistico e chi si è lanciato in quella che, più che una guerra, fu un massacro portato avanti per cieco orgoglio.
Ovviamente, sullo stesso argomento, mi ha colpito moltissimo la riflessione su Loki dipinto come reduce di guerra inserito nella viva metafora di un purgatorio dal quale non si trova via d'uscita. L'ho trovata estremamente icastica e universale – e mi pare di aver scorto un'eco montaliana in quel "pallido e assorto", che nel qual caso ho apprezzato tantissimo. Ormai avrai capito che i temi bellici mi affascinano (complici Remarque, Hemingway e Steinbeck) e il modo in cui li tratti tu è superbo.

Passando a temi più leggeri, se così si può dire, l'inserimento di Thanos/Thanossou è stato un colpo di genio, e mi ha colto di sorpresa scoprire che Sigyn fosse la sua figliastra e non la sua amante: la scelta di filtrare tutti i loro primi incontri si è rivelata indubbiamente vincente. E i passaggi in cui lui la osserva, s'incanta a guardarla e si rende conto di desiderarla sono magistrali e (c'è bisogno di specificarlo?) squisitamente IC, così come le loro itnerazioni. Questa Sigyn è stata una piacevole sorpresa rispetto alla versione in cui ci hai abituati in Confessioni, senza nulla togliere a quest'ultima; ha una verve più spiccata e un modo di fare spigliato, risponde per le rime a Thanos(sou) ma conserva quella dolcezza e mitezza di fondo che sono i suoi tratti distintivi.

Le scene tra lei e Loki sono gestite con delicatezza e classe, ma sono esplicite quel tanto che basta per costruire una perfetta tensione tra i due, e il fatto che il tutto sia rievocato sapendo l'attuale condizione di Loki e rendendoci quindi consapevoli che la narrazione non avrà probabilmente un lieto fine, non fa che aumentare la curiosità per questo gioco di incastri tra due personaggi magnifici, che hai saputo come sempre gestire in modo impeccabile.

Devo parlare dello stile? Potrei farlo, ma sai che lo adoro e ammiro tantissimo, metafore, descrizioni, riflessioni e sintassi incluse <3
Chiudo qui questa prima parte di recensione, o rischierei di diventare ripetitiva nella prossima :)

-Light-

 

Recensore Master
22/07/18, ore 00:10
Cap. 2:

Cara Autrice e Musa di ispirazione Caterina, voglio cominciare questa recensione con una proposta (o preghiera, come tu vorrai interpretarla): questa storia magnifica, profonda, ricercata, è diamante troppo bello e grande, per rimanere articolata in soli due capitoli come pietra grezza; sarebbe davvero una cosa bella, per noi Lettori, se tu volessi ampliare la stesura, spingendo la tua visione a seguire Loki a Parigi, da lei, vederlo lottare per la propria singolare visione del mondo e, magari, vincere!
Ho detto "visione del mondo". La allure di cinico disincanto che circonda il nostro Ingegnere é una originale rivisitazione dello stress post traumatico. Penso sia profonda, come visione di una anima tormentata, ma, nello stesso tempo, é fondamentale per comprendere la frattura con il padre adottivo, quel freddo e troppo dispotico Generale. È il passaggio psicologico della maturità, in cui si straccia il velo della sudditanza, si pensa ad alzare la testa dalla obbedienza supina, si ha il coraggio della propria voce di dissenso e si priva di potere ed autorevolezza il Modello ottuso che non coglie il cambiamento.
Sia Loki che Sigyn sono liberi. Il primo, di vivere per se stesso il proprio caos personale, dare sfogo alla inquietudine di una anima poliedrica, un genio visionario, multiforme, affamato di progetti, folle di risultati, ubriaco di vita e di pensieri come solo chi sia scampato per miracolo alla Morte può concepire.
Lei è libera di seguire il proprio cuore, il sottile sussurro dell' arte e del bello, fedele alla propria coerenza, che non vuol dire rigidità di pensiero, ma conseguenzialita' di azione.
Bellissima la consapevolezza di entrambi sul loro rapporto, diversissima, eppure vera. Entrambi hanno paura, lui della noia, lei del tumulto.
È questo il vero Wabi Sabi. La vera crepa sono loro due, così lineare e dolce lei quanto è frastagliato e spigoloso lui.
Per ora sono tristemente belli e la loro relazione fa parte del passato.
Sei piena di poesia, quando ci descrivi il punto di vista di Thor, che ha deciso di seguire la coerenza dell' affetto fraterno: ciò che si costruisce insieme, il rapporto di fiducia, il dialogo, l' affetto, è ciò che davvero conti tra due persone. E penso che, unico genio, il Tenente Colonnello Asgardsson si faccia entrare in un orecchio i borbottii paterni e li accompagni gentilmente all' uscita gemella, senza che si depositino inutili frustrazioni nel passaggio.
Sono veramente soddisfatta di questa tua prima novella di stampo storico.
Spero sia la prima di una lunghissima serie. Un abbraccio alla Fatina e chiedo venia del mostruoso ritardo!

