Recensioni per
Gli Eletti
di PiscesNoAphrodite

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
20/08/22, ore 19:17
Cap. 1:

Carissima,
Inizio scusandomi perché ho l'anima arrugginita – e la ruggine dell'anima tende ad estendersi anche alla penna, per non parlare della chiarezza d'intelletto, che, dalle mie parti, è sempre stata un poco latitante. Dunque, ho l'assai fondato timore che questo mio commento sarà un po' meno coerente di quanto vorrei, e tu ormai sai che ho una certa tendenza a divagare. Prometto che proverò a non ripetermi; pertanto, tieni in conto che tutte le mie considerazioni espresse precedentemente (non contiamo i giorni, i mesi, ehm, gli anni, o il tempo in generale, eh?) continuano a valere, moltiplicate all'ennesima potenza. Mi riferisco al mio immenso apprezzamento per la cura e la coerenza stilistica che, man mano che vado leggendoti, sono identificabili quali caratteristiche ben delineate nei tuoi lavori; per la profonda comprensione – lucida ed obiettiva, ma allo stesso tempo piena di empatia ed umanità – con cui ti approcci a personaggi che sono spesso bistrattati, quando non completamente ignorati, dal fandom; per il mondo il cui gestisci i tempi ed il ritmo della narrazione – alternando momenti di ampio respiro, di una ricchezza descrittiva quasi decadente (che ben si concilia con l'estetismo dei protagonisti), con una progressione scandita, precisa dei fatti, e giri di frasi, osservazioni, un pensiero, una battuta, lapidari, che riassumono in poche parole tutto quello che ci sia davvero da capire di un personaggio.
Mi ripromettevo da anni di iniziare questa storia; non so neppure perché – con tutte le scuse della vita – abbia posticipato sino ad ora. Avevo bisogno di un preteso per prendermi una boccata d'aria e tornare a bazzicare su questi lidi; ti sono infinitamente grata di avermelo offerto, questo pretesto, e di averlo fatto così in grande stile. Perché, vedi, in questa tua ci sono tutti gli elementi stilistici e narrativi che cerco in una storia ideale, in questo fandom.
A me piacciono le fantomatiche resurrezioni, i post-Hades: credo che costituiscano ben più di un facile espediente per mandare le schiere di belloccioni a far festa a tarallucci e vino (come, ahimè, pur spesso succede), ma costituiscano piuttosto il terreno perfetto per interrogare lo status quo, testare i personaggi in una situazione inedita ­– ché, no, morire e poi ritornare, non sembra essere proprio una passeggiata al parco – in cui esplorane i limiti, caratteristiche, e possibili evoluzioni.
Mi piace immensamente il tuo Misty. Mi piace perché rimane fallibile, rimane insicuro, rimane profondamente imperfetto e tutt'altro che nobilmente al di sopra di certe piccolezze (ma poi, chi lo ha detto che bisogna perdonare tutto a tutti, per forza?); ma ha anche il coraggio, la forza – e la luna storta abbastanza – da dire quello che anch'io ho sempre pensato, facendosi carico delle conseguenze. E gli altri zitti. Chapeau a Maskuzzo, che pur avendo un ruolo secondario in questo ricco capitolo di introduzione, si conquista il suo meritatissimo spazio sulla pagina ed è perfettamente caratterizzato.  In un certo senso, però, parlare di personaggi secondai, in questa tua, è quasi inappropriato. Laddove il focus è principalmente centrato su Misty e su Aphrodite (quanto mi piace, il tuo Aphrodite!), tratti tutti – Saori/Athena in primis, ma anche quell'insopportabile vecchio rincitrullito, ehm, dicevo? – con un profondo rispetto narrativo, con imparzialità e temperanza. È una scelta ed è una dote che ammiro profondamente – ed un po' ti invidio, ma nel migliore dei sensi, d'un'invidia buona e salutare! – perché dà spessore e cedibilità alla narrazione, ai rapporti tra i personaggi, ed autentica serietà agli elementi di conflitto. E, non da ultimo, è una scelta che va splendidamente a braccetto con la tua alternanza di voci e persone narranti, perché controbilancia e fa risaltare la fondamentale inaffidabilità del punto di vista interno e dei narratori in prima persona. L'idea è impostata ed eseguita magistralmente.
Questo è un eccellente capitolo di apertura: cattura l'attenzione, ammalia, e lo fa senza espedienti a buon mercato – per fare un esempio tra tanti, particolarmente di moda in questi tempi in cui si scrive letteratura con la massima ambizione di passare per una serie TV :un eccesso d'azione, in medias res, sbattuta in faccia al lettore. No, catturi l'attenzione con calma, bilanciando coerentemente personaggi, plot, e worldbuilding.  Mi importa di Misty, di questo meraviglioso Misty imperfetto ed amareggiato, che non la manda a dire, all'assemblea come al suo caro maestro. Voglio sapere se sarà elevato di rango – ti prego, togli Libra a quel maledetto accecato raccomandato palinculo! Voglio seguire come evolverà, come continuerà sottilmente a maturare. Voglio vedere più del tuo Aphrodite. Voglio continuare a girare un'altra pagina. Il che è tutto quello che un primo capitolo debba ambire ad ottenere.
Un punto di concetto, di contenuto, che mi ha particolarmente colpita, è il seguente. Nonostante il Santuario, come sottolinei, viva come se fossimo ancora nel periodo ellenistico, a volerla tirare sul tardi, ho trovato particolarmente attuale (e, almeno su di me, di grande impatto emotivo) l'ostracismo cui va incontro Misty per aver espresso in pubblico un'opinione – pur fondata sui fatti ed ampiamente condivisa – contraria alla linea di partito. È un tema delicato e ( da buona paraculo o facendo sfoggio di un minimo di pragmatismo à la Aphrodite) non è certo questa la sede in cui io possa esprimere considerazioni sommarie ed inadeguate); ma il modo il cui lo tratti è la cifra della grande narrazione fantasy.
 
