Recensioni per
Vorrei cantare il canto delle tue mani
di padme83

Questa storia ha ottenuto 44 recensioni.
Positive : 44
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
30/01/21, ore 20:20

Ciao, avevo questa raccolta di Drabble da un bel po' nella lista di storie da leggere (più precisamente, dall'ultima tua storia che ho recensito), sempre nell'intento di recuperare tutte le storie sulla Grindeldore che hai scritto. In realtà ho letto già da qualche giorno, non starò qui ad analizzare tutte le Drabble nello specifico, ma volevo semplicemente dare un piccolo segno del mio passaggio.

Ognuna è una piccola poesia, non esagero nel dire che hai scritto delle perle stupende di una collana ancora più bella. A iniziare già dai titoli e dalle citazioni scelte, non credo di citarle tanto spesso nelle recensioni che ti lascio, ma lo faccio qui. Leggo sempre con attenzione tutte le citazione e i brani di canzoni che scegli, perché li percepisco come una parte integrante di quello che scrivi. Anche perché sono citazioni che hai specificatamente collocato per quella trama nello specifico, si nota il grande lavoro di ricerca che c'è dietro. Quindi solo per questo complimenti.

La scrittura è perfetta, ogni Drabble ha un equilibrio particolare. Descrivono momenti, sensazioni speciali... e tutto ruota, ovviamente attorno ad Albus e a Gellert. Ormai su di loro ho detto tutto quello che potevo dire, nelle tue mani prendono forma con molta più intensità di quanta io non li abbia recepiti sullo schermo. Dico davvero. La tua scrittura delicata e poetica, che a tratti mi ricorda Pavese (devo dirlo, anche se potrà sembrare esagerato a qualcuno, ci sono alcune Drabble di questa raccolta che ne ricordano lo spirito) e sappi che per me è un grande complimento, perché è uno dei miei autori preferiti. Ogni Drabble era molto sensoriale, Canto Notturno ammetto che è stata la mia preferita, con questa sensazione di quiete e la disperazione di un sentimento che viene fuori in maniera totalizzante anche in un momento di pace appartente. Pochissime parole, per descrivere quello che forse nemmeno in un poema si riuscirebbe a racchiudere. Mi è piaciuta moltissimo anche Patto di Sangue, già solo per l'idea che hai avuto di descrivere, in poche parole, quel momento. Già a iniziare dall'impaginazione tutta centrale e in corsivo, una scelta particolare e di sicuro d'effetto. E poi la sensazione che trasmette, si ha l'impressione di trovarsi di fronte quasi a una creatura mitologica. Un essere che un tempo era composto da due anime distinte, ma che ora si è fuso in una sola. Mi ha lasciato, ma questo vale anche per tutte le altre sulle quali non mi soffermo (ma sappi che le ho lette tutte quante), delle sensazioni molto positive.

Mi dispiace davvero procedere con così tanta lentezza. Vedrò di accelerare un tantino i ritmi, ma intanto tantissimi complimenti per il lavoro che hai fatto qui nello specifico, ma in generale per tutta quanta questa serie di storie stupende.
Koa

Recensore Master
04/05/20, ore 12:13

Quando credo che non riuscirai a stupirmi di più, tu lo fai e in un modo inatteso e di grande impatto emozionale. In questo Patto di sangue Albus e Gellert si uniscono e così il loro legame diventa anche simbiosi mentale oltre che fisica. Sono attimi intensi di totale compenetrazione l'uno nell'altro, diventano una cosa sola, si completano a vicenda. Già nelle storie precedenti la loro unione andava sempre molto al di là di quella fisica, Albus e Gellert si appartenevano perdendosi l'uno nell'altro, e in questo Patto di sangue riescono a unire, per un istante, anche le loro menti e sono veramente la stessa persona, portando all'estremo ciò che per loro era già naturale.
Dopo una simile unione non potranno più separarsi, anche se fisicamente dovranno allontanarsi, la loro essenza più intima sarà sempre unita e credo che sia proprio questo che volevi per loro. Ho pensato che il Patto di sangue sia stato fatto proprio per il timore di doversi separare, in questo modo, anche a chilometri e anni di distanza, nessuna separazione potrà mai essere definitiva, si apparterranno comunque per sempre e alla fine si ritroveranno. E' qualcosa di bellissimo e che regala speranza!
Una splendida raccolta, fonte di emozioni sempre intense e vivide, un finale che sorprende e incanta. Complimenti, sono molto felice di essere tornata alle tue storie, ci risentiamo presto!
Abby