Recensore Junior
20/07/18, ore 10:38
Cap. 2:

Bella le reazione di Loki alla canzone che Sigyn fa suonare. Bella perchè nonostante lui si sia convinto che non gli importi niente di quello che gli altri pensano, nonostante il passato sia stato sepolto sotto strati e strati di ostentata indifferenza, il testo la turba, e lo turba così intensamente da irritarlo.
E toccante e vivida la presa di coscienza di Sigyn sul suo essersi innamorata di lui. E la lucida consapevolezza con cui sa, che Loki mai le apparterrà, che lui l'ha voluta solo eprchè non avrebbe dovuto e che lo perderà, perchè lui non conosce stabilità e la sua natura caotica rifugge i legami di qualsiasi tipo. Sigyn lo sa, e lo accetta. Decide di vivere il momento, consapevole che sta perdendo se stessa e la sua libertà. É coraggiosa, e folle, questa ragazza in versione moderna e mi piace tantissimo.
E analoga l'analisi che Loki fa di se stesso e dei suoi sentimenti, e la frase “riconoscendo nel tono malinconico di Sigyn l’inizio della fine della loro relazione” è il perfetto riassunto del suo animo inquieto. Nel momento in cui sa di possedere qualcosa, non lo vuole più. O almeno così crede.
Perchè Sigyn è diventata qualcosa di più di una preda da conquistare per il gusto di cacciarla e mi è piaciuto molto come Loki forse inconsciamente corregga Thor specificando che “non era una scopata”.
E lo stato in cui ritrova il fratello al bar, quella sottile disperazione che Thor coglie tra l'ironia e la strafottenza del fratello, indicano che sotto c'è qualcosa di più. Perchè è vero che Loki non sa perdere, ma stavolta non si tratta solo di aver subito una sconfitta. Stavolta è diverso, perchè stavolta ha perso lei.
E la fine è davvero perfetta, perchè è talmente palese che Loki sta andando a riprendersi lei, che se ne rende conto persino Thor. E la stizza con cui Loki reagisce alla sua insinuazione è solo un'ulteriore conferma.
Per concludere, è stata un'avventura fuori dal canon veramente azzeccatissima, e questa storia è entrata di prepotenza tra le mie preferite di sempre!!
E ovviamente, cara fatina glitterosa e talentuosa, sei moralmente obbligata e proseguire, ampliare, approfondire le avventure in chiave moderna di questa coppia, sallo!!!