Complimenti, davvero. Ci rivedremo presto su questi lidi, appena la vita mi lascerà un attimo di respiro.
 
Un abbraccio forte,
Sherry

P.S. Occhio, credo che ci sia una svista di battitura in:  Il Gran Sacerdote Dohko avrebbe dovuto rispedirti al tuo paese, anche se, probabilmente, non sapresti dove andare senza una dimora e una famiglia che ti attendi... 

 

Recensore Master
13/03/20, ore 14:09
Cap. 1:

Eccomi per lo scambio del giardino di EFP in ritardo mostruoso.
La storia a quanto pare non si svolge coi soliti saint ma con uno di quelli che, nel manga, ha un ruolo marginale ovvero un cavaliere d'argento. Ho apprezzato come abbia esordito di fronte a tutti i saint e alla dea e, per certi versi, ha ragione infondo quei cinque vengono fin troppo glorificati e gli altri invece lasciati perdere.
Direi che, perdere la sua armatura e forse riuscire a prendere una dorata non gli andrebbe tanto male ahaha.
Ho apprezzato sia il linguaggio che usì che è simile a quello della serie sia i pensieri del saint che ricordano molto quelli di vanita che aveva sulla spiaggia quando affronto Seya,
Ciaoo e alla rpossima.

Recensore Veterano
07/03/20, ore 23:17
Cap. 1:

Ciao! Eccomi al primo capitolo!
Effettivamente Saori Lido è ben lontana dall'essere anche solo simile a ciò che dice di essere. La giustizia, in tutta la serie, è ben lontana dal suo modo di agire, non fosse altro per la sua evidente predilezione per il ronzino e compagna a cantante, che non amo molto.
Innegabile che la Dea utilizzi, almeno, due pesi e due misure, o meglio, almeno tre.
Il primo per il ronzino, il secondo per i bronzini, il terzo per tutti gli altri indistintamente, buoni o meno buoni, giusti o meno giusti.
Certo, Misty era fedele a Saga e nello scontro con Seya ci ha rimesso la vita, oltre che la reputazione.
Personaggio particolare, Misty, un vero esteta, più artista che vero Saint nell'anima, ma infine si è sacrificato per ciò il cui credeva, sebbene fosse sbagliato. Sì è poi redento, pare, come tutti gli altri Saints.
Quindi, in teoria, avendo lottato per la Dea, così aspetta un riconoscinento del suo valore, eppure non lo ottiene.
Mi piace moltissimo il modo in cui scrivi, in cui descrivi il suo stato d'animo, che non è facile da interpretare, perché, al contrario della maggior parte delle FF sui Saints (incluse le mie), che trattano di personaggi positivi e molto amati (Albafica, Camus, giusto per citarne un paio a caso ;)), tu scrivi di Misty, che, in partenza è un personaggio negativo e bistrattato, preso in giro platealmente dal ronzino.
Non ho mai amato né ho provato a comprendere lo stato d'animo di questo Saint.
L'ho semplicemente "scordato" reputandola puntata dell'anime noiosa.
Qui invece tu me lo metti di nuovo di fronte, e lo cali nei panni di un'umanità normale, di un Saint si sente messo in secondo piano rispetto a qualcuno che ritiene non essere migliore, che si sente schiacciato da qualcosa che non è stato in grado di raggiungere.
È il suo modo di agire che fa apprezzare il personaggio. Non che di colpo diventi il personaggio che "piace", no, resta comunque quel Misty che mi faceva antipatia, ma più comprensibile, in questi panni, debole di una debolezza reale, che un po' di pena per lui te la fa provare.
Il fatto che sia costretto a rinunciare alla sua armatura mi sorprende, mi sorprende la reazione di Saga, Aphrodite.
Continuo a non sopportare il ronzino, odioso qui quanto nell'anime e nel manga, e devo dire che la tua storia mi piace, il modo in cui scrivi, l'argomento, sono un invito a continuare la lettura.
Devo farti i miei complimenti. Questi Saints non sono assolutamente tra i miei preferiti, ma leggerne è un vero piacere!
A presto! :)

Recensore Veterano
04/03/20, ore 19:24
Cap. 1:


Ciao!
Eccomi qui per lo scambio del giardino, scusami il ritardo, ma a quanto pare da qualche settimana a questa parte i primi tre giorni della settimana sono infiniti e pieni.
Allora, prima di tutto ti dico che adoro come scrivi. Noto che a volte usi un registro aulico, che di solito non mi ispira molto, ma devo dire che come lo usi tu non disturba affatto la comprensione di ciò che scrivi. Anzi, è molto adeguato ai personaggi che hai scelto di muovere e presentare. Sia Misty, che Aphrodite sono infatti belli, ma belli fin nel profondo dell'anima, esteti, artisti e lo stile di scrittura riflette totalmente la personalità dei protagonisti. All'inizio, sono sincera, credevo che a parlare fosse proprio Aphrodite e non il cavaliere di Lacerta, mi hai colta di sorpresa, poi però si scopre che lui è discepolo del cavaliere di Pisces (questa cosa non la sapevo proprio, sono sincera) e in un certo senso dopo aver scoperto questa cosa non mi sono stupita di trovarli così simili. Stavano parlando e pensando proprio come li immaginavo.
Mi sono piaciute molto, in particolare, due scene: la prima quando Misty palesa il suo risentimento per Saori Kido -non Atena- una fanciulla di parte, che vede eroi e comparse e che gli ha ridato la vita, ma non la serenità che letteralmente affoga nella sua frustrazione.
L'altra scena, è quella dove Aphrodite parla con lui di Eletti: esistono gli eroi, i prescelti e gli altri, e a quanto pare loro sono gli altri. è una verità crudele, ma tu questi altri li rendi bene, vivi, dai loro una voce che scalpita, che riflette, che davvero spinge a guardare con occhi diversi i personaggi che solitamente sono più amati.
Misty mi piace e non mi piace: mi piace come lo hai reso, è vero, perfetto, tantibile, e non mi piace come persona, non so se è chiaro. Se fosse uan persona vera, mi starebbe antipatico. Ma come personaggio sia lui che Aphrodite...o Soren, sono magistrali e mi hai messo i brividi. Non mi aspettavo che Pisces intervenisse in favore del suo discepolo per fargli conquistare le vestigia di Libra, che né Saori facesse "ammenda"; dei plotwist intriganti e che mi hanno fatto divorare letteralmente il capitolo e che hanno portato alla ribalta personaggi che non ho mai considerato.
Insomma, non mi resta che farti tantissimi complimenti e scambierò volentieri con te, ancora,perché questo primo capitolo è stato magistrale e non vedo l'ora di continuare a commentare!
A presto,
Ulvinne

 

Recensore Master
04/03/20, ore 14:51
Cap. 2:

Ciao cara e perdona il ritardo.
Ho avuto un po’ da fare ed i tuoi capitoli sono pieni ed intensi. Non sono qualcosa da prendere sotto gamba. SI rischia di non apprezzarli a pieno, di perdere sfumature, e sarebbe un vero peccato.
Leggendoti, ho quasi l’impressione di sfogliare uno di testi che portano alla crescita interiore di un protagonista, indugiando sui suoi pensieri, sulle sensazioni ed emozioni in maniera così chirurgica che, quasi quasi, neppure il più bravo psicologo (o comunque un fine conoscitore dell’animo umano) saprebbe fare. Ho avuto una impressione più netta della differenza tra le potenzialità del punto di vista esterno e della prima persona in fase di narrazione. Con il narratore esterno, almeno per la mia esperienza, è come se si provasse ad aprire e chiudere un cerchio. E’ protagonista non il personaggio bensì la storia. Da te, invece, Misty è reale (Ariel è proprio il nome del canon o è una tua scelta? Ammetto che mi piace molto il suono, in ogni caso. Breve e dolce). E’ un protagonista reale proprio perché così sfaccettato.
In questo capitolo, del resto, Aphrodite compare meno, quasi fosse “di passaggio”. Eppure, le sue azioni pesano come macigni. MI è piaciuto il gesto che ha avuto nel coinvolgere Death Mask per metterlo a parte della notizia. L’avesse fatto chiunque altro, quel prendergli il mento per avvicinargli l’orecchio, non lo so, oltre che lezioso sarebbe stato strano. Invece, nel modo naturale che hai tu di dare vita ad Aphrodite, diventa solo un modo particolare di quel singolo personaggio, un modo di agire che aumenta il fascino del dodicesimo custode senza mai sminuirlo. Per non parlare poi dell’effetto della sua azione. Potente l’affermazione al compagno d’armi. Vedi di non tenere la bocca chiusa. Aphrodite vuole che se ne parli. Qui inizio ad ipotizzare a braccio. Perdonami se prendo qualche granchio. Il cavaliere sa che Misty ha bisogno di qualche bella spinta per scrollarsi le sue remore, l’inquietudine che lo ha colto dal suo risveglio. Pretende che gli altri sappiano. Probabilmente, conoscendo l’ambiente ristretto del Santuario (che qui, giustamente, assomiglia un po’ alla dinamica delle vecchie comari di paese… come effettivamente è pure nell’anime, tra l’altro), non vuole tanto dare una cassa di risonanza alla cosa, quanto far sentire a Misty la vicinanza dei suoi fautori. Aphro sa che parecchi cavalieri d’argento hanno stima di Misty ed è sicuro che la messa a conoscenza della cosa non avrebbe fatto altro che rinsaldare il loro affetto e stima (vedi Perseo per gli allenamenti ed Algol che prova comunque a parlare al giovane). Insomma, Misty ha bisogno di un po’ di sana fiducia in se stesso. Oltre che di un “calcio nel sedere” per non tirarsi indietro. Spero in ogni caso di non aver frainteso gli intenti del maestro.
In ogni caso, mi sembra però che, volente o nolente, Misty sarà costretto a buttarsi letteralmente nell’arena, mettendosi in gioco. Niente di meglio che l’azione diretta, soprattutto se sotto gli occhi di tutti, per una redenzione completa.
MI sono lasciata l’inizio per la fine. Ammetto che la scena della biblioteca, tra Misty e Camus, ecco, mi ha fatto sorridere. Perché quei due sono incapaci di comunicare, seppur per motivi diversi. Davvero, so che la scena doveva avere pathos. Me la sono immaginata però come osservatrice esterna. Ho avuto l’impressione che una sberla a testa non ci sarebbe stata male, cocciuti come sono.
Per il resto, come sempre, ottimo lavoro 😊