Recensore Master
04/05/20, ore 10:57

Una meraviglia anche questa breve storia, dove, a dispetto di quello che avevo scritto nella scorsa recensione, quello che guida il gioco sembra proprio Gellert. Incatena lo sguardo di Albus (si nota quanto ami il gioco degli sguardi tra gli amanti?), lo attira a sé, gli chiede, o magari gli "ordina" di restare con lui, di stringerlo ancora. Il tremito e la frase finale fanno capire quanto sia immenso l'amore tra i due personaggi, non si tratta solo di attrazione, sesso, sensualità, ma un vero amore che va oltre la fine del tempo, che è ora e per sempre, che annulla Albus e Gellert in un solo essere.
Bellissimo, caldo e luminoso... sono le sensazioni che la storia lascia.
Avevo dimenticato quanto fosse meraviglioso lasciarsi "cadere" nel tuo incantesimo.
A presto!
Abby

Recensore Master
04/05/20, ore 10:50

In questa storia le protagoniste sono le mani, come vuole la Challenge, ma io ci ho visto tanto anche l'importanza degli occhi. La bellezza di guardare la persona amata, di cercare sul suo volto le espressioni del piacere, dell'estasi. Intrecciare lo sguardo a quello dell'amato mentre fanno l'amore, l'abisso celeste degli occhi nello splendore della passione. Forse avrò sbagliato l'interpretazione, ma io sono rimasta colpita soprattutto dal risalto dato allo sguardo e all'espressione degli occhi!
In ogni caso, riesci sempre a creare dei quadri vividi e "caldi" con poche pennellate (110 parole... io ne uso di più per fare la recensione! xD).
Complimenti, passo alla prossima!
Abby

Recensore Master
04/05/20, ore 10:39

Ciao! Ti avevo detto che volevo leggere ancora le tue storie ed eccomi qui... in realtà ti confesso che mi ero un po' persa, perché per motivi di tempo (ovvio!) tu organizzi le tue storie in piccole raccolte di flashfic e io non riuscivo a ritrovare dov'ero rimasta!
Comunque ora ho ritrovato la raccolta che stavo leggendo e mi rimetto in pari!
Qui hai colto un attimo molto appassionato tra Albus e Gellert, un momento di passione bruciante in cui Gellert sembra totalmente in balia di Albus. Sai che mi viene spesso da chiedermi chi sia il più forte tra i due, quello che detta le regole del gioco? All'inizio avrei pensato Gellert, ma più vado avanti e più mi rendo conto che invece è sempre stato Albus il più forte dei due in tutto, nonostante l'apparenza delicata (Albus ragazzino mi sembra sempre un fiore innocente, ma a quanto pare non lo è!).
Scusami per il lungo ritardo e complimenti per la tua bravura, come al solito in poche righe riesci a catturare un'intera scena!
Passo alla prossima!
Abby

Recensore Master
12/02/20, ore 17:59

Beh, a quanto pare finalmente i due innamorati si sono trovati e hanno passato la loro prima notte insieme (o forse non è la prima, ma io ho avuto questa sensazione per via della domanda angosciosa di Gellert ad Albus «Giurami che non sei un sogno, o un’ombra.»). E' come se Gellert non riuscisse a credere che, finalmente, si trova tra le braccia del suo amore, ha bisogno di sentirlo giurare, di sentirlo fisicamente su di sé ma anche a parole, giurare che non è solo un sogno. Il desiderio è stato così a lungo trattenuto che non si riesce a credere che si sia finalmente avverato, la passione non basta, c'è bisogno di rassicurazione, di carezze, di abbracci.
E tutto questo in poche righe, io ci avrei messo tipo un capitolo intero! 😆
Ma, a parte la battuta, io resto incantata da come sei riuscita a creare un intero mondo con questi due amanti come protagonisti, basandoti su pochissime scene rubate a un film, veramente poco più che attimi, ma ti sono entrati talmente nel cuore che adesso sono veri e reali, e io devo sforzarmi per ricordare che in effetti nel film li vediamo appena... è come se io fossi stata con loro nella casa dove si erano rifugiati, e avessi vissuto la loro prima notte, e la frustrazione nel rendersi conto di non poter restare per sempre fuori dal tempo e dallo spazio, come se tutto questo io lo avessi davvero "visto"... ed è solo merito della tua bravura nello scrivere e dell'affetto e dell'amore che hai per Albus e Gellert. Hai dato loro la vita e l'amore, li hai salvati, come faccio sempre io con i personaggi che amo.
E sono anche felice che tu riesca ancora a trovare il tempo per scrivere di loro, per sognarli e farli vivere nelle tue parole e nelle tue raccolte.
A presto!
Abby