Recensore Junior
20/07/18, ore 09:32

E così eccoti qui, fuori dalla tua comfort zone, come hai scritto tu stessa...beh che dire: e per fortuna che non era la tua comfort zone!!!
No, scherzi a parte non posso che farti immensi complimenti! Questa storia è una piccola gemma, davvero!
Ho amato subito l'ambientazione che hai reso vibrante e intrigante con solo pochi tocchi. E si coglie in sottofondo la cura (maniacale?^^) con cui hai reso tutti i minimi dettagli, dalle atmosfere, ai vestiti, agli accessori (la scena di Loki che si abbassa gli occhiali per osservare meglio Sigyn è un capolavoro cinematografico, sallo!)
Ho ritrovato suggestioni di film che ho molto amato, come l'atmosfera malinconica e piena di rimpianto che anima Casablanca, il desiderio proibito ma incontrastabile del Paziente Inglese, e altre più leggere come la sfrontata strafottenza di eroi in stile Douglas nella pietra verde.
E la trasposizione in chiave moderna dei nostri due protagonisti ti è riuscita in maniera incredibile.
Sono talmente ben calati in questa nuova realtà che hai creato, che trovo assumano in toto vita propria, oltre i limiti del fandom in cui solitamente si muovono. Non sono più solo Loki e Sigyn, ma sono perfetti OC, che potrebbero esistere anche solo in questa storia ed essere comunque vivi e ricchi e intensi, perché li hai resi talmente bene anche solo con poche pennellate che bastano a se stessi.
E a questo proposito ho trovato perfetto l'equilibrio tra i fatti che narri esplicitamente e quello che invece rimane solo accennato, ma perfettamente intuibile appena sotto la superficie.
Il dramma di Loki ne è un esempio lampante: è partito per una guerra in cui non credeva solo per trovare se stesso e il suo posto nel mondo e agli occhi di un padre irraggiungibile, e ne torna invece definitivamente spezzato, lacerato nel corpo come nell'animo. É un uomo che si è perso, questo Loki, e che devastato da una rivelazione troppo distruttiva per poter essere superata, si nasconde nel cuore di un paese senza regole né leggi, dove può abbandonarsi al caos che si porta dentro, senza dover trovare risposte a domande che in fondo non vuole e forse nemmeno può porsi.
E proprio questa sua propensione al caos, questa sua brama di desiderare ciò che non può avere lo spinge verso Sigyn, che è bella ma non più di tante altre, ma è una gemma proibita, che non andrebbe nemmeno guardata. E Loki proprio per questo la vuole. E diventa l'unica lei di cui gli importi.
Ed è stato un tocco molto delicato farne la figlia di questo moderno Thanos, anziché l'amante. Perchè se ne fosse stata l'amante l'avrebbe tradito per stare con Loki, mentre così è comunque legata a lui, ma è libera di fare le sue scelte.
E questa Sigyn moderna mi è piaciuta moltissimo: è più consapevole, più smaliziata. É una giovane donna che sa quello che vuole, e sopratutto non vuole ( il fidanzato soffocante mollato a Parigi...chissà perchè me lo immagino soffocante e meschino? Un moderno Theoric?)
E diventa difficile capire chi sta seducente chi, in questo gioco di brevi incontri che Loki ripercorre con la memoria, e che già si capisce non può finire che in un modo decisamente sbagliato per il futuro di entrambi.
(Recensione modificata il 20/07/2018 - 10:13 am)

Recensore Junior
20/07/18, ore 00:33
Cap. 2:

Ehy!
Perdonami se ci ho messo così tanto ma lo studio chiama,quando riuscirò a dare questo cavolo di esame(cioè mai...) sarò libera di leggere le tue storie quando voglio,ma fino ad allora devo accontentarmi di poter leggere durante le pause,possibilmente senza sentimi troppo in colpa.Per questa ragione ho dovuto leggere i due capitolo separati e quindi invece di pensare a quello che stavo studiando fremevo dalla curiosità di leggere il continuo(Si lo so a cosa stai pensando,sono un caso perso ne sono perfettamente consapevole).
Mi rendo conto che è una premessa inutile,superflua e che non interessa a nessuno,ma io mantengo sempre le promesse date e giustamente dopo tanta dedizione,impegno che hai donato per scrivere questa AU,comprendo la preoccupazione di voler sapere cosa ne pensa il tuo “pubblico” o meglio,in questo caso “i tuoi lettori” .
Vuoi sapere cosa apprezzo di più delle tue storie? Il tuo stile.
Si,lo so,l’ho già detto in precedenza,ma è la peculiarità che attrae di più.Personalmente non amo il genere e ambientazione in cui hai inventato le vicende ma lo stile,la caratterizzazione dei personaggi così ben definiti che non c’è niente da fare ti mantengono attaccata allo schermo e ti trascinano fino alla fine della storia e non riesci a non apprezzarla ugualmente.Traspare con certezza tutta la cura che hai dato alla storia in tutti i suoi minuziosi dettagli,sia storici sia che riguardano l’ambiente circostante come le canzoni scelte,gli abiti di loki e Sigyn.
Balza molto all’occhio anche l’impostazione della narrazione,dall’incontro con Thor loki torna indietro con i ricordi per poi ricollegarsi al presente,un effetto scenico per niente banale da trasportare a parole.
La vicenda in generale mi ricorda tanto un quei vecchi film di James Bond e non,dove il protagonista figo si innamora della bella figlia/fidanzata del cattivo uomo d’affari ricco come anche il finale mi ricorda molto uno di quel genere di film.
Il nostro loki si mantiene loki nonostante le vesti di ingegnere(tra l’altro grazie per averlo reso un mio “collega”,oddio collega non ancora e poi magari incontrassi un tipo come lui all’università Ahahaha XD).
Ho molto apprezzato l’idea di mantenere il dramma che attanaglia la figura tormentata del nostro adorabile Lingua d’Argento:il suo carattere così sensibile da provare sentimenti così profondi,la sua natura mutevole,l'ira,il rancore nei confronti di un padre che non lo reputerà mai degno,il desiderio contorto di ottenere quello che non potrà mai essere suo ma proprio perché non gli è raggiungibile lo desideri oltremodo.In più si aggiunge il trauma post-traumatico da dopo guerra,tema scelto da me molto gradito.
Comunque è un ottimo lavoro tranquilla e ti auguro di essere una delle vincitrici della gara,l’attesa n’è valsa la pena alla fine ;-)
Però non ci lasciare così eh! esigo un continuo(è una minaccia eh...) e un finale felice mi raccomando......*le punta la pistola contro*
Un saluto anche alla fatina dell’ispirazione!
A presto!
(Recensione modificata il 20/07/2018 - 12:35 am)