Recensore Master
22/12/19, ore 15:26
Cap. 1:

Carissima buongiorno. Il tuo capitolo è così ricco che me lo sono riletto con un po’ più di calma.
Hai uno stile aulico che, più che con Saint Seiya in genere, si sposa perfettamente con i personaggi del fandom che hai scelto di approfondire. Il loro gusto di esteti si traduce perfettamente nei particolari che colgono del paesaggio e dell’architettura del luogo, nel modo in cui li gustano e descrivono. Due caratteri solitari i tuoi protagonisti, che si aprono a pochi scelti. Simili ma non certo uguali.
Con Misty ho rivisto chiaramente un ragazzo giovane che, se fosse stato più tempo immerso nella vita, avrebbe forse espresso le sue giustissime rimostranze nel modo adatto, che si confà all’ambiente ricco di apparenza che è il Grande Tempio. Soprattutto perché i suoi parigrado, chiaramente, la pensano come lui e si adoperano nel modo migliore per proteggerlo. Purtroppo, da che mondo è mondo, bisogna cercare alleati per rendere la propria voce convincente ed altisonante.
In un certo senso, scaldare l’anima passa per le azioni che smuovano un sentire comune. Certo che, per una persona dedita alla meditazione ed alla ricerca della perfezione, non si tratta di una sfida semplice. Tuttavia, la sua presa di posizione aperta e cristallina, netta e tagliente, ha comunque la capacità di smuovere gli animi. Misty ha alla fine trovato la sua strada per esprimere chi è, riportare sul giusto piano la giustizia.
Mi ha colpito il fatto che questa Athena, all’inizio così giovane e cieca da elargire lodi e favori ai soliti noti, sia comunque in grado di riflettere, provando una certa empatia, capendo, arrivando a fondo. E’ una Atena umana che capisce di aver sbagliato e cerca di risolvere, riuscendoci anche in un certo qual modo, alla fine.
Ho apprezzato meno Doko, lo ammetto. Qui vecchio bacchettone è un epiteto che gli calza a pennello, soprattutto all’inizio.
Hai saputo dipingere poi bene, con poche pennellate, i Gold più importanti.
Gemini è magistrale, davvero. Così come il confronto che ha con Misty, dove è chiaro il motivo del perdono ricevuto, di tutta la sua luce. C’è talmente tanta luce che quasi sembra finto :) Nonostante ciò, pure lui sa riconoscere il valore intrinseco di Misty, senza dubbio. Ci sarebbe invece da stendere un velo pietoso su Seiya e compagnia. Del resto, tu li presenti in un ottica diversa ma con le movenze spiccicate esatte dell’opera. Per la prima volta, qualcuno pone l’accento sul fatto che, forse non è tanto imbattibile, quanto fallace nei suoi giudizi. Si crede arrivato, insomma, a differenza del tuo giovane cavaliere che appare in rinascita, in tutti i sensi. Dalla semplicità con cui ammette che non si riconosce in una Atena fragile come Saori, fino al dubitare delle proprie capacità. Sa mettersi in gioco ed è anche a tratti tenero questo sgretolarsi delle proprie certezze. Si avverte chiaramente che qualcosa sta crollando per essere riedificato più magnifico e duraturo.
Solo che, come ogni processo di questo tipo, sarà forse lungo e sicuro non indolore.
Per il momento, sembra che passerà da uno scontro che gli darà la possibilità addirittura di scendere in lizza per le sacre vestigia d’oro. Solo che ora, compreso l’errore, Misty ha la possibilità di raggiungere il settimo senso. E se ci arriva (perché non dovrebbe?) per gli altri contendenti nulla sarebbe più tanto scontato.

Molto profondo il rapporto con Aphrodite. Il loro essere fratelli. Anche se ammetto di preferire forse il minore. Più limpido nei giudizi. Pesci si affeziona comunque molto a chi gli è vicino ma non so, preferisco chi si mette più in dubbio. Per ora, lui è ancora troppo sicuro di sé. Anche se questo potrebbe essere un giudizio parziale.
Alla fine, vorrei citare il titolo. Bella la doppia lettura che ne danno il santo dei Pesci ed Atena. Rassegnata la prima, neutra la seconda. Siano le gesta, a far pendere l’ago della bilancia verso una lettura di più alto valore, nel bene o nel male.
Spero solo di aver scritto una recensione degna. Tu ne hai tantissima di carne al fuoco. Spero di averti reso almeno un po giustizia. Alla prossima :)

Recensore Junior
09/08/19, ore 19:48
Cap. 1:

Non pensavo ci avresti mai deliziato con una long, ma non sono mai stato così lieto di sbagliarmi! E' bello ritrovare questi personaggi che ormai hai fatto tuoi, elevandoli e facendogli dono di un carattere e di un'etica appena accennati nell'opera madre. Come sempre il tuo stile è pregevolmente ineccepibile, e tra le descrizioni a regola d'arte e le descrizioni psicologiche intense, il racconto prende magicamente vita.
Ti faccio un plauso in particolare per il cambio di POV che all'inizio mi ha un po' spaventato: narrare in prima persona personaggi pre-esistenti è una cosa che richiede non poca maestria, ma tu hai saputo dare sfoggio di tutta la tua abilità nell'esplorare l'animo di diversi individui.
Davvero, complimenti per questo ritorno in grande stile!

