Recensioni per
Vorrei cantare il canto delle tue mani
di padme83
Ciao, avevo questa raccolta di Drabble da un bel po' nella lista di storie da leggere (più precisamente, dall'ultima tua storia che ho recensito), sempre nell'intento di recuperare tutte le storie sulla Grindeldore che hai scritto. In realtà ho letto già da qualche giorno, non starò qui ad analizzare tutte le Drabble nello specifico, ma volevo semplicemente dare un piccolo segno del mio passaggio. |
Quando credo che non riuscirai a stupirmi di più, tu lo fai e in un modo inatteso e di grande impatto emozionale. In questo Patto di sangue Albus e Gellert si uniscono e così il loro legame diventa anche simbiosi mentale oltre che fisica. Sono attimi intensi di totale compenetrazione l'uno nell'altro, diventano una cosa sola, si completano a vicenda. Già nelle storie precedenti la loro unione andava sempre molto al di là di quella fisica, Albus e Gellert si appartenevano perdendosi l'uno nell'altro, e in questo Patto di sangue riescono a unire, per un istante, anche le loro menti e sono veramente la stessa persona, portando all'estremo ciò che per loro era già naturale. |
Una meraviglia anche questa breve storia, dove, a dispetto di quello che avevo scritto nella scorsa recensione, quello che guida il gioco sembra proprio Gellert. Incatena lo sguardo di Albus (si nota quanto ami il gioco degli sguardi tra gli amanti?), lo attira a sé, gli chiede, o magari gli "ordina" di restare con lui, di stringerlo ancora. Il tremito e la frase finale fanno capire quanto sia immenso l'amore tra i due personaggi, non si tratta solo di attrazione, sesso, sensualità, ma un vero amore che va oltre la fine del tempo, che è ora e per sempre, che annulla Albus e Gellert in un solo essere. |
In questa storia le protagoniste sono le mani, come vuole la Challenge, ma io ci ho visto tanto anche l'importanza degli occhi. La bellezza di guardare la persona amata, di cercare sul suo volto le espressioni del piacere, dell'estasi. Intrecciare lo sguardo a quello dell'amato mentre fanno l'amore, l'abisso celeste degli occhi nello splendore della passione. Forse avrò sbagliato l'interpretazione, ma io sono rimasta colpita soprattutto dal risalto dato allo sguardo e all'espressione degli occhi! |
Ciao! Ti avevo detto che volevo leggere ancora le tue storie ed eccomi qui... in realtà ti confesso che mi ero un po' persa, perché per motivi di tempo (ovvio!) tu organizzi le tue storie in piccole raccolte di flashfic e io non riuscivo a ritrovare dov'ero rimasta! |
Beh, a quanto pare finalmente i due innamorati si sono trovati e hanno passato la loro prima notte insieme (o forse non è la prima, ma io ho avuto questa sensazione per via della domanda angosciosa di Gellert ad Albus «Giurami che non sei un sogno, o un’ombra.»). E' come se Gellert non riuscisse a credere che, finalmente, si trova tra le braccia del suo amore, ha bisogno di sentirlo giurare, di sentirlo fisicamente su di sé ma anche a parole, giurare che non è solo un sogno. Il desiderio è stato così a lungo trattenuto che non si riesce a credere che si sia finalmente avverato, la passione non basta, c'è bisogno di rassicurazione, di carezze, di abbracci. |
Ciao! E' davvero molto tempo che non torno a leggere e commentare queste tue storie, forse anche perché le drabble non sono proprio il mio genere... cioè, ammiro chi, come te, riesce a scriverle e a condensare in poche righe tutto un universo di emozioni e sentimenti, ma io sono una logorroica, sia nelle storie che nelle recensioni, e finisco per sentirmi a disagio quando mi accorgo che il mio commento è più lungo della storia stessa! 🤣 |
Quanta intensità. Bellissima raccolta di drabbles. Racchiude tutte le loro sfaccettature, dalle più oscure alle più luminose. Il lessico scelto è impeccabile e vorrei farti i complimenti per le descrizioni, perché sono molto evocative. A volte, durante la lettura, sembra di stare accanto a loro due e questa, secondo me, è una delle magie che la lettura di un testo scritto bene può compiere. |
Come ti ho scritto mille volte, sono contentissima che tu sia tornata a scrivere, anche piccole storie, anche una volta ogni tanto, ma hai ragione, o scrivere o lo Xanax... scrivere è la nostra vita e non possiamo rinunciarci, io credo che chi non scrive faccia davvero uso di droghe e psicofarmaci (non scherzo, chiedi a mio fratello che fa il farmacista...) perché altrimenti come potrebbe andare avanti in una vita che offre solo squallore e difficoltà? |
Ciao ^^ |
Cara Padme, |
Cara Padme, <3 <3 <3 |
Ciao! |
Mi aggiungo a chi già ti ha fatto i complimenti per il titolo che trovo anche io bellissimo e assolutamente azzeccato per questa drabble. (ed eccome se l'atmosfera si sta surriscaldando, cosa che ci piace assai!) |
Vabbeh, penso che mi ucciderai con queste drabble. C'è un romanticismo triste, tenero, disperato in questa, mentre Albus e Gellert si abbracciano nel buio. |