Recensore Master
20/07/18, ore 00:00

Oh finalmente, cara Autrice e Fatina Adorata! Finalmente una storia in cui ci sia della musica, orecchiabile, discutibile, di protesta, di promesse, di sognante e romantica poesia!
E, poi, finalmente anche una opera storica: un luogo esotico, un pugno di personaggi dipinti alla perfezione nel loro canone più schietto, eppure magistralmente calati in un universo altro ed alternativo, con atmosfere datate, ma non per questo scontate, anzi! Il retaggio storico denota i confini in espansione della tua fervida fantasia che, potente, ingloba usi, società, gossip, rivoluzioni politiche, contestazioni culturali.
Adoro questa storiellina!
Trovo geniale Loki come ingegnere minerario, genio guastatore, dinamitardo e bombarolo, che esegue indagini geologiche, carotaggi di minerali spie di giacimenti auriferi, Gran Visir di tutti gli gemmologi , collezionista di pietre preziose e gemme di altra natura. È un personaggio multiforme, sfaccettato, vivo, che riesce a condensare la storia di quel periodo fondendola al suo personale vissuto. Bellissima la analisi sulle motivazioni del conflitto e della sua esperienza miliziana, più che militare: partecipare ad un conflitto bellico solo per compiacere un uomo, è paragonabile a chi vi partecipi per denaro. Il Generale Odino Asgardsson si sbaglia: Loki non è un disertore; semmai è un mercenario.
Un prezzolato ed ambiguo uomo che ha deciso, dopo aver letteralmente prestato il fianco alla Morte, di servire solo se stesso.
Un uomo finalmente libero? Diciamo libero di scegliersi un pezzo di mondo ove prosperare e far rinverdire, ove mai ce ne fosse stato bisogno, le casse degli Asgardsson.
Il Generale Odino, resta fedele al suo canone, mutando divisa, ma non pensieri: è mirabolante come egli sia così presente in ogni immagine del passato di Loki, pur essendo ad un oceano di distanza.
Una vera perla collegare i natali di Loki durante, forse, il bombardamento di Dresda del 1945. O, almeno, io ho voluto leggere questo, nell' accenno al suo passato di minuscolo profugo, migrante, orfano, con il bagaglio emotivo enorme di essere tedesco nel dopoguerra. Un uomo davvero condizionato dal passato, tutt' altro che libero.
Si parla di libertà e viene in mente Sigyn. È una donna giovane, ma non ingenua, questa protagonista. Una figlia della rivoluzione culturale del 68 francese, in cui i diritti delle donne cominciano a riempire i giornali europei ed alzano la voce alle prime femministe. Sigyn è colta, viaggiatrice, poesia itinerante. Una creatura volitiva, libera da inibizioni, consapevole, palesemente cacciatrice, fedele alla propria anima. È davvero Loki il predatore?
Il calvo tabagista Tanossu' se ne è ben accorto. Ma il nostro rubizzo pelatone nulla può contro il fascino conturbante (ma senza turbante) di Loki "Belli capelli" Asgardsson.
Celie a parte, di cui comunque il brano è doviziosamente dotato, ho apprezzato moltissimo le atmosfere storiche, il cafè chantant dello hotel, le mise di Sigyn, le note di costume della New York dei ruggenti anni 80.
Questa storia merita di essere vissuta appieno, soprattutto perché esigo sapere... Che diamine ha combinato Loki, con gli Olandesi???
Post Scriptum: io amo Thor.
Post post scriptum: giustificare il soprannome di Lingua d' Argento con la dote indubbia di parlare fluentemente cinque lingue è un tocco di genio!
Passo oltre al nuovo capitolo!
(Recensione modificata il 20/07/2018 - 12:06 am)
(Recensione modificata il 20/07/2018 - 12:18 am)