Recensore Master
29/06/19, ore 17:11
Cap. 5:

Eccomi qui a recensire l’ultimo capitolo. La decisione di Dohko era prevedibile e tutto sommato ben motivata, scegliere in base all’esperienza ha un senso, anche se io fino all’ultimo avevo sperato avesse cambiato idea.
Ma in effetti sarebbe stato troppo facile, quindi mi ha tenuta in sospeso fino alla fine a sperare accadesse qualcosa all’ultimo momento. La scelta da parte dell’armatura è stata una bellissima sorpresa, non solo perché, come ti ho detto, tenevo per Misty (e visto che si avvicinava la fine avevo quasi perso le speranze XD), ma perché il fatto di essere stata fatta dall’armatura stessa le dà un valore assoluto sicuramente superiore a quella fatta da un uomo. Nessuno poteva più aver niente da dire!

In tutto questo si vede chiaramente il cambiamento che ha avuto Misty nel corso della storia, quanto le esperienze e il rifletterci sopra lo abbiano fatto maturare. In proposito mi è piaciuto molto il momento in cui, poco prima del verdetto che già prevede, si ripromette di onorare la costellazione che già rappresenta. Non si tratta di un’accettazione passiva, mera conseguenza degli eventi, ma di un cambio di atteggiamento generale che poi viene spiegato nel discorso che fa ad Algol; il vero valore è in ciò che si è e non in come si appare, non è un’armatura d’oro a rendere una persona migliore.

Molto sentito il dialogo tra Misty e Aphrodite, (il mettere sul tavolo Il Principe Caspian mi ha fatto sorridere, perché è un’idea geniale che dimostra anche una certa classe) e la rottura che ne deriva sembra comunque molto sofferta. Tutto questo porta Aphrodite a farsi un esame di coscienza, si rende conto di aver trascinato Misty in questa storia solo per il suo ego, finendo per metterlo in una situazione difficile. Forse tutta questa storia è servita un po’ anche a lui. La parte finale è bellissima e commovente, carica di dolcezza.
Ed è vero, Misty si è meritato ogni cosa.

Ti rinnovo i complimenti per questa bellissima storia. Come ti ho già detto adoro il tuo modo di scrivere, elegante, raffinato e molto scorrevole; è come leggere un racconto narrato con una voce tranquilla attenta a prendersi tutto il tempo necessario per descriverne ogni aspetto. Ed è bellissimo immergersi nella lettura e non trovare neanche una parola fuori posto, e soprattutto percepire perfettamente gli stati d’animo dei protagonisti. Complimenti ancora. ❤️ ❤️ ❤️

Ciao!

Recensore Master
28/06/19, ore 11:38
Cap. 4:

Ho appena finito di leggere questo capitolo, bellissimo e molto intenso. <3

Misty si è risvegliato privo di parte della memoria. Aphrodite lo mette di fronte alla realtà senza giri di parole, ritenendolo il modo migliore per affrontare la situazione; potrebbe sembrare un atteggiamento severo ma vediamo che allo stesso tempo cerca di fargli percepire il suo affetto e la sicurezza che gli starà vicino. Aphrodite lo sto adorando e in proposito voglio dirti che ho davvero apprezzato, sia qui che nei capitoli precedenti, l’eleganza e la raffinatezza con cui l’hai caratterizzato, è stato reso benissimo. E molto bello è anche il rapporto che c’è tra loro due.

L’angoscia di Misty in questa nuova situazione è perfettamente leggibile; inizia a cercare i suoi ricordi in oggetti che non dicono molto e poi qualcosa comincia a tornargli in mente. Sono ricordi frammentari, stati d’animo: l’invidia nei riguardi dei santi di bronzo, il risentimento verso Athena, tutte cose che non lo aiutano molto. Cerca di ricostruire se stesso attraverso ciò che gli viene raccontato dagli altri santi d’argento ma poi viene il momento in cui Algol forza la mano e questo lo fa inorridire. Poi ricorda che al torneo indossava gli indumenti che lui gli aveva preparato, si rende conto che avrebbe potuto intuire ci fosse qualcosa tra loro, ma non lo voleva accettare. Mi è piaciuta quest’aura di ansia, se si può chiamare così, nata dalla mancanza di ricordi e poi dalla paura nei confronti di essi. È uno stato d’animo descritto molto bene e che accompagna buona parte della lettura.

E poi, nella vasca della Dodicesima Casa, tornano dolorosi i ricordi della sua sconfitta contro Seiya, accompagnati dalla consapevolezza fosse stata causata inizialmente dal suo sentirsi superiore, ma allo stesso tempo, della situazione ambigua nella quale si era trovato, combattendo in nome di una dea che all’improvviso si era vista contro. Anche qui le descrizioni sono molto belle, in particolare ho trovato molto toccante il ricordare i dettagli del momento della propria morte.