Recensore Master
12/02/20, ore 17:48
Cap. 2:

Ciao! E' davvero molto tempo che non torno a leggere e commentare queste tue storie, forse anche perché le drabble non sono proprio il mio genere... cioè, ammiro chi, come te, riesce a scriverle e a condensare in poche righe tutto un universo di emozioni e sentimenti, ma io sono una logorroica, sia nelle storie che nelle recensioni, e finisco per sentirmi a disagio quando mi accorgo che il mio commento è più lungo della storia stessa! 🤣
Comunque la situazione è chiara e "bollente", anche in queste poche righe. Sembra quasi di vedere Albus che spia ossessivamente Gellert e le sue mani, immaginandole sul suo corpo, chiedendosi cosa proverebbe nel contatto con lui... Gli sguardi di entrambi sono carichi di desiderio e sembra che ormai manchi davvero pochissimo perché il desiderio esploda e li travolga.
E a questo punto devo proprio andare a leggere il seguito, per scoprire se finalmente i due innamorati avranno il loro primo "contatto" non più soltanto immaginato!
Bravissima, come sempre!
Abby

Recensore Junior
26/12/19, ore 22:31

Quanta intensità. Bellissima raccolta di drabbles. Racchiude tutte le loro sfaccettature, dalle più oscure alle più luminose. Il lessico scelto è impeccabile e vorrei farti i complimenti per le descrizioni, perché sono molto evocative. A volte, durante la lettura, sembra di stare accanto a loro due e questa, secondo me, è una delle magie che la lettura di un testo scritto bene può compiere.

Recensore Master
23/12/19, ore 19:36

Come ti ho scritto mille volte, sono contentissima che tu sia tornata a scrivere, anche piccole storie, anche una volta ogni tanto, ma hai ragione, o scrivere o lo Xanax... scrivere è la nostra vita e non possiamo rinunciarci, io credo che chi non scrive faccia davvero uso di droghe e psicofarmaci (non scherzo, chiedi a mio fratello che fa il farmacista...) perché altrimenti come potrebbe andare avanti in una vita che offre solo squallore e difficoltà?
Quindi molto meglio scrivere!
E sì...è vero che a commentare sono molto in ritardo, ma adesso ci sono le vacanze di Natale e spero di riuscire a rimettermi in pari, o perlomeno ad avvicinarmi!
Sai, in genere non amo molto le drabble, io non ne scrivo perché sono logorroica (ma dai? Davvero? Non si era capito! XD) ma in genere non mi piace nemmeno leggerle, amo capitoli più lunghi e intensi... e poi ci sei tu che riesci a rendere intense anche 110 parole! Tutti i turbamenti e i desideri ancora inconfessati (forse?) di Gellert nel vedere le mani di Albus che si dedica ai preparativi quotidiani e che aiuta la sorella esplodono in poche righe e non c'è bisogno di altro. Chissà, forse è la prima volta che Gellert capisce di desiderare davvero Albus, gli è capitato di vederlo in un momento intimo, quotidiano e ha iniziato a pensare a cose molto più "bollenti"? Forse è questo il momento in cui Gellert si rende consapevole dell'amore e del desiderio che prova per lui? Io mi sono fatta questa idea, non so perché, magari mi sbaglio, ma il bello di questa drabble è che non c'è niente che possa smentirmi!
Complimenti, come ti dicevo tu sei una delle pochissime persone che può farmi emozionare con una drabble... e io ammiro chi riesce a condensare tanta intensità in poche parole (io non ci riesco nemmeno con le recensioni! XD XD).
Ci sentiamo presto e nel frattempo... Buon Natale a te e alla tua famiglia, soprattutto ai tuoi due bellissimi bambini!
Un abbraccio!
Abby

