Rieccomi, senti, tu hai una leggerezza incredibile da qualche parte nel tuo essere che esce fuori quando scrivi. Non so la nascondi dentro la tasca della giacca o insieme alla sabbia nelle scarpe, eppure so che tutta questa leggerezza porta con se tanti di quelle sensazioni ed emozioni che non so come faccia a rimanere così incredibilmente,,,sì, leggera.
Sei..Wow.
Lisa

Sto leggendo da un pò, leggo, leggo, e ti giuro ho trovato milioni di significati alle tue parole.
E' straordinario come ognuno si possa vestire diversamente dall'altro leggendo le tue poesie, le tue parole scivolano su chi legge e prendono la forma che sta meglio a lui o lei.
Anche quando uno legge le note e pensa, adesso si che ho capito cosa voleva dire...in realtà, sta interpretando ancora una volta a modo suo...insomma, mi piace davvero molto come scrivi, come ti esprimi. Continuo a leggere.
A presto.
Lisa

E' pazzesco il tuo modo di scrivere. Davvero. Era un secolo che volevo recensirti queste parole e leggere il resto. Finalmente ora ci riesco. Vado avanti a leggere.
A presto.
Lisa

Com'è possibile che tu abbia solo tre recensioni? Questa raccolta m'incuriosisce tantissimo, scrivi benissimo. Ho avuto gli occhi incollati allo schermo fino alla fine, non gli ho staccati nemmeno per un secondo. Ho letto tutto d'un fiato senza fermarmi mai, le tue parole scorrono che è una bellezza.
Questi versi sono pieni di dolcezza si, ma di un tipo diverso. Una dolcezza libera ed incondizionata, una dolcezza ribelle.
Mi piace.
Molto.
Continuerò sicuramente a leggere, per ora mi limito a metterti tra le preferite.
Complimenti.
Lisa

Bellissima. Clap clap clap. Leggendo le tue poesie mi capacito del fatto che nemmeno io ho recensioni. Se non le hanno queste parole meravigliose, va anche bene che non le abbia io.
Mi fai venir voglia di essere la protagonista di una di queste storie!
Sei troppo bravo, complimenti.

Sai, potresti ispirarmi decine di personaggi con questi componimenti... Sono tutte "lei" indimenticabili, mi forniresti una vasta gamma di protagoniste... Sembrano ognuna associata a qualche elemento della natura... La prima poteva essere l'aria, la seconda il fuoco, questa l'acqua, per la sua mutabilità. Ad ogni modo, ti faccio i miei complimenti ^^

Ps: Mi meraviglio che tu abbia così poche recensioni...

Non ho letto tutta la serie data l'ora un po' tarda (solo metà dei tuoi componimenti), ma ti trovo davvero bravissimo (sei un ragazzo, giusto?Non l'ho ben capito ma mi è sembrato di scorgere qualche aggettivo al maschile, se mi sbaglio ti chiedo scusa).Crei un turbine di emozioni e immagini fortissime, mi sembra quasi di vedere i colori e di sentire profumi e sapori... Commento questo perché è quello che finora mi è piaciuto di più (ma anche il primo era molto bello). Mi dai l'impressione di un cappellaio matto perso nei meandri di un labirinto fatato... sei riuscito quasi ad assuefarmi. La personalità di questa "lei" mi ha totalmente affascinato. In realtà avrei voluto scrivere un commento migliore ed un po' più evasivo ma, decisamente, non ho parole. Posso farti solo i miei complimenti.

Questo è il mio capitolo preferito. Lo adoro. Di brutto. Già dal titolo. Quanta poesia, quanta dolcezza, quanta bellezza. Racconti di donne e di come le vedi. Non so cosa dire, non sono una maga delle recensioni (è per questo che non commento quasi mai), ma sento il bisogno di dirti che quello che racconti... il modo in cui lo racconti, mi piace. Tanto. Mi piace il modo che hai di vedere, come attraverso un caleidoscopio.E grazie a te, per tutto questo.

Ecco, sono tutte molto belle, ma (fino ad ora) quella che mi ha "presa" di più è stata questa. Forse perchè il legame che ho con "Heroes", di David Bowie, è qualcosa di malsano, quasi. Di quei qualcosa che ti si gonfiano in gola e bruciano, e ti mettono dentro un fuoco pazzo. E già dalle prime righe vedevo Heroes disegnarsi in linee interrotte e storte. Lo scritto nella sua totalità mi ha ricordato una scena di Wir Kinder vom Bahnhof Zoo, quando tutte quelle anime perse scappano, senza nessuna meta particolare, rotolando per terra. I tuoi protagonisti mi appaiono come loro, fotografati nell'atto della fuga, mentre si schiantano, e cadono, e per caso si sfiorano. Bambini distrutti con "ali di farina". E le ali di farina si sbriciolano e appassiscono. E appassiscono anche questi due ragazzi (me li figuro giovanissimi), angeli d'acciaio ed eroina.
Bella, bella davvero. Ha un sapore di dannazione innocente e struggimento, almeno per me. Ovvio che la mia interpretazione non potrà mai coincidere con l'idea, tua personalissima, che ti ha portato a scrivere ciò che hai scritto. Ad ogni modo, mi sembrava un peccato non spendere due parole su un pezzo così, perché, a mio modesto parere, merita sul serio. Complimenti.

Bellissime. Di più, sublimi. Credo che leggerò ancora e ancora e ancora e forse commenterò più del dovuto. Sono frammenti così perfetti che c'è poco da dire. Soltanto, che m'inchino. Ammirata.