Riguardo allo scontro con Shiryu, mi è piaciuto molto sia stato raccontato in prima persona attraverso i ricordi di Misty, in questo modo ogni azione viene raccontata assieme al suo stato d’animo e tutto diviene molto reale e molto coinvolgente. I suoi ricordi arrivano alla conclusione del combattimento, quando crolla e vede Shiryu rialzarsi e questo ci lascia con molti interrogativi, perché Dohko ha decretato una situazione di parità? C’è qualcosa che Misty non ricorda o il Sacerdote ha fatto delle deduzioni guardando il combattimento?

In questo capitolo mi è piaciuto anche il personaggio di Dohko che ha avuto una sua evoluzione dall’inizio. Nel primo capitolo emergevano soprattutto la sua imparzialità e la sua preferenza per Shiryu, che sembrava fondata solo su motivi personali, adesso si vede che sta apprezzando anche le qualità Misty. Questo cambio di atteggiamento denota una grande apertura mentale, che spero continui perché io faccio il tifo per Misty! 

Alla prossima!!

Recensore Veterano
19/06/19, ore 18:30
Cap. 5:

Ciao carissima! Questo capitolo mi è piaciuto particolarmente e mi ha tenuta col fiato sospeso fino alla fine. Mi ero convinta, da ciò che aveva detto Dohko a Misty nel capitolo precedente, che avrebbe scelto lui per l'armatura d'oro, invece così non è stato. Ci sono rimasta più male io di lui. Rispetto al Misty del primo capitolo è lampante il cambiamento, la crescita che ha fatto, molto plausibile e graduale. È diventato più adulto e lo ha dimostrato accettando con diplomazia la scelta del sommo, senza lasciarsi andare a facili accuse di favoritismi, anche quando incitato dai parigrado.
Bellissimo il colpo di scena finale, molto riuscito. Non mi sarei aspettata né la scelta di Dohko né quella dell'armatura. Hai descritto benissimo la scena: la tensione, l'imbarazzo, il malcelato fastidio di Shiryu, le risatine alla tutina rosa di Misty (ennesimo puerile tentativo di screditarlo). E alla fine lo ha messi tutti a tacere, grandissima soddisfazione immagino sia per te che per chi è arrivato fin qui a leggere.
Non mi è sfuggito l'adorabile cameratismo di Asterion e la "riappacificazione", quasi sottintesa, con Algol. Per non parlare poi della scena finale. Il rapporto che hai costruito tra Misty e Aphrodite mi è piaciuto dalla prima OS e questo bacio conclusivo non è che il sunto di tutto quello che hai creato tra loro. Un affetto e stima reciproci, un'attrazione platonica che deriva dalla constatazione dell'innegabile oggettiva bellezza dell'altro, una subordinazione che è andata scemando di anno in anno. O almeno questa è stata l'interpretazione puramente soggettiva che io gli ho dato.
Questo capitolo, come anche il precedente, è stato decisamente più scorrevole degli altri, pur mantenendo un linguaggio aulico e idoneo all'argomento.
Ti faccio i miei complimenti, spero di leggere altro di tuo.
A presto 😘

Recensore Master
17/06/19, ore 20:49
Cap. 3:

Ciao! Ho finito di lettggere questo capitolo qualche giorno fa ma non avevo trovato il tempo per scrivere una recensione. Più che alto odio scrivere dal cellulare per cui devo essere per forza a casa davanti al pc. XD
Bene. Da dove comincio? Anche questo capitolo è stupendo!
Come sempre si bravissima nelle introspezioni, hai descritto benissimo gli stati d’animo sia di Misty che di Aphrodite. Poi mi piace in maniera particolare come riesci sempre a mostrare la lor emotività nascosta sotto il solito atteggiamento apparentemente arrogante o distaccato.
Mi è piaciuto vedere un aspetto più personale di Misty come il leggere e apprezzare le Cronache di Narnia, questo bisogno di rifugiarsi in un mondo fantasioso e sicuro lontano dalla realtà che lo circonda. Lo stesso vale per Aphrodite e la sua paura di volare, una debolezza che non ci si aspetterebbe da un Cavaliere del suo calibro. Mi sono divertita a leggere la sua impazienza durante il decollo, l’apatia nella quale si rifugia durante il volo e, in generale, il suo rapporto con i viaggi. :D D’altra parte, per una persona abituata per anni a piantonare una casa e curare un roseto, un viaggio è un bel cambiamento che lo allontana da quelle che, giustamente, hai descritto come abitudini assicuranti. Mi è piaciuto leggere di questo aspetto della sua personalità. Capricorn inoltre è molto carino e un amico premuroso, mi piace il rapporto che hai descritto tra loro, il loro capirsi al volo senza parlare mostra quanto siano in sintonia l’uno con l’altro.

In questo capitolo si sottolinea ancora di più il bellissimo rapporto tra Aphrodite e Misty, il loro affetto reciproco. Il modo in cui Aphrodite si prende cura di Misty è molto dolce, come lo è la sua preoccupazione riguardo ai ricordi perduti.
Il finale del capitolo è molto toccante: il momento in cui Misty si risveglia mette anche un po’ di ansia, il suo guardarsi attorno senza comprendere, ricordare il volto di Aphrodite senza riconoscerlo, è tutto reso molto bene. Immaginarlo disteso raggomitolato su se stesso con la rosa tra le mani è davvero commovente.