Recensore Master
12/12/19, ore 23:13

Ciao ^^
Questa raccolta di drabble mi è piaciuta molto. Ho apprezzato i primi due capitoli, in cui sia Gellert che Albus si domandano come sia stare con l'altro, e poi li vediamo insieme, in preda alla passione e all'amore.
Mi piace come le drabble siano accoppiate per tematiche, permettendoci di sentire i pensieri di entrambi.
Mentre leggevo, avendo notato che i capitoli erano dispari, mi chiedevo chi avrebbe concluso la raccolta e sono contenta di vedere che l'hanno conclusa insieme. Mi è piaciuto moltissimo questo ultimo capitolo, hai mescolato i loro sentimenti in modo magistrale e particolare, attraverso il flusso di pensiero, non semplice da usare (almeno, secondo me ^^" ).
Ho trovato interessante la rottura della quarta parete che proprio mentre stai finendo di leggere, e quindi ti stai allontanando dalla storia, ti chiede di restare e di raggiungere i personaggi.
È stata davvero una lettura piacevole, spero di leggere altro di tuo ^^
Baci, pampa

Recensore Master
24/10/19, ore 21:23

Cara Padme,

Hai ragione. Le connessioni mentali forti e intense come queste devono durare un sospiro, non di più – l’identità personale è troppo sacra per una fusione più lunga, ma la magia delle tue centodieci parole ispira proprio che è la brevità del contatto a sancirne la perfezione. È un istante di estasi, di estraniamento dalla realtà e di assoluta lucidità e io non credo ci siano parole per dirti quanto apprezzi quello che non è un azzardo linguistico, ma una sperimentazione intelligente perché alla base c’è lo studio di due personaggi la cui relazione è nota per sommi capi e di cui tu hai riempito i vuoti in maniera tanto acuta. Il patto di sangue è un legame che trascende e sancisce la fratellanza sancita già dal “bredhu,” che stipula una promessa inviolabile di un amore eterno, che mescola il sangue, linfa vitale.

Avendo amato La forma dell’acqua e amando, in generale, tutti i lavori del regista Guillermo del Toro non ho potuto che trovare azzeccata la tua scelta di ribadire il concetto di accoglienza in un noi che ricorda Platone. Inutile dire che quel noi richiama infatti il mito dell’anima gemella brutalmente divisa dagli dèi gelosi. In questa drabble che anche graficamente si mostra come una sorta di goccia di sangue <3 Gellert e Albus sono riusciti a risistemare il danno perpetrato all’Uomo dalle divinità invidiose, ricongiungendosi nella loro forma primaria, originaria. Il bello di questa raccolta è che hai sperimentato indagando il tuo canone, ma non fermandoti alle mani: esse sono il pretesto per raccontare un legame indissolubile mentale e fisico in egual misura, un’attrazione di corpo e d’intelligenza che è un piacere poter leggere. Buona serata, mia cara :*
Shilyss ^^

Recensore Master
24/10/19, ore 21:05

Cara Padme, <3 <3 <3

questa è forse la prima sera veramente autunnale (piove e piove) che la Capitale regala e quindi avevo effettivamente bisogno di qualcosa che scaldasse la mia serata, ecco. Cadere è anche lasciarsi andare, precipitare in un abisso non per caso, ma volontariamente. Ma cosa serve per cadere? Credo che la fiducia sia la parola chiave sottesa a questa drabble e alla tua meravigliosa coppia, perché per abbandonarsi come Gellert fa con Albus e viceversa è necessario avere una connessione particolare ed essere tutt’uno con il partner in un gioco che può essere giocato solo se entrambi lo decidono, lo vogliono. Qui la caduta è in una relazione tormentata dagli impulsi da ConqVista di Mondto, in una passione che attraversa spazio e tempo e dura una vita intera, se non di più <3. Sono rimasta ammaliata, come sempre, dalla scelta minuziosa di termini e parole vibranti, su cui spicca “sensualità consapevole”.

È un modo adulto di intendere la fisicità, che non esclude la seduzione – un gioco lecito in una coppia e che ne testimonia la vita – Gellert lo invita a fondersi con lui – a restare, una cosa tipicamente da amanti – e Albus trema e lo chiama col nome che lui gli ha dato, che ha scelto appositamente e che significa tutto – significa loro. Wow. Quanta intensità, quanta forza in questa manciata di frasi. Gellert chiede a Albus di restare facendo sfoggio del suo fascino anche se non ce ne sarebbe alcun bisogno e Albus è lì. Qualora non ci pensassero le mani di velluto, a suggerirlo, c’è il tremore del desiderio a indicare quanto un legame mentale possa diventare fisico, come la passione muova il sole e le altre stelle. Il modo in cui hai finito la drabble, poi, è incantevole: adoro questo tuo mondo. Un abbraccio forte e a presto (pochi minuti)
Shilyss :*