Recensore Master
19/07/18, ore 23:52

Ciaoo!! ^^
Eccolo di nuovo lì, il principe degli inganni, intento a onorare la sua natura beffarda. Una location molto particolare e descritta benissimo, approfondita nei colori, nelle lingue e in tutto ciò che le ruota attorno. Uno scenario solido in cui prende piede l'ennesimo capriccio, se così vogliam chiamarlo, di Loki.
Lui l'ho adorato. Amo come sai dargli profondità, come sai esplorare la sua mente con i suoi pregi che si mescolano inevitabilmente ai difetti, rendendolo il personaggio unico che è. Si strugge per gelosia, per il desiderio di avere, ed è difficile tracciare la linea fra genuina attrazione e la bramosia di fare un torto. Lui è entrambi, vuole tutto e non si preclude nulla.
È da tanto che non mi sento davvero presa quando leggo una storia d'amore, a questo punto credo di aver anche capito il perché. Loki è il tipo di personaggio che mi fa impazzire, è intrigante da seguire nei suoi pensieri contorti che passano dalla ribellione alla passione. Lui che sa essere calcolatore nei metodi di seduzione, dicendo e facendo le cose giuste al momento opportuno per fare colpo. Inevitabile che Sigyn risentisse delle sue attenzioni. Anche lei è un personaggio molto particolare, difficile da detestare seppur così perfetta.
In tutto questo, una narrazione davvero delicata e intima, se si può dire. Riesci a cogliere e a far trasparire l'introspezione di ciascun personaggio in modo superbo e cristallino. Non seguo il fandom, eppure mi pare di conoscere questi personaggi come le mie tasche solo leggendo te!
A presto per la seconda parte~♥

Recensore Junior
19/07/18, ore 16:54
Cap. 2:

*90 minuti di applausi*
MERAVIGLIOSA.
Sono fortemente convinta del fatto che tu debba ottenere il primo posto e non perché sia di parte; credo veramente ti sia superata.
Scrivi, solitamente, delle storie eccezionali ma questa, cara scrittrice, è stupenda.
Prima di tutto i personaggi sono meravigliosamente IC, a prescindere dall'Au. Ho trovato molto carino come hai saputo gestire i nomi e il dramma di fondo che tocca sempre la figura di Loki ma mi sono meravigliata dell'intreccio che abilmente hai saputo creare intorno alle ossessioni del nostro villain preferito: un po' l'ira, un po' la sete di vendetta, un po' la rivalsa e, sempre, quel desiderio contorto verso ciò che non può ottenere se non a caro prezzo.
Ritengo questo tuo lavoro veramente ben fatto, ben strutturato, ben pensato soprattutto, si respira una trama densa frutto di uno studio attento.
Percepivo vividamente l'aria di quel luoghi, sentivo le voci del mercato e i profumi delle spezie e, in questa realtà esotica, ho visto la dirompenza della modernità. La gara poi diventa il filo rosso che lega l'inizio alla fine.
Se il tutto prende spunto dalla conclusione della gara, il cui traguardo è a Dakar, la promessa di un Loki che vuole vederne l'inizio ci lascia con un retrogusto dolciastro sulla lingua che spinge a chiedere "di più" in merito al destino dei nostri protagonisti.
In questi 90 minuti di applausi aggiungo solamente una preghiera: non smettere di scrivere di loro. Il modo in cui ne tratteggi dinamiche e caratteri è così vivido da farli sembrare vivi al di là dello schermo.
Grazie.

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