Complimenti per questo altro bellissimo capitolo. Alla prossima!!! 😊

Recensore Veterano
17/05/19, ore 18:13
Cap. 4:

Ciao cara, perdonami ma ho controllato solo ora lo stato dell'aggiornamento delle storie seguite.
In questo capitolo vediamo Misty privato dei suoi ricordi più recenti, della parte più matura di sé, riacquisire nel giro di pochi giorni ogni dolorosa consapevolezza che aveva avuto anni per "smaltire". Si evince bene, da ogni riga, l'angoscia che prova, che spiega anche la sua reazione alle "avances" di Algol. Quella scena in particolare è stata molto forte ma anche molto bella, Misty ha dimenticato i loro trascorsi ma è evidente che l'attrazione sia ancora presente tra i due. Algol perde le staffe, nel vedersi privare all'improvviso di qualcosa che era stato ormai abituato ad avere senza dover chiedere. Credo che Misty sia troppo severo nel giudicarsi al riguardo, ma credo sia compatibile con la mentalità di un Santo di Atena. Per quanto mi riguarda spero possa far pace con l'idea di aver avuto una relazione con lui e tornare sui suoi passi, non è un rapporto prettamente romantico ma forse, come ti ho già detto, è per questo che mi piace.
Mi è piaciuto anche particolarmente il mutato atteggiamento di Dohko nei confronti di Misty, credo si sia totalmente ricreduto sul suo conto, un'evoluzione che avrei faticato a prevedere al primo capitolo e che denota una grande apertura mentale.
Le premure di Aphrodite sono sempre adorabili, per lui riesce a mettere da parte persino la consueta severità con cui usa opporsi alla vanità di Misty, è forse la prima volta in cui lo vedo dirgli che è bellissimo?
Ho apprezzato molto il tuo aver ripreso la scena dello scontro con Sirio nei ricordi di Misty, mi piace quando l'intreccio non segue strettamente l'ordine temporale degli eventi. In un primo momento avevo creduto che l'avessi saltata, volendo mantenere il genere della storia strettamente introspettivo, invece l'hai raccontata attraverso i suoi ricordi, quindi rimanendo comunque nell'ambito dell'introspezione, nonostante si tratti di una scena d'azione.
Una breve nota va anche al momento in cui Misty spacca un bicchiere con le sue stesse mani dalla frustrazione e poi sviene alla vista del suo sangue, ha un che di estremamente comico.
Questo capitolo mi è parso più scorrevole degli altri, seppur non venga meno la tua cura per i dettagli (come ad esempio nella scena della cena tra Misty e Aphrodite) ed il lessico è sempre molto appropriato.
Al prossimo capitolo! :*

Recensore Veterano
10/04/19, ore 19:13
Cap. 3:

Ciao! Ho visto il capitolo qualche giorno fa ma ho dovuto aspettare di avere a disposizione tutto il tempo che merita per essere letto e recensito.
Partiamo dalle note comiche: mi ha fatto sorridere il fatto che Misty legga le Cronache di Narnia ed anche la paura di volare di Aphrodite, non me la sarei mai aspettata però devo dire che si sposa bene col personaggio.
In questo capitolo rendi ancora più esplicito il meraviglioso rapporto tra Aphrodite e Misty, entrambi fanno i duri ma tengono l'uno all'altro esattamente come se fossero davvero fratelli. È bellissimo il modo in cui Aphrodite, di ritorno dal suo viaggio, sia in pensiero per Misty ed anche come si sforzi di pensare a cosa possa fare per fargli tornare i ricordi. Per quanto riguarda quest'ultima condizione, è qualcosa che mi genera sempre un po' di angoscia e malinconia, molto di più della morte di un qualsiasi personaggio, un Misty privo di tutto ciò che lo rendeva Misty è un potenziale pericolo per se stesso e sono curiosa di vedere cosa combinerà in questo stato.
Sono contenta per l'esito dello scontro (una vittoria sarebbe stata troppo scontata) e per il fatto che Misty sia stato rivalutato dal Sommo Sacerdote: il trattamento che ha ricevuto nel primo capitolo mi ha lasciato amareggiata ed aspettavo con trepidazione il momento in cui ci sarebbe stata la sua rivalsa.
Dulcis in fundo: ho trovato stupenda la descrizione, seppur appena accennata, dell'amplesso notturno di Misty ed Algol, sia perché amo le relazioni prive di romanticismo, sia perché trovo tu sia riuscita a renderla una scena quasi onirica, tanto che anche il ricordo che Misty ne conserva al mattino è sfumato, fino a fargli dubitare che fosse realmente accaduto. Ti avevo già consigliato di dare più spazio allo yaoi (o shounen ai) nelle tue fic ed ho molto apprezzato questa scena, ovviamente spero di leggere altri approfondimenti sulla relazione tra i due.
La prosa è, come sempre, favolosa. In particolare mi ha colpito moltissimo l'incipit di cui ti riporto solo una frase per non allungare troppo la recensione: "All'orizzonte, oltre il peristilio di bianche colonne che delimitava il perimetro poligonale del Tempio, il chiarore del giorno investiva il culmine delle architetture sacre e la valle. Ma lo sfondo che si stagliava oltre quei picchi dorati virava in tonalità sempre più vaghe, diradandosi fino a divenire tale a bruma lattiginosa, incolore. Simile ai margini inconsistenti di un sogno..." Superlativo, sembra letteratura classica, hai un utilizzo delle parole che mi sorprende ogni volta e mi fa sentire anche in difetto. Grammaticalmente anche mi sembra sia tutto a posto e in un capitolo così lungo è indice di grande attenzione e dedizione, ti segnalo giusto questa frase in cui quel "potersi" mi sembra un po' pleonastico: "la possibilità di potersi congedare".
Ora ti saluto, spero di rileggerti presto! <3