Recensore Master
20/10/19, ore 20:30

Ciao!
Sono arrivata alle tue storie tramite il Giardino, anche se ho la sensazione di aver già intravisto il tuo nickname. Mi dispiace non rencesire la raccolta capitolo per capitolo, ma l'ho letta tutta d'un fiato – e ammetto di essere tornata indietro per leggere le note, perché in un primo momento mi sono dedicata solo alle drabble – e dunque eccomi qui.
Abbiamo idee un po' diverse sulle caratterizzazioni dei giovani Albus e Gellert, non posso fare a meno di immaginare il secondo più dominante, ma ciò non toglie che abbia apprezzato i momenti da te narrati.
Il tuo stile di scrittura mi piace tantissimo, è l'elemento che mi ha convinta sin dalle prime righe della prima drabble e mi ha spinta ad andare avanti, capitolo dopo capitolo, sino ad arrivare a questa conclusione fantastica dove i punti di vista si fondono, dove il tu rivolto al personaggio protagonista diventa un noi che addirittura abbatte la quarta parete, arriva al lettore, arriva forse alle individualità stesse di Albus e Gellert e le invita ad andare con loro – "vieni con noi", perché noi è più forte di un io. Anche l'impaginazione di questo ultimo capitolo è meravigliosa, somiglia a un turbine, come a riprodurre quel turbine di emozioni in cui sono invischiati i due protagonisti. Tornando invece alla struttura stilistica delle sei drabble precedenti, amando la seconda persona non ho potuto fare a meno di amare i tuoi brevi scritti che l'hanno sfruttata così bene, dando spazio alle sfumature dei singoli personaggi senza che il narratore invadesse lo spazio intimo del racconto. Anche i punti di vista alternati mi sono piaciuti molto; inoltre, grazie al riferimento ad Ariana presente nella prima drabble, è riconoscibile sin da subito il protagonista del primo componimento e quindi l'ordine di apparizione (chiamiamolo così!) nei capitoli a seguire. Ho apprezzato anche le scelte lessicali, così curate e precise nel riprodurre emozioni, sensazioni, vissuto dei tuoi protagonisti. Se non si fosse capito, mi piace molto come scrivi!
Arrivando al contenuto, seppure come anticipato abbiamo visioni diverse del rapporto tra i due, le tue parole sono riuscite a coinvolgermi e a farmi vivere la relazione di questi due giovani e brillanti maghi, che scoprono l'uno nell'altro l'amore, che sono attrattati l'un l'altro come falene dalla luce, che non ne hanno mai abbastanza e probabilmente, almeno a quel tempo, erano certi di essere destinati a trascorrere la vita intera insieme. Impossibile leggere di Gellert e Albus senza pensare al loro epilogo, senza pensare alla terribile fine che attende questa affinità elettiva – un presagio che in qualche modo trovo aleggi tra le tue righe, in quelle sfumature che richiamano a una passione smodata, quasi sofferente nella sua urgenza di essere vissuta.
Davvero una bella raccolta, scritta in maniera fantastica. Complimenti e alla prossima!

Rosmary

Recensore Master
11/10/19, ore 14:42

Mi aggiungo a chi già ti ha fatto i complimenti per il titolo che trovo anche io bellissimo e assolutamente azzeccato per questa drabble. (ed eccome se l'atmosfera si sta surriscaldando, cosa che ci piace assai!)
Come le precedenti, ho adorato anche questa drabble - ma poi adoro alla follia i pensieri sotto la narrazione, quelle suppliche che hai infilato in ogni drabble e che sembrano sempre sottolineare la relazione struggente tra i due. Non sono sicura di essere riuscita a spiegare quello che intendo, ma rimane il fatto che ho amato ogni "ancora" di Gellert, che ben sottolinea il suo bisogno e il modo in cui offre completamente se stesso ad Albus.
Proprio proprio bella.

Recensore Master
10/10/19, ore 23:31

Vabbeh, penso che mi ucciderai con queste drabble. C'è un romanticismo triste, tenero, disperato in questa, mentre Albus e Gellert si abbracciano nel buio.
C'è un'intimità adorante e splendida che mi ha lasciata quasi col magone e che mi ha definitivamente dato il colpo di grazia con quel "Bredhu…" ed è tornata a colpirmi in retromarcia con l'ultima frase.
Adoro come sei riuscita a sviluppare questi prompt, li hai fatti tuoi e hai fatto tuoi i personaggi.
Adoro. Adoro. Adoro.

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