Recensore Master
24/03/19, ore 14:10
Cap. 1:

Eccomi qui **
Avevi dato precedenza a questa storia, quindi mi cono buttata u.u Visto che è la prima volta che leggo qualcosa di tuo, faccio una premessa: io non ho una grandissima conoscenza del fandom, ma oramai leggo quasi sempre fanfiction su Saint Seiya, quindi mi è tutto enormemente familiare.
Detto ciò, non posso che farti i miei più sinceri complimenti per come scrivi. Davvero, lo ammiro molto. Ho trovato il tuo stile molto elegante, ma affatto pesante. E l'ho trovato dannatamente evocativo, altra cosa che mi è piaciuta tantissimo. Mi sembrava di essere lì con i personaggi a vedere ciò che anche loro vedono. Il tuo non è solo un alternarsi di pov, ma alterni anche (o almeno, in questo primo capitolo è stato così) la prima persona alla terza e funziona. Io non sono una grande fan della prima persona, ma nel tuo caso l'ho adorato, perché appunto mi ha aiutato ad entrare totalmente nella testa dei personaggi. Venendo proprio ai personaggi, hai fatto una loro introspezione davvero splendida e profonda. Il personaggio di Misty mi sembra incredibilmente forte, ma anche fragile, sono rimasta stupida nel suo voler dire a tutti i costi che "Athene non lo rappresenta", cosa che avrebbe potuto portargli non pochi guai, ma alla fine così non è stato, per fortuna.
Anche Aphrodite mi è piaciuto tanto, pare quasi una figura etera per come lo hai presentato e descritto.
Ah, poi non ho detto un'altra cosa: sono una fujoshi incallita, quindi mi fa piacere sapere che ci sarà qualcosa tra loro due (o almeno lo spero, perché li shippo parecchio e visto che il tipo di coppia è shonen ai, già la mia fantasia vola).
Oltre ciò, penso che la qualità di questa storia sia moooolto alta. Si vede che c'è un duro lavoro dietro, una cura particolare nei dettagli. E anche se il capitolo è corposo, a me personalmente non ha pesato, ero troppo trascinata dalla lettura per accorgermene. Inoltre non ho avuto alcun problema a capire le dinamiche, pur essendo abbastanza estranea.
Davvero, sei stata una gran bella scoperta e penso di essermi un po' innamorata del tuo modo di scrivere.
E' stato un piacere, a presto **


~ Nao

Recensore Master
10/03/19, ore 14:03
Cap. 2:

Finalmente sono riuscita a trovare un po' di tempo per andare avanti con la lettura. :)

Anche questo capitolo è intriso di sentimenti, la sofferenza e il tormento interiore di Misty sono quasi palpabili. C'è un senso di inquietudine che accompagna tutto il racconto, mescolato a un malessere verso l'ambiente circostante dove tutti sembrano essergli ostili. Si vede dallo scambio con Aquarius nell'apparente tranquillità della biblioteca, gli atteggiamenti nel refettorio, i discorsi dei bronzini.
Emerge proprio la dignità di questo cavaliere che ricorre a tutta la sua forza interiore per celare la sua sofferenza dietro un distacco apparente.

Ho adorato il comportamento di Aphrodite, la calma e l'atteggiamento di superiorità che riesce a mantenere con i bronzini, le parole che dice a Shiryu, per quanto possa capire il suo punto di vista.

Seiya è sempre... esuberante. Mi piace come hai descritto i suoi sentimenti; emerge proprio il suo modo di essere, non so come spiegarlo ma è come se tu avessi usato un ritmo diverso nello scrivere questa parte. E ti è riuscita benissimo.

Il colloquio con Dohko è molto significativo. Mi piace vedere come Misty abbia cercato di reagire con dignità all'atteggiamento duro del sacerdote, che lo sminuisce con le sue parole. Lo lascia fare, non ha scelta, ma il suo conflitto interiore è evidente e doloroso. Anche fatto dell'essersi immedesimato inconsciamente nelle caratteristiche con le quali sapeva di essere ritratto dagli altri fa riflettere su quanto doloroso e conflittuale sia stato spesso il suo rapporto con le persone che gli stanno attorno.
E mi è piaciuto vedere Dohko ammettere con se stesso di aver visto in lui il giusto equilibrio e la totale assenza del male nel cuore, almeno è consapevole di essere imparziale. :D

Poi l'incidente in allenamento. Mi ha colpita il momento in cui si risveglia e prova freddo ricordando la sua morte, come l'accenno alla legge del contrappasso quando parla ad Algol. Tornare in vita non vuole dire liberarsi dal passato. Ed è proprio a causa di questo che si ritrova a fare un paragone con Shiryu e distrarsi provocando l'incidente. Il tutto lo porta a riflettere sul fatto di non aver migliorato le sue capacità, lo fa sentire ancora più inadeguato.

Un altro bellissimo capitolo pieno di emozioni. Complimenti davvero.
Alla prossima!!!

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